“Sei un Malfoy, vero!?” ringhiò.
Draco sembrò impallidire. “Si” disse alla fine,
mentre il padre della ragazza sembrava essersi fatto dieci volte più imponente.
Lo guardò disgustato.
“Fuori da casa mia! E faremo i conti anche con
te, signorina!” esclamò, mentre Draco usciva imbarazzato ed Hermione fremeva,
spaventata.
Fine 9°
cap
Capitolo
dieci- Like Romeo&Juliet
“Oh, Ginny!”
Hermione corse in
direzione della sua migliore amica con aria disperata, attraversando il cortile
della scuola con passo veloce. Ginny le corse incontro, preoccupata quanto lei.
“Herm! Piccola, ho saputo,
ma devi spiegarmi per bene…” disse concitata, abbracciandola.
Hermione non resistette
all’impulso di scoppiare in lacrime mentre iniziava a raccontare.
“Ginny, è una tragedia!
Ricordi, ti avevo detto che Draco sarebbe venuto a casa mia ieri mattina, ma
mentre eravamo in camera mia è venuto mio padre e ci ha trovati a baciarci , ma
è sembrato ancora più infuriato quando ha visto che il ragazzo fosse Draco!” si
fermò, cacciando un fazzoletto fuori dalla tasca e asciugandosi le lacrime,
mentre Ginny ascoltava silenziosamente. In lontananza vide la sagoma di Harry
venire come tutte le mattine,
accompagnato questa volta da un Draco preoccupato.
Hermione notò lo sguardo
dell’amica e si voltò, cercando di calmarsi quando notò anche Draco.
I due le raggiunsero con
aria grave, e Ginny ed Harry si fermarono a guardarli raddolciti quando si
strinsero in un tenero abbraccio.
“Aspettate, però, andiamo
in un luogo più appartato, Calì potrebbe vederti!” disse rivolta a Draco.
Quando si fermarono nel
retro del cortile Hermione riprese a narrare, anche perché per Draco ed Harry era sottinteso che stesse
raccontando i disastrosi avvenimenti del giorno prima.
“E appena te ne sei andato
mio padre era ancora più furioso con me,
ha chiamato mia madre e l’ha fatta tornare da lavoro, spiegandole tutto. Mia
madre sentendo il tuo cognome è sbiancata… Mi hanno messo in punizione a tempo
indeterminato, non posso usare il telefono, non posso uscire, non mi lasciano a
casa da sola, e hanno lasciato a Lavanda il compito di sorvegliarmi in loro
assenza. Quella poi!” aggiunse, rossa in viso per la rabbia, “Ha confessato
tutto! Quell’idiota di tuo fratello le disse tutto, quando mi firmò il permesso
per uscire prima da scuola! Ma guarda caso ha detto che sapeva che Draco era
venuta a prendermi, non ha detto che è stato Ron!”
Tutti la guardavano
attoniti. L’odio che Ginny coltivava nei
confronti di Lavanda aumentò a dismisura, e anche la rabbia nei confronti di
Ron non fece che aumentare. Draco e Harry, che erano loro amici, rimasero
impressionati dal loro comportamento.
Draco la strinse a sé,
mentre singhiozzava senza fermarsi.
“Amore, calma, ci parlerò io con tuo padre…” disse il ragazzo,
accarezzandole i capelli.
“Si, posso farlo anche io,
mi conosce e…” aggiunse Harry, ma la riccia lo interruppe.
“Non capite?! È Draco il
problema! Non so perché ce la tengono così tanto! Sono più arrabbiati perché è
lui che per il fatto che io abbia mentito!” sbottò nervosamente Hermione,
prendendo un fazzoletto pulito dal pacchetto e gettando all’aria quello sporco.
A quelle parole Draco
esitò, sbiancando. Scosse subito il capo, cercando di riconcentrarsi.
“Oddio, mi sembra la
storia di Romeo e Giulietta!” disse Ginny per sdrammatizzare, ma si zittì quando Harry le lanciò
un’occhiataccia.
Il suono della campanella
costrinse le ragazze a salire in classe, nonostante Hermione fosse ancora più
turbata dopo essersi sfogata.
“Amore, ti vengo a prendere
all’uscita ok?” chiese Draco, baciandola lievemente.
Hermione scosse il capo.
“No, verrà Lavanda… Cercherò di rintracciarti io, ok?” disse tristemente, con
il cuore che le batteva a ripetizione mentre lo vedeva allontanarsi.
Ginny la prese sottobraccio
e tentò di incoraggiarla. “Su, Herm, vedrai che è tutto un equivoco o roba
simile… Quella Lavanda, grr ! Le strapperei quella parrucca bionda che ha al
posto dei capelli!!” disse incoraggiante, riuscendole a malapena a strapparle
un piccolo sorriso .
*****
“Su, muoviti , è tardi,
devo andare a pranzo da Ron”.
La voce altezzosa di
Lavanda mandò Hermione davvero in tilt, associata alla sua immagine da falsa fotomodella. Aveva i lunghi capelli
biondi legati in una coda, indossava un cappottino elegante e gli occhiali da
sole le oscuravano lo sguardo evidentemente scocciato.
Intorno a loro i ragazzi
del Liceo Webster uscivano dalla scuola
con l’aria di chi è sopravvissuto all’ennesima strage Hitleriana.
“Non m’importa, se avessi
tenuto la tua boccaccia da vipera chiusa forse ora non dovresti farmi da balia”
la zittì Hermione scocciata, mentre salutava Ginny che faceva una smorfia
dietro la sorella maggiore.
Lavanda si irrigidì come
un palo mentre apriva lo sportello della sua macchina rosso sgargiante,
togliendosi gli occhiali da sole mentre Hermione si sedeva e lei si metteva
alla guida.
“Zitta! Tu non sai un
tubo! L’ho fatto per proteggerti!”
“Proteggermi? Da cosa,
precisamente?! Oh, certo, dimenticavo, hai protetto anche il tuo Ronnino
dall’ira di papà, dicendo che non è stato lui a farmi il permesso, vero?!” ribattè
Hermione. Sfogare la sua ira su Lavanda era la cosa migliore da fare al
momento.
“Senti, basta. Ok, avrò
pure mentito su Ron, ma te la sei cercata! Metterti con un Malfoy!” sbottò, mentre
intorno a loro Londra sfrecciava nel caos dell’una passata.
“Ancora! Non ho capito, è
un Malfoy e allora?” chiese Hermione, decisa a saperne di più.
Lavanda indugiò un attimo,
prima di togliersi una ciocca fastidiosa da davanti agli occhi e dire: “Niente,
Herm. Ora scendi, su” dato che erano arrivate a casa. Hermione la guardò torva
prima di prendere lo zaino a scendere dall’auto senza salutarla e premurandosi
di sbattere lo sportello il più forte possibile.
Quando entrò in casa vi
trovò sua madre intenta nel cucinare, così dopo aver salutato e aver ricevuto
l’ennesimo sguardo di rimprovero e deluso si richiuse in camera sua ,
rifiutandosi di pranzare.
Si buttò sul letto,
ricordando con triste malinconia le risate e gli sguardi che lei e Draco si
erano scambiati solo un giorno prima , quando nessuna “catastrofe” non
incombeva ancora su di loro.
Si disse non piangere
ulteriormente, doveva essere forte, ma le riuscì difficile, mentre delle
orribili scene prendevano forma davanti a lei e ai suoi occhi.
| FLASHBACK |
“Cosa è successo?”
Monica Granger guardava suo marito, preoccupata, mentre Hermione era
seduta sul letto con le mani che le coprivano il volto, la radio ancora accesa.
“Tua figlia ha mentito! Non sta affatto male! Ha finto per poter far
intrufolare il suo ragazzo in casa, un Malfoy!”
La donna si mise una mano sul cuore, sbiancando e divenendo bianca
come un lenzuolo.
“Un… M-Malfoy?”
“Si, Monica!”
_____
“Lavanda, tu cosa sai della storia tra sua sorella e il suo ragazzo?”
“Il suo ragazzo?”
“Si! Draco Malfoy!”
“Papà… io…”
“Dì la verità o giuro che rinchiudo in casa anche te!”
Lavanda guardava indecisa tra Hermione, supplicante e rassegnata
seduta sul divano del salotto, e suo padre all’impiedi vicino la tv spenta e
con l’aria minacciosa.
Alla fine parve decidere, perché disse: “Beh, papà, so che si
conoscono da S. Stefano… E… E lui ieri l’ha prelevata prima a scuola…”
Udendo ciò Hermione cercò invano di uscire, ma suo padre le si parò
davanti, infuriato.
“Tu! Come hai osato! Stai prendendo la stessa strada di tua sorella
minore! Non uscirai più di casa tranne che per andare a scuola! E tu, Lavanda,
la dovrai controllare!”
_____
“L’hai combinata grossa, sorellona”
Calì la guardava, quasi come se fosse soddisfatta di non essere
l’unica in famiglia a combinare guai.
“Taci, Calì”
“Perché? Quante volte tu mi rompi l’anima?”
“E’ per una giusta causa, Calì!”
Calì la guardava con uno strano cipiglio.
“E tu ti illudi che l’amore sia una giusta causa? Cambierai idea
quando ti mollerà tra un po’, quando sarà stufo di essere il ragazzo di una
tizia costretta a vivere murata in casa!”.
“Vattene!”
| FINE FLASHBACK |
Spostò lo sguardo sul
comodino di fronte a lei, dove si ergeva il mazzo di gelsomini ed orchidee che
Draco le aveva regalato due giorni prima. Erano sui punto di appassire, solo
quell’orchidea sbocciata per ultima era ancora viva e rinvigorita.
Oh, Draco…
Il bussare prepotente alla
porta la fece scattare all’impiedi, e qualche secondo dopo si trovò davanti suo
padre , con fare ancora severo e di rimprovero.
“Vieni a pranzo, muoviti!”
disse.
“No, non ho fame”
s’impose, sedendosi sul letto.
Il padre le lanciò uno
sguardo quasi disgustato, e quando notò i fiori di Draco s’immobilizzò,
passandosi le mani sul pizzetto.
“Te li ha regalati lui?”
chiese, avvicinandosi.
“S-Si” rispose timorosa, allontanandosi il più
possibile da lui.
Il padre fece un verso sprezzante.
“Tsk. Tipico. I Malfoy, ne so tante su di loro… Prima ti abbindolano, poi ti
distruggono” disse con l’aria di chi la saeva lunga.
“Basta papà! Ora mi
spieghi tutto! Non ce la faccio più! I Malfoy di qua, i Malfoy di là… Ma cosa
c’entrano con Draco? Cosa vi hanno fatto?” chiese, mandando ogni cautela alle
ortiche, desiderosa di saperne di più.
L’uomo parve rifletterci
un secondo.
“Ti chiedi a cosa io e tua
madre abbiamo tutto questo disprezzo ed astio nei loro confronti, eh?” chiese,
sedendosi vicino a lei, poi all’improvviso la sua espressione dura parve
scomparire mentre si copriva il volto con le mani.
Hermione era confusa da
quel cambio di atteggiamento.
“Beh, ti rispondo subito!
Tanto Lavanda lo sa… perché tenerti all’oscuro?” si disse, cercando di
convincere più se stesso che la figlia.
“Ricordi nonno Austin?” le chiese, quasi gentilmente.
“Vagamente, ero molto
piccola quando lui morì” rispose, preoccupata da quella strana domanda.
Il padre annuì. “Si,
infatti. E ringrazia la famiglia di Draco se non hai potuto conoscerlo! Il
nonno di Draco, padre del mio compagno di scuola Lucius, lo uccise crudelmente
quattordici anni fa…”
Si zittì, invaso dal
dolore di quello spiacevole ricordo, mentre Hermione sbiancava all’improvviso e
sentiva l’aria mancarle.
Continua…
Salve, cari lettori! Allora, cosa ne pensate? La
situazione è davvero critica, specialmente la nostra Hermione non se la passa
molto bene… Come reagirà ora che ha scoperto la verità? E Draco? Ne è a conoscenza? Spero vi sia piaciuto, fatemi
sapere!
Ringrazio di cuore coloro che hanno recensito:exel sana, benny_bene, coffee14, 8marta8 e Christina
Malfoy e chi legge soltanto e ha inserito questa fic
tra i preferiti! Grazie mille come sempre, e scusate se non riesco mai a ringraziarvi uno ad uno!
Come sempre cercherò di aggiornare il più presto
possibile ma non i prometto niente, anche perché le mie vacanze di Pasqua
saranno un disastro, devo studiare tantissimo perché appena ritornerò a scuola
sarò sommersa da compiti ed interrogazioni…
Mi raccomando, commentate in molti! Ora vado, un
bel capitolo di storia mi aspetta…
Un bacione, la vostra milly92.