Capitolo 2: IL RITORNO È passato quasi un anno dalla sua partenza,mi sento così vuota senza di lui,per fortuna c’è lei, Bea che riesce a colmare quel vuoto. Bea è la mia migliore amica, è bellissima capelli rossi ricci,spesso li tiene raccolti facendo comparire il suo viso, carnagione chiara e occhi azzurri. Tutte le sere faccio lo stesso sogno … rivivo ogni singolo attimo del nostro addio, rivedo Harry con gli occhi lucidi, mi abbraccia e se ne va,promettendomi che un giorno sarebbe tornato. Durante la notte mi sveglio e urlo il suo nome a squarcia gola e solo Bea è capace di calmarmi, asciugandomi le lacrime che hanno bagnato completamente il mio viso pallido. Ho passato un periodo bruttissimo,la scuola era out per me e provavo piacere nel tagliarmi le vene. Se Harry lo venisse a sapere crollerebbe, ma penso che si sia dimenticato di me. Da quando è stato messo insieme ad altri ragazzi in una band non ho più avuto sue notizie. In un batter d’occhio la nostra amicizia è andata in frantumi, mi ricordo ancora quella promessa fatta alla fine dell’ estate, avevamo all’incirca 5 anni. Poi tutto è cambiato, lo sapevo non dovevo convincerlo a fare quella stupida audizione. Per colpa mia ora non ho più lui, che stupida. Mi alzo,barcollo ancora per colpa del sonno,scendo le scale cautamente, Bea è sul divano che guarda una delle tante puntate di XFactor USA. -Buon giorno Bea- -Buon giorno dormigliona,la colazione è pronta in cucina- -Oh grazie Beba- -ahah e dai lo sai che non mi piace quel nomignolo- -ahah scusa BEBA!- Mi piace da morire farla arrabbiare di prima mattina,mi da il buon umore. Corro in cucina e trovo sul tavolo tre fette biscottate con un po’ di nutella e un bicchiere di succo d’arancia. Mi siedo e mando giù con gusto la colazione preparata da Bea, dopo di che prendo il bicchiere e lo infilo nella lavastoviglie. Lascio la cucina e mi butto sul divano di casa assieme a Bea: -Ele vaia vestirti presto!- -perché?- -hai intenzione di stare con la maglietta di Harry tutto il santo giorno?- -no, hai ragione … vado subito- Salgo immediatamente al piano di sopra, tiro fuori la mia maglietta dell’ Hard Rock di Venezia e dei pantaloncini neri, niente scarpe, adoro andare in giro per casa scalza, mi ricorda Harry, lo faceva sempre. Rifaccio il mio letto, a farmi compagnia c’è la mia canzone preferita, Torn cantata da Harry. Rimetto a posto la miriade di pupazzi sopra al mio letto, ma ho una sensazione strana, una presenza … la presenza di una persona che mi è mancata per un anno … mi giro e … -Ele …- -Harry(?)- -ti avevo detto che sarei tornato …- -Cosa?Sei tu?- -Si Elenina- Mi butto a capofitto tra le sue braccia, l stringo forte, non voglio farmelo scappare di nuovo, non voglio che mi lasci sola per un'altra volta. Lo guardo attentamente, è cresciuto in altezza,i suoi ricci sono molto più lunghi. -Se cambiato- dissi abbassando lo sguardo. -Tu dici? Ma no … sono sempre io il tuo Harry- Sento prendere il mio viso tra le sue mani, mentre le lacrime mi scendono dagli occhi. -Perché piangi?- mi domanda. -Mi sei mancato …- -Lo so Ele, anche tu e non sai quanto. Ti ho lasciata a malincuore,credimi. Hai ancora la collana ce ti ho regalato?- -Si, non l’ho mai tolta.- -Bene,brava la mia piccola …- Avvicina la mia fronte alla sua bocca e mi lascia un bacio piene d’ affetto, io ricambio dandogli un bacio sulla guancia … lo abbraccio, è muscoloso, me lo hanno cambiato il mio Harry. -Ora sono qui, non piangere Ele…- -non mi lasciare più- -promesso cucciola,se mai dovessi partire per andare in capo al mondo tu verrai con me- -oh Harold- Ci buttiamo sul letto, io gli accarezzo i suoi morbidi ricci, perfettamente arricciati, lui sorride e si mordicchia il labbro. È bello riaverlo di nuovo a casa.