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Autore: Kaleidoscope_    07/09/2013    2 recensioni
“Allora, ci stai?”
Sembrerei una pervertita se accettassi?
“Certo!” rispondo decisa.
Troppo tardi.
Vedo formarsi nel suo viso uno sguardo malizioso che non tardo a ricambiare.
“Sei consapevole del fatto che vincerò, vero?”
“Povero illuso!”
Che il gioco abbia inizio!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Da quella stupida scommessa passano otto mesi, siamo ormai alla fine della scuola.
Tom per fortuna, ha calmato i suoi bollenti spiriti con una ragazza, Holly, con cui sta da quasi un mese.
E' più grande di noi, non è che mi stia molto simpatica, ma me la faccio andare bene. Mi è anche passata per la testa l'idea che possa essere gelosa di lei, ma ho evitato di starci a pensare su.
Oggi è domenica e Tom, dopo un mese praticamente passato chiuso in casa a scopare con Holly, ha finalmente deciso di uscire con la sottoscritta. Mi ha addirittura invitata a cena per farsi perdonare.
Verso le sette mi passa a prendere e andiamo a casa sua.
“Siamo soli, i miei non tornano fino alla prossima settimana. Potrei segregarti in casa e stuprarti!”
Inarco un sopracciglio per poi ridere, dandogli un coppino sulla testa.
“Idiota! Che si mangia?”
“Pizza! E birra, perché sì, ho comprato la birra solo per l'occasione.”
“Ma sei dolcissimo!” dico schioccandogli un bacio sulla guancia.
Dopo aver mangiato e bevuto, usciamo e dopo aver cazzeggiato per San Diego ci sediamo in una panchina di un parco.
Lui tira fuori delle cartine e dell'erba, iniziando a fare qualche canna.
Gliene prendo una, ma dopo qualche tiro, ma la toglie di bocca.
“Ti fa male” dice soltanto, continuando a fumare la sua.
Gli faccio una smorfia, per poi mettere il broncio.
“Sono forte, invece.”
“Ah sì? Allora andiamo da Mike, ti faccio provare una cosa” dice prendendomi per mano e portandomi in un appartamento vicino al parco.
Dopo essere entrati, noto la stanza piena di fumo e capisco cosa mi voglia fare provare. Appena vedo un ragazzo, vedo anche il suo enorme bong.
“Vuoi provare?” dice ridacchiando.
Annuisco incerta, ma prima Tom mi trattiene.
“Non tirare troppo, ti potrebbe girare la testa”
Il primo tiro non è male, così continuo e ci prendo anche un po' gusto.
Dopo poco però, la testa inizia a girarmi e a fare male, tanto che prendo la mano di Tom e la stringo. Senza dire nulla, mi prende sotto braccio e mi porta fuori.
Continuo a vedere girare tutto, così mi spavento e finisco per aggrapparmi a Tom dato che non mi reggo in piedi.
Si siede a terra e mi fa sdraiare, poggiando la mia testa sulle sue gambe.
“Tranquilla, adesso ti passa” mi sussurra, per poi accarezzarmi il viso.
Chiudo gli occhi e dopo una decina di minuti, l'effetto svanisce e mi sento meglio.
Rimaniamo per un po' sdraiati, finché non arriva Mark e sua sorella Anne, la mia migliore amica.
Il nostro abbraccio è a dir poco epico, sebbene non ci vedessimo solamente dalla mattina, ma non ci posso fare nulla : le voglio troppo bene.
Mark è un ragazzo molto carino: alto, occhi azzurri, moro e belissimo sorriso. Inoltre, è molto simpatico, ha molto senso dell'umorismo e secondo me potrebbe andare molto d'accordo con Tom. L'ho conosciuto l'anno scorso, frequenta l'ultimo anno della nostra scuola.
“Bene, facciamo le presentazioni! Tom, lui è Mark, mio fratello! Meg ed io abbiamo pensato di farvi conoscere, sai, entrambi volete formare una band, ascoltate gli stessi generi e...beh, fate due più due e ci arriverete.”
Mark stringe la mano a Tom, che sorride felice del nuovo incontro.
Passo quasi tutta la serata a parlare di cazzate varie con Anne, dato che i due sono impegnati a organizzarsi per le prime prove di una possibile band. Stiamo per entrare in un pub,quando Mark vuole fermarsi a mangiare messicano.
“Cioè, tu hai ancora fame?” chiedo scioccata.
Lui fa spallucce, per poi entrare con Anne dentro il locale.
Mi dirigo verso Tom, che è appoggiato con la schiena su un muro.
“Allora, con Holly come va?”
“Mh, bene” dice sbuffando.
C'è qualche attimo di silenzio tra di noi, finché non mi attira a sé e mi abbraccia.
In effetti, non mi dispiace stare tra le sue braccia, rispetto a me è un armadio e diciamo che mi sento protetta, come se nessuno potesse farmi del male. Ma il momento dura poco, dato che tornano Mark e Anne.
“Porca puttana!” urla Tom.
Lo guardiamo interrogativi e lui si decide a parlare.
“Merda, merda! Mi sono dimenticato che c'era un secret show dei Descendents qui vicino!” fa, portandosi le mani sul viso.
“Andate tu e Mark, no?” chiedo.
“Magari, Anne vuole andare ad una festa e i miei vogliono che stia con lei” dice Hoppus sbuffando.
Tom è davvero affranto dall'affermazione dell'amico, così prendo velocemente una decisione.
“Va bene, vengo con te”
I suoi occhi sembrano illuminarsi e d'istinto mi abbraccia alzandomi da terra.
“Cazzo, ti adoro! Mark, ci sentiamo domani allora!”
Dopo aver salutato anche Anne, ci dirigiamo nel locale in cui i Descendents avrebbero suonato dopo pochi minuti. Appena arrivati dentro, noto che questo è un vero e proprio concerto più che un secret show, ma poco mi importa.
Spingiamo il più possibile per arrivare nelle prime file e, con Tom come “scudo”, non è difficile farlo. Dopo circa dieci minuti, vediamo la band entrare e subito ci scateniamo, cantando e pogando un sacco.
Durante alcune canzoni, Tom mi abbraccia – penso preso dall'esaltazione – e mi fa dei sorrisi enormi che mi fanno ridere non poco. Poi, durante Hope, mi alza e mi fa fare crowd surfing sulla folla, nonostante qualche mio tentennamento. Direi che la serata non poteva svolgersi meglio.
La performance dura circa un'ora e un quarto e appena finisce, trascino Tom fuori dal locale.
“Wow! E' da un sacco che non passavo una serata così!” dice cercando di riprendere fiato.
Io sorrido, prendendolo per un braccio e sedendomi in terra.
Lui mi sposta e mi fa sdraiare su di sé, tra le sue gambe, ma non capisco il motivo di questa mossa. In realtà mi confonde parecchio, dato che il gesto mi piace eccome.
Nel mentre, mi cinge la vita con le braccia, così appoggio le mie mani sulle sue e lui inizia ad accarezzarle. Ho una strana sensazione, un po' mi piace, ma mi inquieta anche un po'. Non so definirla con un nome.
Appoggio la testa nell'incavo del suo collo e lui mi da un bacio sulla guancia, sussurrandomi un “ti voglio bene”.
“Ho ancora qualche giorno per vincere la scommessa”
Per un attimo mi dimentico del fatto, ma subito mi torna in mente e gli do un pizzicotto.
“Scemo! Hai una ragazza, te ne sei dimenticato?” gli dico rimproverandolo.
“Questo non c'entra nulla, voglio vincere quella fottutissima scommessa.” continua deciso.
“Non la vincerai, mi dispiace. Mancano tre giorni prima che la scuola finisca, non penso che riuscirai ad abbindolarmi!”
“Mai dire mai” mi dice dandomi un bacio sul collo.
Probabilmente questo gesto avrebbe dovuto scocciarmi, invece mi ha fatto salire un brivido per la schiena. Qui c'è un bel problema e forse ho anche capito quale.
Che mi stia forse prendendo una cotta per il mio migliore amico?





Kaleidoscope's space:
Ringrazio ElaEla e giulss182 per le recensioni al capitolo precedente!
  
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