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Autore: niall_is_mine_93    07/09/2013    0 recensioni
La vita decide di donarti un angelo come Niall. Ti sembra un regalo enorme, che non ti meriti. Ma le decide di darti di più e così arriva Ginevra.
Ti permette di scoprire cosa sono la felicità e l'amore.
E' la storia di un amore che non ha limiti, che è legato da qualcosa di profondo. Uno di quegli amori che sono rari da incontrare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

*Amabel’s pov*

Avevo appena finito di vestire Ginevra e di prepararmi quando Perrie entrò nella stanza mia e di Niall.

- Ciao piccolina della zia, come sei carina vestita elegante? Zayn mi ha detto che andate fuori a cena solo voi tre, sei contenta?
- Non vedo l’ora. Sono mesi che non passiamo del tempo solo noi tre, poi ora che è arrivata quella è meglio approfittarne prima che ricominceremo a litigare.
- Non dire così Amabel, questa volta Niall è deciso a tenerla fuori dalla vostra relazione. Non vuole più litigare con te lo sai che ci sta malissimo anche lui. Quando questa mattina è tornato con lei e le sue tremila valigie fuxia dovevi vedere che faccia mortificata aveva al pensiero di aver portato in casa nostra quell’insopportabile della sua “migliore amica”

La vidi mimare a fatica le virgolette visto che teneva ancora Ginevra fra le sue braccia. Avevo conosciuto Perrie grazie a Zayn e ci siamo da subito trovate bene insieme, anche Ginevra l’adorava. Ora era diventata la mia migliore amica e penso che senza di lei e senza quel meraviglioso fidanzato che si ritrova non sarei la persona che sono oggi. Mi hanno sempre dato la forza di affrontare tutti i momenti difficili. Non li ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hanno fatto per me, Niall e la bambina.

- So che anche a lui da fastidio la sua presenza. Da fastidio a tutti, persino a Ginevra che da quando è arrivata è nervosa e irrequieta. Mi chiedo solo perché visto che nessuno la sopporta lei debba stare qui lo stesso? Perché devo fingere dei sorrisini con lei che sta qui in casa mia a fare la stupida con il mio fidanzato? Non poteva Niall prenderle una camera in albergo?
- Amabel non prendertela troppo con lui, non può farci nulla lo sai com’è quella. Devi cercare di non darle più di tanto peso, fai come se lei non fosse qui, cerca di non litigare con Niall e non fargli pesare troppo la situazione se no sai che litigherete di sicuro.
- Ci proverò, anche se mi riesce difficile solo immaginarlo.

Niall mi aveva portato in un ristorante molto carino, non troppo lussuoso sa che non mi piacciono, ci avevano riservato un tavolo abbastanza appartato con una profumatissima candela nel mezzo.

- E’ davvero carino qui.
- Siete più carine tu e Ginevra.
- Ti passo che Ginevra sia carina, perché lo è sempre, poi quando fa quelle faccine buffe. Ma io mi hai vista? Non uscivo a cena da una vita, non sapevo nemmeno cosa mettermi. Ho le occhiaie sotto gli occhi e guarda i miei capelli..

Non riuscii a finire la frase perché Niall si sporse sul tavolo e mi interruppe lasciando un dolce bacio sulle mie labbra.

- Hai finito? Sei perfetta, come lo sei sempre. Quindi smettila e godiamoci questa serata.

La mattina seguente mi svegliai con un forte mal di testa, colpa di Niall e tutto il vino che mi aveva fatto bere la sera precedente. Mi alzai di malavoglia dal letto caldo, controllai la bambina che dormiva tranquillamente, quindi accesi la radiolina così da accorgermi se si fosse svegliata e scesi di sotto per fare colazione. La casa era vuota e silenziosa senza i ragazzi, che erano usciti presto per un’intervista radiofonica.

- Buooongiorno.

La sua voce acuta e odiosa mi arrivò alle orecchie e non potei fare a meno di pensare che avrei potuto ucciderla con il coltello per la marmellata che aveva in mano.

- Buongiorno.
- Allora come è andata la vostra cenetta romantica ieri sera?

Cercava di intavolare una conversazione che aveva voglia di tenere solo lei, avrei preferito parlare con il frigorifero alle sue spalle. Cercai di non rispondere in modo troppo scocciato e di controllare i miei istinti omicidi.

- Bene bene.
- Sono contenta. Siete così carini. E Ginevra dov’è? Posso vederla? Non ho ancora potuto passare del tempo con lei, è così cresciuta.
No non puoi vederla, ti odia almeno quanto me. Pensai nella mia testa poi decisi che non era la risposta più adatta alla situazione.
- Sta dormendo adesso è proprio stanca e non intenzione di svegliarla. Quanto tempo hai intenzione di fermarti?
Mentre addentavo la mia brioches cercai di capire per quanti giorni ancora avrei dovuto sopportare la sua presenza in quella casa.
- Penso due settimane. Ma non ho nessun programma definitivo, quindi tutto può cambiare.
Mi rispose allegra. Finii la mia colazione in silenzio e poi tornai nella mia camera, con l’intento di rimanerci fino al ritorno dei ragazzi.
 
 
* Ciaaaao bella gente. Pensavate fossi sparita e vi avessi abbandonato? Invece no, non è così facile sbarazzarsi di me. So che è praticamente una vita e mezza che non aggiorno e non so come scusarmi, tra la scuola che è stata il più difficile del previsto e i problemi familiari che sono subentrati in estate non ho davvero avuto un minuto libero per aggiornare. Spero non vi siate dimenticati di me, spero leggerete la storia, spero lascerete una recensione sarebbe davvero gradita e mi spingerebbe a fare di meglio nel mio “lavoro”.
Alla prossima.
Ciao bella genteeee *

  
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