Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Killybian    08/09/2013    1 recensioni
Lo sguardo di Kat incontrò i due occhi incredibilmente chiari che la stavano guardando, e lei si ritrovò a desiderare che lo sconosciuto si avvicinasse e le parlasse.
Storia di come le giornate monotone di una ragazza apparentemente come tante furono stravolte da un tragitto in metropolitana.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2. Light blue eyes

Arrivata alla metropolitana Kat scese le scale che portavano ai binari. Fortunatamente la linea che doveva prendere per tornare a casa non era una delle linee più frequentate, anche se c’era sempre abbastanza gente da non potersi sedere. Kat aspettò meno di cinque minuti, salì sul vagone, e si sistemò in un angolo.
Quando non aveva niente da fare, non aveva né libri da leggere, né da messaggiare, le piaceva guardare i volti delle persone nel suo vagone. Ognuno di essi aveva una storia da raccontare; a volte Kat tentava d’indovinarla.
 
Quell’anziano signore dallo sguardo spento e triste, per esempio, aveva appena perso la sua amata, la sua dolce metà, con cui era sposato da quarant’anni; e ora passava le sue giornate facendo in su e in giù in metropolitana, perché la sua vita non aveva più altro scopo.
 
Le sue fantasie furono interrotte quando l’anziano sconosciuto scese insieme ad un’altra vecchietta.
Chissà come mai sembrava così triste, si domandò Kat.
 
Il suo sguardo vagò su quello delle altre persone, finché non si arrestò improvvisamente.
 
Dall’altra parte del vagone, due occhi chiarissimi la stavano guardando, ma appena incrociarono lo sguardo di Kat guardarono altrove.
 
Il ragazzo che la stava fissando era alto e atletico, con i capelli scuri e l’aria un po’ da ribelle; anche se Kat non riusciva a guardare nient’altro che quegli occhi così azzurri e limpidi. Stava pensando che aveva voglia di nuotarci dentro. Ma si rese conto che ora era lei che lo stava fissando e distolse velocemente lo sguardo.
 
Si sentiva le guance rosse, e non sapeva neanche come mai. Insomma, uno sconosciuto random ti guarda in metropolitana e tu diventi rossa manco fosse venuto lì a dirti “sei bellissima ti amo mi vuoi sposare” ?!
 
No!
 
Cercò di distrarsi e osservò le altre persone. Notò che c’erano un paio di ragazze, e anche i loro sguardi erano attratti dal ragazzo. Beh, in effetti era proprio bello. Kat decise di guardarlo un’altra volta, solo un secondo, e vide che lui la stava fissando, di nuovo.
Sentì che stava arrossendo. Di nuovo.
 
D’altronde, non era mica colpa sua se le faceva quest’effetto; il problema era che non aveva mai avuto esperienze nel campo ragazzi. Non è che lei non fosse interessata; semplicemente, la sua disarmante timidezza impediva ai ragazzi di provarci con lei.
 
Diventava rossa per un nonnulla, e quando aveva a che fare coi ragazzi, a volte era così nervosa che perfino balbettava.
Kat si odiava per questo, ma non sapeva come fare a cambiare.
 
Si ritrovò a desiderare che lo sconosciuto le si avvicinasse e le parlasse, o magari che le prendesse la mano guardandola dolcemente, o…
Decisamente si faceva troppi filmini mentali!
 
Arrivata la sua fermata, la ragazza scese sentendosi addosso gli occhi dello sconosciuto.
 
Se li sentiva anche mentre saliva le scale, mentre usciva dalla metropolitana, mentre camminavaverso casa sua; come se il ragazzo l’avesse seguita, come se la seguisse anche mentre entrava dentro casa sua e chiudeva la porta.
 
“Ciao mamma! Sono a casa! Vado a studiare perché domani abbiamo un test”, le urlò andando in camera sua.
 
La madre fece capolino dalla sua camera e le urlò di rimando, “va bene tesoro, io mi sto riposando, non fare rumore” e ritornò dentro.
 
La madre ormai passava i giorni  così, a riposare, a non fare niente; se era una giornata particolarmente positiva si metteva a cucinare qualche dolce. Non usciva quasi mai, solo ogni tanto per fare la spesa: era in questo stato dalla morte del padre di Kat, tre anni prima. Non aveva bisogno di lavorare perché le veniva data la pensione del marito.
 
Kat si buttò sul letto e prese il primo libro che trovò sul comodino. Orgoglio e Pregiudizio. Kat amava quel libro, e nonostante l’avesse già letto più di una volta, decise di farlo di nuovo.
 
Nella sua mente Kat si era sempre immaginata un Mr. Darcy con gli occhi scuri e i capelli lunghi; quel pomeriggio invece si ritrovò a pensarlo con quel taglio di capelli che andava di moda in quel momento, più corto ai lati, e che non si addiceva molto  all’ambiente ottocentesco, e due occhi chiarissimi color azzurro acqua.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Killybian