Non c'era niente nella stanza vietata. Solo un gigantesco specchio. Era molto bello. Merope si avvicinò. Non si era mai vista allo specchio. I capelli erano arruffati, gli occhi rossi, la pelle tirata sulle ossa. Ma si piacque. Sorrise. Il suo primo sorriso. Scoprì che un viso, per quanto brutto o maltenuto sia, risulta molto più bello e luminoso, quando si sorride. Merope sobbalzò. Nello specchio era apparsa un'altra persona. Oh! Era il giovane Riddle! Com'era bello... Le teneva la mano e sorrideva. Merope si sedette e sognò per lunghi istanti. E mentre la chiave girava nella toppa, una lacrima amara, di chi realizza che non potrà più sognare, le scese sulla guancia. Quella sera fu picchiata molto a lungo, ma seppe resistere. Perchè era felice. Se un giorno avesse avuto un figlio, sarebbe stato felice.
E avrebbe saputo amare.