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Autore: nick_green    10/09/2013    2 recensioni
-DAL CAPITOLO 2-
Non c’erano dubbi, Malik era il ragazzo più complicato con cui Kate avesse mai avuto a che fare. Un attimo prima sembrava dolce e premuroso, e un attimo dopo tornava ad essere la persona più arrogante, prepotente, egocentrica, narcisista (e chi più ne ha più ne metta) che esistesse sulla faccia della Terra.
Avete mai avuto la sensazione di odiare qualcuno per il solo modo di non riuscire ad odiarla davvero?
Beh, questi erano Kate e Zayn ai primi tempi.
(MOMENTANEAMENTE SOSPESA)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli addii non contano.
Conta solo quello che c'è stato.
{dal film: Perdutamente tua}
 

 
Quando si è all’ultimo anno di liceo, l’unica cosa che si desidera è che presto giunga al termine, o almeno questo era quello che Kate desiderava.
L’ultimo anno di liceo porta con sé quelli che la maggior parte detesta: gli addii. Bene, Kate  non rientrava affatto in quella maggior parte.
Principalmente era questo il motivo per cui sperava che l’ultimo anno terminasse in fretta. Addio professori. Addio oche che starnazzano per i corridoi. Addio stupidi pettegolezzi. Addio stupido club di scienze. Addio compagni opportunisti di corso. Addio chiassose feste. Addio balli scolastici. E soprattutto: addio Zayn Malik!

Ma perchè Kate odiava così tanto il liceo?
Lei odiava i professori perché per la maggior parte era corrotta e favoriva quelli noti come “figli di papà”. E poi erano ottusi secondo lei, non davano peso a come gli alunni si sentissero davanti al loro immorale comportamento. Tutti eccetto la professoressa di letteratura. Lei sì che aveva un grande cuore secondo Kate.
Lei odiava le bionde tanto finte quanto lo erano le loro quarte di seno. Se ne stavano nei corridoi starnazzando come oche al solo passare di qualche ragazzo della squadra di calcio scolastica, mostrando alla meglio l’ultimo regalo chirurgico del paparino.
Lei odiava i pettegolezzi, perché inopportuni e pieni di cattiveria e invidia. Sperava solo di non essere mai la protagonista di uno di quelli, ma sapeva che mantenendo lo stesso profilo basso che aveva dal primo anno in quella scuola, poteva sentirsi al sicuro.
Lei odiavo quel club di scienze a cui i suoi genitori l’avevano costretta a iscriversi, sebbene amasse di più le materie letterarie.
Odiava i compagni di corso che a stento ricordavano il suo nome quando dovevano chiederle aiuto per qualche test. Sì, le piaceva studiare e sì, non aveva molti amici all’infuori di Maisy, la migliore amica di sempre.
Odiava le feste organizzate da quelle celebrità mancate (così lei definiva i ragazzi più popolari della sua scuola) dove l’alcol scorreva a fiumi, solo perché non veniva invitata.
Odiava poi qualsiasi ballo scolastico, (che fosse di primavera, estate, autunno o inverno) perché l’unica persona che davvero voleva che la invitasse, in realtà non sapeva neanche chi lei fosse.
E infine odiava Zayn Malik, perchè semplicemente non sapeva chi lei fosse.

Se incontravi Kate nei corridoi, appariva come una normale liceale che pensa allo studio, odia divertirsi e ha pochi amici. Nè troppo magra né troppo alta. Né troppo aggraziata né troppo educata. Insomma, un tipo anonimo, ecco perché nessuno faceva mai particolarmente attenzione a lei. Quello che più colpiva però, erano i suoi occhi verdi che risaltavano su quella che era la sua candida carnagione.

La scuola che frequentava non imponeva di portare una divisa, così preferiva sempre pantaloni di tute o jeans abbinati a larghe felpe o t-shirt, ai vestitini striminziti che le bionde finte si ostinavano a portare solo per mettere in risalto la mercanzia, gonfia come i loro voti (altrimenti non sarebbero arrivate di certo all’ultimo anno)

-Buongiorno amica! Pronta per il tuo ultimo primo giorno di scuola?- era Maisy che piombandole alle spalle, le trillò nelle orecchie
-Ciao May. Più che altro non vedo l’ora che arrivi l’ultimo giorno di scuola- spiegò invece Kate abbracciando l’amica
-Dai lo so che non vedi l’ora che finisca ma fidati, ti assicurò che volerà quest’anno e ho il presentimento che ti piacerà anche parecchio!-
-Ma perché si vede così tanto che non vedo l’ora che inizi??.. non sto più nella pelle, oh- ah ecco che il sottile umorismo di Kate emergeva di prima mattina.
E così entrarono nelle rispettive classi, passando inosservate come sempre salutando di tanto in tanto qualche amico per i corridoi.

Avete presente le classiche scene dei film romantici in cui il protagonista entra nell’aula e un’improvvisa folata di vento lo avvolge? Bene, tenetela ben salda nella vostra mente.

Kate aveva appena preso posto in un banco dell’aula di scienze poggiando la borsa alla sua destra in modo da non permettere a nessuno di occuparlo, costringendo gli altri a trovarne un altro. Appena la campanella terminò di trillare, tutti gli studenti avevano già preso posto in quell’aula, ma mancava una persona importante per l’inizio della lezione: il professore.

Avete ancora presente quella scena? Bene, cancellatela dalla vostra mente.

Ad un tratto qualcuno urlò nel corridoio e la voce arrivò dritta nell’aula di scienze.
“ Malik ancora qui! Primo giorno, primo ritardo! Si muova e ..” e puf, dalla porta non entrò come potreste pensare in tutto il suo splendore Zayn, ma un signore paffuto sulla cinquantina rantolò sul pavimento, seguito da uno Zayn sogghignante.
-Dovrebbe accertarsi di legare bene i lacci delle scarpe, Mr. Benson.. o potrebbe cadere un giorno di questi - lo schernì allora Zayn passandogli accanto e provocando l’ilarità generale della classe.
Fu allora che Kate decise di alzarsi e interrompere quella specie di commedia che si era creata davanti ai suoi occhi, aiutando così il povero professore a rialzarsi. Mentre lo raggiungeva passò accanto a Zayn, sfiorandolo, e dovette lavorare un bel po’ su sé stessa per non diventare rossa in viso. Una volta che ebbe raccolto gli occhiali del prof. proprio davanti agli occhi di Zayn che non decideva di muoversi di un passo, glie li porse.
- Grazie signorina, torni al suo posto, qui ci penso io.- le bofonchiò il professore e Kate ubbidì tornando al suo posto sotto gli occhi di tutti i compagni di corso, delusi per aver fatto terminare quella scena. Bene, ora sarebbe stata oggetto di pettegolezzi nel corridoio, e ciò non andava affatto bene come inizio di giornata, pensò.

-Quanto a lei, Malik. Le consiglierei di impegnarsi nelle mie materie, o giuro che le farò ripetere questo ultimo e tanto atteso anno. Ora vada a sedersi!- gli ordinò e così il ragazzo si mosse per l’aula alla ricerca disperata si un posto libero, solo che l’unico posto libero rimasto era quello accanto a Kate.
-Devi farmi posto- e nel dire ciò le lanciò un’occhiata indecifrabile.
Il cuore di Kate batteva all’impazzata in quel momento, voleva davvero fargli posto, voleva davvero che si sedesse accanto a lei, voleva spostare la borsa e invitarlo a sedersi, ma sapeva che non poteva, perché se lo avesse fatto sarebbe stata presa da un’irrefrenabile voglia di stridere e urlare al mondo la sua felicità, e sarebbe passata per una di quelle oche che tanto odiava. Così cercò con tutta sé stessa di prendere il controllo sulle sue emozioni, e ci riuscì.
-Io non devo proprio niente- rispose con tono serio e fermo
-Scommettiamo?- l’istigò lui e nemmeno due secondi dopo Mr. Benson gli urlò di sedersi accanto a Kate.
-1 a 0 per me – ammiccò lui con aria di sfida. Non poteva credere alle sue orecchie. La sua stupida cotta che credeva avere per lui, in quel momento svanì. Quello che aveva visto poco prima (come si era comportato con il professore per intenderci) e come la stava istigando, la fece ricredere sul suo conto. Infondo non lo conosceva poi così bene anzi, non lo conosceva per niente.

-..e quindi vi dividerete in gruppi da due, gli stessi che dividono il banco- terminò di illustrare il progetto il professore suscitando nervosismo negli sguardi di Zayn e Kate
-COSA?! Se lo scordi, noi non lavoreremo mai in gruppo!- esclamarono all’unisono scambiandosi poi un’occhiata sbalordita

-si prospetta un lungo anno, ragazzi miei..- sbuffò esasperato il Mr. Benson, apprestandosi a spiegare l’argomento del giorno.

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Ecco il primo capitolo! 
Spero vi piaccia almeno quanto sia piaciuto a me. Mi diverte troppo scrivere di loro! ahahah

Con questo capitolo cominciano a delinearsi i personaggi.. che ne pensate? 
Avete già qualche idea? Fatemelo sapere e continuate a seguire questa storia per scoprire se è "tutto come sembra"
..io vi assicuro di no ;)

Grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo; a chi segue, ricorda o ha messo tra i preferiti questa FF

A presto con il prossimo capitolo! 

Se vi va di aggiungermi su Twitter, questo è il mio account. Ricambio volentieri! :)
Su Fb invece mi trovate in pagina, 
Moments

Facciamoci pure del male con questa gif.. <3

 
  
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