Ciao! grazie
mille di tutto: continuo con 2 recensioni J
Il lunedì mattina era
arrivato.
Feci sempre le stesse cose prima di
dirigermi
vergognosamente a scuola.
Ma che figura ci avrei fatto con
Niall Horan? Dovevo
parlargli.
Arrivai all’entrata,
sfregai le mie scarpe bagnate dalla
pioggia sul tappetino messo appositamente per non sporcare .
Decisi che se avrei aspettato
dagl’armadietti lo avrei
certamente (e sfortunatamente) incontrato.
Bene.
A fanculo le paure.
Aspettai 5 minuti, 10 minuti, 15, 20
ma niente.
Mi diressi verso l’aula.
‘tanto qui nessuno si fa
vivo..’- pensai tra me e me.
‘ma guarda chi si vede,
ciao piccola!’-una voce alle mie
spalle non tanto lontana.
La mia mano si bloccò
sulla maniglia della porta, i miei occhi
verdi si spalancarono e la mia mano cominciò a tremare.
Mi girai di scatto appoggiando la
mano sullo stipite della
porta fredda.
Mi si avvicinò a me: la
mia testa era rivolta verso l’alto
per colpa della mia statura, i suoi occhi erano puntati nel mio verde.
Appoggiai i palmi delle mie mani
sulle sue spalle evitando,
così, di farlo avanzare più di quanto avesse
già fatto.
‘ascolta.’-
iniziai io.
I miei denti e le mie labbra
cominciarono a tremare, non
avevo mai immaginato di ritrovarmi in una situazione simile.
‘uuuhh, si fa dura la
ragazza! Sei ancora più eccitante
quando sei arrabbiata’- pronunciò lui con stampato
un sorrisetto sulla faccia.
‘noi dobbiamo
parlare.’- dissi secco.
‘e di cosa?
ahah’- disse lui sempre con quell’espressione.
‘dimentica tutto
ciò che è successo sabato, ero ubriaca
fradicia ’-cercai di spiegare.
‘ah davvero?’ -
disse in modo ironico- ‘a me non
sembrava..’- disse lui sempre ironicamente.
‘ lo ero.’
‘bhe, non penso che a
coloro che lo racconterò lo
sapranno..’
‘sapranno
cosa?!?!’
‘che eri
ubriaca’- sogghignò.
‘tu non lo racconterai
proprio a nessuno’- dissi io
leggermente impaurita puntandogli l’indice addosso.
‘sennò..?’-
mi chiese con quel suo sguardo da pugni
morsicandosi il labbro inferiore e guardandomi le labbra.
‘sennò
sennò..’- pensai a trovare una soluzione.
‘facciamo così:
tu esci con me e io non lo dirò a nessuno’
Un ricatto. Non ci potevo credere.
‘uscire con te?’-
dissi incredula.
‘mercoledì alle
3, fuori da scuola.’- disse lui.
‘non illuderti, non
succederà proprio niente.’- dissi io.
‘si
vedrà..’
‘lo faccio solo per
me’
Mi rubò un bacio a stampo
e lo allontanai in tempo prima che
la sua lingua superasse le mie labbra.
‘a
mercoledì…….PICCOLA’-
concluse allontanandosi.
Mi lasciai scivolare lungo il muro
fino a ritrovarmi
rannicchiata al pavimento.
Delle lacrime segnarono il mio viso,
il quale situazione mi
ero cacciata?