Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: S h i n d a    10/09/2013    7 recensioni
[sottospecie di Taiichi] [Tematiche delicate; morte]
-
«Hai sentito del ragazzino che è morto?»
«Poveretto, era così giovane… ho sentito dire dagli infermieri che mancava così poco alla riuscita dell’intervento.»
«Già, dicono sia stato un errore dei medici. Ormai erano convinti che tutto fosse finito quando c’è stata una complicazione.»
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Camelia/Fuyuka, Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicata: ad Arteda, perché ormai tutto ciò che scrivo è dedicato a lei.
Personaggi: Fuyuka Kudou, Taiyou Amemiya e Tsurugi Yuuichi.
Pairings: In teoria, dovrebbe essere una Taiichi.
Parole: Word è convinto che siano 549. 
Note Autrice: In fondo alla pagina. ↓
 

 


Cosa ci faceva ancora in quel letto d’ospedale?
Che valore aveva la vita per lui?
Il suo unico desiderio ora, era morire.
 
 
 
 
 
«Yuuichi! Cosa ci fai ancora dentro con una giornata bella come questa?» Taiyou si era catapultato dentro la camera con la sua solita irruenza.
«Taiyou, che bello vederti» prima o poi gli avrebbe dovuto rivelare quanto amasse le visite clandestine dell’arancione.
«Ho trovato un nuovo metodo per uscire fuori senza farci vedere da Fuyuka, vuoi provare?»
 
 
 
 
 
Non avrebbe mai più rivisto la luce.
Taiyou era la sua luce.
 
 
 
 
 
«Che ti prende?» gli domandava il blu lasciandosi accarezzare dalla fresca brezza primaverile «oggi non hai provato ancora a “prendere in prestito” il pallone di qualche ragazzino.»
«Yuu-chan, cosa è per te la vita?» sembrava serio.
«Cosa… cosa è per me la vita?» ripeté il più grande, perplesso.
Taiyou annuì «intendo… tu questa la chiami vita?» si bloccò un attimo, indeciso se parlar o meno «restare chiusi in ospedale ventiquattro ore su ventiquattro, tu questa la chiami vita?»
Yuuichi serrò le labbra in un mezzo-broncio, lo faceva sempre quando rifletteva «sono sicuro che riusciremo a guarire e potremmo essere come gli altri.»
«Hai ragione! Non vedo l’ora di guarire definitivamente, potrò aiutarti nella riabilitazione e nel peggiore dei casi sarò le tue gambe.»
«Non credi di esagerare?»
«Non esagero affatto, io resterò sempre con te, qualunque cosa accada… è una promessa!»
 
 
 
 
 
Non aveva tenuto fede alla sua promessa, lo aveva abbandonato.
Se un tempo alla domanda «cosa è per te la vita?ۚ» Yuuichi avrebbe replicato «Taiyou è la mia vita»;
                                                                        ora, a questo stesso quesito, avrebbe cambiato risposta.
«Vita? Io non ho più una vita.»
 
 
 
 
 
Quel giorno gli avevano detto che Taiyou non sarebbe passato, avrebbero dovuto operarlo.
«Taiyou non mi ha detto nulla ieri» mormorò il ragazzo sulla sedia a rotelle.
«Sì, anche lui l’ha scoperto stamattina; non ti preoccupare, non è niente di grave» lo aveva tranquillizzato Fuyuka, passandogli una mano sui capelli.
«Di cosa si tratta?» continuò a domandare.
«Devono controllare come sta il suo cuore» il sorriso dell’infermiera vacillò un attimo, come se dentro di sé stesse accadendo una lotta, come se avesse dovuto dirgli qualcosa d’importante ma che non poteva proferire.
«Fuyuka…?»
«Scusa, ora ho da fare, piuttosto» cambiò discorso la ragazza «stamattina devono aver portato della frutta nella tua camera, c’è anche un coltello con il quale poterla sbucciare.»
 
 
 
 
 
No, non era niente di grave.
Fuyuka si era accidentalmente scordata di dirgli che l’operazione aveva solo il 50% di riuscita.
«Cosa succederebbe se tutto ciò fallisse?»
«Beh, potrebbe morire nel mentre lo stanno operando.»
 
 
 
 
 
«Hai sentito del ragazzino che è morto?»
«Poveretto, era così giovane… ho sentito dire dagli infermieri che mancava così poco alla riuscita dell’intervento.»
«Già, dicono sia stato un errore dei medici. Ormai erano convinti che tutto fosse finito quando c’è stata una complicazione.»
 
 
 
 
 
Non sopportava tutti quei pettegolezzi.
Non voleva più sentir una sola parola sulla morte di Taiyou.
 
 
 
 
 
«Yuuichi, mi dispiace tanto. Ti prego, fammi entrare» urlava da dietro la porta Fuyuka.
Il blu non le diede conto nel mentre si rigirava tra le mani il coltello che quella mattina aveva usato per tagliar la frutta.
«Yuuichi, ti prego!» era disperata.
Toccò la punta del coltello con un dito, tagliandosi.
Perfetto, era affilato.
«YUUICHI!»
 
 
 
 
«Aspettami Taiyou, sto arrivando.»


 












♦♣Angolo Autrice questa volta il grigio c'è azzeccato♥♠ 

Prima di ogni cosa: perdonatemi. 
Perdonatemi per questo obbrobrio. 
Ieri mi sono ritrovata con una mia amica ad ascoltare la canzone Shinitagari di Miku Hatsune e mi è venuta voglia di scrivere angst, siccome dovevo scrivere una Taiichi per Arteda le ho chiesto se potevo impostarla in questo modo e lei mi ha dato il via libera.
Adesso, non sono abituata a scrivere questo genere di cose, non sono una di quelle ragazze depresse ma avevo voglia di cimentarmi anche io in qualcosa del genere. 

A chi possa interessare, Shinitagari vuol dire "Voglio morire" e buh, ho pensato subito a quei due poveretti bloccati in ospedale.
Non mi aspetto manco una recensione per questa cosa. :' 
In teoria dovrei scrivere anche una MarkDylan/DylanMark per oggi che è il loro giorno -e sono la mia Otp-, vediamo se riesco. BD 


Shindou_Takuto

 

 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: S h i n d a