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Autore: angiolettopazzo93    10/09/2013    1 recensioni
NB: tutti umani
Niente vampiri, licantropi, streghe o ibridi! Solo tre ragazze che si trasferiscono in una grande città, New Orleans. Una fanfiction incentrata sul Klaroline, ma proverò ad infilarci altre ship. Spero di avervi incuriosito!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quanto tempo ci impiega una moneta a volare in aria e tornare sulla mano? Due secondi? Ecco, quei due secondi potrebbero essere i più importanti della tua vita.
Quella moneta non fece in tempo a cadere.
 
 
-Care svegliati era solo un incubo!- Mi risveglio piangente tra le braccia di Bonnie –Shhhh va tutto bene- Mi tranquillizza. Solo lei ci riesce, ha la straordinaria capacità di calmare le persone semplicemente guardandole –Sempre lo stesso sogno?-
-S..si.- Balbetto.
-Coraggio alzati. Prendiamoci un tè-
Entriamo nella cucina ancora piena zeppa di borse che oggi pomeriggio non abbiamo svuotato. Il divano è inutilizzabile per quanta roba ci abbiamo messo sopra, e così parte del tavolo e il piccolo balconcino. Bonnie apre l’anta di un mobiletto in finto legno ed estrae un pentolino, lo riempie d’acqua e poi prende dalla borsa una scatola di tè.
-Uhm alla verbena va bene?-
-E cos’è?-
-Lo prendo come un no, ti faccio una camomilla che è meglio-
Mentre prepara le tazze osservo il nostro appartamento. Elena si è davvero impegnata nella ricerca di un alloggio in affitto a New Orleans e già arredato! Abbiamo una camera ciascuna: una con un balcone cioè quella di Bonnie, una col bagno personale presa da Elena e una più grande, la mia.
-Ecco a te- Una tazza fumante mi appare davanti agli occhi, la mia amica sposta dalla sedia un cardigan e si siede davanti a me –Vuoi parlarne?-
Gli occhi mi si gonfiano di lacrime, ma non piangerò. No, non questa volta –E di cosa? E‘ passato più di un anno e io non riesco ad andare avanti, tutti hanno un peso da portarsi dietro no? Ecco questo è il mio! Però è così dura! Insomma fra pochi giorni inizio il lavoro dei miei sogni...-
-Non esattamente- Mi interrompe lei
-Non è questo il punto!- Ribatto –E tutto ciò a cui riesco a pensare è quella maledettissima sera, la rivivo notte dopo notte ogni volta mi chiedo se non sia una punizione-
-Non dire così Care, non è stata colpa tua-
-Come fai a dirlo? Non c’eri! In quel momento probabilmente stavi facendo sesso con Jeremy, anzi togliamo il probabilmente-
-Caroline non cominciare!- Replica lei gelida, e il suo sguardo mi convince a smetterla. Poi cala il silenzio, l’argomento Jeremy Gilbert è decisamente spinoso per lei e come darle torto, è il fratello di Elena e quando la loro relazione è iniziata lui non era esattamente single. In quanto a unica persona a conoscenza della loro storia ho il diritto di esporre il mio disappunto, ma Bonnie non è della mia stessa idea.
 
 

Finito di bere lavo le tazze e torno in camera nella speranza di addormentarmi.
Mezz'ora.
Un'ora.
Due ore.
E il sonno non arriva, così decido di cambiarmi e uscire. Apro il trolley viola accanto al letto e prendo le prime due cose che trovo: leggins neri e una maglia grigia, li indosso, afferro la borsetta ed esco. Casa nostra non è tanto lontana dal quartiere francese, chissà magari una tequila mi concilierà il sonno!
Entro nel pub con meno gente, anche se comunque è pieno. Mi siedo al bancone e una ragazza bionda viene a chiedermi l'ordinazione.
-Tequila sale e limone grazie... Camille?- Leggo il nome sul cartellino e le do una banconota da 5 sperando chhe basti. La prende e dal grembiule prende qualche moneta per il resto, ma mi sento generosa -Tienili pure- Mi sorride e va via.
Due minuti dopo mi servono la tequila, ingurgito tutto e mi alzo per andarmene.
-Un altro giro?- Sento una voce dietro di me, mi giro e davanti a me ne vedo il proprietario. Biondo, occhi azzurri, labbra carnose incorniciate da una barbetta incolta, la sua maglia nera a scollo a V lascia intravedere parte del suo fisico, sembra magro ma non uno stecchino, di quelli che si trovano a Mystic Falls.
-No grazie-
-Allora lascia che ti accompagni a casa. Un fiore come te non dovrebbe andarsene in giro da sola-
-So cavarmela da sola. Grazie!- Tronco la conversazione ed esco, odio le persone così insistenti! Il tempo di uscire e sento di nuovo quella voce.
-Sai, non è carino andarsene in questo modo-
-Sai, non è carino seguire una ragazza-
-Non ti sto seguendo, ti sto accompagnando. E' diverso. A proposito, mi chiamo Klaus, e tu love?-
-Prima di tutto non chiamarmi così. Fidati, alle ragazze normali non piace...-
-Sicura?-
-Si! E poi non ho bevuto abbastanza per venire a letto con uno come te-
Spero di aver colpito nel segno ma lui invece ci arrabbiarsi scoppia a ridere.
-Hai un bel caratterino, mi piace. Adesso me le vuoi dire il tuo nome?-
-No!-
-Bene. Allora ti accompagno a casa-
-Caroline!- Urlo esasperata –Il mio nome è Caroline! Contento? Mi lasci andare?-
-In realtà non ti sto trattenendo, sto solo cercando di iniziare una conversazione con te e senti puoi camminare più lentamente? Parlare e correre non mi piace molto-
-Pensavo che te ne saresti andato se ti avessi detto il mio nome-
-E chi l’ha mai detto? Ti vuoi fermare solo per un secondo?-
Non so perché ma lo assecondo.
-Non sono un maniaco o altro e non ti sto seguendo solo per portarti a letto.  Sono un gentiluomo e tu stai camminando tutta sola in piena notte per le strade di New Orleans, sei fortunata che ci sia io a seguirti e non qualcun altro-
Sbuffo e riprendo a camminare, ma lui non demorde.
-Caroline eh? Bel nome, hai qualche parente che si chiama così?-
Prima di rendermene conto sono arrivata a destinazione –Sai, mi piacerebbe parlare ancora con te ma purtroppo sono arrivata!-
Esclamo con tono ironico, ma lui non si leva quel sorrisetto dalla faccia –Mi fai salire?-
-Ti è andata male sai! Non vivo da sola, mi sono trasferita qua con il mio ragazzo...- Mento - ...E diciamo pure che è un tipo abbastanza geloso-
-Oh love ti aspetti che ci creda?-
-Fai un po‘ come vuoi, non mi interessa-
Non lo saluto nemmeno e chiudo la porta dietro di me. Che palle! Ma proprio a me doveva capitare l’uomo più insistente di New Orleans? Al primo piano mi affaccio per vedere se è ancora là, ed è così! Mi saluta e mi manda un bacio, come risposta alzo gli occhi al cielo. New Orleans è una grande città, quante possibilità ci sono di incontrarlo di nuovo?
 
 ***

Il mattino dopo mi sveglio alle 10, strano considerata l’ora in cui mi sono addormentata; Elena e Bonnie sono già in piedi e sorseggiano qualcosa da dei bicchieri Starbucks, penso caffè.
-Ah buongiorno! Ne abbiamo preso uno anche per te, è sul ripiano in cucina- Mi informa Elena, rispondo con un cenno del capo, ma come fa ad essere così attiva al mattino? –Ehi tutto bene? Mi ha detto Bonnie che hai fatto le ore piccole ieri notte-
-Come? Ah si non riuscivo a dormire e quindi sono andata a bere qualcosa in un bar qua vicino ma sono stata fuori poco-
-Conosciuto qualcuno di interessante?
Rovisto in cucina alla disperata ricerca di zucchero
-Qualcuno: si. Interessante: non direi. Lo zucchero?-
-Non è accanto al bicchiere?-
-Se ci fosse non lo chiederei. Faccio un salto a comprarlo-
Corro in camera e come la notte prima indosso leggins e maglia ed esco. Scendo le scale il più veloce possibile, odio il caffè freddo! Ieri sera ho visto un minimarket non molto lontano, svolto, svolto l’angolo e mi scontro con qualcuno.
-Oddio scusa! Tutto bene?- Mi chiede una voce femminile
-Si... Credo...- Raccolgo in fretta le cose che mi sono cadute dalla borsa senza nemmeno fare attenzione a chi mi parla.
-Ehi ma tu sei una delle nuove ragazze che sono venute a vivere qua, giusto?-
Questa frase mi costringe a guardare la donna in cui mi sono scontrata. Una Barbie in carne ed ossa... Beh molti direbbero che io somiglio ad una Barbie e alcuni l’hanno già fatto ma lei decisamente mi batte.
-Dai lascia che ti aiuti, A proposito io sono l’inquilina del secondo piano, mi chiamo Rebekah, Rebekah Mikaelson-
 
 
Nota dell’autrice: mi scuso in anticipo per gli errori, non ho avuto il tempo di ricontrollare tutto il capitolo. Il prossimo arriverà la prossima settimana anche perché questa fanfiction è ispirata ad una che avevo già scritto ma non so più dove sia e la sto riscrivendo tutta e lo so che per ora può sembrarvi banale ma siamo solo all’inizio della storia no? ;-) 
  
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