Chiusi la porta di casa esitando un attimo. Il cielo si stava oscurando, simbolo che probabilmente un altro temporale estivo era in arrivo. Io e mio fratello ci guardammo spaesati; per quanto ne sapevo non avevamo parenti stretti, nemmeno parenti alla lontana, ma quel misterioso ragazzo aveva asserito chiaramente di essere un nostro familiare, e che per giunta aveva ricevuto l'incarico da mia madre di prendersi cura di me e di mio fratello, qualora lo avesse voluto. Subito mi ricordai della presunta lettera con i voleri di mia madre che mi aveva consegnato. Corsi in sala, la lettera era posata sul tavolino. Mi sedetti sul divano, seguita da mio fratello, incuriosito quanto me, aprendo la lettera quasi con timore e leggendola ad alta voce, affinchè anche mio fratello potesse sentirla. 



           09 Luglio 2013 

 Mio caro Marcus, 
Mio Signore e Salvatore... Sono passati molti anni dall'ultima volta in cui vi ho visto, ed in ogni istante di questo periodo non ho fatto altro che pensare a Voi... Ogni giorno Vi rivedo in Vostra figlia... In Nostra figlia... Amy, assomiglia in tutto e per tutto a Voi... Rimpiango ogni giorno di aver rifiutato la Vostra proposta, quel giorno molti anni or sono, ma ricordo che prima di andarvene mi avete promesso una cosa, un ultimo favore. Ebbene, sento che la mia fine è vicina, non sono più la giovane ragazza di un tempo, e starvi lontana non ha fatto altro che amplificare il passare degli anni per me, anni che il Vostro potere ha rallentato, ma che nessuno potrà più ridarmi. Sento che la mia fine è vicina, mio caro Signore, e temo che con la mia perdita nostra figlia potrebbe smarrirsi, e che a causa di questo la mia anima non possa riposare, per poi mai ricongiungersi con Voi... E' per questo che Vi chiedo l'ultimo favore di prendere nostra figlia sotto la Vostra tutela, e suo fratello Alex con lei, insegnando loro ciò che avete insegnato a me, crescendoli come fossero Vostri figli. 
 Vi ringrazio ancora per tutto ciò che avete saputo darmi. 

       Per sempre Vostra, Melanie. 


 Mi fermai un momento, rileggendo la lettera tra me e me. Chi era questo Marcus di cui parlava mia madre nella lettera? Il giovane che si era presentato a casa nostra aveva detto di chiamarsi Damon, e questo Marcus di cui parlava mia madre... era il mio presunto padre. Non avevo mai conosciuto mio padre, mia madre non raccontava spesso di lui, ed ogni volta che lo faceva si rabbuiava, sospirando con malinconia. Chiunque fosse, doveva aver lasciato una cicatrice profonda nel suo cuore. Altra questione importante, apparentemente Alex non era il mio vero fratello. Lo guardai, ero cresciuta al suo fianco, ed aveva sempre saputo prendersi cura di me come avrebbe fatto un fratello maggiore, se non di più. Lui era perplesso, forse sotto shock quanto me a causa delle rivelazioni della lettera. Ma la differenza tra me e lui era che probabilmente io ero più interessata in questa faccenda di lui, sarei andata a fondo e avrei scoperto le mie radici, il mio passato, chi fosse questo Marcus e l'ancor più misterioso Damon, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio che mi aveva rapita con uno sguardo. Non volevo prendere scelte affrettate, sapevo che questo affare mi avrebbe di sicuro cambiato la vita, così decisi che avrei preso una decisione in tutta calma, in fondo avevo ventiquattro ore, non molte, ma abbastanza per prendere la decisione che avrebbe sconvolto la mia vita. Ci avrei dormito su, la notte porta consiglio, ed il mattino seguente avrei deciso il da farsi, sperando di prendere la scelta giusta.