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Autore: my drug are One Direction    07/09/2013    0 recensioni
Dal capitolo 1.
…” Non ho neanche il tempo di girarmi che mi ritrovo quell’essere odioso venirmi vicino e con quella sua voce sensuale mi dice “Oh buongiorno Charlotte! Volevo solo ricordarti che ieri eri davvero sexy in quel tubino nero ..” e si allontana strizzandomi quell'occhio meravigliosamente verde che si ritrova e mostrando uno dei suoi sorrisi migliori per cui migliaia di ragazze morirebbero. Non riesco ancora a capire perché tutte si sciolgono davanti a lui!...
Dal capitolo 15.
"-Ti odio!- sussurrai senza guardarlo negli occhi.
Lo odiavo, forse perché aveva tremendamente ragione.
-Avanti, fai un passo verso l’amore Charly!- mi disse lui senza smettere di urlare.
Il suo sguardo era freddo, tagliente. Il quel momento lo odiavo più che mai ma non potei far a meno di gettarmi tra le sue labbra.
In pochi secondi feci quel passo, accorciando la distanza che ci divideva per assaporare quelle labbra morbide e delicate.
Fu un bacio di rabbia, il nostro.
Mi staccai bruscamente da lui.
-Ti odio Harry Edward Styles!- sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra, guardandolo negli occhi che questa volta erano più accesi."
Buona lettura :D
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano passate due settimane dalla meravigliosa sorpresa che mi aveva fatto Harry quella sera del primo dicembre.
Erano passate due settimane da quando quella stupenda canzone era entrata nella mia testa senza trovare una via di fuga.
 La canticchiavo sempre: appena sveglia, mentre mangiavo, sotto la doccia, per la strada verso scuola, tra quei scomodissimi banchi tra una spiegazione e l’altra, mentre studiavo noiosissime formule di qualche stupidissima materia e persino mentre dormivo.
Una volta Louis pensava che fossi una sonnambula perché nel bel mezzo della notte mi ero svegliata e mi ero intrufolata nel suo letto cantando la mia canzone, quelle stupende parole che il mio ragazzo aveva scritto per me!
Quanto sono fiera di dire certe cose!
Harry Styles il mio ragazzo! Non è cosa da poco..
Ogni tanto, era la stesso Harry che intonava qualche strofa della canzone e ogni volta, come la prima, il mio cuore si riempiva di gioia e la mia pelle veniva continuamente attraversata da brividi.
Erano passate due settimane anche da quell’episodio che mi aveva fatto tanto riflettere.
Tra una canticchiata e l’altra avevo anche trovato il tempo per pensare alle parole che Harry mi aveva detto quella fatidica sera, quando, lui a cavalcioni su di me, aveva fatto vagare le sue mani sotto la mia maglia spingendosi un po’ oltre.
Nonostante non fosse la mia prima volta non ero riuscita a sciogliermi e a diventare sua senza troppi problemi.
Harry si era tranquillamente arrestato, un sorriso dolcissimo e delle parole che mi avevano fatto esplodere il cuore.
Lui, quel ragazzo che fino a qualche mese prima andava a letto con una ragazza diversa ogni sera, mi aveva detto che sarebbe stato disposto ad aspettare, che non ha intenzione di correre con me.
Ed io non potevo essere che felice.
Avevo avuto parecchie delusioni fino a quel momento. Quella più grande l’avevo avuta con Thomas, una ragazzo che prima mi aveva abbindolato con parole e gesti dolcissimi e che poi mi aveva scaricato in una casetta, di un luogo a me sconosciuto, dopo aver fatto l’amore con me.
La mia prima volta, tanto voluta da me che da lui, ma che col tempo si era rivelata il mio trauma più grande. E come se avessi subito una violenza sul mio corpo. Ricordavo ancora tutto di quella sera come fosse un incubo.
E adesso c’era qualcuno a cui non importava solo il sesso, c’era qualcuno che era disposto ad aspettare anche mesi ed io ero sicura che Harry, questa volta, non mi avrebbe deluso.
Ovviamente avevo raccontato tutto quello che mi era accaduto quella sera alle mie migliori amiche che, per due settimane, non avevano fatto altro che ripetermi quanto fossi stata stupida ad averlo rifiutato.
 Vedevano in lui un dio, quel tipico ragazzo disposto a tutto pur di stare con la ragazza che ama, erano sicure anch’esse che lui era quello giusto, che non dovevo avere timore di Harry perché mai mi avrebbe fatto soffrire.
-Ci stai ascoltando?- sentì la voce di Hope ovattata quasi come fosse su un altro pianeta.
-Pianeta Terra chiama Charly. Ci senti?- continuò Abby sventolandomi una mano davanti al viso per farmi riprendere.
-Si, vi sento ragazze, stavo solo pensando.- risposi scuotendo la testa per riprendermi dai miei pensieri.
Ecco, per l’appunto, io e le mie due migliori amiche ci trovavamo nell’immensa camera di Hope a parlare ancora della stessa cosa.
-Allora Charly ti decidi a dargliela ad Harry si o no?- chiese Abby stufa mentre si smaltava di rosso le sue unghie perfettamente curate.
Le diedi uno spintone facendo tingere l’intero mignolo della mano destra.
Lei al vedere quel disastro mi fulminò con lo sguardo pronta a scagliarsi su di me.
-Ferma!- urlai io raggomitolandomi sul letto di Hope- non puoi uccidermi altrimenti Harry non avrà mai la mia patata!- esclamai sulla difensiva.
Le mie migliori amiche, prima serie e curiose di ascoltare quello che stavo per dire, scoppiarono a ridere riprendendo, successivamente, a fare quello che stavano facendo prima.
-Bene- disse decisa Hope.- per la tua prima volta con Harry dobbiamo organizzare tutto alla perfezione ed è per questo che ho pensato a tutto io.-
La guardai interrogativa, alzando un sopracciglio mentre Abby, curiosa, smetteva di armeggiare con lo smalto.
-Dato che sono la più intelligente tra le tre e indubbiamente quella con più cervello- si pavoneggiò portandosi i capelli dietro la schiena- ho organizzato un bel piano. Per prima cosa ho mandato un sms a Louis invitandolo ad uscire, così voi due avrete casa vuota- spiegò semplicemente la rossa.
Abby scattò in piedi avvicinandosi ad Hope per congratularsi.
“Tu si che sei astuta!” l’aveva presa in giro.
-Se non l’hai ancora capito sta facendo tutto questo in modo che anche lei può scoparsi mio fratello!- esclamai io sbuffando e sistemandomi più comodamente sul materasso.
-E chi ti dice che io non l’abbia già fatto?- mi stupì la risposta della rossa con quell’aria da saputella. Ma non ebbi il tempo di rispondere che subito riprese con il suo piano.- adesso sarai tu a chiamare Harry e invitarlo a cena da te. Noi ovviamente ti aiuteremo.- continuò- sistemeremo tutto l’occorrente per la serata e ti accompagneremo al centro commerciale per fare un po’ di shopping intimo. Sai.. un bel completino sexy aiuta di più!- esclamò la mia amica ammiccando, stupendo sia me che Abby.
-Stare con Louis ti fa male!- disse con nonchalance la riccia mentre soffiava sulle sue unghie- e comunque ti sei dimenticata della cosa più importante.-
-Ci pensa sicuramente Harry ai preserv..- Hope venne bloccata dall’altra scansafatiche mentre io ascoltavo i loro stupidi discorsi.
-Non mi riferivo ai preservativi idiota!- esclamò Abby.- Charly, hai fatto la ceretta?-
Stupita da quella domanda, dato che non mi aspettavo che le due talmente prese nei loro progetti, potessero rivolgersi a me, sobbalzai.
-Eh?- chiesi grattandomi la nuca.
-Ecco lo sapevo io che questa qui ha la foresta pluviale lì sotto!- sbottò la riccia balzando in piedi.
Corrucciai la fronte cercando di capire.
Stava parlando di me? E stava per caso insinuando che fossi così, così…
-Non ho la foresta pluviale e nemmeno quella equatoriale. Mi sono depilata tre giorni fa, cretina!- esclamai mettendomi seduta sul letto ed incrociando le braccia al petto.
Abby ed Hope sospirarono rassicurate.
-Bene. Adesso passiamo allo shopping sfrenato!- esclamò la rossa scattando in piedi innalzando un braccio in aria manco fosse la Statua della Libertà!
 
 
 
 
-Non pensi che questo sia un po’ troppo… come dire..-
-Provocante?- completò la mia amica al posto mio.- no, non lo è affatto. È perfetto!- esclamò infine.
Abby riteneva perfetto un completo intimo in pizzo bianco che lasciava ben poco all’immaginazione, accompagnato da un baby-doll trasparente, che poteva servire a tutto meno che a coprirmi un po’.
Mi guardai ancora una volta allo specchio poco convinta su quello che stavo provando.
-Allora, vediamo quant’è sexy la mia cognatina?- domandò Hope spalancando la tendina azzurra del camerino.
D’istinto mi coprì, perché ero molto poco vestita, e imprecai contro la rossa mentre lei ridacchiava e mi osservava attentamente.
-Caspita Charly, stasera ti aspetterà sicuramente una lunga nottata. Non credo che Harry sarà in grado di trattenersi abbastanza se ti presenterai così!- esclamò continuando a guardarmi.
-Dici che è troppo vero?- domandai con quell’espressione poco convinta sul viso.
-Ma che troppo e troppo scema! È perfetto. Anzi, sei perfetta!- rispose lei sicura dandomi un colpetto sulla chiappa destra.
-Ahia!- esclamai massaggiandomi la parte colpita.
-Questo sedere è solo di Styles, rassegnati Hope! E adesso usciamo e facciamo rivestire questa bella fanciulla.- disse Abby mentre l’altra con una linguaccia usciva dal camerino.
Riuscì a farle il terzo dito prima di vederle scomparire del tutto aldilà della piccola stanza, e mi rivestì in fretta convincendomi che forse quel completo era davvero adatto per la serata.
In realtà, pensandoci bene, non ero neanche troppo volgare. Il bianco puro si intonava bene con la mia carnagione chiara ed ero sicura che ad Harry sarebbe piaciuto aldilà della provocazione.
Uscii velocemente dal camerino e mi avvicinai alla cassa per poter pagare prima di un ripensamento. 
Le mie amiche mi aspettavano già fuori dal negozio pronte ad immergersi in altri infiniti negozi per comprare infinite cose.
E infatti, alla fine del pomeriggio, eravamo di ritorno a casa cariche di buste di tutti i tipi.
Io avevo comprato un paio di jeans e una camicetta bianca da indossare quella sera, oltre ad un vestito che avrei sicuramente indossato per il compleanno di mio fratello.
Inoltre mi avevano costretto a comprare candele, fiori e tutto l’occorrente per la serata con Harry.
“Deve essere tutto perfetto e romantico, come nei film” mi avevano detto.
E adesso mi ritrovavo con i capelli legati, le maniche della felpa rossa rimboccate, un grembiule allacciato alla vita, e le mani sporche di farina tra i fornelli per preparare la cena.
-Sono un disastro!- piagnucolai mentre cercavo di far diventare quel panetto perfettamente rotondo.
-Impegnati Charly e non fare la stupida.- mi rispose Abby intenta a cercare una tovaglia adatta alla situazione.
Hope invece, stava mettendo sottosopra l’intero soggiorno perché non riusciva più a trovare quel vaso che quell’idiota di mio fratello aveva comprato in una mostra d’antiquariato e che lei riteneva stupendo.
In realtà a  me faceva davvero cagare ma la rossa continuava a ripetermi che ci fosse incisa una frase davvero significativa.
-Il nostro amore non avrà fine!- la ragazza di Louis sbucò improvvisamente in cucina.- te l’avevo detto che c’era scritto una bellissima frase. Guarda qui.- continuò indicandomi una strana scrittura, araba forse.
-Sai anche l’arabo adesso?- domandai io continuando a stirare con il mio mattarello il panetto.
-è cinese idiota!- esclamò la rossa.- non è bellissimo Ab..-
La voce di Hope si mozzò, mi voltai giusto un attimo per vedere cosa stesse succedendo trovando Abby a mezz’aria, che come un grande portiere, si gettava a terra giusto in tempo per parare la caduta del vaso.
Hope liberò un grande sospiro di sollievo mentre Abby, con le braccia in cui teneva il vaso in aria, emetteva un gridolino di dolore.
-Sognavo da tempo di poter vedere tanti piccoli pezzetti di quel vaso a terra e tu che fai? Ti getti a pesce per salvarlo?- domandai esasperata.
Abby si alzò velocemente e un po’ dolorante guardandomi torva seguita da Hope.
-Cioè tu stai dicendo che avresti preferito che si rompesse? Questo significa che io adesso ho una costola distrutta inutilmente, per colpa tua e di uno stupido vaso!- disse indignata la mia amica.
-Ma voi non capite!- esclamò Hope- questo vaso è stupendo, è arte pura e se si sarebbe rotto Louis avrebbe sofferto!-
Stava scherzando vero?
Perché non poteva dire certe sciocchezze!
Dopo diverse e stupide discussioni su quanto quel pezzo di terracotta fosse o meno bellissimo, tutto sembrava pronto.
Cioè, non proprio tutto.
Infatti avevo quasi rischiato un infarto quando mi ero piantata davanti allo specchio per guardare le mie condizioni.
Pietose.
Mi lavai velocemente, indossai l’intimo che avevo comprato quel pomeriggio insieme ai vestiti, avevo lisciato perfettamente i miei lunghi capelli e mi ero truccata grazie all’aiuto delle mie migliori amiche.
Bene, l’orologio segnava le 19.30.
Questo significava che tra mezz’ora Harry avrebbe suonato il campanello di casa mia ed io non ero affatto pronta.
-Si che sei pronta Charly, non ti manca niente!- esclamò per la centesima volta Abby esasperata.- lì sotto è tutto apposto. I fiori ci sono..
-Il vaso anche.- la interruppe Hope.
-Sì, c’è anche il vaso, le candele, la pizza è in forno.-
-Merda la pizza!- esclamai spiaccicandomi una mano sulla fronte. Era da un bel po’ in forno, sicuramente si era carbonizzata.
-Ci ho già pensato io.- disse la rossa tranquilla mentre si sedeva sul letto.
Io ed Abby sospirammo sollevate e poi la mia amica riprese.- tu sei bellissima, Harry resterà fulminato da tutto ciò.-
-Ma non è questo che mi spaventa.- confessai io sinceramente, abbassando la testa sulle mie ballerine.- sono agitata come se fosse la prima volta che lo vedo. Forse il fatto che so già quello che deve succedere mi mette in soggezione. Temo di non riuscire a fare niente stasera e di annoiare Harry.- continuai attorcigliandomi una ciocca di capelli tra le dita.
-Non fare la stupida Charlotte!- esclamò Hope alzandosi dal letto per raggiungermi.- sarà tutto meraviglioso, Harry non potrà mai annoiarsi se ci sarai tu accanto a lui. È solo un po’ di tensione, ma non appena quei due meravigliosi occhi ti si pareranno davanti dimenticherai tutto perché con Harry tu sei te stessa.- mi disse accarezzandomi una mano.
-Hope ha ragione.- continuò la riccia.- non pensare a quello che deve succedere questa sera. Goditi la cena, goditi ogni singolo momento, risata o anche battuta poco carina, goditi Harry e se alla fine della serata sarete davvero pronti verrà tutto da se. Non farlo solo perché è stato tutto programmato, deve essere spontaneo.- concluse Abby sorridendomi.
Ci abbracciammo tutt’e tre e le ringraziai per avermi aiutato nella serata che sarebbe stata sicuramente la più bella della mia vita.
Le accompagnai di sotto per salutarle.
-Non vi dimenticate il preservativo per favore, non voglio diventare ancora zia!- esclamò Hope ironicamente con un sorriso felice stampato in faccia.
-E sii sexy, provocante e accattivante! Harry darà sicuramente il meglio di sé!- continuò quell’altra idiota di Abby.
Avevo delle amiche favolose, pronte ad aiutarmi e a strapparmi un sorriso sempre, in qualsiasi momento.
-Fate poco le simpatiche, che so perfettamente che vorreste essere al mio posto stasera!- risposi io invitandole a lasciare la mia casa.
Loro in tutta risposta mi fecero una linguaccia salutandomi poi, dopo essersi allontanate per un po’, con la mano
-Ah Charly!- mi richiamò Abby.
-Ricordatevi anche di non sfasciare il letto come ha fatto Edward Cullen!- le due scoppiarono a ridere ed io non potei far altro che unirmi alla loro risata così pura e sincera.
Rivolsi loro un ultimo sguardo omicida prima di rientrare dentro e tirare un lungo sospiro perché mancava davvero poco all’arrivo del mio principe azzurro.
 
 
Pov. Harry

Mancava davvero poco e finalmente avrei rivisto la mia principessa dai lunghi capelli biondi e dagli occhioni azzurri belli come il mare.
In realtà bastava solo che mi decidessi a suonare il campanello.
Mi lisciai per l’ennesima volta la camicia blu, che indossavo per questa occasione, e mi sistemai un’ultima volta i ricci.
Avevo il cuore a mille ed una paura tremenda di premere quel pulsantino che avrebbe avvertito la mia ragazza del mio arrivo, ma non riuscivo a capire il perché.
Ero terribilmente agitato. Sentivo già mille emozioni allo stomaco al solo pensiero di vedere il suo meraviglioso sorriso.
E fu proprio questo che mi spinse, finalmente, a suonare quel benedetto campanello.
Pochi secondi d’attesa, in cui le mie mani stavano subendo le peggiori torture, e poi la porta si aprì mostrandomi una creatura meravigliosa.
La osservai stretta nei suoi jeans e in una camicetta bianca che lasciava molto all’immaginazione, mentre lei faceva altrettanto con me.
Il suo volto si aprì in un sorriso quando i nostri occhi si incontrarono.
-Buonasera!- dissi notando che la mia voce tremava leggermente.
Forse ero poco vestito per il freddo che inondava la sera di Londra.
-Buonasera- rispose Charly con una voce dolce e sensuale.
Stavo già impazzendo, ed ancora avevo trascorso con lei solo cinque secondi.
Con un gesto della mano mi invitò ad entrare dentro ed io non me lo feci ripetere due volte.
Non appena la porta si chiuse alle nostre spalle, privandoci di quella poca luce che veniva da fuori, la casa cadde nelle tenebre.
Rimasi un attimo spiazzato senza saper bene cosa fare, poi qualcosa sfiorò la mia mano e subito capì che quella della mia ragazza era pronta guidarmi.
Arrivammo in cucina, illuminata solo da qualche candela.
Il piccolo tavolo che si trovava al centro della stanza era addobbato a puntino.
Tovaglia bianca, piatti, ancora candele e un vaso che avevo già visto da qualche parte.
Ah, si.. adesso ricordo. È il vaso che Louis ha comprato soddisfatto in un antiquariato, trascinandomi con sé e facendomi perdere lo shopping che faccio ogni anno con mia sorella nel periodo natalizio.
Sorrisi ricordando la lite che aveva avuto il mio migliore amico con un vecchio signore  che affermava di aver visto il vaso per primo e continuava a sostenere che avrebbe dovuto comprarlo lui, lasciandolo poi al moro che gli aveva raccontato che doveva regalarlo alla sua nonna malata di una malattia incurabile.
-Perché sorridi?- mi chiese improvvisamente Charly, rompendo il silenzio che si era creato.
-Stavo pensando alla scusa che Louis ha rifilato ad un signore per avere a tutti i costi quello. - risposi semplicemente indicando il vaso.
La mia ragazza fece una strana faccia seguita da uno sbuffo.
-Odio quel coso. Mio fratello ha dei pessimi gusti!- imbronciò le labbra in un’espressione che avrebbe fatto impazzire chiunque.
-E pensare che aveva finto di avere una nonna gravemente malata che desiderava a tutti i costi quel vaso!- mi lasciai sfuggire trattenendo una risata.- e mi chiedo ancora come abbia fatto a farsi uscire le lacrime.- conclusi avvinandomi al tavolo.
Feci accomodare la mia ragazza e mi sedetti sulla sedia di fronte.
-Non è possibile che quell’idiota di mio fratello abbia fatto questo per uno stupido vaso con una stupida frase incisa sopra.- si lamentò sistemandosi sulla sedia.
-Cosa c’è scritto?- domandai curioso.
Mi ricordavo che Louis lo aveva voluto per un principale motivo ma non sapevo quale.
Charly ci pensò su rigirandosi il vaso tra le mani in cerca della scritta.
-Questa.- disse indicandomi dei strani geroglifici. Credo sia stata una scrittura bulgara o rumena forse.- Il nostro amore non avrà fine, o qualcosa del genere!- esclamò poi.
A quelle parole sussultai, preso alla sprovvista.
Credevo fossero rivolte a me, non avevo subito colto il perché stesse dicendo certe cose.
-Ed il nostro?- domandai d’istinto prendendole una mano e stringendola alla mia.
-è proprio il nostro che non avrà mai fine. Questa frase è adatta a noi!- rispose convinta sorridendomi e baciando la mia mano che era ancora stretta alla sua.
 
 
 
 
-Hai superato te stessa stasera, amore!- esclamai asciugandomi le labbra con il tovagliolo.
La cena che mi aveva preparato era davvero deliziosa. Le pizze erano buone quanto quelle che compro di solito nella mia pizzeria preferita, tanto che pensavo non le avesse fatte realmente lei.
Lei sorrise pavoneggiandosi.
-Lo so!- esclamò felice.
-Dai ammettilo che queste pizze non le hai fatte tu ma che le hai comprate!- dissi un po’ per stuzzicarla, perché mi piace da impazzire quando fa l’offesa.
-Eh no mio caro. Le ho fatte io con queste belle manine.- rispose acidamente lei mostrandomi quelle manine che incrociate alle mie erano davvero perfette.
Sorrisi divertito passandomi una mano tra i ricci.
-Ammetti almeno che non hai fatto tutto da sola!- dissi deciso a voler continuare quelle frecciatine.
-Abby ed Hope mi hanno dato una mano, sì.- soffiò alzandosi dalla sedia per sparecchiare.
Quanto poteva farmi impazzire?
Quanto potevo amarla?
Perché io l’amavo giusto?
La osservai, con occhi sognanti, mentre con dolcezza prendeva il mio piatto e lo metteva nel lavandino.
-Ti aiuto.- dissi semplicemente non riuscendo a distogliere lo sguardo da quel corpo perfetto che si muoveva accanto a me.
Mi alzai delicatamente dalla sedia senza fare troppo rumore e le andai incontro abbracciandola da dietro.
Lei, che aveva poggiato l’ultimo bicchiere, sussultò spaventata.
-Tranquilla, sono io!-le sussurrai all’orecchio scostandole i capelli da un lato. Poi iniziai a torturarle il collo con una seria di baci che l’avrebbero fatta sicuramente impazzire.
-H-harry.- balbettò lei irrigidendosi.
Ecco. Stava già dando di matto!
 
 
Pov. Charly
 
Misi l’ultimo bicchiere nel lavandino con estrema lentezza.
I miei muscoli erano pietrificati e non riuscivo più a muoverli. Non riuscivo a voltarmi per incontrare di nuovo quel meraviglioso sguardo che fino a quel momento mi aveva reso felice.
Ero tesa per quello che sarebbe accaduto adesso, dopo aver finito la cena.
“è semplice. Prima cenate, parlate e vi divertite come due vecchi amici” aveva detto Hope “poi vi baciate in un modo così passionale da mangiarvi le labbra fino a quando non vi scopate per ore ed ore” aveva concluso Abby con la solita delicatezza di un Mammut.
La cena era passata e quindi adesso mancava la parte in cui ci dov…
-Tranquilla, sono io!- sussurrò Harry all’orecchio, spiaccicandosi dietro di me e circondandomi la vita con le sue braccia lunghe.
Quel gesto per poco non mi fece morire d’infarto.
Ma se pensavo che quello potesse essere la causa della mia morte, mi sbagliavo. Perché stavo per avere una fine lunga e sofferente.
Infatti il mio ragazzo mi scostò i capelli da un lato ed iniziò a torturarmi il collo con una serie di baci che mi stavano facendo letteralmente impazzire.
Non potevo resistere, non ancora per molto.
I miei muscoli si irrigidirono, forse più di prima, il mio corpo fu percorso da brividi e il mio cuore prese a palpitare velocemente nella gabbia toracica.
-H-harry.- cercai di chiamarlo con un tono deciso, in modo da farlo smettere, ma la mia voce tremava e l’unica cosa che mi uscì dalle labbra fu un balbettio mozzato.
Il riccio sorrise sul mio collo senza smettere di torturarlo con quelle labbra estremamente morbide e dannatamente mie.
Si, perché potevo affermare convintissima che quelle labbra fossero mie. Nessun’altra poteva solo immaginare di poterle sfiorare con le sue, nessuna poteva pensare che quelle labbra un giorno avrebbero vagato sul loro corpo come stavano facendo in questo momento con mio, perché sarebbero state mie, per l’eternità.
Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi accorsi neppure che Harry mi aveva voltato delicatamente verso di lui e si era impossessato delle mie labbra.
Le sue mani forti e calde mi strinsero per i fianchi spingendomi sul marmo della cucina mentre io ricambiavo il bacio con voglia. Avevo una dannata voglia di baciarlo.. in realtà avevo sempre voglia di baciare quelle labbra perfette. Sarei stata lì, incastrata a lui, per sempre se fosse stato possibile.
Nel momento esatto in cui le nostre lingue si toccarono più vogliose che mai mille brividi percorsero la mia schiena, come accadeva tutte le volte che semplicemente mi sfiorava, ed io allacciavo le mie mani intono al suo collo.
Quando ormai il bacio si era fatto sempre più fugace Styles si staccò a malincuore dalle mie labbra per prendere un attimo di respiro e catapultarsi di nuovo sul mio collo.
Aveva imparato bene a conoscermi. Sapeva alla perfezione quale fosse il mio punto debole. Sapeva l’effetto che mi facevano i suoi baci sul mio collo e sapeva pure che riusciva a farmi impazzire.
Trattenni il respiro quando con la punta della lingua percorse il profilo dall’incavo del collo fin sull’orecchio mordicchiandone infine il logo. Mi aggrappai alla sua camicia mentre lui mi prendeva dalle cosce facendomi sedere sul marmo freddo.
-Harry..- provai a dire di nuovo con voce ancora più incrinata di prima.
Mi lasciai sfuggire un sospiro di piacere quando mi aprì leggermente le gambe per posizionarsi meglio tra di me e sentì chiaramente la sua erezione contro il mio inguine.
Ignorandomi bellamente si impossessò di nuovo delle mie labbra baciandole con ancora più voglia. Prima di staccarsi mi lasciò un morso sul labbro inferiore talmente forte da poter sentire il gusto amaro del sangue il bocca.
Maledetto ragazzo.
Erano ormai minuti interi che continuavamo così.
Io seduta sul freddo marmo con un Harry infilato tra le mie gambe che non faceva altro che farmi impazzire.
Stavo cercando di capire se stesse giocando in quel momento.
Infatti non appena alzò gli occhi dalle mie labbra insanguinate e li puntò sui miei sorrise soddisfatto come se quello fosse stato il suo intento.
Era bellissimo, come sempre!
I capelli scompigliati a causa mia gli ricadevano sulla fronte, le labbra rosse e gli occhi brillavano felici.
Lo afferrai dal colletto costringendolo a continuare quella piacevole tortura al mio collo.
Per me avremo potuto continuare così anche per tutta la serata. Anche quei semplici baci mi bastavano. Ma sapevo che entrambi desideravamo di più.
Come se mi avesse letto nella mente, il mio ragazzo scese più giù fino a raggiungere il primo bottone della mia camicetta bianca e con un gesto veloce lo sbottonò baciando quella piccola parte che aveva appena scoperto.
Mi lasciai andare portando la testa all’indietro.
Dalle mie labbra fuoriuscì un piccolo gemito dovuto al fatto che avevo appena sbattuto il capo contro uno sportello della cucina.
Harry sorrise sul mio seno, forse convinto che quel gemito fosse dovuto al piacere che stavo provando a sentire le sue mani sul mio fondoschiena e ai baci che continuava a lasciarmi.
Errato.
Mi ero fatta un male cane e per poco non avevo imprecato, forse perché ero troppo poco cosciente per farlo. Sono sicura che mi crescerà un bernoccolo enorme su questa capoccia domattina.
Ok, per quanto potesse essere eccitante fare l’amore o comunque scambiarsi smancerie sul piano della tua cucina era pure altrettanto scomodo ed io per quella sera avevo progettato il meglio.
Presi un bel respiro cercando di far uscire dalla mia bocca una voce dura e abbastanza alta da farmi sentire da Harry.
-Letto!- dissi semplicemente. La parola però uscì come un sussurrò strascicato troppo eccitata da quel maledettissimo ragazzo che aveva infilato una mano dentro i pantaloni posteriori.
A sentire quella parola alzò di scatto la testa guardandomi ancora una volta negli occhi e sorrise maliziosamente tornando poi sul mio collo.
Era forse sordo? Voleva forse morire giovane?! Non ne potevo più di semplici baci sul collo, cazzo! Volevo sentirlo mio.
Bene, l’insicurezza che avevo avuto fino a quel momento era sparita perché adesso sapevo alla perfezione quello che volevo. Ed era lui.
-Non- finalmente sembrò aver ripreso la voce- vuoi- continuò lasciando una scia di baci lungo il mio petto- fare- altro bacio- del sano sesso- ennesimo morso- col tuo meraviglio ragazzo- alzò lo sguardo sorridendo.
Per un attimo mi sentì morire. Troppo eccitata e troppo incantata da quegli occhi meravigliosamente verdi.
-sul tavolo della cucina?- concluse con voce roca e maledettamente sexy.
Mi schiarì la voce sostenendo quello sguardo notando che sorrideva compiaciuto.
-Per quanto possa essere eccitante preferisco di gran lunga farlo su un comodo letto.- risposi cercando di sembrare abbastanza lucida.
Sorrise ancora una volta staccandosi leggermente da me e mettendomi giù.
-Ma potresti aggiungerlo alla lista de “i posti più strani in cui hai fatto l’amore”- continuò con quel solito sorrisetto malizioso.
-Magari un’altra volta Harreh.- cinguettai avvicinandolo a me e schioccandogli un veloce bacio sulle labbra.
-Ma io..- cercò di ribattere non appena si fu staccato da quel bacio.
-Niente ma Harry- risposi secca.
Non so da dove mi uscì tutta quella decisione. Forse era dovuta alla fretta che avevo nel sentirlo mio.
Avevo aspettato così tanto che non riuscivo più a resistere ed ero convinta che se non ci saremmo allontanati da li avremmo continuato in quel modo ancora per molto.
Il mio ragazzo si accorse di quel mio tono di voce e sorrise accarezzandomi una guancia avvicinandosi sempre di più alle mie labbra con l’intento di morderle di nuovo.
Lo staccai seccamente da me tirandolo dai capelli afferrandolo poi dal colletto della camicia trascinandolo fuori dalla cucina.
Per poco non finì schiantato contro lo stipite della porta. Cercò di ricomporsi velocemente seguendo il mio passo.
-Aggressiva..- sussurrò al mio orecchio afferrandomi da dietro e facendomi bloccare.- mmm.. mi piace.- continuò ancora baciandolo sensualmente.
-stai zitto e sali su Harry.- lo rimproverai.
Lui come una marionetta scattò pronto per eseguire i miei ordini sorridendo soddisfatto di tutta quella situazione.
Sapevo che gli piaceva quando facevo la dura, quando mi incazzavo e mettevo su il broncio. E sapeva pure che non potevo più resistere, per questo sorrideva compiaciuto.
-Baciami però!- esclamai afferrandolo per la manica e gettandolo di nuovo addosso a me.
 
 
 
 
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte.
Fece finta di indietreggiare gettandosi sulla sua ragazza di controvoglia ma in realtà aveva una voglia matta di riassaggiare quelle labbra. Erano come una calamita per lui. Qualcosa di cui non poteva farne a meno.
I due ripresero a baciarsi avvinghiati l’uno contro l’altra mentre velocemente salivano le scale buie che li avrebbero portati al piano superiore.
Non appena arrivarono a destinazione senza lasciare le loro labbra aprirono di scatto la porta della camera da letto di Charlotte.
I baci si facevano sempre più fugaci e passionali. Le loro mani vagavano lungo i loro corpi vogliosi di quel contatto così riavvicinato.
La piccola Tomlinson si staccò bruscamente dalla porta spingendo il ragazzo in avanti, prima di richiuderla con un calcio.
Lo spinse con decisione fino a farlo ricadere sul suo grande letto mettendosi a cavalcioni su di lui.  
Si staccò un attimo dalle labbra morbide del ragazzo per guardarlo ancora una volta negli occhi poi catapultandosi di nuovo sulla sua bocca iniziò a sbottonargli la camicia.
Si accorse che le sue mani tremavano, che più si avvicinava quel momento e più si sentiva insicura. Tutta quella sicurezza e sfacciataggine che l’aveva domata in quei minuti adesso la stavano abbandonando. Di nuovo.
Aveva atteso tanto quel momento. L’avevano aspettato entrambi ed adesso che stava finalmente per accadere voleva goderselo al meglio.
Il ragazzo sembrò capire l’insicurezza della ragazza notando i suoi movimenti allentare la velocità.
Si rilassarono entrambi e quel bacio, che fino a quel momento era stato pieno di voglia diventò qualcosa di estremamente dolce.
Il riccio corse in aiuto alla sua ragazza ancora a cavalcioni su di lui. Poggiò delicatamente le mani sulle sue ancora tremanti e l’aiutò a sbottonare l’indumento.
Non appena anche l’ultimo bottone fu tolto la ragazza non esitò un attimo a sfinargliela di dosso per poter ammirare quel petto perfetto.
Lo aveva già visto a dorso nudo ma quella era una situazione totalmente diversa.
Vedere il proprio ragazzo sotto di te, ammirare quegli addominali appena scolpiti, osservarlo con gli occhi che brillavano di gioia e le labbra rosse già consumate, era qualcosa di meraviglioso. Eccitante.
Percorse la forma degli addominali con la punta dell’indice fino ad arrivare all’ombelico depositandogli un piccolo bacio.
Harry a quel contatto fu scosso da una scarica di brividi. Si spostò i ricci da davanti gli occhi per poter osservare meglio la ragazza che desiderava più di ogni altra cosa al mondo.
Quando Charly si spinse più su per poter baciare quel collo perfetto, perché tutto di lui era perfetto, e i loro bacini si scontrarono il ragazzo sussultò.
La bionda sembrò capire il piacere che stesse provando in quel momento il riccio e si mosse sopra di lui scontrandosi ancora con la sua erezione ormai evidente. Fece la stessa mossa ancora e ancora una volta.
Harry si lasciò sfuggire un sospiro di piacere e con un colpo secco ribaltò la situazione.
Adesso era lui ad essere a cavalcioni sulla sua ragazza. Era quasi ansimante e la sua erezione pulsava , ed era ancora all’inizio.
La osservò per un attimo sorridere poi decise che non voleva più perdere altro tempo e liberò la ragazza dalla sua camicetta bianca.
Si fiondò ancora una volta sulle sue labbra mentre con le mani percorreva tutto il profilo del suo corpo. Le accarezzò i fianchi e lasciò scivolare un dito lungo l’orlo dei suoi jeans sbottonandoli.
La ragazza contenta di quel gesto spinse il riccio ancora più vicina alla sua bocca tirandolo delicatamente dai capelli.
Non appena Charly rimase in intimo, Harry si staccò compiaciuto dalle sue labbra e si soffermò ad ammirarla mordendosi freneticamente il labbro inferiore.
Era bellissima. Forse l’aveva pensato mille volte quella sera, ma era l’unica cosa che il suo cervello riuscisse a formulare.
Il sorriso stupendo e sincero del riccio fece capire alla nostra piccola Tomlinson che il completino intimo che aveva comprato quel giorno con le sue migliori amiche aveva fatto colpo  e sorrise a sua volta anche lei.
Styles si piegò sul suo petto ed iniziò a baciarlo succhiando di tanto in tanto la pelle chiara della ragazza che chiuse gli occhi incastrando le mani tra i suoi ricci.
Le mani del ragazzo invece si intrufolarono dietro la sua schiena cercando il gancetto del reggiseno e dopo averlo trovato lo sganciò con facilità, come se fosse una cosa abituale per lui.
Ed in relatà lo era davvero, solo che quando lo faceva con le altre era tutto così veloce, così insignificante.
Ma Charly non era come tutte le altre.
Non appena i seni nudi della ragazza gli si presentarono davanti, gli occhi del ragazzo brillarono di una strana luce. Dopo averle lasciato tre sonori baci sulle labbra tornò ad occuparsi di nuovo del suo seno.
Lo baciò delicatamente, sostituendo i baci a piccole e lente leccate.
La ragazza non ne poteva già più. Strinse i ricci tra le sue mani tirandoli leggermente per farlo smettere mentre dalla sua bocca fuoriuscivano piccoli gemiti. Il ragazzo compiaciuto da tutto ciò decise che farla impazzire era quello che più gli piaceva.
Iniziò dunque a torturarle i capezzoli mordicchiandoli e succhiandoli lentamente, molto lentamente.
Charly pensò di impazzire, tirò ancora più forte i capelli di Harry, portando la testa indietro inarcando la schiena.
Poi convinta di voler finire li la sua amara morte staccò le mani che tiravano ancora i capelli del suo ragazzo e le portò sul petto di quest’ultimo per allontanarlo da lei.
Harry mugugnò, contrariato a tutto quello. Infatti non sembrò voler mollare i suoi capezzoli.
Un flash camminò velocemente nella mente poco lucida della ragazza.
Bene, Harry Styles voleva farla impazzire e lei avrebbe fatto lo stesso.
Lasciò scivolare le mani poggiate ancora sul suo petto, lungo la pancia fino ad arrivare all’orlo dei jeans.
Non le fu difficile infilare silenziosamente una mano dentro i boxer del ragazzo che a quel contatto sussultò e si fermò di scatto.
Le dita soffici e fredde della ragazza sfiorarono delicatamente il membro del proprio ragazzo che, caldo, pulsava sotto il suo tocco.
Quando prese la sua erezione tra la mano, ancora insinuata dentro le mutande, ed iniziò a muoverla su e giù il ragazzo si staccò dal suo seno piegando la testa in avanti, travolto da piacere.
I ricci morbidi e leggermente bagnati dal sudore solleticavano la pancia della ragazza che, sorridendo, continuava il suo lavoro.
Harry pensò di poter morire proprio in quell’istante, mentre la docile mano della sua ragazza avvolgeva il suo membro.
Non aveva mai provato nulla di simile. Sentiva che il suo petto stava per esplodere mentre tutto in lui pulsava.
-Charly- la richiamò con voce roca, invaso dal piacere.
Quel richiamo fece sussultare la ragazza. Poi il suo cuore smise un attimo di battere.
Era bellissimo sentirsi chiamare da quella voce maledettamente sexy mentre stavano per fare l’amore.
-Non ci arrivo alla fine se continui così- riuscì a concludere il ragazzo.
Le parole gli uscirono come un sussurro, strozzate in gola.
La ragazza invece sorrise soddisfatta di sentire quella frase uscire da quelle labbra perfette. Sorrise timida quando gli occhi verdissimi del ragazzo incontrarono i suoi azzurri come il mare.
Uscì delicatamente la mano dai boxer del riccio sfilandogli in seguito i lunghi pantaloni che portava quella sera. Insieme ad essi fece scivolare anche le mutande blu.
Alla vista completamente nuda del ragazzo il respiro le si mozzò in gola.
Era qualcosa di estremamente meraviglioso, perfetto.
Non aveva mai visto nulla di simile e l’unico pensiero che le balenava nella testa era che tutto quello fosse maledettamente suo, solo suo.
A farle perdere di nuovo il respiro, dopo che finalmente era riuscita a riprenderlo fu il lungo bacio che il ragazzo le lasciò mentre le sfilava a sua volte l’unico indumento rimasto addosso alla sua ragazza.
Adesso entrambi erano nudi. L’uno sopra l’altro e si stavano scambiando il bacio più bello di tutta la serata.
Non appena si staccarono, il riccio si allontanò da lei per piegarsi verso il pavimento ed estrarre poi dalla tasca dei pantaloni una bustina che porse alla bionda.
Charly non appena la vide capì subito di cosa si trattasse. Sorrise al ragazzo che, inginocchiato si parò davanti al viso della ragazza messa seduta sul materasso, e l’aprì tirandone fuori un preservativo.
Lo prese tra le mani e lentamente, molto lentamente lo infilò nell’erezione del ragazzo che a quei movimenti si sentì morire ancora una volta.
Adesso erano davvero pronti.
Tutto stava andando per il verso giusto, tutto era perfetto.
Harry si chinò sulle labbra della ragazza lasciandole un tenero bacio prima di posizionarsi di nuovo su di lei.
Le divaricò leggermente le gambe mentre lei si lasciava andare sulle lenzuola bianche.
Le accarezzò l’intimità con estrema dolcezza fino a raggiungere la sua apertura. Continuò ancora per un po’ a torturarla tra i sospiri che la ragazza si lasciava sfuggire poi, con un gesto deciso, le infilò un dito e subito dopo un altro ed iniziò e muoverli per farla abituare.
Inutile dire che a quel gesto la ragazza sobbalzò. I due si guardarono per minuti negli occhi mentre Harry continuava a muovere le sue dita e la ragazza tratteneva i gemiti perché se dapprima stava provando un po’ di dolore adesso si era già abituata.
Il riccio sembrò accorgersene e mentre le accarezzava una guancia sostituì le dita con la punta del suo membro.
Charly socchiuse gli occhi pronta a sentirlo dentro, prima però il ragazzo si fiondò di nuovo sulle sue labbra baciandole con dolcezza mentre lentamente entrava in lei.
Continuò con spinte leggere che pian piano si fecero sempre più decise.
La bionda si aggrappò alle spalle del ragazzo che non aveva smesso un attimo di baciarla catturando ogni singolo gemito di piacere che usciva dalla sua bocca.
Le spinte si fecero sempre più dure.
La ragazza fu invasa dal piacere. Non aveva mai provato nulla di simile. Quel dio greco si muoveva su e dentro di lei con decisione, passione ma soprattutto amore.
La baciava con tutto se stesso, i suoi movimenti erano dolci e delicati e la faceva sentire quasi come una principessa.
I cuori di entrambi battevano all’unisono. Un suono melodioso che sovrastava quasi i loro gemiti d’amore.
Charly inarcò la schiena mentre le mani del suo ragazzo erano intente ad accarezzarla.
Brividi. Brividi in tutto il corpo, scariche elettriche di emozioni.
Harry si sentiva morire dentro.
Il suo cuore batteva come non mai mentre era ancora dentro di lei.
Si staccò un attimo dalle sue labbra per osservarla ancora una volta.
Era uno spettacolo meraviglioso. Non aveva mai visto nulla di simile in vita sua.
I capelli biondi erano sparsi lungo il cuscino, gli occhioni azzurri brillavano di eccitazione e lo guardavano pieno d’amore, il suo copro nudo e caldo a contatto con il suo era perfetto.
Erano come due pezzi di puzzle incastrati per stare insieme per tutta la vita.
Harry osservando quella visione, ascoltando i loro cuori, i loro gemiti, ma soprattutto sentendo le mille emozioni che stava provando in quel momento capì che per la prima volta stava facendo l’amore. Stava facendo l’amore vero con la sua ragazza e si sentì estremamente felice.
Dal canto suo Tomlinson osservando i ricci ribelli del ragazzo appiccicati alla fronte, quei pozzi verdi che la guardavano, sentendo quelle mani calde accarezzarle dolcemente il corpo non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse fortunata.
Mai nessuno l’aveva fatta sentire così bene e anch’essa capì che per la prima volta stava facendo davvero l’amore.
Con Harry. Con il ragazzo che amava più di ogni altra cosa al mondo.
Tra i loro pensieri i due vennero travolti dal piacere.
La ragazza raggiunse l’orgasmo lasciandosi sfuggire un gemito più forte degli altri che subito Harry soffocò con un bacio.
Di seguito venne anche il riccio che si lasciò scivolare sul petto della propria ragazza, esausto.
Avevano entrambi i respiri corti, erano sudati e stanchi ma non poterono fare a meno di guardarsi ancora una volta, sorridere e baciarsi con amore.
 
Rimasero in quella posizione per un po’, giusto il tempo di far tornare i loro respiri regolari.
L’orecchio di Harry era poggiato sul seno sinistro della ragazza e si stava beando della dolce melodia del suo cuore mentre lei gli accarezzava i ricci. 
Alzò di scatto il viso per guardarla l’ennesima volta negli occhi.
-è stato perfetto- sussurrò sorridendole.
-Tu sei perfetto, Harry- rispose lei accarezzandogli una guancia.
Il riccio scosse la testa ma decise di non ribattere. Non voleva interrompere o rovinare quel momento.
Quindi uscì da lei e si sfilò il preservativo gettandolo in un angolo del pavimento insieme ai loro vestiti.
Si sentiva così bene.
Si sentivano così bene che non potevano fare altro che sorridere.
-Le coccole post-sesso ci stanno- scherzò lui intrufolandosi sotto il lenzuolo.
Charly rise di gusto e si accoccolò al suo petto circondandogli la schiena con le braccia mentre Harry poggiava il mento sulla sua nuca e le accarezzava i lunghi capelli biondi.
Erano entrambi stanchi e l’unica cosa che desideravano in quel momento era dormire.
Non avevano voglia di parlare. Era stato tutto stupendo.
Harry poteva ancora sentire le farfalle svolazzargli nello stomaco, la schiena percorsa da brividi e il suono dei loro cuori.
Charly sentiva ancora il tocco bollente del ragazzo sul suo corpo e il piacere che aveva sentito.
Avevano provato emozioni uniche, impossibile da descrivere (per questo non starò qui a descriverle u.u).
Le uniche parole che pulsavano ad entrambi erano due. Avevano fretta di uscire ma Charly le ricacciò indietro temendo di non essere giuste.
-Amore?- Harry invece non riuscì a  trattenersi. Doveva dirlo, non poteva più tenerle dentro. Sentiva che sarebbe esploso da un momento all’altro.
L’unica sua preoccupazione era che Charly si fosse già addormentata.
-Sì?- chiese in un sussurro.
Sorrise felice perché si sbagliava. Non stava ancora dormendo, certo ci mancava poco.. ma lui era ancora in tempo.
-Ti amo!- disse tutto d’un fiato, il cuore che rischiava di uscirgli dal petto.
Due semplici parole. Due semplici parole che fecero sussultare di gioia la povera ragazza.
Temeva di morire. Il cuore le si fermò un attimo di battere, poi riprese ad una velocità impressionante.
-Ti amo anch’io Harry!- la sua voce tremava ma alle orecchie del ragazzo risuonò forte e chiara.
Volevano urlare di gioia, strapparsi i capelli dall’euforia, andare fino in Patagonia ballando la conga e cantilenando un “Harry mi ama” o un “Charlotte mi ama” ma l’unica cosa che potevano fare era stringersi tra di le proprie braccia sorridendo con la consapevolezza che si amassero.
-Buonanotte principessa.- sussurrò Harry al suo orecchio.
-Buonanotte amore mio.- disse decisa Charly marcando sull’ultima parola prima di lasciargli un tenero bacio sulle labbra, l’ultimo per quella sera, e accoccolarsi ancora una volta tra le sue braccia e farsi cullare per tutta la notte.
Charlotte Tomlinson mi ama.  Sorrise.
Harry styles mi ama.  Sorrise.
Si amavano!
 

 
Saaaaaaalve gente :D
Ce l’ho fattaaaaaaaa! Non ci creeeedo! E sono sicura che non ci crederete neanche voi.
Cioè sicuramente vi starete chiedendo “mo chi è questa qui?!” e avete ragione.
Non posto da quasi un anno D: un anno, capperi! Sono certa che non vi ricorderete più di me tantomeno della mia fan fiction.
Chiedo mille volte scusa!
Questo capitolo come potete vedere è stato un parto! Sapevo cosa doveva succedere ma ho avuto un blocco. Non riuscivo a proseguire, a mettere insieme delle frasi. Il risultato è qualcosa di estremamente schifoso.
A me non piace per niente. Volevo fare molto di più, esprimere meglio i loro sentimenti, descrivere nel miglior modo possibile la scena ma non ci sono riuscita.. questo è stato il massimo che ho potuto fare.
Non aveva più voglia di farmi aspettare ancora perché probabilmente non troverò molto tempo in seguito e mi sono approfittata di questi giorni per finire il capitolo.
Beh, che dire.. finalmente i nostri due bei protagonisti sono arrivati a compiere il grande passo! Yeeeah
Speravo di farmi almeno perdonare un po’ della mia lunghissima assenza con questo capitolo però credo di non esserci riuscita perché come ho già detto non mi piace. Non volevo che uscisse così.
Spero che possiate perdonarmi ma ho passato davvero un brutto periodo. Non avevo ne voglia che tempo per scrivere. La scuola mi ha occupato parti delle mie giornate, l’estate stessa cosa.
Avevo persino “abbandonato” i ragazzi per un po’ ma poi sono stati loro ad aiutarmi, a farmi tornare il sorriso come hanno sempre fatto.
Sono tutto per me e adesso li amo più di prima :3
Beeeeeeeeeeene! Chi ha visto “This is us”? *alza la manina*
È davvero stupendo quel film! Qualcosa di indescrivibile.
Ho pianto e riso come una matta!
 
Bando alle ciance (?) spero che possiate apprezzare almeno un po’ il mio sforzo. Vi capisco se non leggerete il capitolo e se non lascerete neanche una piccola recensione ma io ci spero tanto.
Ho deciso di andare avanti solo per voi e spero di portare al termine questa storia il più presto possibile.
Mi impegnerò al massimo per non farvi aspettare molto anche se tra una settimana inizierà di nuovo l’inferno che tutti chiamano scuola D:
Adesso vi saluto bella gente!
 
Ci vediamo presto :)
Una recensione? *fa gli occhi dolci*
 
 

  
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