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Autore: Alcione    11/09/2013    3 recensioni
E se Molly Weasley vi schiudesse alcune pagine del suo diario? Cosa altro potremmo sapere su un personaggio che pensiamo di conoscere cosi bene? Un arco temporale che va dagli anni ’60 fin oltre la Seconda Guerra Magica.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabian Prewett, Famiglia Weasley, Gideon Prewett | Coppie: Arthur/Molly
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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1 Luglio 1961
Sto guardando Hogwarts allontanarsi a poco a poco, presto sarà solo un puntolino nero all’orizzonte che verrà man mano coperto dagli alberi. La rivedrò tra ben due mesi. Il treno sta accelerando, gli schiamazzi sono forti sul treno, sono tutti contenti che la scuola sia finita, finalmente potremo saggiare la ritrovata libertà dai compiti, dalle lezioni, e goderci il tutto per le prime quattro settimane; poi pian piano, Hogwarts comincerà a mancare a tutti gli studenti, mancheranno i suoi corridoio, mancherà il parco, il lago, svegliarsi sotto una coltre di neve, mancherà il cielo della Sala Grande, e forse mancheranno anche i prof. Tutti cominceranno a fare il conto alla rovescia fino al 1 Settembre. Ma per ora, siamo finalmente in vacanza!!
 
5 Agosto 1961
Sally ha inviato gufi a tutte per invitarci a passare qualche giorno nella sua casa di Brighton. Fabian e  Gideon hanno un po’ storto il naso quando a tavola ho chiesto il permesso a mamma e papà di poter andare
“In casa dei Serpeverde?” hanno chiesto in coro, io li ho fulminati con lo sguardo
“Non vado a casa dei Serpeverde, vado a casa di Sally! Sally avete presente? Una delle mie migliori amiche, la ragazzina che voi avete cercato di …” ho lasciato la frase in sospeso, e a giudicare dalle loro facce sbiancate avevano capito che mi sarebbero bastate pochissime parole per spiattellare tutte le loro malefatte  ai miei, e loro sanno quanto i miei possono essere poco propensi a sorvolare sulle loro marachelle. Non che mamma e papà non ricevano almeno una volta al mese dei gufi in cui li si avverte che i due ne hanno combinata un'altra delle loro, ma le volte che l’anno passata liscia sono state molto di più. Pagheranno caro il mio silenzio, huhuhuhuhu! Mamma e papà hanno alzato lo sguardo su noi tre che con i bocconi a mezz’aria avevamo già ingaggiato un furiosa battaglia di sguardi
“Ok time out! Preferisco non sapere ciò che non sono venuta a sapere fin’ora di ciò che accade a scuola, quindi continuate e tenerlo per voi, e Molly certo che puoi andare dai Parkinson cara. Chiedi a Sally come dobbiamo organizzare la partenza!”
Ho spedito immediatamente Errol da Sally non appena finito di pranzare. Speriamo mi risponda presto!

7 Agosto 1961
Sally ha risposto, e insieme alla sua lettera sono arrivate anche quelle delle ragazze. Sono tutte eccitatissime!! Erika verrà a stare da me due giorni prima di partire per Parkinson Manor, mentre Nancy e Agatha verranno il giorno prima della partenza. Fabian, Gideon  e papà hanno già i capelli drizzati sulla testa per quella che loro hanno cominciato a definire l’invasione degli ultracorpi in casa Prewett, mentre mamma è tutta una pasqua per l’arrivo di tutte queste femminucce in casa, ora si che si sente in netta maggioranza hahaha!!!

10 Agosto 1961
La casa è invasaaaaaaaa!!! Invasa da femmine!! Muhahahahahah. Fabian e Gideon si sono barricati in camera. Fuori dalle mura di Hogwarts non sono nient’altro che un dodicenne e un tredicenne  inermi e indifesi al cospetto di noi cinque femminucce, sfacciatamente spalleggiate da mamma, e noi ci prendiamo tutti i vantaggi della situazione, mentre papà è schifosamente neutrale, l’unica cosa che ha chiesto è che non venisse invaso il suo spazio vitale. Ci siamo chiuse in camera e abbiamo cominciato a scambiarci i vestiti,  a controllare quanto le nostre tette fossero cresciute in un mese di separazione, e Agatha ci ha rivelato di aver avuto il suo primo ciclo qualche settimana fa. L’abbiamo tempestata di domande, e lei rossa come un peperone ci ha raccontato l’accaduto. Era pomeriggio, e aveva dei dolori al basso ventre già da diversi giorni, ma non ha pensato che poteva essere arrivato il momento. Quando è andata in bagno e si era ritrovata gli slip macchiati di sangue, ha detto di aver gridato come un ossessa, la madre è corsa da lei e l’ha abbracciata forte, mentre il padre nascosto dietro la porta è arrossito fino alla punta delle orecchie prima di scappare via. Nel giro di un paio d’ore si è ritrovata la casa invasa da zie, nonne, e cugine che le facevano gli auguri. Ora si che cominceranno a spuntarle le tette! Maledetta lei! Io sono ancora piatta come una tavola!
 
12 Agosto 1961
E’ venuta a prenderci l’elfa domestica dei Parkinson. Ezra. Era vestita solo di un cencio sporco e si è profusa in un profondissimo inchino quando si è materializzata in salotto
“Buongiorno signor Prewett e signora Prewett, io sono Ezra l’elfa domestica della famiglia Parkinson sono qui per prendere le signorine e portarle a Manor Parkinson!” E’molto giovane a giudicare dalla pelle tesa e dalla parlantina veloce. Ha dei modi un po’ affettati, ma dopotutto è l’elfo domestico di una delle più antiche casate di Purosangue. Ci siamo affrettate a salutare i miei e io ho schioccato dei fortissimi baci sulle guance dei ragazzi prima di raggiungere il fianco di Erika prenderla per mano e smaterializzarci tutte insieme da casa mia, per materializzarci a Manor Parkinson. La Materializzazione è stata fichissimaaaaa!!! Si, magari lo strappo all’ombelico non è stato proprio piacevole e nemmeno sentirsi il cervello pigiato nel cranio, ma wow che sballo!!! Non appena abbiamo toccato terra, (schiantate forse è il termine più corretto), mentre le altre rimanevano carponi a boccheggiare, sono stata investita immediatamente da un fortissimo odore di mare e di alghe secche, tutt’intorno a noi verso est era prato a perdita d’occhio mentre a ovest oceano, infinito, meraviglioso, azzurrissimo oceano. Non ho mai visto l’oceano, non pensavo che potesse mozzarmi il respiro cosi. Immenso, potente e maestoso: questo ho pensato quando ho visto le onde infrangersi sulla scogliera in un tripudio di schiuma bianca e schizzi. La dimora di Sally, (assolutamente riduttivo chiamarla casa) si ergeva quasi a strapiombo sulla scogliera, incorniciata dall’alto mando erboso a eccezione di un vialotto sterrato che conduceva all’abitazione. E’ sul quel vialotto che io e le miei amiche ci siamo materializzate, il tempo di  dare una rapida occhiata al paesaggio che Ezra ci ha subito condotto entrò i confini del Manor. Non appena attraversato il cancello, una figurina dai lunghissimi ricci biondi si è fiondata verso di noi. Sally ci è saltata praticamente al collo. Siamo di nuovo insieme. E’ assurdo pensare come ci siamo mancate, dopotutto la scuola è finita da poco più di un mese, e tra poco meno incomincerà di nuovo, ma noi cinque ci siamo trovate cosi bene insieme che quasi ci manca l’aria a stare lontane le une dalle altre. Sally ci ha fatto subito gli onori di casa. La cosa che personalmente mi ha sconvolto di più, è stata sapere che la villa di Brighton è grande nemmeno la metà di quella di Londra. La casa è sviluppata tutta su un piano, (la costruzione è abbastanza recente se vogliamo) ed è stata eretta, a quanto ho capito, per usufruirne da residenza estiva, quindi moltissime sale o sono costituite da verande decorate con vetri coloratissimi in stile Art Neveau, o hanno dei luminosi portici all’esterno. Le nostre stanze ad esempio, tutte comunicanti tra di loro, hanno delle porte finestre che immettono sul giardino posteriore della casa tramite un delizioso patio in legno chiaro, una cosa di un eleganza spaventosa a mio parere! Fosse per me ci vivrei tutto l’anno in una casa cosi! Dopo esserci sistemate Sally ci ha presentato ai suoi genitori. La madre, Cassiopea Avery ha gli stessi capelli ricci biondo grano della figlia, è alta e flessuosa, indossava una lunghissima veste color pastello, aveva l’aria di chi è convinto che tutto gli sia dovuto. Il padre Ishmael Parkinson è un uomo alto e panciuto, il doppio petto quasi esplodeva sotto la pressione che esercitava il suo pancione, ha dei folti baffoni neri e capelli rasati, indossava un completo da mago grigio scuro con strisce verticali rosse. A vederli vicini era una buffa accoppiata. Lei sembrava una regina del medioevo, lui un mangiafuoco del circo. Lui di gran lunga è stato molto più cordiale nei confronti di noi Grifondoro, la madre pareva quasi disgustata dalla nostra presenza. Spero che Sally non si sia accorta che la madre ha arricciato un po’ il naso quando ha stretto la mano a Agatha e Nancy, loro due di sicuro l’hanno visto, ma come me, pensano che non sia il caso di rivelarlo alla nostra amica, la cosa la metterebbe solo in imbarazzo. E pensandoci bene la signora Parkinson non dovrà subire per molto la nostra presenza davanti ai suoi illustrissimi occhi, abbiamo già deciso di passare fuori tutto il tempo a nostra disposizione! E tanti cari saluti alla signora Parkinson!

Prima di tutto vorrei ringraziare chi mi segue, e soprattutto chi trova due minuti per recensire con tanta costanza, buoni consigli, e apprezzamenti. Grazie di cuore davvero. Piccolo avviso, rileggendo i capitoli già pronti mi sono accorta che manca davvero qualcosa che attiri l’interesse e sopratutto di star trascurando un epoca meravigliosa e ricca di novità come gli anni ’60. Bene, mi sono venute un po’ di idee che fanno davvero al caso mio, e ci saranno diverse novità che spero vi piacciano.  Vi prego dunque di perdonare il mio ritardo nella pubblicazione dei prossimi capitoli. Un bacio a tutti!!   



 
  
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