Libri > Shannara
Segui la storia  |       
Autore: Caillean    15/10/2004    2 recensioni
Esperimento sulle Quattro Terre della Saga di Shannara. Gli eventi si svolgono nell'arco di tempo tra le ultime due trilogie: "Il viaggio della Jerle Shannara" e "Il Druido Supremo".
Genere: Avventura, Azione, Drammatico, Fantasy, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2

Capitolo  2

 

Solo Grianne

 

 

“ Come reagirà tuo fratello, quando capirà che non intendi tornare? ” gli chiese Grianne Ohmsford la mattina seguente, nel mezzo della colazione.

Tress e gli altri giovani elfi lo guardarono, interrompendo tra loro ogni forma di conversazione, in attesa della risposta.

Una risposta che lui non aveva. Forse perché, a priori, gli mancava addirittura la certezza di quello che lui avrebbe fatto. “ Come sai che ho pensato…? ”

“ Di non tornare ad Arborlorn? Accompagnando qui i tuoi amici, hai cominciato ad opporti a lui in modo già abbastanza deciso. E lo hai fatto con un imbroglio, gli hai fatto credere che Walker Boh fosse ancora vivo.

Gli elfi che ancora non lo sapevano – tutti, ad eccezione di Tress – lo guardavano ora completamente sconvolti. Prima che fossero loro a travolgerlo di domande, Ahren prese la parola. “ Su di voi non ricadrà alcun tipo di responsabilità, per la mia decisione. Me la assumerò pienamente; conoscendo mio fratello meglio di voi, ho pensato che fosse l’unico modo per… ”

“ Non devi giustificarti con noi, Ahren. ” lo interruppe Oseen, un elfo di appena sedici anni. Aveva spontaneamente esultato, quando Ahren gli aveva proposto quel viaggio, dopo aver notato la sua attitudine alle lingue. La sua capacità di memorizzare gli idiomi delle altre razze lo aveva portato ad apprendere quasi per scherzo molti vocaboli della lingua antica dei Troll, ma anche di quella degli Gnomi.

Della sua passione per lo studio dei dialetti, Oseen non smetteva più di parlare con la freschezza dei suoi anni. Era un ragazzo diametralmente opposto a quello che era stato Ahren alla sua età, e questa per lui avrebbe potuto essere solo una fortuna. “ Anche noi conosciamo bene Kylen ” gli stava dicendo adesso Oseen, sorridendogli con la luminosità dei suoi occhi.

“ Grazie per il tuo sostegno, Oseen. ”

La loro ospite cominciò a porre al ragazzo alcune domande, accettando di buon grado di farsi coinvolgere dalla sua espansività. Ahren avrebbe voluto ringraziare Oseen anche per questo, benché sospettasse che Grianne Ohmsford non si sarebbe lasciata distrarre del tutto dal discorso. Infatti, al termine della colazione, tornò a rivolgersi direttamente a lui.        

“ Non hai risposto alla mia domanda, Ahren. Non ti importa rischiare di perdere la stima degli elfi di Arborlorn, per esserti messo dalla mia parte, anche solo portandomi con l’inganno i futuri Druidi? ”

Già la sera precedente Ahren si era aspettato quella domanda ma, dopo averli condotti dentro le mura di Paranor, la donna non aveva quasi aperto bocca. Avvolta da un manto di riservatezza e di scontrosità che Ahren riconosceva perfettamente, li aveva guidati in una breve visita alle due sole ali della Fortezza ancora abitabili.

Era stata educata, ma aveva detto solo lo stretto necessario. Ci sarebbe stato tempo per ambientarsi, e su questo i futuri Druidi si erano detti concordi. Si erano guardati intorno spaesati, nel rendersi conto di essere davvero i primi arrivati.

“ I Nani partiti da Culhaven sono ancora in viaggio ” li aveva informati Grianne, aprendo infine la porta di una piccola e accogliente sala. “ Consumeremo qui i pasti, fino a che non saranno arrivati. Per ora siamo appena una ventina. ” La tavola era stata apparecchiata, le pietanze erano piacevolmente calde. Grianne li aveva invitati a sedersi, staccandosi un istante per entrare nelle cucine attigue.

Nel giro di pochi minuti, si erano ritrovati tutti a tavola, compresi i responsabili di quel delizioso pasto.

Venti persone.

Da quel numero, un pugno di mosche nell’immensità di Paranor, tutto sarebbe ricominciato.

 

Era davvero piccolo il bagaglio che Ahren aveva potuto appoggiare sull’unica sedia, ai piedi del letto che la donna gli aveva mostrato.

“ Buona notte, Principe. ”

“ Non tengo a questo titolo…” Si era fermato, indeciso su come rivolgersi a lei.

Di fronte a lui, stava pur sempre la persona che – nel servire il Morgawr - aveva reso la vita un inferno a ciascuno dei membri dell’equipaggio della Jerle Shannara. Aveva inseguito la loro nave mirando a impossessarsi della Magia che era anche il loro obiettivo, così come delle Pietre Magiche che infine Ahren era stato capace di usare.

Ma quanto valore era andato perso, durante quel viaggio! Nel pensarlo, Ahren non si riferiva certo alle ricchezze impegnate nell’acquisto della nave volante.

Dell’equipaggio, erano tornati veramente in pochi. Delle persone che avevano fatto parte della sua infanzia, nessuno. Aveva perso Ard Patrinell, il suo tutore e addestratore. Aveva perso Kreshen, una delle migliori guerriere dell’esercito elfo, che forse non era mai stata una sua confidente, ma che aveva tutt’ora la sua stima.

Aveva rischiato di perdere Bek, uno dei pochi amici sinceri che avesse conosciuto, il ragazzo che aveva scoperto di essere il fratello di Grianne.

Ahren e Bek avevano perso la propria infanzia, mentre le Quattro terre avevano perso Walker, una delle poche persone che avessero mai veramente tenuto al loro bene.

Aveva perso la prima donna che si fosse accorto di amare, prima ancora di potersi immaginare un futuro con lei. La veggente salita sulla Jerle Shannara per tradire il Druido, su comando proprio di Grianne Ohmsford, allora Strega di Ilse. La giovane che aveva il compito di consegnarle loro, l’intero equipaggio della nave, e che invece si era confessata a Walker e gli aveva salvato la vita nei sotterranei di Castle Rock. Aveva permesso così al Druido di compiere i suoi ultimi sforzi e di distruggere Antrax.

In quei sotterranei, nella camera dove Ahren era riuscito a strappare al metallo di Antrax le Pietre Magiche della Ricerca, Walker aveva parlato loro per l’ultima volta. Aveva raccomandato l’una all’altro, dicendo loro di proteggersi, infondendo ad Ahren quel seme di fiducia che Ryer aveva poi tenacemente innaffiato.

Risaliti insieme in superficie, all’uscita di Castle Rock avevano trovato i Mwellret. Dopo avergli restituito le Pietre Magiche che era riuscita a nascondere per lui, dopo aver finto di esser tornata al servizio del Morgawr, la giovane veggente era morta sotto le torture sue e dei suoi Mwellret.

Era morta per dare ad Ahren il tempo di fuggire dalla Black Moclips, la loro nave. Ryer Ord Star era morta sacrificandosi per lui.

Lo aveva fatto per cercare il perdono di Walker, o almeno per meritarlo di fronte alla propria coscienza, e per dare al Principe degli elfi un’altra possibilità. Per la sua vita, Ahren lo sapeva, quella ragazza aveva fatto ancora di più, ma questo non avrebbe mai potuto dirglielo.

Tutte queste perdite, insieme alle poche ma importanti conquiste, avevano avuto origine da una scelta del Druido che suo fratello, Kylen Elessedil, aveva definito un suicidio: arrivare alla Magia della Parola prima che vi arrivasse la Strega di Ilse, che era riuscita a intercettare brandelli della mappa nei ricordi del morente Kael Elessedil, fratello maggiore di Kylen e Ahren.

Tutto era partito da lì, la vita di molte persone era stata travolta a cominciare da quel momento.

E davanti a lui, Grianne Ohmsford, colei che forse era cambiata più di tutti. Ma lo era veramente?

“ Chiamami Grianne, Ahren…solo Grianne. ”

Il velo di amarezza non era sfuggito ad Ahren, che lo ricordò in quella mattinata, mentre cercava dentro se stesso la risposta al quesito secco e severo: Gli importava inimicarsi la propria famiglia?

 

Continua…

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shannara / Vai alla pagina dell'autore: Caillean