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Autore: Silvy08    10/09/2013    1 recensioni
[BanGaze]
Proprio durante una di quelle giornate afose successe l'evento che sconvolse la vita del bambino dai capelli bianchi. Quel giorno arrivò un nuovo bambino all'orfanotrofio [..] Fu così che il piccolo bimbo solitario ebbe il suo primo amico. Non sapeva certo che sarebbe diventato il suo migliore amico.
**
La mia prima Fanfiction su una coppia che onestamente adoro! Spero che vi piaccia!
Silvy
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NOTA: solito flashback a inizio capitolo. Buona lettura!

Quella notte le stanze dell'orfanotrofio erano completamente al buio,  di solito trapelava dalle finestre la luce della luna, ma quella notte la luna non c'era. Probabilmente era coperta dalle nuvole o magari era luna nuova.
Il piccolo Fuusuke si era appena arrampicato in cima al letto a castello e si sdraiò per prendere sonno, ma nonostante fosse molto stanco non ci riusciva. Il bambino nel letto sotto di lui non stava fermo nemmeno un secondo. Si sporse appena per guardare il bambino sotto, ma era troppo buio per vedere. Sospirò -Insomma Tulipano. Vuoi stare fermo?!-
Nessuna risposta. Suzuno era sicuro che Nagumo era sveglio, eppure questo non rispose. Decise di scendere e accendere la luce.
Guardò l'amico, come previsto era sveglio. Appena Fuusuke vide il volto del rosso rimase sorpreso, non c'era il suo solito sorriso allegro, era teso, come se avesse paura.
-Non dirmi che hai paura del buio!-  esclamò l'albino.
-Ma che dici?! Non ho paura di nulla, io- rispose piccato il bimbo che cercò di assumere un'espressione più rilassata.
-Allora spengo le luci- Fuusuke fece per voltarsi verso l'interruttore quando la voce di Haruya lo bloccò.
-No- il volto di Nagumo era di nuovo teso e preoccupato.
-La notte in cui loro sono scomparsi era così buio che non vedevo nulla..proprio come questa notte..senza luna..- il rosso era sull'orlo delle lacrime.
Il piccolo Fuusuke a quel punto spense la luce, si avvicinò al letto di Nagumo e ci si infilò senza chiedere il permesso. Subito Haruya gli si strinse addosso come ad ancorasi alla sua unica salvezza. Dopo pochi secondi si era già addormentato.
Fu così che a partire da quella sera ogni notte di luna nuova o quando era nuvoloso Suzuno senza dire nulla si infilava nel letto di Nagumo e dormiva con lui.

***

Era notte fonda. Non una notte qualunque. Era una notte di luna nuova. Fuusuke era solo in stanza, steso sul suo letto a fissare quello vuoto dell'amico che si trovava fuori chissà dove. Quando il rosso non c'era Suzuno non dormiva mai, era sempre troppo preoccupato e in ansia per il rosso. Il rumore della porta risvegliò l'albino dalle sue preoccupazioni.
-Di nuovo di ritorno da una delle tue scappatelle Haruya? Come si chiamava questa volta?-
-Non ne ho idea- il rosso si buttò sul suo letto e scoppiò a ridere. Doveva essere leggermente alticcio.
-Almeno il nome potresti chiederlo-
-Già. La prossima volta vedrò di ricordarmelo- rispose l'amico noncurante del filo di preoccupazione presente nel tono dell'albino.
Silenzio. Il rosso si preoccupò e guardò l'amico.
-Hey Ghiacciolino. Che hai?- Suzuno aveva il volto basso e non rispondeva. Così Nagumo decise di alzarsi e gli si avvicinò lentamente.
-Fuusuke?-
L'albino alzò appena il viso, ma senza guardare l'amico. Non avrebbe retto al suo sguardo.
-Fuusuke, si può sapere che ti prende?- Nagumo era preoccupato, Suzuno non si comportava mai in quel modo, anche se ultimamente si era accorto che l'amico era sempre più impensierito.
-Senti Haruya. Mi faresti un favore?-
-Dimmi-
-Potresti smetterla?-
Il rosso rimase fermo qualche istante, non capiva cosa stesse dicendo l'albino -ma di fare cosa?-
-Di farti ogni ragazza che incontri. Sono stufo di vederti tornare ogni sera dopo una scappatella con una ragazza-
Il rosso era sempre più confuso.
-Ma si può sapere qual è il problema? Non mi sembra che la cosa ti abbia mai dato fastidio. E anche se fosse, perché ti da tanto fastidio?-
Ecco le domande che l'albino avrebbe volentieri evitato, perché rispondere a queste equivaleva a confessare tutto al suo amico.
-Lascia stare. Dimentica quello che ho detto- concluse Fuusuke con tono freddo, sperando che il rosso lasciasse cadere il discorso. Ma ormai era troppo tardi, aveva parlato troppo, e tutti conoscevano la testardaggine di Nagumo. Ora non lo avrebbe lasciato dormire finché non avesse sputato tutta la verità.
-No. Mi dispiace. Ora mi dici che cavolo ti prende-
-Ti ho detto di lasciare stare- non avrebbe lasciato vincere il rosso, non questa volta. Si diresse verso il letto per tornare a dormire e cercare di togliersi dalla mente quei brutti pensieri che lo avrebbero perseguitato tutta la notte.
Haruya gli afferrò un polso e lo bloccò.
-Sputa fuori Fuusuke-
-Lasciami- Suzuno si stava alterando e questo era rarissimo. Cosa che spinse il rosso a insistere, cominciava davvero a preoccuparsi: cosa poteva essere in grado di turbare tanto l'amico?
-Fuusuke!- senza rendersene conto il rosso aveva urlato. L'urlo attirò l'attenzione dell'albino che lo guardò negli occhi e non resistette più.
-Ma non capisci che ogni volta che tu esci da quella porta per andare da una ragazza io soffro?- il tono di Fuusuke era sconvolto, stava per piangere, ma il suo carattere non glielo avrebbe permesso.
-Cosa?- il rosso mollò la presa. Non capiva il senso di quella frase. Cosa stava cercando di dirgli?
L'albino si voltò e gli diede le spalle, poi riprese a parlare.
-Haruya, la verità è che c'è una cosa che è da molto tempo che devo dirti. Una cosa che non ho nemmeno il coraggio di dirti. Perché ho paura. Ho paura che tu possa guardarmi con disprezzo-
Il rosso era confuso. Quelle parole. Erano parole che coincidevano perfettamente con i suoi sentimenti.
-Haruya, io..-
Suzuno non riuscì a finire la frase perché due soffici labbra si posarono sulle sue. All'inizio rimase interdetto, ma quando capì che a baciarlo era proprio Nagumo, il suo tulipano, ricambiò il bacio.
Il bacio durò a lungo nessuno dei due avrebbe saputo dire quanto.
-Era questo che cercavi di dirmi?-disse divertito il rosso appena si staccarono. L'albino non rispose, ma l'altro aveva capito che era un si.
-Sai la causa di tutte le mie scappatelle, come le chiami tu, sei proprio tu. Sono un sacco di anni ormai che credo di amarti, ma tu, con quel tuo sguardo di ghiaccio non hai mai lasciato trapelare nessuna emozione e non sapevo se..-
-Oh, ma sta un po' zitto tulipano- disse l'albino che era stanco di parlare e per far star zitto l'amico, o per meglio dire il suo ex amico, dato che ora erano tutto tranne che amici, lo baciò nuovamente.
***




Angolo dell'autrice:
Un piccolo chiarimento per la prima parte. Quando Haruya dice -la notte in cui erano scomparsi....- in quella parte sta parlando di quando sono morti i suoi genitori, che ho deciso essere morti per un incdente in auto mentre Nagumo era a casa con la baby sitter..
Non so bene da dove mi sia uscita questa idea, ma volevo spiegare perché il coraggioso Haruya avesse così paura del buio.
Come al solito mi scuso per gli errori.. Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo!
Questo è il penultimo capitolo, quindi il prossimo è l'ultimo..(bhe mi sembrava ovvio). Sono triste, ma allo stesso tempo contenta di avre quasi terminato questa fanfiction..
Ora vi lascio che sto parlando anche troppo! XD
Un bacio, Silvy
  
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