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Autore: DeliciousApplePie    09/09/2013    3 recensioni
Tom non rispose, si limitò ad avvicinarsi ancora di più a Beth e a stringerle i polsi.
–Tom lasciami andare- Disse leggermente impaurita. Il ragazzo assottigliò gli occhi e la strinse ancora più forte.
–Tom, lasciami, mi fai male!- La voce della ragazza iniziò a tremare.
–TOM LASCIAMI- Urlò Beth con tutte le sue forze.
Il ragazzo infastidito accontentò la rossa e la spinse violentemente contro la parete della camera provocando un forte tonfo e la caduta di Beth, che scoppiò in lacrime tenendosi la testa dal dolore.
Dal secondo capitolo.
“Thomas. Matthew. DeLonge. Che cazzo stai facendo a mia sorella?” Beth sobbalzò e la testa iniziò a girare.
“Tu alzati” Comandò autoritario il fratello maggiore.
Lo sguardo di Tom era perso.
“Non posso”
“Ha bevuto, e molto” Continuò il biondo indicando la bottiglia vuota di fianco.
“E tu ne approfitti, giusto?” Accusò Travis.
Dal quinto capitolo.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo quarto.

Il tacito accordo.

 

 
 
 
 
“Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca”.
 

 
 
 
Il sole colpiva le lenzuola giallo paglierino e il cuscino abbinato era ricoperti da una massa di capelli rossi che appena i raggi del sole accarezzavano diventavano ancora più luminosi. I tendaggi  arancioni lasciavano filtrare anche qualche altro sprazzo di luce che illuminava il soffitto, e la brezza mattutina che entrava dal piccolo balconcino soffiava delicatamente sulla pelle candida della ragazza. Quel tocco fece rabbrividire Beth facendola stringere ancor di più in quel lenzuolo che lasciava scoperto una gamba che penzolava fuori dal letto. Uno spicchio di sole la colpì in pieno volto provocandole un mugugno e scocciata strizzò gli occhi.
La porta si aprì lievemente lasciando sprigionare nell’ambiente un forte odore di dopobarba e profumo maschile.
La ragazza stropicciò il naso e si girò dal lato opposto. Sentì il materasso inclinarsi sotto un peso e una mano grande e ruvida accarezzarle il volto. “Ehi principessa” Una voce roca riempì la stanza. La ragazza sorrise e aprì gli occhi lentamente lasciandoli incontrare con quelli dell’uomo che le sedeva di fianco. “Buongiorno” La ragazza sorrise ancora una volta e poggiandosi sui gomiti si mise seduta sprofondando nel celeste di quelle iridi tanto simili a quelle del fratello. “Buongiorno papà” disse dolcemente mentre il padre gli stampò un bacio un fronte.
Beth osservò con attenzione il padre sorriderle. “C’è qualcosa che devi dirmi?” Aggiunse.
Il padre scosse la testa e abbassò lo sguardo. “No no. Ero passato davanti la tua camera e mi sono ricordato di quando eri piccola e ti osservavo dormire. Eri così ingenua e indifesa. Invece ora.. Beh.. guardati. Sei cresciuta. Sei una bellissima ragazza. Molto furba e intelligente. E soprattutto ti fai rispettare. Non ti fai mica mettere i piedi in testa tu! No di certo!” Il padre soffocò una risata e le accarezzò una guancia “Sai.. Mi ricordi tua madre. Tu e Travis, mi ricordate lei. I vostri caratteri.. possono sembrare così diversi, e invece sono così simili. Molto simili a quelli di vostra madre. Solo che Travis è ancora dentro al guscio. Lui non l’ha mai superata. “ La ragazza annuì flebilmente “Lui era molto legato a mamma. Forse anche più di me.” Il padre ancora una volta accarezzò la candida pelle di Beth e spostando leggermente lo sguardo verso il piccolo balconcino continuò. “Landon è ancora molto fragile. Lo sai. Tu sei riuscita a crearti questa corazza che protegge da tutto e da tutti. Non so come hai fatto, ma ci sei riuscita. Ti chiedo solo di badare di più a lui. So che siete molto legati, so che ci tieni a lui. Ma ti ricordo solo di tenerlo d’occhio.. non voglio che succeda come l’ultima volta..” La rossa si passò una mano tra i capelli pensierosa “Comunque ora rilassati principessa. Io vado a lavoro, ci vediamo oggi pomeriggio” Il padre le schioccò un bacio sulla guancia e si dissolse nel corridoio.
“Mi sono perso qualcosa?” La cresta  floscia del fratello fece capolino nella stanza di Beth.
“Oh, non credo, non preoccuparti Landon!” La ragazza sorrise e il punk accigliato riprese a parlare.
“Da quando in qua mi chiami con il mio secondo nome? Comunque, io oggi vado a fare skate con Jonas, Alo e Chris… vuoi venire?” Beth scosse il capo.
“Nah.. oggi andrò dall’Hoppus! Il tuo amichetto mi ha invitato a casa sua perché non voleva restare da solo..” Travis inclinò il capo e stupito alzò le spalle.
“Ma Anne? Anche lei è andata  a San Diego con i genitori?” La ragazza annuì.
“E.. Tom?” Chiese Travis curioso.
“Da Monique” Disse con una vocina stridula cercando di imitare quella della ragazza appena nominata.
A Travis scappò una risata e si dileguò anche lui nel corridoio.

 

“Tu non me la racconti giusta!” Concluse Mark osservando la rossa sedersi di fianco a lui sul divano. La ragazza fece una faccia interrogativa “Guardati! Non mi sembri più tu! Da quando in qua indossi pantaloncini lasciando in mostra tutta questa carne? Ed hai un top! Capisci?! Un top! Ed anche stretto! E ti lascia le spalle scoperte! Chi stai cercando di ammaliare Beth?” La ragazza arrossì lievemente, chinò il capo e con voce sottile rispose “Me lo ha consigliato Travis” Mark inarcò un sopracciglio e si scompigliò i capelli, che un tempo erano di un blu accesso, ora si un celestino tendente al grigio.
“Tu non hai mai ascoltato quello che dice Trav.. figuriamoci se ti metti a seguire i suoi consigli sullo stile! Che poi non ha nemmeno! Io ho lo stile!”  Mark si passò le mani dalla testa fino alla metà del busto, come per mostrare il suo abbigliamento. La ragazza rise di gusto e gli tirò una sberla.
“So perché ti conci così. È per Monique.. giusto? Ti credi inferiore a lei perché Tom ora in un certo senso l’ha “scelta” e allora tu cerchi di ..  Conquistare la sua attenzione! Ecco!” La ragazza inarcò un sopracciglio.
“Gli ho chiesto io di allontanarsi. E tu SAI il perché! Poi io e Tom siamo, o meglio eravamo migliori amici. Non mi serve attirare la sua attenzione in questo modo! Non devo di certo scoparmelo.” Mark ebbe un illuminazione e il suo volto assunse un’espressione soddisfatta.
“ E chi ha detto che tu da lui vuoi solo amicizia!? Si vede lontano un miglio che provi qualcosa di più”
Il ragazzo prima che finisse il pensiero fu interrotto dalla rossa che gli era saltata addosso dandogli dei pizzicotti sulla pancia. Mark rideva e non riusciva più a fermarsi. Beth era diventata tutta rossa dallo sforzo e dal caldo e alla fine decise di dare tregua all’amico ormai ricoperto di lividi.
 

Travis era seduto sul caldo pavimento bianco, accanto a lui Chris e i loro due skate.
Erano sfiniti e si stavano godendole evoluzione di Alo mentre Jonas era andato a prendere qualcosa da bene. Travis si aggiustò la cresta moscia e si posizionò gli occhiali da sole sul naso. Con un gesto rapido di asciugò una gocciolina di sudore che scendeva rapida sulla tempia.
Scocciato si girò verso Chris, che stava col naso all’insù osservando il cielo. Ancora più scocciato di prima si girò nella direzione opposta.
Un ragazzo alto e biondo con il suo skate e una ragazza di fianco avevano fatto la loro comparsa. Erano Tom e Monique.
–E chi poteva essere sennò?- Pensò con un filo di acidità Travis,  si alzò per salutare l’amico, che molto inaspettatamente lo scansò dandogli una spallata.
“Che c’è? Ora fai pure l’offeso?” Tom si fermò di scatto e senza proferire parola tornò indietro posizionandosi davanti a al punk perforandolo con sguardo truce.
“Il gatto ti ha mangiato la lingua?”Tom alzando le spalle sogghignò.
“Dovrei pure rivolgerti la parola dopo quello che hai fatto con Lea?” Travis lo guardò perplesso.
“Ancora con questa storia? Durante le prove e il concerto non te li facevi questi problemi”
“L’ho fatto solo per la band. Sai quanto ci tengo. E sai quanto ci tenevo a Lea.”

Travis sgranò gli occhi esterrefatto.
“ È una… troia! Lo sai! Ci prova con tutti! Lei mi ha provocato.. si è buttata addosso! E poi mi sa che ti è passata tutta questa attrazione nei confronti di Lea” Disse indicando Monique poco distante da loro.
“Monique è solo un amica”
Il punk alzò un sopracciglio.
“Certo.. un amica che scopi. Carino! Magari avessi anch’io delle amiche con una mentalità cusì.. aperta! E non solo quella!”
Il biodo rise dando una pacca sulla spalla al moro.
“Ma.. l’altra tua amica? Quella non te la da, vero? Ti ricordo che è mia sorella!”
Il volto di Tom si scurì in un attimo.
“Non è più mia amica. Mi ha chiesto lei di allontanarmi”
“Lei ti ha chiesto del tempo per riprendere fiducia! Dopo che l’hai scaraventata contro il muro mi sembra normale. Sai, mi sarei dovuto molto arrabbiare per questo. Ma ora mi spieghi perché ti sei completamente dimenticato di lei!”

Tom scrollò le spalle e non rispose.
"Tom. Dici di tenere tantissimo a Lea dopo che ti ha fatto soffrire come un cane. Definisci Monique un'amica anche se la conosci da 3 giorni. Non puoi non tenere a Beth. È l’unica che non ti ha mai fatto soffrire. L’unica che ti è stata sempre vicino. L’unica che ti ha sempre difeso. Tu non lo sai, ma dopo quello che è successo quella notte io volevo.. come dire.. volevo davvero chiudere i rapporti con te. Ma quella notte, lei è entrata nel mio letto e..”  
“Ti ha fatto una sega? Oddio! Lo sapevo che tra voi c’era qualcosa! Figo! Un incesto!”

“Ma che dici coglione? Niente sega! Ma ti pare? Siamo fratelli! Comunque, fammi continuare, è entrata nel mio letto e mi ha implorato di dimenticare tutto, di far finta che non fosse successo niente..  E così ho fatto.. e poi Mark ha vomitato sul pavimento, ma questo è irrilevante!”
Tom rimase di impassibile.
“Allora, mi dici o no il motivo per cui eviti Beth?”
Tom fece un sospiro.
“Nessun motivo in particolare.”
Travis inarcò un sopracciglio.
“Senti, saranno cazzi miei?” Sputò acido il biondo.
 “No, non lo sono. Perché è mia sorella quella che ci sta male. Non tu!”
“Appunto. Lei sta sempre male per qualsiasi cosa che faccio. È troppo attaccata a me. Si aspetta sempre che io la protegga, ma non è così. Deve allontanarsi. Quando partirò dovrà essere pronta a sopportare tutto da sola. Ho colto l'occasione. Lei mi ha chiesto di allontanarmi e io l'ho fatto.”

Travis rimase in silenzio per un paio di secondi elaborando ciò che l’amico aveva appena finito di pronunciare con tono arrabbiato.
“Tu.. parti? Quando?”
Tom annuì.
“Si. Parto dopo il diploma. Vado a New York da mio fratello”
Il punk incredulo abbassò il capo.
“E i Blink?”
“Si vedrà. Ah, sono riuscito a farci suonare in un locale in periferia, li va molta gente. Magari qualcuno ci noterà!”

A Travis gli si illuminarono gli occhi e un sorriso prese posto sul suo volto.
“Mi sembra perfetto! Quando suoniamo? E come si chiama il locale? E soprattutto, quando lo dirai tutto a Beth?”
“Suoniamo Martedì. Il giorno prima che inizia la scuola. Tutti verranno per svagarsi un po’! Il locale si chiama Spoot ,e,  quando lo dirò a Beth e MARK? Non ora di certo. Tu non dire niente. Mi fido!”

Il moro annuì.
“Perché non la chiami più Effy?”
Tom alzò le spalle e superò il punk raggiungendo Jonas che aveva in mano una birra ghiacciata.
 
 
                                                                 



 

Eccomi c:

Finalmente abbiamo scoperto il vero motivo per cui Tom
si è allontanato da Beth!
Ebbene si, il nostro caro Tom ha intenzione di partire, ma chi lo sa
se cambierà idea?? Incrociamo le dita!
Comunque Mark sta scoprendo qualcosina, e sarà proprio lui insieme ad un altro tizio losco
che daranno inizio ad una scommessa con Tom!
Vabè, meglio non anticiparvi niente sennò non c'è gusto!
Se siete arrivati fin qui vuol dire che avete letto il capito, e vi dico grazie!
Se volete lasciate una recensione, mi farebbe piacere.
Al prossimo capitolo.
Ps_ Grazie a Layla, Kaleidoscope_ e staywith_me per aver recensito il terzo capitolo :D
  
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