-E questo
che diavolo è?!-
-Si
chiama integrale: vedi? E' questa specie di parentesi graffa-
-E
che c'entra il "dx"? Ah! Sono finita, non ce la farò mai!-
sarebbe
stato un bellissimo e soleggiato pomeriggio di Marzo se solo non ci
fosse stata
la matematica con i suoi benedetti integrali a rovinarmi l'esistenza!
Ero
tornata da più o meno un mese, compagni e professori erano
ben lieti di
sapere che stavo bene e in più, come di parola, il preside
Cowell mi stava
aiutando facendomi fermare qualche pomeriggio in più a
scuola per recuperare
compiti, interrogazioni o lezioni perse.
Ora
però, ci trovavamo a casa mia: Lisa si era offerta di darmi
una mano in
tutte le materie scientifiche (il mio punto debole da sempre), mentre
gli altri
si davano il cambio a seconda della materia in cui andavano meglio.
-Guarda
che finora non hai avuto problemi e anche l'ultimo compito ti
è andato
alla grande!- questo è vero: grazie a lei, per la prima
volta in cinque anni,
ero riuscita a prendere una A piena in quell'insulsa materia fatta di
strani
numeri e lettere, ma la mia lotta contro di essa non era ancora finita
e dubito
finirà mai.
-Ci
sono riuscita solo per merito tuo. Davvero, senza il vostro aiuto non
avrei
saputo da che parte cominciare-
-Siamo
i tuoi amici, no? E' più che normale quello che stiamo
facendo per te!-
sorrisi alle sue parole: tutta quella situazione era davvero assurda!
Lisa ed
io a studiare insieme, il riccio innamorato pazzo, Sara e Liam
finalmente
felici, Zayn che era straordinariamente riuscito a recuperare le sue
insufficienze e Louis a casa a studiare.
Al
solo pensiero le labbra si distesero da sole in un sorriso a trentadue
denti.
-Non
dirmi che la matematica ti mette di buon umore perché non ci
credo!-
-Mai.
Stavo solo pensando a tutto ciò che ci è successo
ultimamente: è...!-
-E'
strano- aggiunse lei completando la mia frase -Ma stiamo crescendo e la
cosa più bella è che lo stiamo facendo insieme-
-Questo
sì, hai ragione- non eravamo più quei ragazzini
impauriti dal mondo di
cinque anni fa: per un fatto o per l'altro, abbiamo fatto le nostre
esperienze,
anche le più impensabili, ma ognuna di quelle ci aveva reso
i ragazzi che siamo
oggi, forti e uniti come non mai.
Eravamo
diventati una vera e propria famiglia.
-Fra...posso
chiederti una cosa?-
-Certo!
Dimmi pure- alzai la testa da quell'odioso quaderno maledicendo lui e
quel dannato integrale che non riuscivo a risolvere; sembrava molto
nervosa dal
modo in cui si torturava le sua povere unghie.
-Ehm,
ecco...la...la prima...la prima volta- oh, ecco perché era
tanto tesa
-Insomma, la tua prima volta...ti ha...ti ha fatto tanto male?- era
imbarazzatissima, chiunque l'avrebbe capito: amo questo suo lato da
bambina che
la contraddistingue dalle altre.
-Beh,
un po', è normale, poi il dolore passa e cominci a
rilassarti finché non
ti lasci completamente andare- subito dopo, la mia lampadine delle
intuizioni
geniali si accese -Styles ti ha per caso detto qualcosa?-
-Eh?
Cosa? Nono! Niente del genere, anzi! Lui...lui ha...ha sempre
aspettato,
solo che adesso io...io...!-
-Ti
senti pronta?- arrossì ancora di più se possibile
e annuì alla mia domanda.
Aprì
il primo cassetto del mio comodino: dovetti cercare un po' prima di
trovarlo, ma eccolo lì, l'oggetto della mia ricerca! Lo
presi e lo diedi a
Lisa, mostrandole una delle mie espressioni "da vecchia saggia".
-E...questo?!-
-E'
per te , per voi. Un mio piccolo regalo personale-
-Ma...ma...FRANCESCA!
Mi hai dato un...un...!-
-Preservativo,
si chiama preservativo-
-Sì,
lo so cos'è, ma...come mai ne hai uno nel tuo cassetto del
comò??-
sembrava essere davvero stupita della cosa e io non potei fare a meno
di
scoppiarle a ridere in faccia: poteva davvero arrivare a questi livelli
la sua
ingenuità?
-Non
sempre Louis si ricorda di comprarli e sai, quando ti sale la voglia,
perché credimi sarà così, devi essere
attrezzata! Prima di tutto la sicurezza.
Se ti interessa, anche Sara ne ha sempre, per evenienza- dal suo
sguardo capì di
averla un po' scandalizzata, ma poco dopo si tranquillizzò
cominciando a
giocare con il mio piccolo, ma utilissimo, dono.
-E...dovrei
averne anch'io?-
-Beh,
è una tua scelta. Noi lo facciamo per precauzione. Prendilo
come un
consiglio- gli feci l'occhiolino e finalmente si rilassò
completamente,
puntando poi il suo sguardo dritto su di me.
-Ok,
sono pronta!-
-Bene!
Sono contenta per voi!- sembrava davvero determinata; Harry le piaceva
sul serio e tutto ciò che lei voleva fare era ripagarlo per
tutto l'amore che
gli dimostrava ogni giorno. Era arrivato il suo momento.
-Oh
cavoli, devo andare! Appuntamento galante-
-Oh-
giunsi le mani, come in preghiera, per potergli dare la mia
"benedizione": poi, puntando l'indice verso il pacchettino blu,
aggiunsi .Fanne buon uso, mi raccomando- si limitò a
sorridermi, lasciandomi un
bacio sulla guancia, per poi scendere di fretta le scale.
Che
dire, auguri e figli...! No, forse è meglio non continuare.
Congratulazioni,
mio piccola donna.
-4
a 2, sono un mostro a Fifa!-
-Ma
non dovevate andare da Harold per "studiare"?-
-Una
partita alla play non ha mai rovinato nessuno!-
-Una?-
-Vabbè,
due- continuai a fissarlo, finché non fu lui stesso a
crollare -E va
bene, va bene! Cinque, ok?- risi; nessuno può farmela,
tantomeno Louis, che
conosco da una vita -A te lo studio come è andato?-
-A
differenza vostra, noi abbiamo realmente studiato- da dietro lo
sentì farmi
il verso, tant'è che mi girai di scatto e gli feci la
linguaccia.
-Che
brutta lingua che hai!-
-Sarà
bella la tua!-
-Io
sono perfetto Parker, ricordalo- ci guardammo per un attimo negli occhi
e
bastarono davvero una manciata di secondi per scoppiare a ridere uno in
faccia
all'altro.
Lou
ed io eravamo a casa sua quella sera: mia madre avrebbe finito tardi di
lavorare ed io, di starmene da sola a casa non ne avevo voglia, anche
se,
sinceramente, da quando Louis era tornato, difficilmente passavo del
tempo da
sola.
Oltre
che fidanzati, eravamo anche vicini di casa e, con la scusa che lui
abitava da solo, o io andavo da lui o lui veniva da me: a volte
utilizzava
ancora il nostro passaggio "segreto" sull'albero che sfociava
direttamente sulla finestra di camera mia e più volte me
l'ero ritrovato di
fianco a me, nel letto, alla mattina; non che mi dispiacesse, ormai ci
avevo
fatto l'abitudine.
Ora
ci trovavamo a letto, nella vecchia camera dei suoi, distesi a guardare
la
TV.
Quella
stanza odorava ancora di loro, anche dopo anni, e io mi sentivo
abbastanza in soggezione; era come se avessi puntati addosso gli occhi
di Jay e
di Mark. Louis notò la mia inquietudine, così mi
strinse ancora di più a lui,
facendo aderire la mia schiena contro il suo petto.
-Che
cosa c'è amore?- da quando ero tornata a casa dall'ospedale,
per lui era
diventato sempre più naturale chiamarmi "amore" e la cosa
non poteva
che riempirmi di gioia.
-Nulla,
non preoccuparti-
-Ehi,
lo capisco quando c'è qualcosa che ti turba. Parlamene- non
volevo fargli
ricordare, sapevo quanto lui ne soffrisse ancora, ma non gli avrei
mentito, non
più.
-E'
questa stanza. Sì, sapere che prima qui ci dormivano i tuoi
genitori e ora
ci siamo noi, mi fa un certo che, mi sento come...osservata- lo
sentì sospirare
sul mio collo: ero consapevole di aver riaperto una piccola ferita con
le mie
parole e ora mi sentivo tremendamente in colpa -Scusami Boo-
-E
di cosa?-
-Di
averti fatto ricordare- aumentò la presa su di me, per un
attimo; mi fece
voltare e posò le sua mani sulle mie guance rosse, per poi
subito dopo
baciarmi.
-E'
tutto okay. Loro mi hanno dato il permesso- non capì il
valore delle sue
parole fino a quando lui stesso non me lo spiegò -Oggi,
prima di tornare a
casa, sono passato in cimitero: volevo salutarli, volevo fargli sapere
che ero
tornato e gli ho parlato di te, di noi, così gli ho anche
chiesto se potevo
portarti qui, in fin dei conti il mio letto è solo da una
piazza- sorridemmo
entrambi -E poi volevo farlo con te: risentire il suo profumo, tornare
qui,
dovevo farlo con te perché tu sola sei stata in grado di
darmi la forza
necessaria per aprire questa porta, tu sola potevi accompagnarmi qui, e
l'hai
fatto- non riuscì a trattenere una lacrima che,
prepotentemente, scivolò sul
mio viso.
Davvero
Louis aveva bisogno di me fino a quel punto?
Potevo
dargli davvero la forza che stava cercando?
Se
mi avessero chiesto in quel momento in quale posto del mondo volessi
essere,
avrei sicuramenti risposto "Qui!" perché è qui
che si trovava tutto
ciò di cui avevo bisogno.
Lui
è tutto ciò di cui ho bisogno.
-E
cosa ti hanno risposto?-
-Beh,
siamo qui: tu cosa credi?- mi tuffai di nuovo sulle sue labbra,
così
morbide e fini e -Ti amo- mi sussurrò tra un bacio e l'altro.
-Ti
amo anch'io- fu tutto ciò che riuscì a dire, ma
mai parole più sincere
uscirono dalla mia bocca.
-Benvenuta
nel club, sorella!-
-Te
l'avevo detto che ti sarebbe servito!- la mattinata a scuola
passò
piuttosto tranquilla, anche se qualcuno oggi era particolarmente
più esaltato
del solito e in ricreazione, Sara ed io avevamo avuto le nostre
conferme sul
motivo di così tanta felicità.
-E'
stato bellissimo! E poi lui, così delicato e gentile! Non mi
ha fatto poi
tanto male-
-Meglio
così, ma dicci, com'è mister "Gentilezza" a
letto?- ci
avvicinammo ancora di più a Lisa, in modo che solo lei
potesse sentirci, quando
all'improvviso dietro di noi, spuntò il magico trio.
-Fate
largo! Arriva Zayn Jawaad Malik, colui che riuscì a prendere
una bella A+
nel compito di matematica!- mi alzai di scatto dalla sedia e presi al
moro il
foglio che teneva tra le mani, osservandolo incredula.
-MA
COME HAI FATTO?-
-Malfidata,
ho studiato!- disse lui fintamente infastidito.
-Giocare
a Fifa non è sinonimo di studiare; hai avuto culo Malik-
detto questo
gli buttai le braccia al collo per poi abbracciarlo forte forte: adoro
prenderlo in giro -Complimenti genietto, sei stato bravissimo-
-Anch'io
voglio un abbraccio così!- Liam ed Harry ci raggiunsero
subito dopo
affiancandosi, come di consueto, alle proprie ragazze per farsi
abbracciare da
loro.
-E
io che pensavo lo volessi da me un abbraccio, Payne. Traditore- guardai
Liam
con l'aria da finta offesa, poi lui venne verso di me e
cominciò ad arruffarmi
i capelli per poi darmi uno dei suoi calorosi abbracci -Così
va meglio-
-Oh
sì- rispose lui lasciandomi anche un bacio sulla fronte.
-Fra,
come mai oggi Lou non è a scuola?-
-Aveva
un colloquio di lavoro-
-Un
colloquio? Louis? E' uno scherzo, vero?- anch'io ero rimasta piuttosto
atterrita quando Louis mi disse del colloquio: non riuscivo a capire il
perché
stesse cercando un lavoro, con le pensioni dei suoi e la loro
eredità, non
aveva di certo problemi a tirare avanti.
-So
che sembra strano, ma sì, Louis sta cercando un lavoro. I
soldi che gli
hanno lasciato i suoi non sono eterni e vuole frequentare il college
proprio
come noi, per cui-
-E
bravo Tomlinson! Sta mettendo la testa apposto! Preparati che, tra un
po',
ti chiederà pure di sposarlo!- Sara, la solita esagerata.
-Quanto
sei divertente- il suono della campanella, che segnava la fine della
ricreazione, lasciò cadere i nostri discorsi, ma, mentre
tornavo in classe, le
parole della mia riccia continuavano a rimbombarmi in testa: "Ti
chiederà
di sposarlo". Sapevo bene che Louis non era così idiota da
farmi una
proposta del genere adesso, ma davvero un giorno me l'avrebbe chiesto?
Lui?
Altre volte mi era capitato di pensarci, ma sembrava tutto
così lontano, mentre
ora...oh basta! C'è il college, la laurea, e molte altre
cose più importanti!
A
questo ci penseremo poi.
Molto
poi.
-Louis,
tesoro! Che eleganza-
-Ciao
Laura! Oh grazie. Francesca è in casa?-
-In
camera sua-
-Grazie-
Da
dentro la mia stanza, sentivo qualcuno percorrere velocemente le scale
fino
a che, la porta della mia stanza non si spalancò.
-Indovina
chi ha ottenuto il lavoro?!- mi voltai di scatto e dietro di me vidi
un Louis in giacca e cravatta e sprizzante felicità da tutti
i pori.
Ce
l'hai fatta, amore.
-Bravissimo
Boo!- lo abbracciai talmente stretto e all'improvviso, che
entrambi perdemmo l'equilibrio, tanto da cadere tutti e due sul letto
ed io
sopra di lui.
-Comincio
la settimana prossima, dopo la scuola-
-E
quando studierai?-
-Tranquilla,
ho calcolato tutto-
-E
hai calcolato anche del tempo per me?-
-Quello
per te lo trovo sempre. Cascasse il mondo-
*Spazio
Autrice*
Rieccomi
con un nuovissimo e (poco) eccitante capitolo! lol
Innanzitutto,
come state?
Mamma
mia, quante cose sono successo ultimamente uu
Non
so voi, ma io non vedo l'ora che tornino in tour..
E
'This Is Us'? Sono senza parole. Mi affido a Leeroy: PER-FECT! lol
Passiamo
a cose peggiori, il capitolo: beh, tutto tranquillo, tutto procede
bene, la nostra Lisa cresce *risatina maliziosa* e il nostro Lou trova
lavoro
c:
Mi
piaceva l'idea di un Louis tutto in giacca e cravatta *-*
Cooooooooooomunque.
Opinione,
critiche, pareri, insulti, sono qui per qualsiasi cosa, sapete che mi
fa piacere sapere cosa ne pensate :D
Anyway,
grazie a chi recensisce sempre, a chi continua a seguirmi, a chi passa
per caso.
A
massive, massive thank you *-*
Ora
vi lascio e ci risentiamo al prossimo capitolo!
Un
bacio,
la
vostra KaananX3