-Sono stato adottato.-
Kari abbassò lo sguardo,
stringendogli la mano.
-E non so come spiegarti
quello che provo… buffo dato che vorrei fare lo scrittore.-
Takeru la abbracciò su quella
panchina nel parco.
Mischiando le loro sensazioni
e i loro profumi.
-Sono così stanco.-
Lei sospirò prima di parlare,
e l’unica cosa di cui aveva bisogno lui era di quella voce.
-Non so quello che si prova.
L’unica cosa che so con certezza e che sei una persona speciale Takeru. E che
sia il tuo passato incerto che il tuo presente hanno contribuito a rendere tale
la tua persona.-
Lui la strinse, il cuore che
batteva.
La luna che li illuminava
serena in cielo.
-Le cose a volte capitano
perché c’è sempre un motivo dietro.-
Lui sorrise. -Il motivo non
riesco a vederlo, proprio.-
-Pensaci… forse dovevi
conoscere me, no?-
-Sei davvero presuntuosa
Yagami.-
Lei rise e lui bevve quella
melodia.
Fu allora che quelle parole
gli sbocciarono sorridenti sul volto.
-AiShiteru.-
“O yasumi
nasai”
12.
-Io non suono per divertimento. Ho
un motivo valido se faccio musica.-
Matt fermò la matita sullo
spartito.
-Suono per…- E iori arrossisce
posando la sua chitarra.- Suono perché è l’unica cosa che mi fa stare bene. Mio
nonno è stato mio padre…. Mio padre è morto tanto tempo fa… ed io suono perché
è davvero l’unica cosa che mi rende Iori. Iori Hida.-
Un leggero rossore gli colorò le
gote. Riprese la sua chitarra, in imbarazzo. Ma quegli occhi azzurri non
sembravano fargli pesare quella rivelazione.
-Io suono per ritrovare mio
fratello.-
Al contrario Yamato Ishida capì di
aver trovato una persona speciale.
Iori sbattè le palpebre e
l’imbarazzo provato poco prima sparì del tutto.
-Tuo fratello?-
Yamato posò quella matita, il
dolore che si affacciava ogni volta che parlava di quella storia. Della sua
vita.
Come poteva scegliere dei verbi,
delle parole che rendessero un’idea di quello che
aveva dovuto affrontare?
Non ce n’erano.
I verbi, non valgono quanto i
gesti. E non poteva evitare quel groppo in gola, ogni santissima volta che
provava a parlare a qualcuno di quella storia.
-Già mio fratello Takeru.-
“Sono enooormi!!”
Matt avvicinò il suo volto a
quella vasca piena di pesci colorati. Sbattè le
palpebre riportandole di nuovo sulla figura che aveva vicino. “Ti piacciono?”
“Siii…Yama
guarda quello quanto è grosso!”
Un dito paffuto si posò
sull’acquario di casa. Un pesce rosso sgattaiolò via a quel gesto e una lieve
risata sgorgò limpida dalle labbra del bambino.
“Uhh…è
corso via! Che peccato!”
Un lieve
sorriso gli colorò il volto.
-mio fratello.-
Lo ripetè
con un tono pieno di cura e per un attimo ebbe impressione Iori che la maschera
che sembrava avvolgere quel tipo stesse per cedere.
Matt
chiuse gli occhi tornando serio.
Sentiva
ancora l’odore dell’ asfalto bruciato nelle narici.
Lo stridio
dei freni, la striscia nera lasciata dalle gomme.
E se si
concentrava… poteva ancora vedere, quel camion, sterzare violentemente contro
di loro. Un camion bianco, ma –piccolo pensiero
infantile- il conducente di bianco e di puro non aveva nulla. L’ultima cosa che
ricorda è quel grande cartone con la pubblicità del latte farsi sempre più
vicino, e quelle mani paffute che stringono forte, forte, il suo braccio.
Buffo. Un
camion pieno di latte.
E poi
nero e bruciore.
Bruciore
dappertutto alle gambe, alle braccia, al volto.
Si toccò
silenzioso una cicatrice dietro al collo. Un ricordo di quella sera di
novembre.
Poi i
suoi ricordi e le parole si fermavano lì.
E bastava
averle vissute una volta quelle cose che davvero non c’era bisogno poi, di
ricordarle più.
Faceva
solo male ricordarle e inoltre avvolte ritornavano di notte quelle immagini. A torturalo, –forse alla fine erano una benedizione- a
ricordarli che c’era qualcuno da qualche parte –quel Takeru- che lo aspettava si,
da qualche parte.
“Se sei a
New York, devo trovarti.”
Non
aggiunse altro a Iori che continuava a scrutarlo. Un sopracciglio chiaro
leggermente alzato, come in attesa o forse come a
voler comprendere meglio, quegli occhi cerulei.
-Sei in attesa, come me, sei in attesa di qualcosa.- E non spiegò
più niente per quella mattina, continuando a scrivere ad abbozzare parole su
quello spartito.
**
-Che
disordine!- Sora sbuffò alzando i giornali caduti dal comodino di Taichi
Yagami. Ma il sospiro si tramutò presto in una risata, nel trovare nell’abatjour
un calzino nero.
-Che
scansafatiche!-
Sora fece
per risistemare il letto, e scostando le coperte… trovò un giornale uno di
quelli scandalistici e che la facevano rabbrividire tanto. Purtroppo per
un’immane casualità la pagina era aperta e sui pettegolezzi d’oltreoceano…sulla
bocca sparisce il solito sorriso e piano, piano la vita si frantuma in mille
puzzle.
**
“Non l’hai mantenuta la promessa.”
“Alla
fine, non l’hai mantenuta la promessa.”
Mimi
assisteva apparentemente inerte i tecnici che smontavano la scenografia.
Una
scenografia semplice. Un fondale con un sole giallo che si alzava da una
collina.
Ed era
ancora lì quando la cucina, veniva smembrata del
tutto. Pezzo dopo pezzo.
“Se
non sono niente per te ti prego lasciami in pace.”
Un uomo,
la affiancò mentre lei continuava a restare lì a
contemplare quello spettacolo.
-è
triste, vero?-
“è la
fine di un ciclo. È la fine di una storia. Se ne dovrebbe aprire un’altra
adesso. Ma non riesco a pensare in positivo. Non ora.”
“Lui.. mi ha detto che mi ama?” un sussurro, esitante.
“Avevi dubbi? Tu… tutto questo tempo, davvero
non avei capito che ti amava?”
Annuisce
–Ma
dicono che quando si chiude una porta si apre un portone.-
“Chi l’ha
inventata questa cazzata?”
Si arrabbia ma gli occhi castani si spalancarono. Lei aveva già
un lavoro dove andare. E quel detto rispecchiava la sua realtà lavorativa.
-Ma…. Non
l’ha mantenuta la promessa.-
-Cosa?!-
Lei
scosse il capo, mossa tipicamente femminile e quello borbottò confuso.
Il rumore
del trapano le rese impossibile altre forme di comunicazione e, un tecnico le
chiese di spostarsi, perché doveva portare via quella collina verde.
**
-Te l’ho già detto mi sembra.-
Miyako sbadigliò.
-Ma ecco
io… lei… si insomma…-
-Daisuke
rassegnati! E insomma, la vuoi finire o no di piangere e perché… ti trovo
sempre in casa mia? Alle ore più disparate del mattino, poi??
Sai che ore sono??- Lui fa per rispondere ma lei lo
blocca, istantanea- Le nove, ed oggi che non avevo lezione, volevo
approfittarne per studiare un po’…! Per dormire meglio dire…e invece che fai tu?? Bussi alla mia porta, alle nove, quando io non sono in
grado di ragionare o di parlare decentemente.- Lui prova ancora a ribattere ma, il monologo Inoue è già avviato.- Alle nove!
Quando ci sono ancora i resti dei miei capelli sparsi sul cuscino e quando ho
in faccia i segni delle federe…..per non parlare del
fatto che l’ex della mia migliore amica, sta osservando in questo momento il
mio pigiama! Si e va bene, amo le pecore, hai qualche problema??-
Lui la
guarda, sgrana un po’ gli occhi notando per la prima volta quelle pecore
bianche imprese qua e là sul pigiama da notte della ragazza.
Fa per
scuotere il capo…
-Perché
se non ti piacciono le pecore, allora, non capisci niente della vita. Insomma,
non danno fastidio a nessuno: le pecore, dico.-
Daisuke
ingoia con fatica, e si morde il labbro per non farsi scappare neanche una
sillaba. Resta immobile mentre l’ Inoue sembra essersi
calmata quasi del tutto.
Il silenzio
scende mentre lei versa il caffè nero in due tazzine.
-Yolei?-
Mugugna,
sorprendendolo e involontario sul volto di Daisuke compare un sorriso.
-Posso…parlare?-
Lei non
dà segno di voler rispondere. E Daisuke sospira, osservando quella schiena
colorata e piena di pecore.
-La
verità è che sono convinto che Kari non mi abbia scordato così.- Miyako pare
voltarsi. Inarca un sopracciglio pericolosamente.
-E la
riconquisterò… se sono venuto oggi…è per chiederti un’altra cosa…-
Miyako
sorseggia la sua tazzina. Aveva appena fatto forza su se stessa per non
scoppiare a ridere e adesso punta i suoi occhi sul ragazzo che sorride,
amabilmente.
-Vorresti
avere un coinquilino??-
**
Piove.
Il ritmo è regolare ed
impercettibile.
E piove su tutta la città di New
York.
Mimi non può far altro che
osservare quel cielo, da dietro alla finestra del suo appartamento.
La segreteria lampeggia
ma, non le importa poi molto. Un messaggio, forse due in memoria da
ascoltare. Ma tanto quello non le cambierà di certo la vita.
Sbuffa intanto che i grattacieli
si colorano di grigio, inghiottiti poi dal nero della sera che si abbatte
impietosa. Senza aspettare le madri che tornano a casa dai figli o le persone
sprovviste di ombrello.
“Non l’ha mantenuta la promessa.”
Mugugna e scuote il capo prima lentamente poi più velocemente,
freneticamente.
-Non l’hai mantenuta la promessa
Koushiro!-
Ferma la sua testa mentre le
lacrime scendono copiose. Ma Mimi non è un tipo da lacrime e se le asciuga subito,
silenziosa.
Si alza, mentre continua a piovere
sulla città di New York.
Sorride. I suoi occhi catturano
una fotografia sul davanzale.
Decisa prende un oggetto
dall’armadio, mentre fuori continua a piovere, stavolta le gocce sono più fitte
e lavano completamente il vetro del suo palazzo.
Sorride, mentre arruffa tutte le
sue cose… quella smorfia congelata sul volto. La segreteria che continua a
lampeggiare.
Decide di schiacciare il bottone, afferrando
le chiavi di casa.
“Mimi, tesoro che diamine ti è
successo perché non ti sei presentata a lavoro oggi??
Perché hai il cellulare staccato? Ragazzina, richiamami subito. Baci. Micheal”
Mimi ridacchia, chiudendo la porta
di casa, facendo sprofondare nel buio quell’appartamento… facendo riecheggiare
giù per la scala i suoi passi affrettati. Mentre quella segreteria passa al
secondo messaggio.
“Mimi… dobbiamo parlare…. Ecco…
sai che non sono bravo con queste cose con le parole… ma
ho bisogno di vederti..Mimi. Dimmi quando posso
passare… da te…. Koushiro.”
E intanto continuava a piovere
sulla città di New York.
**
-Ma non se ne parla neppure!-
-Eddaiii
sono anche utile, quando devi tornare a casa da sola e la strada e buia, starai
sicura perché ci sono io a proteggerti!-
-Guarda che ho
fatto un corso di autodifesa, io!!-
-Oppure, quando le buste della
spesa, saranno troppo pensanti le porterò io!!-
-Mangio poco, io!-
-Ehm… si vede.- Occhiata
fulminante, anche da dietro le spesse vetri delle
lenti.
-Cioè si! Sembri una top-model…ma non è questo il punto! Ti prego me ne starò buono, buono, questo è lo studiolo vero? Potrei
portare il mio materasso e starò zitto e muto in un angolo…o posso dormire
anche sul divano… e insomma sarò invisibile, giuroo!!-
Yolei
borbotta. Daisuke si ferma piegandosi verso di lei gli occhi sbarrati da
cucciolo.
-Uff…
dato che ho un’anima molto caritatevole e buona… va bene.-
***
Angolino of sae
Mentre vi scrivo, purtroppo siamo spiacenti di
comunicarvi che Gai-sensei e Rock Lee
sono al momento irraggiungibili, rispediti a Konoha da
un Sasuke molto incacchiato -.- per chi non lo
sapesse lui è il mio caro maritozzo XDXD
Oh non fateci caso pazzie Narutiane
che ogni tanto si mischiano e si confondo con i Digimon.
XD volevo iniziare in modo diverso ed ecco un avviso senza capo ne coda.
AllorDunque XD qui succede un bel casotto.
Piove a New York e Daisuke trova finalmente una casa, mentre Mimi appunto la
lascia!
Matt ha rimembrato qualcosa giusto per non stare
sempre con la testa sopra lo spartito e quel tenero di Iori finalmente parla
anche lui… e Sora oh bhe..
Next -> vedremo quel bel Taichi
all’azione. Ah l’episodio futuristico di oggi è per HikariKanna, del bel sano Takari anche se breve XD
Quello invece dell’altra volta vi ha lasciato le
idee confuse eh?? ^^
Si sono decisamente cattiva u.U
Grazie di cuore per il vostro affetto e sostegno,
spero che continuerete a seguirmi !!
Mijen: Ciao tesò! XDXD sono davvero felicissima che
quella frase ti sia rimasta dentro, ohh come sono
felice l’ho scritta con il cuore quella scena tra Mimi e Izumi e sapere che ti
ho lasciato qualcosa dentro davvero mi riempie di gioia!!
XD i’m sorry ma il flash
back della scorsa volta non erano Takeru e Yamato ^_- dai
riprova e sarai più fortunata comunque no, si capirà con il corso dei
capitoli almeno credo o.o tvb!
Ecco il capitolo tutto per te!! Un bacio grande!
DarkSelene89Noemi: ciao tesoro! ^//^
davvero ti è piaciuto il cianciare sul semaforo? Oh sono felice! Le peripezie koumimi ahimè credo
siano appena incominciate e uhm mi pare di capire che ci tieni a una kenyako eh? Ho paura di deluderti, da questo capitolo
dovresti già aver capito il perché ^-^! Ehm per quanto riguarda l’anticipazione
dell’altra volta, no non erano i due fratellini –mi
sembra di fare il programma dei soliti ignoti *.*- un bacione Dark! Tvtrb!
Smartgirl: hihi
adesso che si è svegliata dalla tomba!! Hihi rido come le sceme. Ma in effetti Mimi ce ne ha messo di tempo per aprire gli
occhi! Ahimè lo spero anche io -.- si sono la solita, comunque qui c’è del sano
Takari *.* loro due sono troppo belli per non stare
insieme lo dico sempre io… Kari è troppo Hikari e ha bisogno di Take, si
incastrano come pezzi di un puzzle. Si sono partita ma
si capiva già dall’avviso che apriva l’angolino XDXD un bacio tesoro, spero che
anche questo cap ti piaccia, ci conto eh, fammi
sapere!!
HikariKanna: *__* Ciao tesora! ^^ olà ho aperto con una
sostanziale scena Takari, un bel ti amo per
incominciare! Quei due sono i due angioletti di questa fic che a te deve il
titolo!! Anche perché se non ci fossi tu il Giapponese
non lo capirei proprio! Quindi Arigatou ancora e ancora e soprattutto per il
sostegno! ^.^ ciao tesoro mio tvbenee!!
DenaDena: ^^ ciao dena!! Hihi dai sono sicura che
indovini le persone dell’introduzione dell’altra volta se rileggi quel pezzo
–chi te lo fa fare, detto tra noi- comunque eccomi qui con un po’ di takari e la solita confusionaria Mimi che prende e se ne
va! Benedetta ragazza ho anche provato a fermarla, ma niente! ^^ ti voglio bene
un bacione!!
Talpina
Pensierosa: ciaoo!! Hihi ti è piaciuta la parte koumimi?? Ehi fammi sapere mi raccomando il tuo parere è
importante! Un bacione ah secondo te chi sono le persone del precedete
intro? Vediamo se indovini! –sae
che viene strozzata molto amabilmente- un beso!
Kari89: *.* salve tesoro! ^^ Izumi ubriaco eh, una scena inedita, ne fa
di cavolate il ragazzo, ah cosa ci nasconde mai! Ehm per la parte takari mi sa che avevo bevuto
anche io, colpa di Izumi e Joe -.-‘ c’è solo una
piccola introduzione XD perdonami mi rifarò con il prossimo capitolo! Tvtb!
Memi: Sasu
ha detto a Gaara di accendere il cellulare, che gli
deve parlare °.°’’ si parlare ha proprio bofonchiato così. Amooo
passando a noi XD l’avviso ti ha fatto sorridere? Te
adoro e grazie, grazie e grazie per la recensione dello scorso capitolo *___*
sai cosa provo per i tuoi pareri e per i tuoi commenti! Qui Miyako ha firmato
la sua condanna! Un Daisuke in casa, chissà cosa potrebbe mai accadere! My best
spero ti piaccia il capitolo, tadb!
Un bacione a tutti
yours
sae