Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Mischa_Lecter    07/09/2013    4 recensioni
Un incidente ed una prova d'amore.
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'ambulanza arrivò dopo pochi minuti. Ranma, continuava a piangere ed ad urlare il nome della ragazza. Furono avvertiti anche la famiglie Tendo, Genma e Happosai che giunsero immediatamente. Kasumi scoppiò in lacrime, Soun era disperato e anche Nabiki che di solito era fredda e calcolatrice, non riuscì a trattenersi.

Nabiki: “Sorellina…”

Genma e Happosai rimasero in disparte senza parole. 

Happosai: “Akanuccia…”

Soun: “AKANEEEE!!! LA MIA BAMBINAA!!! Fatemi venire con voi in ospedalee!”

Volontario: “Signore, mi dispiace moltissimo ma più di una persona non possiamo portare, con noi c'è già il ragazzo.”

Soun: “Ranma...” Ranma nemmeno si era accorto della loro presenza. Piangeva e stringeva con forza la mano di Akane tutta sporca di sangue. Soun annuì. “Andate pure, vi raggiungeremo.”

Genma e Happosai erano in sala d’attesa a cercare di calmare il capofamiglia dei Tendo con le rispettive figlie. Ranma, con gli occhi ancora arrossati dal pianto, era dentro alla stanza di Akane immersa in un inquietante silenzio rotto solo dal suono della macchina dell'elettrocardiogramma.

Ranma: “E’ tutta colpa mia.” BIP “Sono uno stupido.” BIP “Perdonami Akane, ti prego.” BIP “Svegliati.” BIP “Alzati e picchiami come fai sempre...” Sentì le lacrime pungergli di nuovo gli occhi. “Akane, ti prego, non lasciarmi! Non puoi lasciarmi!”

????: “...oramai è tardi.”

Ranma sobbalzò. Non si era accorto di avere qualcuno dietro, eppure lui aveva i sensi sempre all'erta. Si girò di scatto trovandosi davanti un ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Evidentemente non era un medico dato l’abbigliamento. 

Ranma: “Chi sei? E soprattutto, cosa significa <è tardi>?!” Il ragazzo biondo indicò la linea sul monitor che rappresentava la vita di Akane, il segnale da già debolissimo, emise un lungo e sonoro BIP e la linea divenne piatta. 

Ranma: “A-Akane!...AKANEEE!!!” La scosse più volte ma Akane non si mosse.

La porta si spalancò ed entrarono tre dottori agitatissimi che spinsero Ranma di forza fuori dalla piccola stanza. Attaccarono il defibrillatore, le slacciarono la veste e le scaricarono addosso un  buona dose di energia.
Akane non reagiva. Ranma osservava incredulo la scena attraverso il vetro. La sua ragazza stava morendo e lui non poteva salvarla. Dopo cinque tentativi, i medici si arresero. Staccarono il macchinario e coprirono il viso della giovane. Ranma senti la voce flebile del dottore dichiarare “Ora del decesso: 23.30”. Senza pensare alle conseguenze iniziò ad urlare e battere con forza i pugni sul vetro come a voler spaccare tutto schizzando piccole gocce del sangue della ragazza.

Ranma: “AKANE!! COSA FATEE?! PERCHE’ VI FERMATE?? FATEMI ENTRAREE!” Il medico si girò con aria affranta e guardò il ragazzo col codino al di la della vetrata, si spostò la mascherina e gli aprì la porta.

Dottore: “Mi dispiace Signor Saotome, abbiamo fatto il possibile.” Uscì dalla stanza seguito dagli altri medici per andare a parlare con la restante parte di famiglia, lasciando Ranma solo col suo incubo. 

Il ragazzo barcollò vicino al lettino, afferrò con mano tremante il lenzuolo che copriva il viso della sua fidanzata e lo scostò. 

Ranma: “Akane…” Sussurrò.

Lo sconosciuto mise una mano sulla spalla del ragazzo disperato che a quel contatto rabbrividì, aveva la mano gelida.

????: “Ranma Saotome, non può più sentirti.”

Ranma: “Ma tu chi diavolo sei?” Disse a denti stretti. Poi si girò e prese per il collo il ragazzo spingendolo contro la parete. “DANNATO! Come sai il mio nome? Sei stato qui tutto il tempo e mi sembra chiaro che non sei un medico! PARLA!” Ma il biondo parve non soffrire della pressione che le dita di Ranma stavano esercitando sulla sua gola.

????: “Calmati Ranma, anche se te lo dicessi non mi crederesti.”

Ranma: “DIMMI CHI SEI MALEDETTO!!!! E COME FAI A CONOSCERMI????” Le dita ancora più serrate.

????: ”Va bene, va bene. Ma poi non venirmi a dire che non mi credi.” Con un leggero gesto della mano esercitò una tale potenza che Ranma venne sbattuto contro il lettino dove giaceva Akane. “Mi chiamo Raven. Sono quello che voi umani chiamate Angelo.” Si sistemò il colletto della giacca di pelle nera.

Ranma lo squadrò da testa a piedi, il tipo voleva giocare col fuoco.

Ranma: ”…Cosa? Credi che io sia stupido?”

Raven: “Uffa, lo sapevo.” In quell’istante un’infermiera entrò e disse a Ranma che doveva lasciare la stanza al resto dei famigliari. L’infermiera, passò attraverso Raven senza batter ciglio, fece un gesto compassionevole nei confronti del ragazzo col codino ed uscì. Ranma rimase scioccato.

Ranma: “Ma...come è possibile?!”

Raven: “Ora mi credi?”

Ranma: “Un Angelo dovrebbe avere questo aspetto?? Guardati, sei inquietante!”

Raven si guardò. In effetti non aveva l’aria così rassicurante avvolto dal suo spolvero nero lungo fino le caviglie. 

Raven: “Non credi che mi doni?" Fece una giravolta per mostrarsi nei suoi abiti. "Andiamo, non sarai mica uno di quelli che pensa all'iconografia dell'angioletto biondo, occhi azzurri, vestito di bianco e con le ali soffici come le nuvole, spero.”

Ranma: “...”

Raven: “…Si ok, sono biondo con gli occhi azzurri ma è un caso!”

Ranma: “…”

Raven: “…ci credevi…”

Ranma: “…cosa vuoi da Akane?”

Raven: “Sono venuto per portarla via con me.”

Ranma: “Portarla via? SCORDATELO! Non te lo permetterò.”

Raven: “Ranma…non puoi cambiare il destino.”

Ranma: “NO! Io non posso vivere senza di lei.”

Raven: “E’ normale ma ti passerà. Lo so che ci tieni a lei, per quello ho scelto di rendermi visibile ai tuoi occhi, ma ora devi farti da parte e realizzare. Il tuo comportamento è inutile. Akane è...”

Ranma: “NON DIRLO! Io voglio rivedere il suo sorriso, farei di tutto. Non può finire così. Akane...svegliati...apri gli occhi. Dobbiamo fare la pace, ricordi Il litigio di tre giorni fa? Akane, guardami. Devo dirti che…”

Raven: “…Ranma, vedo che il tuo amore per lei va oltre ciò che immaginassi, quindi ti farò un regalo. Ti do la possibilità di rivivere questi ultimi tre giorni per mettere tutto a posto. Rimanderò indietro il tempo prima della sua morte così potrai dirle tutto quello che non sei riuscito e rivederla un’ultima volta.”

Ranma: “D-davvero? Potrò vederla davvero ancora in vita? Ma solo tre giorni, come faccio? Non c'è un modo per salvarla?”

Raven: “Mi dispiace molto ma è praticamente impossibile che avvenga una cosa simile.”

Ranma: “Ci deve pur essere una soluzione per…”

Raven: “Non provare a cambiare il fato Saotome, è così che deve andare.”

Ranma: “...si ma...”

Raven: “...solo tre giorni...”

Ranma: “Aspetta Raven, NON TE NE ANDARE!!!”

Raven: “...solo tre giorni...”

Mentre la famiglia Tendo entrava nella piccola stanza con Genma e Happosai, tutto cominciò a vorticare velocemente. Le immagini giravano in senso contrario come se qualcuno avesse messo il replay per riavvolgere un nastro di una cassetta e d'un tratto Ranma si trovò nel suo futon.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Mischa_Lecter