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Autore: SkuittyLove    10/09/2013    0 recensioni
Conoscete le storie con la ragazza carina, che e presa in giro da tutti e che ha pochi amici ma buoni?
Bhe, io non sono così.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscì di scuola frettolosa, per evitare riscontri con quei mostriciattoli, Ariana mi aveva avvertita a stare attenta a loro: erano pericolosi. Uscita dal cancelletto della scuola mi diressi alla fermata del bus dove attesi. Notai Ariana uscire con la sua borsa nera e marroncino e diregegersi a casa con lo sguardo fisso sul suo Samsung. Meno male, io almeno, rispetto a loro, mi sono salvata. Perchè? La teconologia non mi attira molto, ho un I-Phone solo perchè me lo hanno regalato, sennò lo avrei già regalato a qualche passante. Il pullman si fermò davanti a me causando un rumore insopportabile. Entrai e consegnai il biglietto direttamente al controllone. Scesi dal pullman e mi diressi davanti casa mia. Sfilai le chiavi dallo zainetto e aprì la porta. La chiusi velocemente dietro di me, prima che Rumba potesse uscire fuori. Mi recai in cucina e presi qualcosa da mangiare. Mi accomodai sullo sgabello e iniziai a mangiare la zuppa di pollo che avevo fatto ieri per pranzo. Finito mi alzai e posai la socdella nel lavandino. Tolsi gli stivaletti e li posai in scarpiera. Salì le scale e mi recai in camera a svolegere biologia e storia. 'Allora, Carlo fece una patata... AH! No, battaglia..' Ripetevo ad alta voce. Mi stesi sul letto e iniziai a pensare a quello che mi aveva detto Ariana. Dovevo essere più 'potente', se così si può dire, diceva che sono un salame e dovevo sapermi proteggere se volevo stare con lei, perchè non voleva portarsi una pappamolle che le avrebbe inlacciato la strada, sare stato un peso. Ma inoltre, era anche una cosa personale, almeno mi sarei potuta difendere senza fare la parte della vittima. Mi rialzai e cercai qualcosa nell'armadio. Tirai fuori un cappellino di lana bianco, in pantaloncino con un aquila sulla tasca destra. Poi tirai un maglioncino nero, e, non so come ci siano finite li dentro, delle converse blu. Forse erano vecchie, avranno circa 3-4 anni. Presi tutti i vestitini e li misi in uno scatolo di plastica trasparente e li sistemai li dentro. Presi lo scatolo e lo misi di fianco all'armadio. Ma, il carattere era l'unica cosa che forse non sarebbe mai potuto mai cambiare, ma come dice Justin Bieber, 'Never say never'. Però una parte diceva di restare in me stessa, e non cambiare per nessuno, ma era anche una soddisfazione personale. Presi lo zainetto blu e staccai i fiorellini sopra, mettendo dei teschietti. Si vestivano così le persone cattive? Presi gli abiti di prima e li posai. 'Domani metterò questi' dissi prendendo un jeans nero con una maglia da scheletro. Tirai fuori un cartoncino e ci disegnai un teschio enorme, e lo attaccai sopra un frontino. Ora dovevo solo aspettare domani. Ero fuori scuola, come al solito in orario. Notai Ariana, e a passo spedito andai verso di lei. 'Ciao!' Dissi saltando su di lei e sorridendo come se nulla fosse. 'Oddio, cosa hai fatto?' Mi domandò terrorizzata lasciando l'amica parlare da sola. 'Meddi aspetta un attimo, arrivo subito.' Disse Ariana, e l'altra, che doveva chiamarsi Meddie, annuì. Andiammo un po più a disparte e mi guardo da testa ai piedi. 'Cosa ti sei fatta? Una canna?! Sei ridicola con questo teschio in testa!' Disse per poi smontarlo dal frontino. 'Poi questa maglia! Cioè, non ti rappresenta a fatto!' Mi urlò lei. 'Tu avevi detto di cambiare!' Le risposi a ripicca io. 'Ma non così, Ti avevo solamento chiesto di non vestirti da Hippie e di non farti mettere i piedi in testa, ma non di arronzare a stile punk.' Disse d'unfiato. 'Facciamo una cosa, fa come vuoi, sei libera, ma voglio darti un consiglio, cambia carattere sei troppo sempliciotta.' Disse Ariana. Abbassai lo sguardo e annuì dirigendomi all'interno dell'edificio che doveva chiamato carcere, e non scuola. Mi recai a passo spedito verso il mio armadietto e lo aprì componendo il codice. Sfilai il mio libro di biologia. Prima di ritornare in classe feci un salto al bagno, Entrai e appoggiai il libro e la sa sul freddo marmo e presi un codino. Mi tolsi la traccia finta dalla testa e avvoldi i capelli in una sola e lunga treccia rossa. Soddisfatta misi il mio cappellino ricamato bianco e mi diressi in classe. Ricordai in tempo di aver dimenticato il libro di scienze e ritornai all'armadietto. Ricomposi il codice e aprì l'armadietto sfilando il libro. Lo misi in borsa e richiusi l'armadietto. Mentre mi voltai notai una mano alla destra del mio volto che non mi permetteva il passaggio. 'Io dovrei passare, se non ti. dispiace..' Dissi timidamente. 'Eh no bella la mia rossa. Dobbiamo quello che abbiamo iniziato ieri.' Ricordai le parole di Ariana e subito dopo tirai un calcio dritto dritto nelle palle di Malik. 'Ora togliti dalle palle' Dissi e per poi andarmene soddisfatta. ​
  
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