CAPITOLO 10: Moon and Flowers
Jack rientrò al castello con le mani
nelle tasche del pesante mantello scuro. Era uscito ore prima per distendere i
nervi troppo tesi e senza accorgersene aveva camminato a lungo sulla riva del
lago, sprofondando nei suoi pensieri. Solo il freddo venticello serale lo aveva
ridestato dal torpore in cui era caduto e si era deciso a ritornare al
castello.
Appena entrato nella grande sala fu
accolto da un dolce tepore e dal profumo delle pietanze appena cucinate. Inspirò
quell’aroma intenso e prelibato sorridendo. Alzò lo sguardo sulle scalinate di
fronte a lui e notò subito una ragazzina bionda scendere le scale velocemente e
dirigersi verso di lui.
Luna lo raggiunse ed esclamò – Jack!
Ti stavo cercando…non ti ho visto per tutto il pomeriggio! Ero preoccupata,
pensavo fossi arrabbiato con me…-. Il suo viso in effetti tradiva ansia e
timore, gli occhi chiari erano colmi di paura e nervosismo. Jack si sciolse
davanti a quello sguardo così tenero, e con dolcezza mormorò – Ma no, Luna…non
ero affatto arrabbiato con te. Come puoi pensarlo? È solo che…-. Le parole gli
morirono in gola. Cosa doveva dirgle? Che stava male dopo aver saputo cosa
provava Colin per lei? No, era improponibile. Mentirle
allora?
Luna lo guardò curiosa – Allora?
Cosa c’è che non va? Ti vedo così distante…c’è qualcosa che non so e che invece
dovrei sapere?-. Il ragazzo scosse la testa ma non gli riuscì di raccontarle una
bugia.
Stava per inventarsi una scusa qualunque per andarsene quando
qualcuno poco distante gridò – JACK!-. Il moro si girò di scatto e prima che
potesse rendersene conto una ragazzina dai corti capelli rosso mogano lo
travolse, letteralmente. La ragazzina gli corse incontro e quasi lo scaraventò a
terra sotto lo sguardo incredulo di Luna.
Ancora sconvolto Jack esclamò – Ma
chi…?-. – Jack! Ti ricordi di me? Sono Alicia! Quella della doccia!- disse
divertita la ragazzina. Jack la guardò con tanto d’occhi. Si, era sicuramente
lei la ragazza che aveva incontrato in bagno. La osservò meglio…si, era proprio
Alicia. E…beh, non ci aveva fatto molto caso prima ma era davvero carina! Era
piccola e minuta, ma conteneva un’immensa vitalità ed energia in quel corpicino
tanto grazioso!
- Oh, ciao Alicia! Come stai? Hai
trovato il bagno giusto?- le chiese educatamente, sorridendo malizioso. La rossa
annuì entusiasta e rispose – Si, scusa ancora per prima!- e poi i suo occhioni
scuri si posarono su Luna, che la guardava leggermente a disagio. Jack se ne
accorse e disse immediatamente – Ah…Alicia, lei è Luna…una mia amica! Luna, lei
è Alicia, l’ho conosciuta oggi stesso!-. Le due si scambiarono un breve e freddo
saluto, per poi guardare altrove. Jack si sentiva strano tra loro due…non sapeva
la causa di quell’improvviso gelo, e ritornò all’idea di andarsene alla svelta.
Ma Alicia lo precedette e guardandolo con occhi da cucciolo gli chiese –Jack, mi
potresti accompagnare alle serre, per favore? Nessuno dei miei compagni ci vuole
venire…per piacere…mi potresti aiutare tu?-. Il moro rimase a bocca aperta.
Guardò la biondina spaesato ma lei non disse nulla. Sembrava assente e
soprappensiero. Perciò con un sospiro annuì – Va bene, nessun problema, vengo
io! Dai, andiamo!-. Alicia gli saltò addosso dall’emozione e lo trascinò via.
Prima di uscire di nuovo al freddo Jack scambiò con Luna uno sguardo come a
volersi scusare, ma quello che vide non gli piacque per nulla. Gli occhi
cristallini di Luna sembravano tristi e malinconici, e questo lo fece star
malissimo.
Giunti alla prima delle tante serre
Jack si fermò sulla soglia e lasciò entrare per prima Alicia. La ragazza accese
con un incantesimo le luci e lo invitò ad entrare. Il moro fece qualche passo
avanti e si chiuse la porta alle spalle.
La ragazza saltellò fino a
raggiungere un angolo dove erano impilate diverse cassette con piantine in tanti
piccoli vasi. – Jack….vieni! Dobbiamo metterle tutte assieme e portarle al
castello, ok?-. Il moro le sorrise e annuì, rimboccandosi le maniche del
mantello. Ormai il buio era calato sui prati e il cielo si era tinto di una
profonda tonalità blu. Solo le candele all’interno della serra e le stelle
facevano luce.
Erano passati quasi dieci minuti da
quando si erano messi al lavoro e finalmente avevano quasi finito. Jack raccolse
da terra l’ultima cassa e la impilò con cura sulle altre, quando sentì
avvicinarsi Alicia. La guardò con la coda dell’occhio, e la vide con una strana
espressione determinata sul viso grazioso.
- Jack!- proruppe la ragazza. Il
moro si voltò verso di lei corrucciando la fronte e se la ritrovò a dieci
centimetri dal viso. La fissò allibito e la sentì dire – Jack…io…tu mi…-. Lui la
guardò interrogativo ma lei non
andò avanti. Non a voce almeno.
Senza preavviso la ragazzina colmò
la distanza tra di loro e lo baciò. Jack sentì solo le labbra morbide della
ragazza premere sulle sue e sgranò gli occhi. Doveva allontanarla…doveva farla
smettere!
Ma allora perché non riusciva a
muovere nemmeno un muscolo contro di lei?
La sentì addosso, si stringeva a lui
con passione, come se avesse bisogno di lui. Per un attimo Jack si lasciò
contagiare da quel calore e dal suo profumo, avvolto come da un’atmosfera
magica. Avrebbe voluto ribellarsi, dirle che non poteva farlo, che stava già con
un’altra. Lo voleva veramente, ma qualcosa glielo impedì. La sua forza di
volontà veniva meno. In un attimo di debolezza socchiuse i profondi occhi
castani e si lasciò cullare dal calore che Alicia emanava. Quando la lingua
impudica e maliziosa della ragazza si fece strada nella sua bocca, Jack sapeva
di dover resistere e dire basta. Ancora una volta non ci riuscì. Quasi
involontariamente ricambiò quel dannato bacio, intrecciando la propria lingua
con quella della ragazza. Divenne immediatamente un bacio sfrenato e passionale,
come un’esigenza naturale. Era il bacio più meraviglioso di tutta la sua
vita…forte e appassionato, come piaceva a lui. Lo coinvolse da subito,
trascinandolo in un vortice di lussuria e lascivia. Era un qualcosa di
completamente differente da quello che di solito provava con
Luna…
“Luna!” pensò in un attimo di
lucidità il ragazzo. Appena quel nome riecheggiò nella sua mente annebbiata
dalla passione, subito si rese conto dell’imperdonabile errore che stava
commettendo. Con irruenza si staccò da Alicia. Lei lo guardò sorpresa e delusa,
mentre Jack scuoteva la testa confuso. Lei si avvicinò nuovamente a lui,
sussurrando – Perché? Cosa c’è che non va?-.
Il moro alzò lo sguardo su di
lei e incontrò quegli incredibili occhi neri. Come poteva dirle che aveva già
un’altra ragazza? Sarebbe stato orribile…Così Jack si limitò a dire – Alicia…mi
spiace, ma non posso! Non farmi domande…tu mi piaci, e molto anche ma…non penso
di essere pronto per questo! Scusami!- e così dicendo, da codardo, prese il
proprio mantello e scappò via, lasciandola da sola nella serra.
Non era un codardo, ma restare un
altro secondo con lei sarebbe stato troppo pericoloso…era una calamita quella
ragazza. Era pura carnalità, e non sapeva quanto sarebbe riuscito a
resistere.
Dannazione…ora non c’era solo il problema di Colin e Luna, ma anche l’istinto primordiale di possedere quella maledetta rossa. Peggio di così non poteva andare…ma forse non c’è mai limite al peggio.
Eccoci qua, quasi in
dirittura d’arrivo…ancora qualche capitolo e poi il gran
finale!
In questo capitolo Jack,
mi spiace, si dimostra una persona poco seria (si, perché qualche difetto lo ha
anche lui!!!)…vedremo se riuscirà a farsi perdonare!!!
Grazie mille a
tutte…
(becky)