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Autore: _matthew_    16/03/2008    3 recensioni
"Gli occhi azzurri di Naruto si tinsero improvvisamente di rosso.
Una risata non sua gli sgorgò dalla gola.
-Itachi Uchiha non è mai stato solo un bambino- disse la Volpe."
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! eccomi tornato! Chiedo umilmente perdono,ma gli impegni scolastici in questo periodo tolgono un sacco di tempo (sigh!) comunque,ora vi lascio alla lettura,sperando che il capitolo sia di vostro gradimento!




Un'esplosione scosse la struttura; l'ospedale tremò. Kyuubi,ancora lui; si era risvegliato.
Il demone stava diventando incontrollabile; Naruto stava diventando incontrollabile. Non riusciva più a controllare il potere del demone,non riusciva più ad imporgli la sua volontà. O forse non voleva?
Sakura entrò nella stanza,spalancando la porta con violenza; la parete era distrutta,la stanza invasa da calcinacci. Naruto era un punto lontano,che si allontanava velocemente confondendosi nelle prime ombre della foresta. Scattò in avanti,senza riflettere,muovendosi il più velocemente possibile.
Correva,cercando di stare dietro al ragazzo,mentre i pensieri le scivolavano veloci nella mente,creando immagini più vivide di quanto volesse. Il ragazzino ingenuo e sfacciato, il ninja baka e imbranato, il ragazzo tenace che non rinunciava mai. Ecco quello che stava inseguendo; o almeno,quello che credeva d'inseguire.
Ora lui era l'adolescente incontrollabile,il fragile recipiente di uno spirito potente che si stava infrangendo. Avevano creduto,sperato,che dopo l'ultimo scontro nella foresta le cose si fossero aggiustate,ma non era così. Naruto era ritornato se stesso solo per pochi giorni; una manciata di attimi che avevano illuso tutti,anche lei.
La foresta si faceva sempre più fitta,i rami sempre più intricati,ma non rallentò. Vedeva il ragazzo sempre più vicino; doveva raggiungerlo. Naruto scartò improvvisamente,scomparendo alla sua vista; al suo posto comparve un kunai,che puntava deciso al suo petto. Era veloce,non sarebbe riuscita ad evitarlo.
Sentì il tipico rumore del ferro che urta il ferro,la sua maglia metallica non avrebbe retto all'impatto; avvertì il tipico bruciore della pelle lacerata,e l'inconfondibile calore del sangue.
Era viva; qualcuno aveva deciso di risparmiarla. La lama era stata deviata,conficcandosi nella sua spalla anzichè nel suo cuore. Si fermò,tremante.

"Perchè l'hai fatto?!" lo prese per il collo della veste,sbattendolo contro il tronco dell'albero.
"L'hai salvata...sei impazzito?" chiese ancora,adirato. Occhi rossi si specchiarono nelle sue iridi,mentre il ragazzo si lasciava andare ad una leggera risata. "Lasciami,Kisame" rispose lui, inflessibile. Non era una richiesta,era un ordine. Fissò quello sguardo impenetrabile, quegli occhi capaci di infliggere dolori a lui sconosciuti, torture interminabili,che la morte non può interrompere; Itachi continuò a fissarlo,sorridendo. Era il suo compagno,ma era sicuro che non lo avrebbe attaccato? Aveva sterminato il suo clan,la sua famiglia; cosa poteva importargli di un compagno?
La presa del ninja si allentò; Itachi si divincolò rapido,scomparendo tra le foglie che li circondavano.
"Pensa al ragazzo. Di lei mi occupo io" disse sparendo. Kisame riprese la corsa; era proprio quello che lo preoccupava; che a lei ci avrebbe pensato lui.

Un fruscio leggero,alla sua destra,la fece sobbalzare. I kunai colpirono i cespugli,scuotendoli,senza ottenere alcun risultato.
Le foglie iniziarono a turbinare rapide,mentre il mondo diventava improvvisamente più brillante, e lei si sentiva come inchiodata al suolo, incapace di muoversi. Arte illusoria.
Riuscì a resistere, disperdendo l'illusione, ma quello che vide le gelò il sangue. Davanti a lei, a pochi centimetri dal suo viso, c'era lui.
I vacui occhi neri la fissavano inespressivi; il suo sguardo era gelido, diversissimo da quello del fratello. Gli occhi di Sasuke bruciavano, pieni di voglia di vincere, e d'odio represso; i suoi erano gelidi, superiori.
Le iridi si tinsero improvvisamente di rosso; Sakura serrò con forza le palpebre, ma non riuscì a liberarsi dello sguardo del ragazzo. Una luna rossa iniziò a risplendere, mentre figure nere e argento si muovevano lente e lugubri davanti a lei.
Dolore; un dolore folle,accompagnato dai ricordi più tristi. Era completamente in sua balia, Itachi aveva nelle sue mani la sua vita. Improvviso,come era iniziato,finì.
Si ritrovò ancora nella foresta, ancora davanti a lui, la schiena bloccata contro un tronco. Ansimava leggermente, cercando di controllare il dolore che invadeva ogni cellula del suo corpo; era difficile non urlare. Sentì il fiato caldo di Itachi sulle sue labbra; erano sempre più vicini.
Sarebbe bastato un pugno, una reazione qualsiasi, e avrebbe potuto divincolarsi da quell'assurda posizione; avrebbe potuto allontanarsi da lui e iniziare a combatterlo. Invece se ne stava li, immobile, aspettando che le labbra dell'Uchiha toccassero le sue.
Non sapeva cosa le stesse succedendo,sapeva solo che il suo corpo non voleva saperne di muoversi, e la sua testa era invasa dalla presenza di lui. Quella non era arte illusoria o magica; quello non sarebbe stato un bacio rubato.
Le loro labbra si toccarono, delicate. Si persero in un bacio al gusto di sangue; perchè quel sapore ferroso le invadeva la bocca, bagnandole le labbra?
Improvvisamente si sentì debole, indifesa; si accasciò al suolo, mentre una chiazza scarlatta si faceva largo sul suo abito rosa, all'altezza del ventre.
Rise; Itachi rise,vedendola scivolare a terra,lo sguardo sorpreso; non potè trattenersi dal ridere della sua debolezza.
"Per le ragazzine ingenue come te,è del tutto inutile ricorrere allo sharingan" la sbeffeggiò divertito,voltandole le spalle.
Sentiva quello sguardo smeraldino puntato sulla sua schiena,alla ricerca di una risposta; possibile che non capisse?
"Sai,mio fratello ha ragione ragazzina,sei una stupida." disse,agitando una mano in segno di saluto,prima di scomparire nuovamente tra gli alberi che li circondavano.

Si sfiorò le labbra con le dita,mentre gli ultimi sentori del sapore del sangue di Sakura svanivano; era stato un bacio strano,non sapeva spiegarsi perchè avesse deciso di eliminarla a quel modo, nascondendo la morte dietro un velo di dolcezza che non gli apparteneva.
"Fatto?" chiese il suo compagno,quando lo raggiunse. Annuì in silenzio.
"Sempre il solito...ti devi sempre divertire,vero?" lo rimproverò scocciato.
Non vedeva il motivo di uccidere gli avversari in scontri inutili,fatti solo per divertimento. Si doveva agire bene e in fretta,non c'era tempo per giocare.
"Mi vuoi fare la predica,Kisame?" chiese gelido,accelerando. Gli occhi ancora scarlatti, la solita maschera inespressiva e crudele stampata sul volto.
Proseguirono in silenzio,finchè il moro non gli indico qualcosa,alla loro destra: Naruto.
Sorrise,estraendo una manciata di shurikan. Li lanciò verso la figura in movimento, con gesto disinvolto. Un urlo sommesso riempì l'aria, mentre il ragazzo cadeva pesantemente al suolo, il corpo straziato dal metallo.
Una pesante spada si conficcò nel terreno a poca distanza dalla sua testa, mentre un uomo simile ad uno squalo si sporgeva su di lui, divertito.
"Ci si rivede,Volpe" disse ironico,ridendo.




Ok...eccoci alla fine di questo capitolo,che sinceramente non so come mi sia uscito (ovviamente spero bene ;) comunque,visto che i lettori siete voi...a voi la parola! Che ne pensate?
  
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