Pic-nic







Quel giorno avevano deciso di fare una scampagnata per i monti Paoz, Goten era uscito con la sua ragazza e avevano approfittato del momento.
Il sole splendeva alto nel cielo regalando ai due coniugi una meravigliosa giornata, l'ideale per un pic-nic.
Avevano mangiato e giocato come due adolescenti rincorrendosi per tutto il perimetro del lago ove si erano fermati.
Il sole oramai stava tramontando dipingendo gli alberi e il cielo di una tintura tra il rosso e l'arancione, riflettendo la sua immagine sulle acque cristalline del lago.
Pian piano era scesa la notte, la luna brillava alta nel cielo nel suo splendido pallore, "Chichi sarebbe meglio tornare sta calando la notte e siamo qua soli" aveva esclamato Goku interrompendo uno scambio di baci con la moglie.
La donna, non più tanto giovane oramai aveva sorriso, e una volta afferrato il volte del marito tra le sue piccole mani raveva risposto: "Goku, non è mai notte quando vedo il tuo volto; perciò ora a me non sembra che sia notte, nè che il bosco sia spopolato e solitario, perchè per me tu sei il mondo intero; chi potrà dunque dire che io sono sola se il mondo è qui a guardarmi?"
E dopo questa frase avevano ricominciato a fare l'amore come due ragazzini senza nessuno freno; la luna era l'unica testimone di quell'atto d'amore, amore che sarebbe durato oltre l'eternità.














Ciao a tutte, intanto vorrei scusarmi con tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, perdonatemi ma non ho avuto il tempo di rispondere alle vostre bellissime recensioni, vi chiedo ancora scusa.
Ed eccomi ad aggiornare questa nuova raccolta, spero di non avervi deluso visto il tempo che ho impiegato per scriverla, ma purtroppo come si dice il tempo è tiranno, ed io ne ho sempre poco.
La frase in corsivo è sempre del mio adorato Shakespeare, precisamente della sua opera 'Sogno di una notte di mezza estate', adoro tutti i suoi scritti che sono una fonte d'ispirazione per me.
Alla prossima allora, chiedo ancora scusa.
Buona serata

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