CAPITOLO 11
-Aria- sussurrò
Aprii subito gli occhi e mi ritrovai davanti Jack
-che vuoi?- dissi infastidita
-che siamo scontrosi stamattina- rise –meglio che mi tratti meglio o dalla mia bocca usciranno tante cosine-
-ma fammi il piacere- dissi scansandolo e andando in bagno a sistemarmi.
Andai da sola a scuola visto che Hope ‘non se la sentiva’.
Arrivai all’entrata della scuola dove mi venne in contro Caroline
-non hai una bella cera- disse
-non ho dormito bene, ok?- dissi acida
-va bene, calmati- disse guardandomi
-no, non mi calmo-  entrai nel bagno femminile seguita da lei
Incominciai a piangere, per la frustrazione , i sensi di colpa, per Zayn.. per tutto
-Aria- sussurrò –che succede?-
-succede che non ce la faccio più, ecco cosa succede – dissi fra le lacrime –sono un idiota, Caroline-
-shh- mi abbracciò –va tutto bene, calmati-
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Saltammo le lezioni ed andammo a casa mia dove non trovammo né Caroline né Jack
-tu sei chi?- urlò Caroline dopo aver saputo ‘chi ero’
-shh, non devi dirlo a nessuno- dissi a bassa voce –promettimelo-
-prometto, stai tranquilla-
Sospirai –non posso continuare- dissi portandomi una mano fra i capelli –non posso..-
-che dirai a Zayn?  sono una principessa e tutto quello che ti ho detto sono solo bugie?-
-non lo so.. non lo so.. so solo che sono coinvolta in una cosa molto grossa, un vortice di bugie-
-vedrai, si sistemerà tutto..-
-si sistemerà tutto quando dirò la verità ma Zayn.. Zayn  non mi vorrà più vedere-
-troveremo un modo, tranquilla..- mi abbracciò –ma ora chiama Zayn dicendo che hai una voglia matta di stare con lui ed uscite- sorrise porgendomi il telefono
-ti voglio bene Caroline-
-anche io Aria-
Caroline tornò a scuola mentre io andai a sistemarmi .
Bussarono alla porta, andai a vedere dallo spioncino chi fosse e vidi Zayn e subito mi venne un sorriso da ebete sulla faccia.
Aprii la porta saltandoli indosso abbracciandolo
-ehi- rise stringendomi a lui –come mai così affettuosi?-
-diciamo che non ho avuto un buon risveglio- lo baciai
-perché non sei andata a scuola?- disse sedendosi sul divano
-perché avevo voglio di vederti e stare con te- sorrisi –ti va se andiamo al parco a fare una a passeggiata?-
-certo- sorrise
-prendo la borsa e arrivo-
Andai di sopra, presi la borsa e mi spruzzai una goccia di profumo.
Scesi di nuovo  giù
-andiamo?- non vidi Zayn –Zayn?-
-sono qui- disse rientrando in salotto con il mio telefono in mano e me lo porse
Guardai lo schermo, avevo un messaggio dalla banca di Sohland
Lo aprii e lo lessi
‘’gentile signorina Soh,
la informiamo che il suo credito bancario è stato chiuso. Per maggiori informazioni si rivolga alla banca, cordiali saluti’’
-che succede?- chiese
-mi hanno tagliato i viveri, Zayn-
 –ci deve essere una spiegazione-
-sono scappata di casa e credono che così mi facciano tornare, beh si sbagliano-
-che vuoi fare?-
-trovarmi un lavoro-
-cosa? tu non hai mai e dico MAI lavorato nella tua vita-
-e allora? C’è sempre una prima volta, no?-
-potrei prestarti dei soldi io- sorrise
-no, sai che non potrei ridarteli presto-
-ma io non gli voglio tornati-
-e io voglio farcela da sola, loro hanno fatto questo gesto perché pensano che non possa farcela e così tornerei a causa ma si sbagliano di grosso-
-vai a scuola, non puoi mantenerti da sola, lascia che ti aiuti-
-Zayn, ascoltami. Ce la farò okay? Ma mi serve che tu appoggi la mia scelta per farcela-
-va bene- mi accarezzò la guancia
Prendemmo alcuni giornali e cercai qualche lavoretto
-e se facessi al commessa?-
-ti faresti cacciare-
-perché?- chiesi
-perché se una ragazza non abbinasse bene una maglietta e un paio di jeans gli diresti che ha gli occhi nel culo, ecco perché-
Scoppiai a ridere facendo ridere anche lui
-La babysitter- sorrisi
-no.. troppo impegnativo e ti pagherebbero poco-
-uff.. potrei lavorare in qualche bar, lavorerei di sera così posso studiare- sorrisi
-ma è.. troppo impegnativo-
-Zayn, se continuiamo così non ne troverò mai uno-
Presi l'indirizzo e ci incamminammo verso il bar.