Ormai è passata una settimana.
La sveglia comincia a suonare, Harry si gira nel letto cercando il corpo di Lou, cerca quel corpo che ogni mattina doveva, con tanto impegno e dolcezza, svegliare. Quel corpo che ogni mattina era sempre sorridente e pronto a dire 'buongiorno haz'.
Brevemente il riccio si ricorda che il suo Boo non è li, il suo Boo come minimo sarà in giro con Eleanor per qualche foto. Poche cose gli fanno più male di vedere la mano del suo Boo intrecciata a quella di Eleanor.
Non riesce proprio a guardarli insieme, non perché lei non è di suo gradimento ma per pura e semplice gelosia. Per gelosia della loro libertà di andare in giro abbracciati e baciarsi in pubblico, cosa che lui non potrebbe mai fare. Il cellulare comincia a vibrare e vede un sms apparire sullo schermo
"cupcacke non essere arrabbiato con me, ti prego. Non potrei sopportarlo. Prendiamoci solo una pausa per riflettere. Tuo Boo"
Nel prendere il cellulare le mani di Harry cominciano a tremare, lentamente sblocca l'iPhone con il dito indice comincia a rispondere a quel messaggio.
"Boo, mi manchi."
Tre semplici parole che il riccio sperava facessero cambiare idea a Lou.
Il sole comincia a salire alto nel cielo. Le nuvole si aprono e si riesce a scorgere un poco di azzurro nel monotono grigiore londinese di metà ottobre.
"Alle 14.30 in studio di registrazione. Niall x"
Accorgendosi che sono già le 12.30 Harry corre in bagno. Non riesce a guardarsi allo specchio. Non riesce a vedere i suoi occhi gonfi di lacrime. Non riesce a guardare verso gli spazzolini, si gli, di spazzolini ce ne sono due. Uno blu e uno verde. Si butta dell'acqua congelata sul viso e fissa la sua immagine riflessa nello specchio. Si sente vuoto.
Entra in camera e aprendo l'armadio gli arriva una nuvola di profumo di louis, quell'odore strano che aveva sentito per la prima volta abracciandolo ai tempi di xfactor. Non era mai cambiato. Haz infatti odiava quando Lou tornava 'profumando' di eleanor. Si, non riusciva a sopportarlo.
"Come stai?" Dice Liam vedendo l'amico entrare con testa china nella sala di registrazione.
"Vorrei dirti che sto bene ma non è così"
"Te lo ripeto, andrà tutto bene. Ho parlato con louis" gli occhi del riccio si illuminano.
"C..cosa ti ha detto?" "Ti ama..ma"
"Cosa ma?"
"Vuole provare a stare un po' da solo"
" vorrei solo sapere cosa ho fatto di sbagliato, dio!"
"Buongiorno" dice con tono basso Louis entrando nella sala, con quel tono che usava solo nei momenti in cui era obbligato a stare lontano dal suo cupcacke preferito.
"Ehi" dice Harry alzandosi di scatto. 
"Ehi cupcacke, mi accompagni un attimo giù? Voglio parlarti..." Louis abbozza un sorriso.
"Tutto mi ricorda te in quella casa, ho deciso di venderla" Dice Harry non appena escono dalla sala di registrazione.
"C..cosa? Harry, no.."
"Non ho bisogno di tutto quello spazio, sono solo"
" non farlo,ascoltami"
"Se mi dai una motivazione valida per non farlo, non lo farò"
"È il simbolo del nostro amore."
"Lou non dire così, ti prego"
"È il posto dove per la prima volta abbiamo fatto l'amore." Entrambi sorridono
"ti ricordi?" Dice louis ridendo
"Beh, ahahah avevo anche fatto un tweet ' nervoso' alle 2.03 " entrambi scoppiano in una sonora risata, haz abbraccia Lou ma lui non ricambia.
"Cosa c'è che non va?" "Voglio essere davvero sincero con te, la decisione di dovermi allontanare non l'ho presa io"
"Non ti capisco"
"Mi hanno obbligato haz, mi hanno detto che se non l'avessi fatto avrebbero fatto di tutto per ostacolarci e noi ci saremmo stati ancora più male"
"Ma chi è stato?" Lou abbassa gli occhi e infila le mani in tasca, continua a fissarsi la punta delle vans blu.