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Autore: Nihal07    10/09/2013    2 recensioni
Guardò fuori dalla finestra: iniziava a piovere.
Appoggiò una mano su quella dell’ uomo: “Ma ti prometto che non ti lascio da solo, potesse arrivare il diluvio, o l’apocalisse o la fine del mondo."
Kakashi ha bisogno di Sakura ora, ma è pronto ad ammetterlo? Forse no, ma Sakura sarà lì per aiutarlo a guarire dalle sue ferite, ma anche da quella maledetta cosa chiamata orgoglio. KAKASAKU
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo IV
 
 
Da quel momento le cose andarono meglio: subito dopo pranzarono e Sakura per la prima volta vide in faccia il suo maestro. La situazione fu imbarazzante per entrambi, ma molto presto la superarono. La sera “guardarono” un film. Più che altro fu Sakura quella più attenta, in quanto Kakashi si perse in un sonnellino pomeridiano del tutto doveroso (dormì per circa tre ore).
La ragazza fece un salto da Tsunade a parlare della situazione di Kakashi e la donna dovette acconsentire. Esistevano poche probabilità che Kakashi non tornasse a vedere, ma c’erano, e anche quelle che prevedevano il “non recupero completo di tutta la vista” preoccupavano la rosa.
Tornata a casa mise un po’ a posto qua e là – tanto Kakashi non se ne sarebbe accorto – e ne approfittò per curiosare in giro.
Non trovò nulla di interessante però, tranne quando non fu ora di fare il bucato e rimettere tutto nei cassetti. Guardare la biancheria intima di un uomo non è come guardare quella di una donna. Guardare i boxer di Kakashi era come guardare le sue magliette. Rimettendo a posto però notò una maglietta da donna. E questa cos’è?, si chiese.
“Sakura…”
“Kakashi?” L’uomo apparve ancora assonnato.
“Che cosa ci fai in camera mia?”
Lei arrossì. “Mettevo un po’ a posto i libri. Ne hai sparsi per tutta la casa. Senti, non è che potresti evocare Pakkun? Potrebbe starti vicino quando io non ci sono.”
Kakashi sbuffò.
“Kakashi, ne abbiamo parlato prima! Non puoi fare tutto da solo!”
“E va bene… Va bene…”
Riuscì ad evocarlo e Pakkun stette a guardare Sakura per un paio di minuti.
“E tu chi sei? La nuova fidanzata di Kakashi?!”
Sakura arrossì nello stesso momento di Kakashi, il quale però lo nascose molto bene.
“Pakkun, lei è Sakura!”
“Oh… La ragazzina…”
“Eheh” Sakura rise. “Ma dimmi Pakkun, come sarebbe a dire “nuova ragazza”? Kakashi ne ha avute di ragazze?”
“Sakura, finiscila…” Kakashi era nettamente imbarazzato.
“Eccome. Tutte gran…”
L’uomo lo zittì. “Direi che per oggi la finiamo qui. Pakkun, vieni di là con me.”
Kakashi e il cane sparirono, e Sakura rimase con la maglietta “femminile” in mano.
Era scorretto da parte sua raccontare una bugia al suo maestro che per di più non poteva vedere, ma voleva andare più a fondo. Ma perché?
Si fermò di colpo quando sentì Pakkun e Kakashi parlare a bassa voce.
“Non tocchiamo più l’argomento, va bene?”
“Ok Kakashi…”
L’uomo parlò di nuovo soltanto dopo un paio di secondi: “Anko è tornata e mi ha chiesto di… Riprovare…”
“Sul serio? E tu, cosa hai deciso?”
“Non lo so.”
Sia Sakura che Kakashi rimasero stupiti da quella risposta, ma la rosa né uscì più triste di prima
“Kakashi?”
“Si?”
“Che ne dici di uscire?”
L’uomo sospirò. “Perché mi poni ogni tuo ordine sotto forma di domanda?”
Sakura sorrise. “Forse perché so che se tu potessi, diresti di no.”
Il jonin si alzò, e la ragazza, senza preavviso, lo prese per mano. Questo gesto lo imbarazzò un pochino, ma infondo gli stava soltanto prendendo la mano per accompagnarlo durante la strada, no?
Pakkun guardò la scena divertito. L’ultima volta che aveva visto Kakashi passeggiare per mano con una ragazza era stato… Kakashi aveva mai passeggiato per mano con una ragazza? Mha!
Camminarono un bel po’: passarono davanti il Palazzo dell’Hokage, vicino l’ospedale, poi svoltarono per il Ramen Ichiraku e finalmente arrivarono al campo d’addestramento.
“Indovina dove siamo!”
“Al campo d’addestramento.”
Sakura si sedette delusa. “Come fai a saperlo?”
“Ero sicuro all’80% che mi avresti portato qui.”
“Ti odio…”
“Sì, sarebbe comprensibile.”
Kakashi si sedette di fianco a lei. “Scusami. So di essere stato intrattabile.” Ne aveva parlato con Pakkun…
 
“Lei sta facendo tutto questo per te, potresti come minimo accettare le sue decisioni e non fare il testardo!”
 
La ragazza rimase colpita. Si stava scusando con lei?
“Non importa! È comprensibile il tuo comportamento… Credo che altri avrebbero fatto… C’è, no… Si sarebbero comportati in un altro modo… No, voglio dire… Peggio, o addirittura come te… No aspetta… Oddio, non so più parlare, scusami…” L’Haruno arrossì e Kakashi rise.
“Senti… Tu come stai?”
Sakura pensò che andava tutto bene fino a pochi minuti prima, ma dopo aver saputo di Anko, le cose andava peggiorando. Ma perché questo fatto la stava turbando? Forse non le andava che il suo maestro intraprendesse una relazione con altre donne. Ma era solo una gelosia dovuta al fatto che lui era sempre stato con lei fin da bambina, o qualcosa di più?
“Bene…”
“Provi a mentire ad un povero cieco? Per di più al tuo maestro? Sei uno scandalo.”
“Kakashi, davvero! Va benissimo.”
L’uomo annuì. “Torniamo a casa?”
“Non stai bene?”
“Sono solo un po’ stanco.”
Quando tornarono a casa, Sakura lasciò Kakashi nelle mani di Pakkun, ma prima di andarsene, prese dal cassetto la maglia della presunta donna di casa Hatake.
“Io vado, va bene? Ci vediamo domani!”
Respirò profondamente e iniziò a camminare decisa.
 
Bussò un paio di volte. “Ti prego, fa che sia la casa giusta…”
Una donna aprì lentamente la porta. “Sakura?”
“Anko! Scusa se ti disturbo prima di cena, ma ho dato una sistemata alla casa di Kakashi un paio di ore fa, e ho trovato questa. Lui mi ha detto che l’unica che può aver lasciato qualcosa di suo a casa sua puoi essere tu. Te l’avrebbe riportata, ma come ben sai, gli sarebbe risultato difficile. Dato che passavo di qua, mi sono offerta io.”
Aspettò che Anko reagisse positivamente a quella confessione, per poi appoggiare la maglietta nelle sue mani. “Sì, è mia. Grazie Sakura.”
La nostalgia apparve negli occhi della donna, e la rosa si sentì quasi in colpa. Ma quella sensazione sparì subito, in quanto la mora rovinò quel momento magico tra sole ragazze.
“Qualche volta succede che la gente si dimentichi vestiti o altro dopo una notte di divertimento a casa della persona con cui passa la notte.”
E quell’affermazione era mirata a??
Anko sperò in una reazione, dato che non era molto convinta del fatto che Sakura passasse del tempo con Kakashi SOLO per qualche stupida medicazione.
“Sarà… Ma io non ho mai lasciato nulla a casa dei miei compagni, di conseguenza… Ci vediamo Anko!”
Fu una risposta semplice ed ingenua, ma Sakura non era stupida.
Comunque si tranquillizzò. Se era finita, doveva pur sempre esserci stato un motivo.
Non esistevano seconde possibilità in amore, né ripensamenti o cavolate simili.
  
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