«-Afferra la mia mano!- mi sussurrò la voce calda e roca.
-N-non ci riesco!- Urlai cercando di arrivare alla sua mano.
Più tentavo di raggiungerla più qualcosa mi spingeva verso il basso. La vista era annebbiata e nell'aria riecheggiava l'odore di effluvi soporiferi. Dopo qualche minuto non riuscivo più a capire dove mi trovavo, le palpebre si facevano più pesanti e la mia mano, dopo aver sfiorato quella del ragazzo, cadde debolmente al mio fianco lasciandomi cadere in quel baratro oscuro di cui non si vedeva la fine.
-Non andare.- Riuscii a percepire.»