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Autore: Sae    16/03/2008    8 recensioni
-Perché sei qui?- Assottigliò gli occhi. Quella domanda bastò per indebolire la sua mente, già atrofizzata dal lungo viaggio in taxi che aveva affrontato e inoltre… quelle parole avevano un doppio significato e lui era davvero troppo stanco, per decifrare il tutto. -Perché il passato ti insegue sempre.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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“O yasumi nasai”

-Sono stato adottato.-

Kari abbassò lo sguardo, stringendogli la mano.

-E non so come spiegarti quello che provo… buffo dato che vorrei fare lo scrittore.-

Takeru la abbracciò su quella panchina nel parco.

Mischiando le loro sensazioni e i loro profumi.

-Sono così stanco.-

Lei sospirò prima di parlare, e l’unica cosa di cui aveva bisogno lui era di quella voce.

-Non so quello che si prova. L’unica cosa che so con certezza e che sei una persona speciale Takeru. E che sia il tuo passato incerto che il tuo presente hanno contribuito a rendere tale la tua persona.-

Lui la strinse, il cuore che batteva.

La luna che li illuminava serena in cielo.

-Le cose a volte capitano perché c’è sempre un motivo dietro.-

Lui sorrise. -Il motivo non riesco a vederlo, proprio.-

-Pensaci… forse dovevi conoscere me, no?-

-Sei davvero presuntuosa Yagami.-

Lei rise e lui bevve quella melodia.

Fu allora che quelle parole gli sbocciarono sorridenti sul volto.

-AiShiteru.-

“O yasumi nasai”

12.

-Io non suono per divertimento. Ho un motivo valido se faccio musica.-

Matt fermò la matita sullo spartito.

-Suono per…- E iori arrossisce posando la sua chitarra.- Suono perché è l’unica cosa che mi fa stare bene. Mio nonno è stato mio padre…. Mio padre è morto tanto tempo fa… ed io suono perché è davvero l’unica cosa che mi rende Iori. Iori Hida.-

Un leggero rossore gli colorò le gote. Riprese la sua chitarra, in imbarazzo. Ma quegli occhi azzurri non sembravano fargli pesare quella rivelazione.

-Io suono per ritrovare mio fratello.-

Al contrario Yamato Ishida capì di aver trovato una persona speciale.

Iori sbattè le palpebre e l’imbarazzo provato poco prima sparì del tutto.

-Tuo fratello?-

Yamato posò quella matita, il dolore che si affacciava ogni volta che parlava di quella storia. Della sua vita.

Come poteva scegliere dei verbi, delle parole che rendessero un’idea di quello che aveva dovuto affrontare?

Non ce n’erano.

I verbi, non valgono quanto i gesti. E non poteva evitare quel groppo in gola, ogni santissima volta che provava a parlare a qualcuno di quella storia.

-Già mio fratello Takeru.-

“Sono enooormi!!

Matt avvicinò il suo volto a quella vasca piena di pesci colorati. Sbattè le palpebre riportandole di nuovo sulla figura che aveva vicino. “Ti piacciono?”

Siii…Yama guarda quello quanto è grosso!”

Un dito paffuto si posò sull’acquario di casa. Un pesce rosso sgattaiolò via a quel gesto e una lieve risata sgorgò limpida dalle labbra del bambino.

Uhh…è corso via! Che peccato!”

Un lieve sorriso gli colorò il volto.

-mio fratello.-

Lo ripetè con un tono pieno di cura e per un attimo ebbe impressione Iori che la maschera che sembrava avvolgere quel tipo stesse per cedere.

Matt chiuse gli occhi tornando serio.

Sentiva ancora l’odore dell’ asfalto bruciato nelle narici.

Lo stridio dei freni, la striscia nera lasciata dalle gomme.

E se si concentrava… poteva ancora vedere, quel camion, sterzare violentemente contro di loro. Un camion bianco, ma –piccolo pensiero infantile- il conducente di bianco e di puro non aveva nulla. L’ultima cosa che ricorda è quel grande cartone con la pubblicità del latte farsi sempre più vicino, e quelle mani paffute che stringono forte, forte, il suo braccio.

Buffo. Un camion pieno di latte.

E poi nero e bruciore.

Bruciore dappertutto alle gambe, alle braccia, al volto.

Si toccò silenzioso una cicatrice dietro al collo. Un ricordo di quella sera di novembre.

Poi i suoi ricordi e le parole si fermavano lì.

E bastava averle vissute una volta quelle cose che davvero non c’era bisogno poi, di ricordarle più.

Faceva solo male ricordarle e inoltre avvolte ritornavano di notte quelle immagini. A torturalo, –forse alla fine erano una benedizione- a ricordarli che c’era qualcuno da qualche parte –quel Takeru- che lo aspettava si, da qualche parte.

“Se sei a New York, devo trovarti.”

Non aggiunse altro a Iori che continuava a scrutarlo. Un sopracciglio chiaro leggermente alzato, come in attesa o forse come a voler comprendere meglio, quegli occhi cerulei.

-Sei in attesa, come me, sei in attesa di qualcosa.- E non spiegò più niente per quella mattina, continuando a scrivere ad abbozzare parole su quello spartito.

**

-Che disordine!- Sora sbuffò alzando i giornali caduti dal comodino di Taichi Yagami. Ma il sospiro si tramutò presto in una risata, nel trovare nell’abatjour un calzino nero.

-Che scansafatiche!-

Sora fece per risistemare il letto, e scostando le coperte… trovò un giornale uno di quelli scandalistici e che la facevano rabbrividire tanto. Purtroppo per un’immane casualità la pagina era aperta e sui pettegolezzi d’oltreoceano…sulla bocca sparisce il solito sorriso e piano, piano la vita si frantuma in mille puzzle.

**

“Non l’hai mantenuta la promessa.”

“Alla fine, non l’hai mantenuta la promessa.

Mimi assisteva apparentemente inerte i tecnici che smontavano la scenografia.

Una scenografia semplice. Un fondale con un sole giallo che si alzava da una collina.

Ed era ancora lì quando la cucina, veniva smembrata del tutto. Pezzo dopo pezzo.

“Se non sono niente per te ti prego lasciami in pace.

Un uomo, la affiancò mentre lei continuava a restare lì a contemplare quello spettacolo.

-è triste, vero?-

“è la fine di un ciclo. È la fine di una storia. Se ne dovrebbe aprire un’altra adesso. Ma non riesco a pensare in positivo. Non ora.”

“Lui.. mi ha detto che mi ama?” un sussurro, esitante.

“Avevi dubbi? Tu… tutto questo tempo, davvero non avei capito che ti amava?”

Annuisce la Takikawa, silenziosa, assente.

–Ma dicono che quando si chiude una porta si apre un portone.-

“Chi l’ha inventata questa cazzata?”

Si arrabbia ma gli occhi castani si spalancarono. Lei aveva già un lavoro dove andare. E quel detto rispecchiava la sua realtà lavorativa.

-Ma…. Non l’ha mantenuta la promessa.-

-Cosa?!-

Lei scosse il capo, mossa tipicamente femminile e quello borbottò confuso.

Il rumore del trapano le rese impossibile altre forme di comunicazione e, un tecnico le chiese di spostarsi, perché doveva portare via quella collina verde.

**

-Te l’ho già detto mi sembra.-

Miyako sbadigliò.

-Ma ecco io… lei… si insomma…-

-Daisuke rassegnati! E insomma, la vuoi finire o no di piangere e perché… ti trovo sempre in casa mia? Alle ore più disparate del mattino, poi?? Sai che ore sono??- Lui fa per rispondere ma lei lo blocca, istantanea- Le nove, ed oggi che non avevo lezione, volevo approfittarne per studiare un po’…! Per dormire meglio dire…e invece che fai tu?? Bussi alla mia porta, alle nove, quando io non sono in grado di ragionare o di parlare decentemente.- Lui prova ancora a ribattere ma, il monologo Inoue è già avviato.- Alle nove! Quando ci sono ancora i resti dei miei capelli sparsi sul cuscino e quando ho in faccia i segni delle federe…..per non parlare del fatto che l’ex della mia migliore amica, sta osservando in questo momento il mio pigiama! Si e va bene, amo le pecore, hai qualche problema??-

Lui la guarda, sgrana un po’ gli occhi notando per la prima volta quelle pecore bianche imprese qua e là sul pigiama da notte della ragazza.

Fa per scuotere il capo…

-Perché se non ti piacciono le pecore, allora, non capisci niente della vita. Insomma, non danno fastidio a nessuno: le pecore, dico.-

Daisuke ingoia con fatica, e si morde il labbro per non farsi scappare neanche una sillaba. Resta immobile mentre l’ Inoue sembra essersi calmata quasi del tutto.

Il silenzio scende mentre lei versa il caffè nero in due tazzine.

-Yolei?-

Mugugna, sorprendendolo e involontario sul volto di Daisuke compare un sorriso.

-Posso…parlare?-

Lei non dà segno di voler rispondere. E Daisuke sospira, osservando quella schiena colorata e piena di pecore.

-La verità è che sono convinto che Kari non mi abbia scordato così.- Miyako pare voltarsi. Inarca un sopracciglio pericolosamente.

-E la riconquisterò… se sono venuto oggi…è per chiederti un’altra cosa…-

Miyako sorseggia la sua tazzina. Aveva appena fatto forza su se stessa per non scoppiare a ridere e adesso punta i suoi occhi sul ragazzo che sorride, amabilmente.

-Vorresti avere un coinquilino??-

**

Piove.

Il ritmo è regolare ed impercettibile.

E piove su tutta la città di New York.

Mimi non può far altro che osservare quel cielo, da dietro alla finestra del suo appartamento.

La segreteria lampeggia ma, non le importa poi molto. Un messaggio, forse due in memoria da ascoltare. Ma tanto quello non le cambierà di certo la vita.

Sbuffa intanto che i grattacieli si colorano di grigio, inghiottiti poi dal nero della sera che si abbatte impietosa. Senza aspettare le madri che tornano a casa dai figli o le persone sprovviste di ombrello.

“Non l’ha mantenuta la promessa.”

Mugugna e scuote il capo prima lentamente poi più velocemente, freneticamente.

-Non l’hai mantenuta la promessa Koushiro!-

Ferma la sua testa mentre le lacrime scendono copiose. Ma Mimi non è un tipo da lacrime e se le asciuga subito, silenziosa.

Si alza, mentre continua a piovere sulla città di New York.

Sorride. I suoi occhi catturano una fotografia sul davanzale.

Decisa prende un oggetto dall’armadio, mentre fuori continua a piovere, stavolta le gocce sono più fitte e lavano completamente il vetro del suo palazzo.

Sorride, mentre arruffa tutte le sue cose… quella smorfia congelata sul volto. La segreteria che continua a lampeggiare.

Decide di schiacciare il bottone, afferrando le chiavi di casa.

“Mimi, tesoro che diamine ti è successo perché non ti sei presentata a lavoro oggi?? Perché hai il cellulare staccato? Ragazzina, richiamami subito. Baci. Micheal”

Mimi ridacchia, chiudendo la porta di casa, facendo sprofondare nel buio quell’appartamento… facendo riecheggiare giù per la scala i suoi passi affrettati. Mentre quella segreteria passa al secondo messaggio.

“Mimi… dobbiamo parlare…. Ecco… sai che non sono bravo con queste cose con le parole… ma ho bisogno di vederti..Mimi. Dimmi quando posso passare… da te…. Koushiro.”

E intanto continuava a piovere sulla città di New York.

**

-Ma non se ne parla neppure!-

-Eddaiii sono anche utile, quando devi tornare a casa da sola e la strada e buia, starai sicura perché ci sono io a proteggerti!-

-Guarda che ho fatto un corso di autodifesa, io!!-

-Oppure, quando le buste della spesa, saranno troppo pensanti le porterò io!!-

-Mangio poco, io!-

-Ehm… si vede.- Occhiata fulminante, anche da dietro le spesse vetri delle lenti.

-Cioè si! Sembri una top-model…ma non è questo il punto! Ti prego me ne starò buono, buono, questo è lo studiolo vero? Potrei portare il mio materasso e starò zitto e muto in un angolo…o posso dormire anche sul divano… e insomma sarò invisibile, giuroo!!-

Yolei borbotta. Daisuke si ferma piegandosi verso di lei gli occhi sbarrati da cucciolo.

-Uff… dato che ho un’anima molto caritatevole e buona… va bene.-

***

Angolino of sae

Mentre vi scrivo, purtroppo siamo spiacenti di comunicarvi che Gai-sensei e Rock Lee sono al momento irraggiungibili, rispediti a Konoha da un Sasuke molto incacchiato -.- per chi non lo sapesse lui è il mio caro maritozzo XDXD

Oh non fateci caso pazzie Narutiane che ogni tanto si mischiano e si confondo con i Digimon. XD volevo iniziare in modo diverso ed ecco un avviso senza capo ne coda.

AllorDunque XD qui succede un bel casotto. Piove a New York e Daisuke trova finalmente una casa, mentre Mimi appunto la lascia!

Matt ha rimembrato qualcosa giusto per non stare sempre con la testa sopra lo spartito e quel tenero di Iori finalmente parla anche lui… e Sora oh bhe..

Next -> vedremo quel bel Taichi all’azione. Ah l’episodio futuristico di oggi è per HikariKanna, del bel sano Takari anche se breve XD

Quello invece dell’altra volta vi ha lasciato le idee confuse eh?? ^^

Si sono decisamente cattiva u.U

Grazie di cuore per il vostro affetto e sostegno, spero che continuerete a seguirmi !!

Mijen: Ciao tesò! XDXD sono davvero felicissima che quella frase ti sia rimasta dentro, ohh come sono felice l’ho scritta con il cuore quella scena tra Mimi e Izumi e sapere che ti ho lasciato qualcosa dentro davvero mi riempie di gioia!! XD i’m sorry ma il flash back della scorsa volta non erano Takeru e Yamato ^_- dai riprova e sarai più fortunata comunque no, si capirà con il corso dei capitoli almeno credo o.o tvb! Ecco il capitolo tutto per te!! Un bacio grande!

DarkSelene89Noemi: ciao tesoro! ^//^ davvero ti è piaciuto il cianciare sul semaforo? Oh sono felice! Le peripezie koumimi ahimè credo siano appena incominciate e uhm mi pare di capire che ci tieni a una kenyako eh? Ho paura di deluderti, da questo capitolo dovresti già aver capito il perché ^-^! Ehm per quanto riguarda l’anticipazione dell’altra volta, no non erano i due fratellini –mi sembra di fare il programma dei soliti ignoti *.*- un bacione Dark! Tvtrb!

Smartgirl: hihi adesso che si è svegliata dalla tomba!! Hihi rido come le sceme. Ma in effetti Mimi ce ne ha messo di tempo per aprire gli occhi! Ahimè lo spero anche io -.- si sono la solita, comunque qui c’è del sano Takari *.* loro due sono troppo belli per non stare insieme lo dico sempre io… Kari è troppo Hikari e ha bisogno di Take, si incastrano come pezzi di un puzzle. Si sono partita ma si capiva già dall’avviso che apriva l’angolino XDXD un bacio tesoro, spero che anche questo cap ti piaccia, ci conto eh, fammi sapere!!

HikariKanna: *__* Ciao tesora! ^^ olà ho aperto con una sostanziale scena Takari, un bel ti amo per incominciare! Quei due sono i due angioletti di questa fic che a te deve il titolo!! Anche perché se non ci fossi tu il Giapponese non lo capirei proprio! Quindi Arigatou ancora e ancora e soprattutto per il sostegno! ^.^ ciao tesoro mio tvbenee!!

DenaDena: ^^ ciao dena!! Hihi dai sono sicura che indovini le persone dell’introduzione dell’altra volta se rileggi quel pezzo –chi te lo fa fare, detto tra noi- comunque eccomi qui con un po’ di takari e la solita confusionaria Mimi che prende e se ne va! Benedetta ragazza ho anche provato a fermarla, ma niente! ^^ ti voglio bene un bacione!!

Talpina Pensierosa: ciaoo!! Hihi ti è piaciuta la parte koumimi?? Ehi fammi sapere mi raccomando il tuo parere è importante! Un bacione ah secondo te chi sono le persone del precedete intro? Vediamo se indovini! –sae che viene strozzata molto amabilmente- un beso!

Kari89: *.* salve tesoro! ^^ Izumi ubriaco eh, una scena inedita, ne fa di cavolate il ragazzo, ah cosa ci nasconde mai! Ehm per la parte takari mi sa che avevo bevuto anche io, colpa di Izumi e Joe -.-‘ c’è solo una piccola introduzione XD perdonami mi rifarò con il prossimo capitolo! Tvtb!

Memi: Sasu ha detto a Gaara di accendere il cellulare, che gli deve parlare °.°’’ si parlare ha proprio bofonchiato così. Amooo passando a noi XD l’avviso ti ha fatto sorridere? Te adoro e grazie, grazie e grazie per la recensione dello scorso capitolo *___* sai cosa provo per i tuoi pareri e per i tuoi commenti! Qui Miyako ha firmato la sua condanna! Un Daisuke in casa, chissà cosa potrebbe mai accadere! My best spero ti piaccia il capitolo, tadb!

Un bacione a tutti

yours

sae

  
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