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Autore: Charlene    15/03/2008    2 recensioni
"Cerca, cerca pure, non c'è niente di buono. Illuditi pure di trovare qualcosa che non sia odio e disprezzo."
Genere: Generale, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUATTRO:


Kei scese in cucina e aprì il frigo, tirando fuori una bottiglia che non conteneva certo acqua, nonostante l'aspetto fosse ingannevole.

Tracannò direttamente dalla bottiglia, e non si accorse dell'ingresso di suo nonno nella stanza. -Kei, ti sembra ora di bere vodka?- gli chiese con voce ferma.

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. Voleva appunto evitare di incontrarlo, come al solito, ma quella volta era stato sfortunato...

-Da quand'è che te ne importa?- chiese sbattendo lo sportello del frigo e mandando giù un altro sorso dell'alcolico.

-Come mai non sei a scuola?- insistette l'uomo, facendo finta di non aver sentito la frase provocatoria del nipote.

-Non ne ho la minima voglia.- rispose l'altro seccato, e Soichiro Hiwatari iniziò a irritarsi sul serio; aveva visto Kei a casa già un bel po' di volte quando sarebbe dovuto essere a scuola; già l'anno prima si era fatto promuovere a calci per via delle assenze più numerose delle presenze e i pessimi voti. E c'era voluto un, diciamo, "aiuto economico" del nonno.

-A che gioco stai giocando? Non vai a scuola, tracanni vodka di mattina, ti vesti come un satanista...-

"Colpa tua che non ti occupi di tuo nipote... non che non mi vada bene così..." pensò il satanista tracannatore.

-Si, va bene. Hai qualcosa di importante da dirmi o l'hai finita?- chiese con tono strafottente, e l'altro fece per dargli un bel pugno ma tentò di trattenersi

-Non ho tempo per stare appresso a te con tutto il lavoro che ho da fare. Quindi vedi di non costringermi a parlare con i tuoi professori per sapere se a scuola ci vai o no.- lo minacciò, e Kei gli rise in faccia. -Ok, ok! Non spaventarmi così però!- "Il tempo in cui mi puoi picchiare quando e come ti pare è finito, nonno... se così posso definirti. Ora come farai per tenermi buono?" pensò intanto, poi lo superò e uscì di casa dopo essersi messo in tasca il cellulare, il portafogli e le chiavi, che tintinnarono sinistramente urtando il coltello.


Ten Ten uscì in cortile alla ricreazione, sgranocchiando la sua merendina. Prese il cellulare e digitò il numero di sua mamma:

-Ten Ten, tesoro?-

-Mamma, la nonna come sta?-

-Non voglio darti troppe speranze... l'infarto l'ha indebolita parecchio, e anche se si è salvata non sta bene... tu non ti preoccupare, se ci sono novità te lo faccio sapere subito.- la ragazza sospirò; la sua adorata nonnina stava male, e lei era molto in ansia. Salutò la madre e si appoggiò al cancello, pensierosa.

-Meeeow!!- un gattino bianco la fissava, reggendosi appena sulle zampine tremanti.

-Ciao gattino... anche tu sei triste, eh?- si chinò per accarezzarlo, ma quello si allontanò spaventato. "E' piccolissimo! Che ci fa da solo?-"in effetti era proprio piccolino, doveva avere tre settimane al massimo. Lo seguì, senza tener conto di essere uscita da scuola senza permesso. Alla fine riuscì a prenderlo in braccio:

-Che carino! Ma dov'è la tua mamma?- chiese piano, accarezzandogli la testolina. -Sai come ti chiamo? Ti chiamo Nuvola!- Poi alzò lo sguardo, e si bloccò quando vide chi c'era a pochi passi da lei, e per foruna non l'avevano notata; "Cavolo, ma la secchiata d'acqua di Anko non li ha soddisfatti?" pensò, e fece per tornare al sicuro dentro la scuola ma...

-Meeeeoow!!- il gattino miagolò forte, e fu allora che il gruppetto la vide. -Cazz...- sbottò, e fece dietro front ma la mano di Kiba afferrò saldamente il suo braccio.

-Ah ah! Ma chi si vede! Che fortuna sfacciata, ora posso fartela pagare per quella botta che mi hai dato!- convenne, strattonandola.

Era bagnato per la secchiata d'acqua, così come alcuni altri ovvero Naruto, Kankuro e Rock Lee. Sasuke era asciutto e la guardava sogghignante. Si accorse che quella volta c'era anche una ragazza, era bionda con quattro code e uno sguardo cattivo.

-No, ehi, senti, io devo tornare dentro... lasciami stare.- tentò la ragazza, ma non fu nemmeno ascoltata.

-Guardate, ha un gattino!- fece notare Gaara facendo un passo avanti. "No... cazzo...!"

-Prendiglielo.- ordinò Sasuke, e il ragazzo eseguì strappandoglielo dalle braccia. -No! Lasciatelo, non fategli male!- in risposta Gaara gettò per terra il gattino, che emise un verso strozzato cadendo su un fianco. Ten Ten sgranò gli occhi e diede una gomitata a Kiba per liberarsi. Poi si inginocchiò accanto al micetto bianco, che si muoveva appena. -No, Nuvola!- lo prese di nuovo in braccio, e guardò i teppisti con sguardo carico d'odio.

-Siete dei mostri. Feccia, ecco cosa siete.- ringhiò, proteggendo il gatto da altre torture.

-Non sono cose gentili da dire. Vediamo cosa fa se le squartiamo il felino davanti agli occhi.- propose Sasuke perfido. Prese il coltello, con l'intenzione di fare davvero quello che aveva detto. -Ehm, Sasuke dai, non esagerare... lascia stare quel gatto...- intervenne Naruto, che non avrebbe retto una simile atrocità così come Kiba, che amava gli animali.

-Non rompere.- rispose candidamente il capo.

-Sasuke, aspetta.- disse la ragazza bionda, mettendosi fra il Ten Ten e il ragazzo, che la guardò accigliato.

-Ma cos'è, un club di animalisti?- frecciò. -No, ma evita di fare una cosa del genere. So che ne sei capacissimo, ma non è il caso di spargere sangue.- la ragazza lo fissò intensamente con i suoi grandi occhi blu.

-Mpf... Temari, sei pallosa...-

-Smettila. Non fare il bambino.-

Il suono forte provocato dal motore di una moto interruppe la discussione. Il veicolo andava dritto verso di loro, e alcuni si dovettero spostare per non essere investiti; Ten Ten alzò lo sguardo, e fra le lacrime riconobbe Neji Hyuga su una moto, che le tendeva una mano. -Sali.- le disse, e lei non se lo fece ripetere. Il ragazzo ripartì velocissimo, piantando là un irritato Sasuke, alcuni sollevati per non aver dovuto assistere allo squartamento di un gattino indifeso.

Ten Ten reggeva il micio con una mano, e con l'altra si teneva al suo salvatore. Permise di sgorgare alle lacrime che stava provando a trattenere, e iniziò a singhiozzare. Dopo un po' Neji si fermò e scese dalla moto. -Come stai?- le chiese. Lei fece lo stesso, e scosse la testa. -Io bene, ma lui...-

Neji le prese l'animale dalle mani e lo osservò. -Quanto hai prima di poter tornare a scuola?- le chiese.

-Venticinque minuti, più o meno... perchè?-

Neji tirò fuori un altro casco e glielo porse. -Salta su, lo portiamo dal veterinario.- annunciò, e lei si mise il casco e salì dietro di lui. Poco dopo sfrecciavano verso il centro, Ten Ten aveva già un coniglio e dunque una veterinaria di fiducia.

-Ora gira a destra, non è lontano.- arrivarono in cinque minuti, e corsero dentro dopo aver assicurato la moto al palo della luce.

-Ten Ten, che fai qui?- chiese la dottoressa, poi vide la causa di tanto affanno. -Dammelo qua, ci penso io. Voi potete sedervi lì fuori.-

I due andarono e si accomodarono nella sala d'aspetto. -Neji...- disse la ragazza dopo un po' di silenzio teso.

-Nh?-

-Perchè mi hai salvato?-

Il ragazzo sembrò imbarazzato da quella domanda. -Cioè... tu dopotutto sei un teppista... ma sei diverso da molti altri, come Uchiha, Gaara...-

-Forse... ma io ti ho vista lì, erano in tanti contro una... non sono un bastardo come loro, è vero. Non potevo lasciarti lì.- lei sorrise, e anche lui fu contagiato dalla solarità della ragazza. Poco dopo uscì la veterinaria, con la faccia un po' scura.

-Quel gattino ha preso un bruttissimo colpo... mi spiace, Ten, ma non credo che ce la farà.- annunciò. La ragazza abbassò la testa, tristissima.

-Ok... grazie comunque.- si asciugò una lacrima, e si alzò in piedi. Entrarono tutt'e tre nell'altra stanza, dove il gattino stava sul tavolo, immobile ma cosciente.

Ten Ten si chinò e lo accarezzò: -Ciao Nuvola... sigh...- piangeva silenziosamente, e Nuvola emise un flebile miagolio come per consolarla.

-Neji... mi potresti riportare a scuola ora?- chiese, sfregandosi gli occhi rossi di pianto. -Si, certo.- rispose lui. Dopo pochi minuti Ten Ten era già in classe, mogia e triste. Raccontò tutto alle amiche, che si maledissero per non essere state con lei ad aiutarla.

-Non ci credo... ma come si fa ad essere così schifosi... meriterebbero ogni male, prendersela con chi non si può difendere...- ringhiò Hilary immaginando di rompere la testa di Sasuke. -Povero gattino... animali, ecco cosa sono. Anzi no, così offenderei gli animali. Non so nemmeno come definirli.- aggiunse Sakura.


-Sasuke, tua madre stava ancora rompendo le palle per quella storia...-

-Guarda che è anche la tua di madre, deficente... comunque che cosa vuole?-

Itachi Uchiha alzò le spalle, mentre prendeva la giacca. -Secondo te? Non ti fai vedere dai vecchi da giorni e giorni, sei sempre accampato qui da me... e ti meravigli che si incazzino. Pivellino, hai solo quindici anni. Io ne ho diciannove e vivo per conto mio, ma teoricamente tu devi stare con loro.-

-Che palle... voglio stare qui, quelli rompono tutto il giorno... e poi ora che tu ti sei defilato, sono io la speranza della famiglia.- protestò Sasuke, sbattendo un pugno sul tavolo. Era dura essere eredi di una famiglia così ricca e prestigiosa... i genitori dei due fratelli erano esasperati: il maggiore se n'era andato di casa a sedici anni (era scappato, per l'esattezza) andando a vivere in un' altra città con amici poco di buono già maggiorenni. Non si era fatto vedere per due anni, nel frattempo aveva finito la scuola e ora andava all'università, il tutto per conto suo. Sasuke un po' invidiava la sua libertà. Anzi, la invidiava molto.

-Comunque... devi ringraziare che non ti hanno chiuso in casa per sempre dopo aver saputo che sei andato a scuola due volte in tutto l'anno scorso... e dovresti piantarla di saltare la scuola serale. Se riesci a finire il corso di questo quadrimestre e a dare gli esami decentemente, da febbraio potrai andare direttamente in seconda alla Tokyo High, e sarà come se non ti avessero mai bocciato.-

Sasuke sbuffò: -Itachi, sai quanto me ne frega di recuperare l'anno... io sto bene così.-

Il fratello si seccò: -Ascoltami. Io lo so cosa fai tutto il giorno. Il gangster, e non posso dirti niente proprio IO. Ma un consiglio te lo devo dare per forza, non buttarti via.-

-Parla quello che è stato dentro due mesi per spaccio...-

-Non stavo spacciando, quella era per me, ma era così tanta che non mi hanno creduto. Comunque fai come ti dico. Smetti di fare quello che fai e creati un futuro. Ciao, a dopo.- lo salutò e uscì. -Ciao, Itachi...-


Dopo due giorni Nao Kuraba non si era fatto ancora vedere a scuola, e la professoressa Kurenai Yuhii chiese se qualcuno ne sapesse qualcosa.

-A me non ha fatto sapere niente.- disse il compagno di banco, Mark, alzando le spalle. -Ieri ho chiamato a casa ma non ha risposto nessuno.- aggiunse.

-Capisco... bè, cercate di sentirlo e poi fatemi sapere.-

All'uscita Sakura, Ino, Ten Ten, Hinata e Hilary si fermarono:

-Gente, stasera noi tre abbiamo partita. Alle sette qua, venite?-

Hilary e Hinata si guardarono: -Io ho allenamento alle cinque, ma dovrei fare in tempo... non posso mancare, tra un po' ho le gare di atletica.- le informò Hilary.

La ragazza aveva sempre fatto sia pallavolo che atletica, ma da poco aveva preferito mollare la prima attività per concentrarsi sulla seconda.

-Io invece sono sicuramente libera.- intervenne Hinata.

Ten Ten vide nel marciapiede opposto una moto che conosceva... c'era Neji assieme a Shikamaru. Il primo attraversò la strada mentre l'altro rimase ad aspettarlo dall'altra parte.

-Oh... ciao Neji... come mai qui?- chiese Ten perplessa. L'altro aveva qualcosa dietro la schiena; non disse nulla ma le porse un batuffolo bianco.

-Ma... è Nuvola?!-

-Si... sono passato avantieri dopo che ti ho riportato... alla fine la tipa è riuscita a curarlo. Però ha una zampa rotta...- Ten Ten non gli lasciò finire la frase e prese in braccio il gattino: -Io... non so come...- poi passò Nuvola a Hinata e saltò al collo di Neji: -Grazie!! Grazie di cuore!- esclamò, entusiasta. Il ragazzo era decisamente imbarazzato, ma ricambiò debolmente l'abbraccio. -Di... di niente...-

Intanto Shikamaru se la rideva dall'altra parte.

Ten Ten si allontanò di un passo, e riprese il gatto: -Ora me lo porto a casa! Sono davvero felice!-

Neji sorrise davanti a tanta spontaneità e entusiasmo.


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Bè che dire. Sono in un ritardo improponibile! Mi scuso molto con chi segue la storia, ma se non ho aggiornato è stato perchè ho avuto problemi di importanza rilevante... spero di riuscire ad aggiornare presto, sono la prima che si snerva nel vedere storie che mi piacciono interrotte per molto tempo... Spero che continuerete a seguire e commentare nonstante il ritardo!


Rory_chan: Bè, ho fatto aspettare decisamente molto ma... meglio tardi che mai! Grazie mille e un bacio

White Angel: Io amo Kei alla follia, quindi ti capisco! Alla prossima un bacio

Sakura:Grazie troppo buona!

Valery_Ivanov: Graaazie! Spero che non m ucciderete per il ritardo! T_T

Selly_92: Si, alla fine Kei mi è uscito decisamente meno stronzo di Sasuke... ma è stronzo pure lui, ovviamente!! Baci

Fire91: Sakura cambierà impressione su Sasuke quando capirà il perchè delle sue azioni! Ciao un bacio!


Bene, vi aspetto al prossimo capitolo!

  
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