A te che mi critichi. Che continui a inventare cose su di me false. Che mi credi strana. Che ti sto antipatica. Che faresti di tutto, pur di essere migliore di me. Che non vuoi altro che il mio male. A te che pensi solo a truccarti e a stare con le tue simili. Che dici che sono matta. Che non provi neanche minimamente a capirmi. Tu non sai quello che provo io, quando mi dici che sono strana, che sono diversa, che sono matta, che sono secchiona, che sono asociale, che penso solo ai libri, che non penso ai ragazzi, che non sono arrapata, che vesto sempre con jeans e maglietta, che sono monotona, antipatica, che non mi piacciono i rapper, allora sono scema, strana, di un livello inferiore. A te, che mi credi tutto questo. Te non sai quello che passo io per quelle come te. Te non mi conosci! Non sai che sono dolce, sensibile e che per un amico vero mi farei in mille parti, pur di aiutarlo. Te non sai che prego Gesù ogni giorno, affinché mi aiuti e faccia passare quest'anno scolastico il più velocemente possibile. Te non sai che adoro Hunger Games perché vorrei avere il coraggio e la determinazione di Katniss e vorrei avere un Peeta al mio fianco. Te non sai la tristezza che provo nel vedere la gente morire di fame a causa della crisi. Te non sai che la notte ho gli incubi, che mi sveglio in preda al panico, che piango ogni mattina, per il solo fatto di dover andare a scuola e dover rincontrare te e le tue simili. Te non sai che passo i bigliettini a tutti durante le verifiche, ma che nessuno mi dice mai un misero 'grazie'. Te non sai che piangeró a fine scuola, per la gioia di non dover più vedere te e la brutta classe che mi ritrovo. Te non sai il significato del bracciale che porto al braccio sinistro. Te non sai che sono fiera delle mie cicatrici. Te non sai che ho una memoria fotografica e che istantaneamente ricordo ogni data di nascita di chi me lo dice. Te non sai che ho una voglia a forma di fragola sulla schiena. Te non sai che sono bella, ma che mi vedo brutta.  Te non sai che ho una paura folle della guerra e degli aerei sgancia-bombe. Non sai che sto piangendo, mentre scrivo queste cose, perché purtroppo è la verità. Non sai che da quando è morto mio nonno mi sono come chiusa in me stessa. Te non conosci il mio sorriso: è smagliante, brillante, dolce, perfetto. Non lo puoi conoscere: non lo mostro mai in classe. Mi dicono che quando parlo di lui, quello che mi piace, mi si illuminano gli occhi. Lo sapevi? NO. Te non sai che sono particolarmente sensibile e che ho la lacrima facile. Non sai che mi piace cucinare e che me la cavo anche abbastanza bene. Non sai che ho scritto 6 diari, sfogandomi con loro per quello che mi fate passare. Non sai che parlo con le stelle, ogni sera. Non sai che ho chiamato le tre stelle più luminose che si vedono dalla mia finestra con i tre nomi che preferisco. Potrei continuare all'infinito, ma mi fermo qui. Te non sai niente di tutto questo. Allora perché continui a criticarmi e a insultarmi?