Flavia si sentì spacciata quando sentì una voce.
-Oggi sento troppe voci. Non sarà che sto diventando pazza?- pensò.
La voce continuò a insistere. Era sotto di lei, lo sentiva.
Si aprì una botola poco vicino a lei e entrò un ragazzo malmesso. Questi la fece segno di seguirlo.
Flavia decise che era la miglior cosa da fare in quel momento. 
Il posto in cui arrivò era buio, lurido e puzzolente: non bisognava essere dei geni per capire che quelle erano fogne.
Dopo essersi allontanati un po', Flavia lasciò cadere il ragazzo svenuto per terra.
Poi si rivolse verso lo sconosciuto.
-Allora "mio salvatore", potrei sapere il suo nome?- domandò con aria interrogativa.
Lui la fissò un momento e, dopo aver deciso sul da farsi, rispose:
-Io sono Cosmo. Cosmo Dius. Sono un compagno di Nossuen.-
-Nossuen?- 
-Il ragazzo che hai salvato. E, comunque, bel colpo... come facevi a sapere che c'erano dei Murkrow lì fuori?-
-Segreti del mestiere.- Disse Flavia, lasciando un lungo silenzio sovrastare quel luogo già silenzioso di per sè.

-Comunque- continuò la ragazza -non è servito a niente.  È morto.- 
-Se i morti respirassero a quest'ora non avremmo molto ossigeno disponibile sulla terra.- disse in tono di sfida.
-Quindi è vivo?-
-L'hai capito dalla mia frase o hai poteri paranormali?-

-EY...SA....LE...-

Cosmo balbettò -La senti questa voce?-
-Oh, io c'ho fatto l'abitudine ormai.-
-Sono dei Sableye! E ci stanno cercando!-
-Aspetta, che vuoi dire? Come sai che ci sono dei Sableye qui?-
Cosmo sospirò. 
-Io ero un allenatore. E Sableye era un mio grandissimo amico.
Mi ero addentrato nelle fogne per cercare... qualcosa, ecco. Quel giorno fu... quel giorno, ecco. Sableye iniziò ad attaccarmi. Io cercai di scappare e da sempre da quel giorno scappai.
Intanto Sableye ebbe figli e loro i figli dei figli. Sai, si riproducono in fretta. Questo è un labirinto infernale da cui è impossibile scappare.- 
Un momento di silenzio.
-Ma, scusa... perché non sei fuggito?-
-Perché l'unica via d'uscita è attraverso quella palestra, quel passaggio vicino a Clefable e Nossuen. E, sinceramente, non sapevo cosa fosse peggio tra i due.-
Flavia sudò freddo.
-Sono scappata da un pericolo per immischiarmi in un pericolo più grosso.-
-Non stiamo fermi qui. Dobbiamo muoverci o fiuteranno le nostre tracce.-

Camminarono per un po', in silenzio. Cosmo teneva Nossuen sulla schiena, il quale dava già segni di ripresa. 
Dopo un po', però, Flavia si fermò.
-Ascolta. Non ho intenzione di passare il resto della mia vita chiusa in queste fogne. E poi, altro che Sableye: non abbiamo incontrato nessuno.-
-E ringrazia Arceus, ringrazia!-
-Ringrazierò Arceus quando tutto questo finirà. Quando la Fine finirà.-
Fece per andarsene, quando vide qualcosa che la stupì fortemente.

-Sangue?-



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Okokok, so che questo capitolo non è molto creepy, ma... vabè. Spero vi piaccia :l