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Autore: 1DalIlaria    07/09/2013    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7th July 2013, Saturday
 
 
 
 
Un raggio di sole entrò nella stanza ed illuminò il volto del ragazzo, che pacifico, dormiva abbracciando un enorme peluche. Il cantante si voltò dalla parte opposta alla finestra e affondò il viso nel pelo morbido del leoncino vicino a se. Un odore gli riempì le narici. Non un odore qualsiasi. Il suo odore. Zayn si alzò di scatto e si guardò intorno.
 
Confuso prese il cellulare e guardò l’ora: erano le sette e mezza. Tese un orecchio e non sentì nessun rumore, gli altri stavano dormendo. Zayn si mise a sedere e appoggiò la schiena allo schienale e riprese ad accarezzare il peluche. Lo guardò e sorrise. Il suo sguardo si posò sul cellulare e gli vennero in mente gli ultimi due messaggi ricevuti.
 
L’ultimo l’aveva colpito particolarmente ma si era autoconvinto di non farsi strani film. Lei era italiana e, a differenza degli inglesi, loro usavano parole ben distinte per dire cose ben diverse. Zayn guardò il cellulare e si chiese cosa volesse dire quel “Love U” che aveva ricevuto. Era un semplice “ti voglio bene” o era... qualcosa di più?
 
Decise di non pensarci, non voleva rovinare niente ora che tutto era perfetto. Fece per posare il cellulare quando un’immagine gli passò davanti. Si alzò di scatto dal letto e si vestì. Si mise i primi jeans che trovò, la maglia bianca della sera prima e la camicia a quadri azzurra e blu. Si infilò la solite Nike blu e si fiondò in bagno. Si guardò allo specchio e sorrise. Quello che vedeva non aveva nulla a che fare con il riflesso della mattina precedente. Prima di sistemarsi i capelli corse in camera e prese il cellulare.
 
Tra quindici minuti passo a prenderti. Non voglio scuse.
Ps. Buongiorno xxx Z
 
Inviò il messaggio e ritornò davanti allo specchio. Due secondi prima che si ingellasse le mani gli arrivò un messaggio.
 
Non ho altra scelta… Squillami quando sei qua sotto.
Ps. ‘Giorno anche a te, Malik!
 
Zayn sorrise contento e si dedicò a se stesso. Quella giornata doveva essere perfetta. Nulla doveva andare storto. Finito in bagno uscì e andò in camera. Si guardò allo specchio.
 
<< Perfetto>> disse ammirandosi.
 
Prese il cellulare, portafoglio e chiavi della macchina e si fiondò al piano di sotto.
Non c’era anima viva e, in silenzio, uscì. Direzione? Albergo.
 
Dalila si guardò un’ultima volta allo specchio. Liam Converse, pantaloncini di jeans tendenti all’azzurro e una canottiera bianca semplice. Si raccolse i capelli con una mano in una lunga coda di cavallo bionda.
 
“Mmm.. no!” pensò lasciandoli cadere lungo la schiena.
“Molto meglio!” pensò mettendosi l’elastico al polso e guardandosi il trucco. Anche quello andava bene, gli occhi azzurri erano circondati da rimmel, matita e eye liner, tutto rigorosamente nero.
 
Guardò l’ora, Zayn sarebbe arrivato a momenti. Messi gli occhiali da sole, prese il cellulare e la borsa e si affacciò alla finestra. Giusto in tempo per  vedere Zayn parcheggiare.
 
Quando la macchina si fermò il suo cellulare iniziò a vibrare. Dalila sorrise contenta e senza fare nessun tipo di rumore uscì dalla stanza. Iniziò ad aspettare l’ascensore ma era troppo ansiosa e finì per prendere le scale. Scese tutti i piani alla velocità della luce e appena arrivò davanti alla porta si fermò.
 
Prese un bel respiro ed uscì tranquilla, come se quei quindici minuti non furono passati con un’infinita lentezza. La distanza tra lei e la macchina era minore al metro quando le vennero in mente i messaggi che aveva ricevuto la sera prima. Come si doveva comportare con il ragazzo adesso? Andò in panico. Non sapeva cosa aspettarsi e, tanto meno, sapeva come comportarsi. Lo sapeva che Zayn non era un tipo semplice.
 
Il suo sguardò si posò sul finestrino abbassato e i loro sguardi si incontrarono. Ciò bastò per far passare tutte le paure alla bionda. Solo un semplice sguardo a quegli occhi bastò per tranquillizzarla. Zayn era lì, non c’era altro che le importasse. Dalila aprì lo sportello, si sedette, chiuse lo sportello, lanciò la borsa sui sedili posteriori e si voltò verso Zayn.
 
<< Buongiorno>> la salutò Zayn sorridendole.
 
Dalila si sporse verso di lui e, baciatogli una guancia, lo salutò.
 
<< ‘Giorno!>>
 
Zayn sorrise contento e diede vita alla macchina. Dalila si mise la cintura e poi si voltò verso il pakistano che purtroppo aveva indossato gli occhiali da sole.
 
<< Allora?>> cominciò lei.
 
Zayn la guardò confuso e cercò di capire che volesse sapere di preciso. Fece per aprire bocca quando la bionda allungò una mano verso il suo viso e gli tolse gli occhiali da sole, sistemandoli sul cruscotto.
 
<< Non c’è poi tanto sole>> gli disse con naturalezza ammirando quegli occhi che, a dir poco, amava. 
 
<< “Allora” cosa?>> chiese il pakistano tornando al discorso precedente.
 
<< Come sta il mio Simba?>> chiese la ragazza guardandolo.
 
<< Sta bene tranquilla>> rispose Zayn ridendo << Ha dormito con me tutta notte>> le rispose
 
 << Dimenticavo di dirti..>> disse Zayn fermandosi ad un semaforo e guardandola << Spegni il cellulare>> finì.
 
<< Perché?>> chiese la bionda.
 
Zayn ripartì e, guardando la strada, sorrise.
 
<< Perché non voglio che nessuno, e dico nessuno, ci disturbi>>
 
Dalila sentì il cuore accelerare di un battito e si voltò per prendere la borsa. Spense il cellulare e la mise di nuovo dietro di se.
 
<< Fatto>> disse Dalila.
 
<< Perfetto>> rispose Zayn contento.
 
Dalila capì che la conversazione era finita e si mise comoda sul suo sedile. La situazione nella macchina poteva essere assurda agli occhi di un estraneo. Quei due non si rivolgevano nemmeno una parola. Eppure erano tutti e due contenti. A loro bastava semplicemente essere lì, l’uno di fianco all’altro. Ma si sa, Dalila era conosciuta per la sua lingua lunga e quando notò che i due stavano uscendo da Londra ruppe il silenzio.
 
<< Posso sapere dove stiamo andando?>> chiese anche se conosceva già la risposta.
 
Zayn sorrise e la guardò. Era chiaro come il sole che stava morendo dalla curiosità ma si impose di non cedere a quello sguardo da cerbiatto e non dirle nulla.
 
<< Ovviamente no!>> le rispose ridendo.
 
<< Pff! Lo immaginavo..>> disse Dalila scacciandolo con la mano.
 
Il silenzio calò di nuovo nella macchina ma Zayn conosceva la sua compagna di viaggio. E sapeva che la conversazione non era finita. Sarebbe andata per le lunghe, sapeva che non si sarebbe arresa facilmente.
 
<< Ma…almeno sai cosa stiamo andando a fare?>> chiese Dalila ritornando alla carica.
 
La curiosità la stava distruggendo. Voleva sapere dove la stesse portando Zayn.
Zayn sorrise, aveva previsto perfettamente la reazione della bionda.
 
<< Si, lo so>> rispose Zayn lasciandola ancora sulle spine.
 
<< E…?>> chiese Dalila.
 
<< Non è difficile>> cominciò a spiegare Zayn accendendo un piccola speranza in Dalila << Andiamo in questo posto e ci passiamo l’intera giornata>> spiegò Zayn.
 
Era riuscito a darle una spiegazione senza far uscire nessun dettaglio.
 
<< L’intera giornata?!>> chiese Dalila incredula.
 
<< Ehm.. Si>> disse Zayn guardandola << E’ un problema?>> chiese.
 
<< Certo che no!>> rispose Dalila senza riflettere.
 
Quando la ragazza capì ciò che aveva detto si tappò la bocca con entrambe le mani e mormorando un “ops!”. Dannata lei e la sua lingua lunga!
 
 << Bene..>> rispose Zayn sorridendo soddisfatto. La ragazza si era fatta scappare un dettaglio che al pakistano piacque molto.
 
<< Ma almeno mi dici il perché di questa gita?>> chiese Dalila dando le spalle al finestrino in modo da vedere meglio il suo accompagnatore.
 
Zayn decise che almeno questo poteva dirglielo anche perché sennò non l’avrebbe lasciato stare per l’intero viaggio.
 
<< E’ semplice>> cominciò a spiegare << Stamattina mi sono svegliato e ho pensato: oggi voglio andare lì>> disse Zayn.
 
Dalila lo guardò, la prendeva in giro? Che razza di spiegazione era? 
 
<< E io che ruolo ho in tutto questo?>> chiese Dalila tentando un’altra domanda.
 
A questa domanda doveva rispondere! Non avrebbe accettato nessuna risposta “inutile”!
 
<< Mi serviva compagnia..>> spiegò il cantante vago.
 
Dalila lo guardò un po’ confusa. Che aveva detto?
 
<< Potevamo venire tutti insieme, no?>> chiese. Perché non aveva organizzato una cosa tutti insieme? Si sarebbero divertiti, ovunque stessero andando.
 
<< No, non sarebbe stata la stessa cosa..>> rispose Zayn spiazzando la bionda.
 
Era già la seconda volta che Zayn evitava il gruppo e faceva di tutto per rimanere solo con lei. Dalila non sapeva che fare. Da una parte era contenta, insomma, Zayn voleva passare del tempo con lei ma dall’altra si sentiva in colpa. Non voleva lasciare i ragazzi e Ilaria da soli per l’ennesima volta. Erano lì per divertirsi tutti insieme e poi lei non vedeva l’amica da quasi due giorni! Con tutto quello che era successo non avevano avuto nemmeno mezzo secondo per stare da sole.
 
<< Quindi>> riprese Dalila << Stiamo andando in un determinato posto per passarci l’intera giornata.. io e te soltanto, giusto?>> chiese. Aveva bisogno di sentirselo dire. Voleva sentire Zayn dire che era una cosa solo tra di loro. Non voleva farsi film mentali inutilmente. Almeno se avessero mollato il gruppo l’avrebbero fatto per una buona causa. Passa un’intera giornata con Zayn era una buona causa, giusto?
 
<< Esatto… soli io e te>> rispose Zayn sorridendole.
 
<< Capisco..>> rispose Dalila zittita da quelle parole guardando fuori dal finestrino. Era arrossita per l’ennesima volta. Zayn si voltò a guardarla e, dal suo riflesso sul finestrino, capì che la sua risposta le era piaciuta. Lo faceva impazzire quel rossore e l’espressione che assumeva il suo viso quando le diceva cosa che la spiazzavano. Era così.. piccola.
 
Il silenzio calò di nuovo e il cantante guardò con la coda dell’occhio la ragazza al suo fianco, stava pensando a qualcosa.
 
<< Aspetta!>> urlò Dalila all’improvviso << Non stiamo andando in un posto di mare, vero?>> chiese allarmata.
 
<< Primo: non ricominciare ad urlare all’improvviso o ti lascio qui in autostrada>> la sgridò << Secondo: non ti dico nulla>> le rispose il ragazzo.
 
<< Ti giuro, non voglio sapere dove stiamo andando, ma… io non ho il costume!>> disse Dalila in panico.
 
<< Non ti sarebbe servito comunque..>> le rispose Zayn.
 
<< Come no?! Io un bel bagnetto me lo farei..>> disse Dalila sorridendo al pensiero. Aveva proprio voglia di immergersi nell’acqua salata e farsi una piccola nuotata. Sarebbe stato come tornare alle sue origini. L’acqua salata la faceva sentire un po’ più vicina a casa, alle spiagge e paesaggi del sud Italia. 
 
<< Non in mia presenza!>> rispose Zayn impallidito al solo pensiero della ragazza in acqua.
 
<< Perché?>> chiese Dalila triste.
 
<< Non so nuotare>> rispose Zayn, come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
 
<< Si, lo so… ma il bagno l’avrei fatto io>> cercò di convincerlo la bionda.
 
<< Assolutamente no>> rispose Zayn irremovibile dalla sua idea.
 
<< Ma, Zayn, io so nuotare!>> disse Dalila come una bambina. Perché era così testardo? Che gli costava farle fare un bagno?
 
<< Io no, e sarei inutile se ti dovesse succedere qualcosa>> disse Zayn senza tanti giri di parole.
 
<< Si, ma io.. Aspetta. Cosa?!>> chiese la ragazza sconvolta.
 
Che aveva detto il bel pakistano al suo fianco?!
Zayn si fermò ad un semaforo e guardò la ragazza. Lo sguardo che le rivolse voleva dire una sola cosa: il discorso finisce qui.
 
<< Tu resti al mio fianco, okay?>>chiese Zayn serio come non mai.
 
Dalila annuì zittita da quelle parole e, senza farsi vedere, sorrise. Era così tenero quando faceva il protettivo nonostante la corazza da duro. 
 
Il semaforo divenne verde e Zayn ripartì perso nei suoi pensieri. Il cantante ripensò a ciò che aveva detto la bionda. “Ma il bagno l’avrei fatto io!”. Rabbrividì al solo pensiero della sua biondina in mezzo al mare. Non esisteva! Lei non avrebbe toccato l’acqua nemmeno con un dito! Zayn attivò il cambio automatico e, alla sprovvista della ragazza, la prese per mano. Dalila rimase senza parole ma bastò un solo sguardo al viso del ragazzo per capire a cosa stava pensando.
 
<< Tranquillo, non mi muoverò di un centimetro. Sarò la tua ombra>> gli promise la ragazza accarezzandogli la mano.
 
Zayn la guardò e sembrò si fosse calmato, lei ricambiò il sorriso poi la sua attenzione si posò su altro. 
 
Dalila guardò la sua mano destra stretta in quella di Zayn.
“Dannata fasciatura…” pensò infastidita.  Il fatto di avere la mano fasciata le impediva di stringere e godersi la stretta della mano di Zayn. Voleva sentire quel calore rassicurante della mano di lui che stringeva la sua.
 
All’improvviso Dalila lasciò la presa e ritirò la mano. Zayn non lo diede a vedere ma ci rimase male. Con la coda dell’occhio però vide Dalila togliersi la fasciatura. Quando la tolse tutta provò a muovere la mano e sorrise contenta. Non le faceva per niente male.
 
<< Come va?>> chiese Zayn riferendosi alla mano.
 
Dalila prese la fascia e la lanciò sulla borsa e poi prese la mano di Zayn. Automaticamente le due mani si intrecciarono, come fosse una cosa naturale.
 
<< Decisamente meglio …>> disse Dalila sedendosi comoda e stringendo la mano di Zayn. Il pakistano sorrise e, senza lasciare la mano della ragazza, accese la radio.
 
 
 
Ilaria aprì gli occhi e si trovò a guardare il letto di fronte a lei.
Era vuoto.
 
Si mise a sedere e ancora mezza assonnata cercò di collegare il cervello al mondo reale per pensare e capire dove potesse essere. Scese dal letto e si avviò verso la porta del bagno.
Non c’era.
 
Si guardò in giro, magari aveva lasciato un bigliettino da qualche parte.
Niente.
 
La chiamò sul cellulare.
Staccato.
 
Dov’era finita?
 
 
 
Si sedette sul letto e mise in moto il cervello. “Magari i ragazzi sanno dov’è, o magari è proprio a casa loro..” pensò, anche se il suo ragionamento non filava molto, in qualche modo l’avrebbe avvisata. Tutti questi pensieri non fecero altro che peggiorare il suo stato d’animo.
 
Aprì l’armadio, afferrò dei pantaloncini e una maglietta e si preparò. Trucco, Converse e sistemata ai capelli. Si incamminò verso casa Direction, forse lì avrebbe svelato il mistero. Ma non voleva chiamarli per saperlo: se non l’avesse trovata nemmeno lì non avrebbe voluto rimanere da sola in albergo, queste situazioni la spaventavano un po’. O forse sotto sotto c’era anche la voglia di vedere qualcuno.
 
Bussò, erano le 8.45. Forse stavano ancora dormendo, ma lei era preoccupata.
Aprì Louis.
 
<< Ehy buongiorno! Come mai da queste parti a quest’ora? Credevo ti venisse a prendere Harry>> Louis era ancora in pigiama e con i capelli scompigliati.
 
<< Buongiorno…si lo so ma quando mi sono svegliata Dalila non c’era e non so dove possa essere. Al cellulare non risponde e io sono preoccupata. Voi non ne sapete niente?>> intanto Louis la fece entrare in salotto.
 
<< Beh io non so dove sia Dalila, ma ti posso dire che qui manca anche Zayn. L’ho sentito che usciva presto stamattina ma non so dove stesse andando>> la informò Louis che sembrava tranquillo.
 
<< Allora saranno sicuramente insieme>> Ilaria iniziò a calmarsi.
 
<< Sta tranquilla, saranno usciti a fare un giro>> Louis sbadigliò assonnato.
 
<< Mi dispiace di avervi svegliato>> disse Ilaria che si sentiva un po’ in colpa.
 
<< Non fa niente, tanto tra poco mi sarei svegliato comunque, è ora di alzarsi. Anzi, ora vado a buttare giù dal letto anche quegli altri tre>> Louis fece per avviarsi alle scale quando una chioma bionda seguita da una color nocciola scesero dal piano di sopra.
 
<< Lou, chi era alla…>> Niall portò lo sguardo verso la rossa.
 
<< Ilaria! Buongiorno!>> dissero Niall e Liam.
 
<< Buongiorno!>> rispose lei.
 
<< Fai colazione con noi?>> chiese Niall che già aveva aperto la dispensa per tirare fuori di tutto e di più.
 
<< Volentieri. Sono uscita talmente di fretta dall’albergo che non ho neanche pensato di mangiare qualcosa>> Ilaria si sedette per servirsi.
 
<< Harry?>> chiese Louis.
 
<< Dorme ancora ovviamente>> rispose Liam. Louis alzò gli occhi al cielo.
 
A Ilaria spuntò un sorriso sul volto.
“Ogni volta Lou perde la testa quando non mi sveglio e mi diverto un sacco”
Le tornarono alla mente le parole di Harry quella volta che lo andò a svegliare e le confessò il suo “giochetto”.
 
<< Perché non vai a svegliarlo tu? A quanto pare sei l’unica che ci riesce>> disse Louis rivolgendosi a Ilaria.
 
<< Come? Io? Ma no, sono sicura che starà per scendere. L’avrò svegliato bussando il campanello>> Ilaria cercò di sviare, dopo la giornata che avevano avuto e i messaggi che si erano scambiati alcune ore prima non sapeva proprio come comportarsi ed una parte di lei voleva evitare di trovarsi in certe situazioni da sola con lui.
 
<< Non credo proprio, neanche le cannonate lo svegliano>> Louis addentò una brioche.
 
<< L’ho chiamato anche io un sacco di volte prima di scendere, ma non c’è stato verso>> si intromise Liam sorseggiando una tazza di latte e caffè.
Silenzio.
 
Tutti puntarono gli occhi su Ilaria. Non aveva scampo.
 
<< Va bene, ho capito, vado io>> Ilaria si alzò e si avviò verso le scale. Louis sorrise soddisfatto prima di riempirsi la bocca con un altro morso di brioche al cioccolato.
 
 
 
Arrivò davanti alla porta della camera di Harry e una marea di pensieri le pervasero la mente. Non voleva entrare, non ne aveva il coraggio dopo il giorno prima.
 
Però doveva svegliarlo, che figura ci avrebbe fatto con gli altri?
 
Ripensò a quei messaggi e a quanto aveva avuto il bisogno di sentirlo vicino.
“Va bene, entro, lo sveglio senza avvicinarmi e poi esco” pensò. Fu un pensiero che la rassicurò e le diede coraggio.
 
Varcò la porta.
 
Harry come al solito dormiva beato abbracciando il cuscino e con un’espressione da angioletto, cosa che aveva solo quando veniva spedito nel mondo dei sogni.
 
<< Quant’è bello..>> le scappò. Per fortuna lo disse pianissimo, in modo quasi impercettibile.
 
O forse no.
Sul volto del ragazzo spuntò un sorrisino, ma dormiva ancora.
 
“Oh no, non mi avrà mica sentito..” la ragazza iniziò ad agitarsi. “Forse starà facendo un bel sogno” cercò di giustificare a sé stessa l’espressione del ragazzo.
 
Ad un tratto Harry prese a muoversi e si girò con il volto verso il soffitto. Portò le braccia al viso e si stiracchiò. Aprì gli occhi e si girò verso la porta. Si sentiva osservato.
 
<< Ehy..>> riuscì a dire mezzo assonnato. Ilaria era ancora in piedi vicino alla porta e non aveva fatto un passo verso di lui.
 
<< Buongiorno. Louis mi ha mandato a svegliarti, la colazione è pronta>> disse lei, e dopo di che si girò e fece per uscire dalla stanza.
 
<< Dove vai?>> Harry la fece fermare.
 
<< In cucina, stavo per fare colazione con gli altri>> rispose lei.
 
<< E non mi fai un po’ compagnia?>> Harry passò una mano sulla zona del materasso di fianco a lui.
 
Ilaria non disse niente, rimase lì immobile, ma nella sua testa stava pensando disperatamente ad una risposta da dargli che fosse stata un rifiuto, ma senza farlo rimanere male. La risposta non arrivò.
 
<< Dai vieni qui. Per cinque minuti potranno fare a meno della tua presenza>> le chiese Harry.
 
Ilaria non resistette. Si avvicinò al letto e si sedette di fianco a lui. Il riccioluto la prese per un polso e la tirò a sé facendola stendere al suo fianco.
 
Il cantante poté percepire il corpo dell’italiana irrigidirsi sotto il suo tocco ed un sorrisetto malizioso gli spuntò sul viso.
 
<< Potrei anche abituarmi ad un risveglio così>> sussurrò Harry.
 
Ilaria si strinse a lui e solo allora, finalmente, si sentì più tranquilla. Sorrise e chiuse gli occhi godendosi quell’abbraccio.
 
 
 
<< Ragazzi se non scendete Niall si mangia tutte le brioches!>> urlò Louis dal piano di sotto dopo un po’.
 
Ilaria aprì gli occhi e guardò Harry. I due a quella frase sorrisero.
 
<< Meglio andare o ci daranno per dispersi>> Harry si staccò da Ilaria e si alzò dal letto. I due scesero in cucina.
 
<< Finalmente! Quindi anche per te è difficile svegliare Harry, visto il tempo che ci metti ogni volta>> farfugliò Niall con in bocca una brioche.
 
<< Non sai quanto..>> rispose Ilaria guardando Harry con un mezzo sorrisino sul volto mentre si sedeva per fare colazione.
 
<< Visto che siamo solo noi cinque oggi, che facciamo?>> chiese Liam a tutti gli altri.
 
<< Potremmo fare un bagno in piscina>> propose Louis.
 
<< Oppure stare in mansarda>> azzardò Niall.
 
<< O magari potremmo andare a fare shopping!>> disse Ilaria entusiasta.
Silenzio.
 
Liam, Niall e Louis la fissarono come se avessero visto un alieno.
 
<< Per me va bene>> rispose Harry che non avrebbe mai rifiutato una proposta di shopping.
 
Ilaria sorrise ad Harry.
 
<< Ragazzi, non ho detto niente di strano, non guardatemi con quelle facce spaventate>> la rossa si rivolse agli altri tre che ancora la stavano fissando sconvolti.
 
<< Io... – iniziò a dire Louis guardandosi intorno in cerca di una scusa – vado a lavare i vestiti! Ce n’è una montagna enorme in camera mia!>> improvvisò iniziando a sparecchiare la tavola.
 
<< Ti do una mano Lou!>> si aggregò Nall.
 
<< Louis non hai mai lavato i vestiti>> fece Harry, facendogli notare la pessima scusa che aveva trovato. Il maggiore o fulminò con lo sguardo.
 
<< Adesso che mi ricordo io devo vedermi con Danielle>> fece Liam afferrando il cellulare dal tavolo ed alzandosi.
 
<< Okay fermi tutti! – Ilaria si alzò dalla sedia e fece immobilizzare i tre ragazzi che stavano cercando di darsela a gambe – ho capito che non avete voglia di venire, ma non è che potreste fare uno sforzo per una delle due vostre Directioners preferite?>> la ragazza li implorò con l’espressione più dolce che sapeva fare.
 
<< Oh avanti, non è adorabile?>> disse Harry avvicinandosi alla rossa e mettendole un braccio intorno alle spalle.
 
<< E va bene, andiamo a fare shopping!>> cedette Liam.
 
 << Si!>> Ilaria corse verso Liam e lo abbracciò. Louis e Niall erano ancora fermi nello stesso punto e non dissero niente.
 
<< Dai Niall, se vieni ti compro quei dolcetti che ti piacciono tanto alla pasticceria in centro>> cercò di convincerlo Liam.
 
Niall ci pensò un po’.
 
<< Okay, mi avete convinto>> accettò Niall.
 
Ilaria si avvicinò a Louis e gli fece gli occhi dolci, pregandolo di venire.
 
<< Va bene, va bene, vengo! Basta che non continui a guardarmi così!>> Louis non finì nemmeno di parlare che Ilaria gli buttò le braccia al collo.
 
<< Bene! Allora tutti allo Westfield!>> disse Harry contento.
 
Finirono di mettere apposto le cose della colazione e tutti si avviarono alle proprie camere per prepararsi. Ilaria non sapeva che fare, così si diresse verso il divano.
 
<< Vieni con me>> Harry era davanti alle scale pronto per salire e andare nella sua stanza. Tese un braccio verso di lei e le porse una mano.
 
<< Dove?>> chiese lei avvicinandosi.
 
<< In camera, fammi compagnia>> rispose Harry sorridente e prendendo la mano della rossa.
 
“Cosa? Io dovrei stare in camera con Harry Styles mentre si cambia?” pensò sconvolta e scioccata lei mentre saliva le scale.
 
Arrivati in camera Harry aprì l’armadio e si tolse la maglia. Ilaria lo aveva già visto a torso nudo, ma ogni volta era comunque un duro colpo.
 
<< Che ne dici di questa?>>  Harry le mostrò la sua maglia bianca classica con scollo a V.
Ilaria scosse la testa e si avvicinò a lui.
 
“Okay stai calma, non fissarlo anche se è maledettamente figo” ripeteva il suo cervello. Si concentrò sulle magliette.
 
<< Metti questa>> Ilaria gli porse la maglia dei Ramones. Il riccioluto l’afferrò e se la mise.
 
<< Tu sai qualcosa di Zayn?>> chiese all’improvviso Ilaria. Il pensiero di dove fosse Dalila non l’aveva ancora mollata.
 
<< In che senso?>> Harry era ancora davanti all’armadio e stava per tirare fuori i pantaloni neri.
 
<< I jeans, Harry>> lo fermò Ilaria indicandogli quelli giusti.
 
Harry li prese e si infilò in bagno rimanendo la porta un po’ aperta.
 
<< Nel senso.. sai dov’è andato?>> chiese la ragazza a voce un po’ più alta per farsi sentire.
 
<< No, non mi ha detto niente>> si sentì la voce del ragazzo provenire dal bagno.
 
<< Vedrai che stanno bene, saranno solo andati a fare un giro insieme. Li hai visti ieri come andavano d’amore e d’accordo, no? Cosa gli potrà succedere>> disse Harry ritornando in camera e infilandosi le converse bianche.
 
La rossa non rispose. Il ragazzo capì che Ilaria era sul serio preoccupata per Dalila.
 
<< Ehy..>> Harry le mise una mano sotto il mento e le alzò il viso verso di lui << non pensarci, goditi la giornata come molto probabilmente stanno facendo quei due>> il riccioluto le fece una carezza.
 
Ilaria sorrise, Harry in fin dei conti aveva ragione.
 
Il ragazzo la prese di nuovo per mano e insieme scesero al piano di sotto. Trovarono Liam seduto sul divano.
 
<< Sono pronti Niall e Lou?>> gli chiese Harry.
 
<< Louis è andato a tirare fuori dal garage la macchina e Niall…>> si fermò accorgendosi del biondo che scendeva le scale << eccolo>> concluse Liam alzandosi dal divano.
 
<< Bene! Allora andiamo!>> Ilaria si avviò verso la porta con Harry.
 
   
 
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