Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Yssis    11/09/2013    1 recensioni
[five-shot (?)] [esperimento mal riuscito di HiroMido romantica (?)] [Happy Birthday Ice_Angel!]
La penna scorreva sul foglio bianco e Ryuuji non fece in tempo neanche a leggere quel che scriveva.
Non era la sua testa che guidava la mano, ma il suo cuore.
A Midorikawa sembrò persino che il tempo si arrestasse, permettendogli di mettere su carta tutte quelle parole che non era riuscito a dire al momento giusto.
Sperava solo di essere ancora in tempo.
::
“Era quasi un gioco. Era tutto un gioco, in effetti.
Eravamo bambini e ci volevamo bene.
E poi? Poi cos’è successo, che ci ha fatto allontanare così?
Che cosa può essere mai successo che non sia degno di perdono?”
Niente, infatti. Niente non è degno di essere perdonato, tutti hanno il diritto a una seconda possibilità, e infatti Midorikawa si era fatto risentire. Perché era pronto per perdonarlo.
E Hiroto nel silenzio di quella mattina piena di speranza, promise al sole e alle stelle che non l’avrebbe più lasciato solo né fatto soffrire, il suo Mido-chan.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2. Fiori di campo.

-E adesso dove la metto?! Dove la metto?!-
Ryuuji stava impazzendo.
“E’ possibile,” si chiedeva “Che per me scrivere una lettera a Hiroto è più facile che trovare il modo per dargliela?!”
Il problema del ragazzo dalla carnagione ambrata era proprio questo.
Aveva scritto una lettera carica di pensieri e sentimenti in meno di una sera, ma trovare il modo per consegnarla a Hiroto gli sembrava mille volte più complicato.
“Io,” si diceva, “Che sono sempre stato impulsivo e ingenuo, mi devo fare tanti problemi per dare a Hiroto una stupida lettera! Pazzesco!”

E più ci pensava, più si sentiva stupido.
In realtà, c’erano molti modi, ma a Ryuuji in quel momento non venivano in mente…
Continuava a camminare avanti e indietro per casa, alle cinque di mattina…
-Forse ho trovato! … No, non va bene. E se…! No, neanche… Ma, se fosse… No, non funzionerebbe mai…! AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHRRRRRRRRRRRRGGGGG!!-
Si tappò la bocca con le mani, ma ormai era troppo tardi.
Sentì dalla camera dei suoi genitori dei lamenti infastiditi, con molte probabilità a causa dell’urlo del ragazzo. Ma fortunatamente per lui, nient’altro.
Ancora rosso per l’imbarazzo, Ryuuji stette in ascolto, cercando di capire se aveva svegliato i suoi genitori.
Dopo una manciata di minuti di silenzio, si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo.
“L’ho scampata bella!” pensò, trattenendo una risata nervosa “Devo stare più attento…”
E continuò a passeggiare per la casa, alla ricerca di un’idea.
Consegnarla al postino non gli sembrava tanto sicuro, perché avrebbe potuto trovarla chiunque… e sarebbe stato alquanto imbarazzante…!
Presentarsi davanti a casa sua, così senza preavviso, a quell’ora… Hiroto non l‘avrebbe preso sul serio o peggio… Non avrebbe preso sul serio la lettera!

No. Serve un altro sistema.
Queste parole continuavano a rimbombare nella testa del povero Midorikawa, che ormai si stava scoraggiando.
Guardò la busta che teneva in mano e ripensò alla sera prima, mentre metteva tutte le riflessioni fatte in quei mesi su carta.
Ripensò alla spontaneità che l’aveva portato a scrivere, senza neanche dargli il tempo di rileggere.
Aveva sempre pensato che, con qualche errore, il testo scritto sarebbe parso al lettore più vero, più giusto, in qualche modo.
Mentre rigirava tra le mani quella busta, lo sguardo gli cadde sul comodino di fianco al suo letto. Sulla foto incorniciata, scattata molto tempo prima.
Gli occhi di Ryuuji cominciarono a brillare, mentre gli balenava un’idea in mente.
Scese di corsa le scale, facendo comunque attenzione a non fare tanto baccano.
Arrivato in guardino, si guardò intorno e sorrise, sorrise come non sorrideva da tanto…

***********

Tornato in camera, prese la busta e la sistemò con cura…
Alla fine, contemplò soddisfatto il suo lavoro, contento che fosse riuscito così bene.
Midorikawa teneva in mano un mazzo di fiori di campo: fiori bianchi come le margherite, fiori rossi come i papaveri, fiori gialli come i girasoli di campo, fiori viola, come le violette e fiori blu… come i nontiscordardimé.
Quei piccoli e non appariscenti fiori che venivano nascosti dai fiori più grandi e più colorati… Per Ryuuji i piccoli boccioli cerulei avevano un significato particolare, ed era sicuro che stavano molto a cuore anche a Hiroto.
La busta infine, era nascosta in mezzo a tutti quei colori.
Midorikawa sorrise: avrebbe lasciato quel mazzo di fiori sullo zerbino della casa di Hitomiko, dove viveva anche Hiroto, e poi sarebbe corso subito a casa: non per paura della reazione del rosso –fosse stato per lui sarebbe rimasto tutto il giorno nascosto tra i cespugli del giardino, aspettando che il suo amico scendesse per ringraziarlo!- ma per paura della reazione di sua madre: era presto, molto presto, e lui non poteva andare in giro per i fatti suoi, a quell’ora.
Soddisfatto, Ryuuji uscì dalla stanza, lasciando la porta socchiusa…

 

Ma se noi fossimo lì, con lui, e ci sporgessimo a guardare dalla fessura lasciata dalla porta, potremmo notare una foto sul comodino di Midorikawa.
Una foto scattata molto tempo prima, quando il pistacchietto era ancora un bambino.
Una foto di Ryuuji Midorikawa e Hiroto Kiyama da bambini…
Che mostrano raggianti un mazzo di fiori di campo.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Yssis