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Autore: _SMRZ_    11/09/2013    1 recensioni
Ciao gente :) Questa storia parla dell'ultimo anno ad Hogwarts dei Malandrini, di Lily e di tanta altra bella gente! Ovviamente vi chiederete: perché dovrei leggerla? Be, chiaramente perché è fantastica! Quindi leggetela tutti e commentate! ;) (Bene possibilmente)
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Remus
 
Merlino mi sento morire… stanotte c’è la luna piena, ma già adesso mi sembra di essere la la per trasformarmi. Certo, de quando quegli imprudenti dei miei amici hanno deciso di mettere a rischio la loro vita per aiutarmi la cosa va meglio, ma questo non significa che prima e dopo la trasformazione non mi senta uno straccio.
-Dov’è la mia cioccolata? – urlo all’improvviso, prima della luna piena adoro sbranarmi chili e chili di quel tesoro zuccheroso.
- Cosa? – mi chiede James che sta ancora rimuginando sulla Evans.
Poco prima ci siamo incontrati per decidere cosa fare, abbiamo deciso che per adesso ci limiteremo ad osservare e ascoltare, anche se Sirius si è dichiarato contrario, secondo me lui avrebbe preferito mettere il veritserum nel succo di zucca di tutti gli Slytherin e poi interrogarli ad uno ad uno, magari cruciandoli.
James invece è ancora contrariato visto che Silente ha fatto entrare Lily nell’Ordine, lei naturalmente l’ha mandato al diavolo e gli ha detto di non immischiarsi più, altrimenti gli avrebbe trasfigurato la testa in un calamaro.
A volte mi chiedo come Lily possa essere così cieca e non capire che James è seriamente innamorato di lei.
-Dov’è la mia cioccolata? Sai quella svizzera che Frank mi ha regalato quella volta che ci è andato in vacanza… -
- A quella… - continua a dire lui assente –l’ho mangiata per tirarmi su il morale, sai dopo la storia della testa di calamaro –
Cosa?!?!? La mia preziosa cioccolata svizzera spazzata via in meno di due secondi?!? Ok, calmo e rilassati, uno, due, tre, quattro… Oh al diavolo!
-Pietrificus Totalus – James cade a terra mentre Sirius ci guarda ridacchiando, sicuramente sta pensando che si può divertire con James senza essere lui colui che subirà la sua furia da donnicciola. La suddetta fanciulla mi guarda con espressione confusa, per fortuna è caduto a faccia in su altrimenti, con ogni probabilità, si sarebbe rotto il naso.
- James Potter – inizio io con tono da avvocato girando attorno al suo corpo immobilizzato – Sei accusato di essere un vile ladro di cioccolata, e, dopo aver consumato il suddetto efferato reato, avresti anche avuto la sfrontatezza di mangiare il prezioso bottino. Hai qualcosa da dire a tua discolpa? –
Lui mi guarda con occhi sarcastici
-Bene allora, ti condanno a subire la tortura del “fesso immobilizzato”! Mia fedele ciurma mi aiuterete? – chiedo girandomi verso i malandrini non traditori.
Sirius annuisce fedele, da un momento all’altro mi aspetto anche di vederlo scodinzolare.
-Bene allora si va in Sala Comune – grido indicando la porta come un condottiero.
- Si signor capitano! – dice lui portandosi una mano alla fronte.
- Non ho sentito bene – sbraito io girandomi verso Peter.
- Si signor capitano! – ripetono entrambi in coro.
- Beeeeeeeeeeene – forse dovremmo smetterla di guardare spongebob durante le vacanze…
 
***
 
È davvero appagante vedere James immobilizzato e attaccato al muro della Sala Comune, soprattutto perché lo abbiamo posizionato davanti alla poltrona della Evans, che deve passare tutto il pomeriggio a studiare, e lui non può ne infastidirla ne chiederle di venire ad Hogsmeade con lui. Inoltre non può passarsi le mani tra i capelli, che tragedia.
 
 
James
 
Era già molto entusiasmante che i miei più cari amici mi volessero appendere al muro della Sala Comune per umiliarmi, ma mettermi davanti alla Evans è un tortura. Ho passato l’ultima mezzora a contare le lentiggini che ha sul viso, ma comincio a sospettare che sarebbe come contare le stelle nel cielo…
L’unica cosa che mi rincuora è che stasera c’è la luna piena, e quindi saranno costretti a liberarmi a breve, sono sicuro che Remus si sarebbe sentito in colpa comunque, ma Sirius lo avrebbe fermato, invece visto che stanotte c’è bisogno di me saranno costreti a liberarmi.
Naturalmente andrò ad aiutare Remus, non voglio neanche immaginare cosa deve aver voluto dire trasformarsi da solo per cinque anni, e rabbrividisco al solo pensiero che per ben due anni ha dovuto affrontare tutto questo tenendoci all’oscuro.
 
-Ehi Sirius,dove sono Remus e Frank? – chiedo osservando il cielo dalla finestra del nostro dormitorio, la luna piena è bianca come la neve.
-  So che Frank è in biblioteca a studiare, il poveretto è veramente una frana in pozioni e sta cercando di recuperare, invece Remus a quanto pare è andato di nuovo ad aiutare la McGonagall con quel progetto di trasfigurazione… - Mi dice pigramente mentre fruga nel suo baule alla ricerca di chissà che cosa.
- Di nuovo? Anche il mese scorso è andato ad aiutare la McGonagall, dovrebbe farsi pagare, anche perché il giorno dopo è talmente stanco che passa tutto il giorno a dormire! –
- Già ma come sai lui è una persona altruista! 
La luna illumina il letto di Remus sinistramente, come se volesse mostrarmi qualcosa
– Non trovate che sia strano… -
-Cosa – mi chiede timidamente Peter
- Che la McGonagall abbia scelto lui per questo progetto… non avrebbe dovuto scegliere qualcuno più grande? Dopo tutto siamo solo al secondo anno… -
- Magari le serve per qualcosa che riguarda studenti ancora alle prime armi – risponde Sirius con un alzata di spalle.
- Già, ma a quel punto non avrebbe chiesto a noi…  modestamente la McGonagall mi ha detto che sono uno degli allievi più bravi che abbia mai avuto – per una volta no sto cercando di vantarmi, sono stranamente inquieto.
- In effetti… - concorda Peter
- E poi questo progetto ha dei tempi davvero strani, insomma chi mai lo porterebbe avanti incontrandosi una volta al mese? –
Mi giro nuovamente verso la luna, ma che diavolo ho? Dopo tutto non è mica la prima volta che c’è la luna piena, come quel giorno che tutti e quattro siamo saliti sulla guferia per fare una specie di campeggio, no aspetta, Remus non c’era, sicuramente era dalla McGonagall.
Oh quando avevamo trovato la sala comune degli Slytherin e l’avevano sommersa con l’acqua del lago, la McGonagall ci aveva costretti a pulire le padelle sporche in infermeria. Che strano anche quella volta Remus era assente, e non era certo per colpa della McGonagall, perché eravamo al primo anno e questa storia del progetto no era ancora cominciata. Ne sono certo perché lui ci avrebbe fermato visto che avevamo spaventato a morte il povero Peter con storie su vampiri e lupi mannari…
Lupi mannari, lupi mannari, lupi mannari… queste parole mi riecheggiano nella mete come se qualcuno le stesse urlando con un sonorus. Non può essere…
-Sirius – chiamo, capisco di essere impallidito, anche perché la voce mi si è ridotta ad un sussurro – ti ricordi i giorni esatti in cui Remus è andato dalla McGonagall? –
- No, ma lui li ha segnati in quella specie di libretto babbano –
- Sai dove lo tiene? –
Lui si avvicina al suo letto e tira fuori un piccolo rettangolo nero da sotto il cuscino. Remus una volta mi aveva spiegato che era un libro dove scrivi quello che devi fare, per ricordartelo, e in ogni pagina c’è sento giorno, mese, anno, santo cristiano a cui è dedicato quel giorno e… fase lunare.
-Dai qua! – dico io strappandoglielo dalle mani
- Ma che diavolo ti prende? – Mi chiede lui mentre mi guarda sfogliare febbrilmente le paginette.
Merda, coincide tutto, ogni singolo giorno, anche dell’anno scorso. Merda.
Mi giro verso la luna che adesso sembra stia illuminando il cuscino di Remus, sotto il quale si trovava il taccuino, come se la cosa fosse ovvia.
-Ma che diavolo ti prende? – mi ripete nuovamente Sirus.
- Non ti sei mai accorto che Remus manca sempre una volta al mese, solo la notte, e poi il mattino dopo non si fa vedere per tutto il giorno, e questo non solo quest’anno, ma anche lo scorso. Non ti sei mai accorto che prima di queste sparizioni misteriose, che stranamente coincidono con le notti di luna piena, sembra sempre uno straccio e perde l’appetito. Non ti sei mai accorto che ogni volta che parliamo di mostri e storie del terrore si incupisce e diventa all’improvviso apatico? –
Vedo Sirius che fa due più due – Remus è un lupo mannaro – sussurra lasciando schiantare a terra tutte le sue provette, che aveva appena recuperato dal baule.
Fuori la luna sembra sbeffeggiarci, incurante di tutto e di tutti.
 
***
 
Abbiamo passato tutta la giornata in silenzio, ora è l’ora della verità. Apro la porta trattenendo il respiro.
-Ciao ragazzi! Che avete fatto di bello oggi a lezione? – sembra così magro, come abbiamo fatto a non accorgerci che ogni volta tornava così pallido e provato.
- E più interessante sapere cos’abbiamo fatto ieri notte – dice Sirius calmo. So perfettamente che questa cosa l’ha ferito, e vorrebbe solo prendere Remus a pugni per averci tenuto all’oscuro, ma la sua educazione Black non viene meno neanche adesso.
- Cioè? –
- Oh sai – comincio io – siamo stati tutta la sera a chiacchierare e a guardare il cielo, ieri la luna piena era veramente splendente hai notato? –
- Emm non ho passato tutta la notte con la McGonagall ricordate? – sembra nervoso, forse ha capito. Sento Peter squittire irrequieto.
- Smettila di raccontarci balle, Remus! Noi sappiamo… – Sirius ha la voce talmente rocca da non sembrare più lui…
- Oh… come l’avete scoperto? – sembra che sia sul punto di piangere, poverino, ma adesso dobbiamo essere forti…
- Ieri mi sono casualmente accorto che mancavi sempre nelle notti in cui c’era la luna piena. Pensavi che ci avresti potuto prendere in giro per sempre? – intervengo io.
- No – parla con un tono talmente basso che quasi non si riesce a sentirlo – Mi dispiace… avevo detto a Dumbledore che la cosa non avrebbe funzionato… vi chiedo solo di aspettare che me ne sia andato prima di raccontarlo a tutti… -
- Ma di che diavolo stai parlando! – era forse uscito fuori di testa?
- Sentite non prendiamoci in giro… sapete che sono un lupo mannaro, un mostro, e probabilmente avrete già parlato con le vostre famiglie, che a loro volta avranno bombardato di lettere Dumbledore, quindi non mi resta che fare le valigie e sparire dalla circolazione – conclude.
- Porca Morgana sei un’idiota! È questo che pensi di noi? Che ti avremo denunciato alle nostre famiglie? – credo che a breve Sirius se lo mangerà, e non avrebbe tutti i torti.
- Ma, ma…  -
- Credevi che noi ti avremmo mandato via’? – chiedo in un soffio.
- I-io sono un mostro – dice come se stesse cercando si convincerci – io faccio del male alle persone! Non ho il diritto di restare qui, con la gente normale e sana come voi! –
- E io che ti reputavo intelligente – borbotta Sirius
- Remus tu sei la persona più buona che io conosca, non faresti mai del male a nessuno! – lui mi guarda come se fossi pazzo.
- Io sono un mostro! Certo che faccio del male alle persone! – si sta leggermente alterando, e Sirius continua a scuotere la testa incredulo.
- Tu non sei un mostro, sei una bellissima persona che ha un… piccolo problema peloso! – Remus mi guarda come se gli avessi parlato in aramaico.
- Cosa? –
- Tu non sei un mostro, sei un’idiota! Noi non ti denunceremo mai, anche se ci hai mentito! Ti vogliamo bene! – l’ultima parte sembra che Sirius l’abbia sputata fuori a fatica, si sa che non è un grande amante delle manifestazioni d’amore.
- Mi volete bene, anche se sono un mostro? –
Oh al diavolo! Corro è abbraccio Remus con tutta la forza che ho nelle braccia. Sirius mi guarda contrariato, ma acchiappo anche lui, e poi Peter ci segue a ruota.
-Remus come hai anche solo potuto pensare che non ti avremmo accettato? Ti sottovaluti così tanto? – chiedo liberandolo dalla mia morsa.
- Io sapevo che voi eravate persone fuori dal comune, ma addirittura questo… è… è… Grazie – ci guarda in faccia e vedo che ha le guance bagnate.
- Ma che fai piangi – dico io stupito, senza accorgermi che anche io ho aperto i rubinetti.
- Per le mutande di Merlino siamo uomini noi! Smettetela di piangere come donnicciole – non mi freghi Sissi, lo vedo che anche tu hai gli occhi lucidi
– E tu! – dice girandosi verso Remus – cerca di farti spuntare un’autostima… e logico che ti avremmo voluto bene lo stesso! –
A questo punto non riesco più a trattenermi e scoppio a singhiozzare, mi getto verso Remus e lo butto sul letto.
-Ora naturalmente ci devi dire tutto! Come possiamo aiutarti? – Lui mi guarda con uno sguardo traboccante ti gratitudine e gioia.
Ma è Sirius ad intervenire – Diventiamo Animagus! –
-Cosa? –
- Certo! – esclama lui – i lupi mannari non fanno del male agli altri animali, e così potremmo seguirti nelle trasformazioni, so che sono molto dolorose… -
- Ragazzi non fa niente, posso sopportarlo, già è molto che mi abbiate accolto ma… -
- Che ti ho detto sull’autostima? –riprende Sirius minaccioso
- E poi, sarà divertente! - aggiungo io tra una risata e un singhiozzo.
Merlino Sirius ha ragione, sono proprio una femminuccia…
 

È ora, un lupo ulula forte verso la luna.
 
 
 



Buondì ragazzi! Spero che questo capitolo vi aiuti a dimenticare l’imminente sciagura che sta per abbattersi su tutti noi, l’inizio della scuola. Tatatatataaaaaaaaaaaaa
Alcune comunicazioni di servizio, come forse avrete intuito la parte colorata è un flashback. Quando ho iniziato la storia volevo parlare del settimo anno, ma questo non vuol dire, che di tanto in tanto, non possa scrivere dei capitoli su dei momenti importanti della vita di protagonisti. Per differenziarli ho cambiato il colore del testo, e per James ho scelto il rosso, non chiedetemi perché ma gli calza a pennello, penso che centri anche con i colori Gryffindor.
Comunque se non vi va a genio l’idea potete farmelo sapere, le critiche sono sempre ben accette.
Ringrazio ancora tutti coloro che mi recensiscono e mi seguono ( Mago Natale sarà molto generoso con voi quest’anno ) e spero che continuate.
Baci :D
  
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