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Autore: LadyDepp    12/09/2013    4 recensioni
I tempi in cui Sasuke riusciva a calmarsi quando Naruto lo abbracciava, lo stringeva e gli diceva che lo amava con tutto il suo cuore, erano finiti; ora, il tocco di Naruto lo mandava in bestia.
La voce di Naruto che gli chiedeva cosa avesse, oppure perché fosse arrabbiato, lo irritavano ancora di più.
Voleva solo che la finisse, che la smettesse con le sue tenere carezze, con i suoi morbidi baci.
Ma Sasuke sapeva che i suoi pensieri erano sbagliati, falsi, cattivi, perché nei pochi momenti di lucidità rimasti, riusciva a comprendere quanto in realtà fossero folli.
Così, quel giorno freddo di novembre, prese una decisione. Perché Sasuke amava Naruto, amava Naruto così tanto che doveva proteggerlo dalla furia e dalla pazzia di se stesso.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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START AGAIN


Parte quarta
 
 
Aveva incontrato Sakura al bar, mentre era al bancone ad ordinarsi un caffè; lei era entrata, e riconoscendolo l’aveva raggiunto.
Sasuke le aveva rivolto un cenno di saluto, preferendo non intavolare una discussione di prima mattina; ma Sakura non doveva essere d’accordo, perché cominciò a chiacchierare con lui, ignorando il fatto che l’altro le stesse rispondendo a grugniti.
Quando arrivò il loro caffè, Sakura gli stava raccontando del suo lavoro part-time, e Sasuke non le stava minimamente prestando attenzione; solo quando sentì il nome di Naruto uscire dalla sua bocca, si concentrò su quello che stava dicendo.
«Cosa?» fece, con la fronte aggrottata «Cosa hai detto su Naruto?»
«Ah!» Sakura lo guardò con un ghigno divertito, lasciandolo perplesso «Finalmente mi ascolti!» terminò con una risata furba.
Sasuke non rispose, ignorando la sua presa in giro; per fortuna, la sua curiosità venne soddisfatta solo dopo alcuni istanti.
«Comunque dicevo, ieri Naruto ha fatto tardi per colpa mia…l’ho costretto io ad andare a prenderci una birra. E indovina chi abbiamo incontrato? Hinata!»
«Dovrei conoscerla?» fece Sasuke, distrattamente, essendo concentrato su alcuni ricordi che riguardavano la notte prima: Naruto che tornava a casa, lui che lo accoglieva nel loro letto, Naruto che rideva sdraiato sulla schiena, e lui che lo sovrastava riempendolo di baci.
«Certo, non ti ricordi? È l’amica di infanzia di Naruto! Gli va dietro da quando erano bambini!» spiegò Sakura, mettendoci troppa enfasi.
Lo sguardo di Sasuke si fece indecifrabile; cominciava a ricordare vagamente qualcosa, ma non era importante come fosse di aspetto la ragazza, o chi fosse, ma era fondamentale il fatto che provasse qualcosa per il suo ragazzo.
«E che voleva?» domandò, con un tono falsamente indifferente; era sospettoso per il suo arrivo in città, e si sentiva molto preoccupato anche se cercava di ignorare quei sentimenti.
«Nulla, ha finito gli studi in Australia ed è tornata a casa sua. È davvero carina, più di quanto la ricordassi!» rispose Sakura, fissandolo come se volesse mettere alla prova la sua pazienza.
Sasuke non rispose, tornando a bere il suo caffè; quel discorso lo stava mettendo di malumore.
«Però…Naruto, sai, lui le ha parlato di te…»
A quelle parole, tornò a guardarla con vago interesse, anche se non aprì bocca, per indurla a continuare.
Sakura sbuffò, con un mezzo sorriso «Le ha detto che state insieme, che ti ama tanto» gli svelò, cercando di metterlo in imbarazzo «Anzi, le sue precise parole sono state “ Sasuke è l’amore della mia vita”»
Sasuke cercò di non pensare a quell’ultima frase che ormai stava martellando nella sua mente, per evitare di diventare rosso come uno dei suoi amati pomodori.
In realtà, si sentiva davvero compiaciuto e soddisfatto per quello che aveva sentito; non metteva in dubbio le parole di Sakura, era certo che non avesse mentito e si sentiva dannatamente felice anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Naruto parlava così dolcemente di lui con gli amici, raccontava di amarlo, e lo dimostrava ampiamente quando si trovavano in privato.
Come faceva Sasuke a lamentarsi? Come faceva a pensare male di un ragazzo così sensibile e amorevole?
Il senso di colpa lo stava uccidendo, e in quel momento prese una decisione: non avrebbe fatto soffrire Naruto, non più. Gli sarebbe andato incontro, avrebbe fatto di tutto per farsi meritare di nuovo. Sapeva di essere forte abbastanza da poter sopportare qualunque cosa necessaria a cambiare, a diventare un uomo migliore, un uomo che Naruto avrebbe amato, e rispettato.
 
***
 
I'm lost inside the pain I feel without you
I can't stop holding on

I need you with me

 
Quando quel pomeriggio, Sasuke rientrò a casa, trovò Naruto in cucina, di fronte al lavandino; non riusciva a guardarlo in faccia, ma capì subito che qualcosa non andava poiché il suo corpo stava tremando.
Senza parlare, Sasuke lo raggiunse a falcate e lo costrinse a voltarsi prendendolo per le spalle, senza usare alcuna forza; Naruto sembrava come una bambolina nelle sue mani, e non si ribellò.
«Cosa è successo?» gli domandò subito, con la fronte aggrottata dalla preoccupazione «Chi è stato a farti piangere?» continuò, usando una voce glaciale, mentre nella sua testa passavano immagini del suo ragazzo, maltrattato, che cercava disperatamente di chiamarlo.
Naruto alzò una mano per asciugarsi gli occhi gonfi dalle lacrime, mentre Sasuke lo fissava impazientemente in attesa.
«Ho litigato con Gaara» riuscì ad ottenere come risposta, dopo qualche istante «Sono andato a trovarlo…» continuò, mentre Sasuke istintivamente stringeva la presa sulle sue spalle «E stavamo bene, abbiamo tranquillamente parlato, fino a quando…non so che è successo, ma abbiamo cominciato a litigare e la discussione è finita molto male»
Naruto terminò il suo racconto, allontanando i suoi occhi, abbassandoli al pavimento; fu proprio quel gesto inusuale che convinse Sasuke che dietro c’era qualcos’altro di più importante, e che riguardava lui.
«Di che cosa parlavate?» sbottò, afferrandogli il mento per indurlo di nuovo a guardarlo negli occhi.
Voleva sentire la sua risposta guardandolo in faccia; era certo che Naruto fosse a disagio e doveva sapere il perché.
«Non ricordo» fu la breve risposta, ma Sasuke sapeva che stava mentendo; strinse le labbra, cominciando a spazientirsi.
Ora era più sicuro che mai.
«Avete litigato per me?» domandò, cercando di mantenersi calmo, anche se era molto difficile farlo in quella situazione «Quell’idiota ha detto qualcosa?»
Udendo quelle parole, Naruto lo strattonò, arrabbiato. «Non è idiota»
«Lo difendi pure, dopo quello che ti ha fatto» sibilò Sasuke, irritato dalla sua reazione; si sentiva infastidito perché quel rosso veniva difeso nonostante fosse in torto.
Era geloso perché Naruto sembrava tenerci troppo.
«Non mi ha fatto niente. Lui vuole solo proteggermi!» gli fu svelato infine, con un tono d’accusa nella voce.
Sasuke allora comprese ogni cosa; non era stupido, non c’era bisogno di fare altre domande.
«Quindi si è messo in mezzo, ancora una volta. Che cosa ti ha detto, di lasciarmi? Che io non sono il ragazzo giusto per te? Che ti faccio solo soffrire?»
Naruto scosse la testa, ma non sembrava molto convinto; Sasuke aveva avuto la sua risposta, e si sentiva deluso, arrabbiato e triste, perché in fondo quello che aveva detto Gaara era molto vicino alla verità.
«Va bene…» sussurrò, infine, con un tono mesto «Non c’è bisogno che litighiate per questa cosa. Vai a fare pace con lui»
«Siamo in disaccordo su molte cose, Sasuke» affermò Naruto, con ritrovato vigore; per fortuna sembrava essersi tranquillizzato, dopo lo sfogo «Quello che pensa di te…beh lui sbaglia. Tu non sei così, come lui pensa. Ma non riesco ad arrabbiarmi perché so che Gaara mi vuole bene e farebbe di tutto per me…mi darebbe tutto quello di cui ho bisogno»
Sasuke stringeva i pugni, mentre lo ascoltava; avrebbe voluto gridare ma il suo orgoglio non lo permetteva.
E faceva male, tanto male, sentire quelle cose, sapere di essere un pericolo per Naruto, sapere di essere sbagliato per lui, e nonostante avesse preso la decisione di cambiare, non poteva fare a meno di pensare che era troppo tardi.
Forse doveva fare un passo indietro…lasciarlo libero, dargli la felicità che si meritava, a costo di vederlo con un altro.
«Che cosa stai facendo?»
La voce alta di Naruto lo indusse a tornare alla realtà. Quei cupi pensieri si volatizzarono come per magia, quando incrociò i suoi grandi azzurri occhi che lo fissavano sospettosamente.
«Cosa?» gracchiò Sasuke, preso in contropiede da quella domanda e da quello strano sguardo.
«Lo so che stai pensando, Sasuke. Non ci provare nemmeno» Naruto gli lanciò un’occhiata accigliata, e gli afferrò una mano, intrecciando le dita con le sue «Non mi hai fatto finire di parlare, prima. Gaara mi darebbe tutto, ma non riesce ancora ad accettare che tutto quello di cui io ho bisogno…sei tu»
Sasuke sentì il suo cuore saltare un battito, per poi riprendere a pulsare così velocemente che temette di avere un infarto; quelle dolci parole, erano dette così sinceramente che non poteva non crederci.
Naruto sollevò l’altra mano, che andò ad incastrarsi tra i suoi capelli neri, cominciando a giocherellare con alcune ciocche; poi si mosse a massaggiargli il capo con movimenti lenti e tranquillizzanti.
«Ti amo, Sasuke» gli sussurrò, con le labbra vicine alle sue, che si sfioravano ad ogni movimento «Ho bisogno che tu rimanga con me. Non mi lasciare»
Sasuke strinse le sue dita, scosso dalle sue parole, che tanto sembravano appartenere a lui; avrebbe voluto ripetere le stesse cose, perché Naruto…Naruto era tutto per lui, la sua vita, il suo cuore, la sua anima.
Si odiava per non riuscire ad esprimersi, e sperava che i suoi gesti bastassero, almeno per il momento.
Ma avrebbe imparato anche ad esprimere i suoi sentimenti ad alta voce; avrebbe imparato a dirgli ti amo senza vergogna, poiché era quello che sentiva; avrebbe strappato quel ti amo dal petto, consegnandolo a Naruto, come gli aveva già consegnato il suo cuore.
«Mi dispiace, per Gaara» fu tutto quello che riuscì a dire, mentre avevano preso a cullarsi l’uno tra le braccia dell’altro «Non piangere per lui»
«No» Naruto sorrise leggermente, il capo poggiato sulla spalla di Sasuke, le braccia strette attorno alla sua vita «Faremo pace…lo so. Se vuole essermi amico, deve imparare ad accettare te. Io non mi muovo senza il mio teme»
«Io…dobe» fece, a bassa voce, così piano che Naruto non poté sentirlo; purtroppo non era riuscito a pronunciare quelle due sospirate parole.
Ma non è importante, pensò Sasuke dopo qualche istante, mentre lo stringeva più forte a sé, desiderando di unirsi a lui per sempre, lo sa.
 
I'm trapped inside the pain
Can we never love again?
I'm lost without you

 
***
 
Epilogo
 
One more try
Can we start again?

 
Sasuke guardò l’orologio al polso, notando che erano arrivati solo alcuni minuti in anticipo. Si sentiva nervoso, ma la mano di Naruto che teneva saldamente la sua gli trasmetteva forza, e speranza.
«Entriamo?» si sentì domandare, con tono dolce «Sei pronto?»
Sasuke preferì non aprire bocca, stritolandogli la mano come risposta, e Naruto gli sorrise, fiducioso.
«Andrà tutto bene, hai preso la decisione giusta.  Lo stai facendo per noi. Non è niente di spaventoso…non fare il codardo» terminò, prendendolo in giro, sperando di provocarlo in quel modo.
Infatti Sasuke gli lanciò uno sguardo omicida, però la sua fronte aggrottata si distese, così come la presa delle sue dita.
«Entriamo» affermò deciso, avanzando e trascinandosi dietro Naruto, che sbuffò leggermente.
Erano nella sala d’aspetto, e non c’era nessuno a parte loro due.
Sasuke lasciò la sua mano, cominciando a sentirsi di nuovo nervoso ma cercando di non farsi notare dal suo ragazzo.
Purtroppo Naruto lo conosceva fin troppo bene, sapeva quanto gli costasse quel passo, quanto fosse spaventato all’idea di cominciare quel percorso, ed era fiero di lui.
«E se» la voce di Sasuke interruppe i suoi pensieri «Se dovesse dirmi di starti lontano?»
«Lo farai» fu la risposta immediata.
Naruto non poteva chiedergli il contrario, perché tutto quello che la dottoressa gli avrebbe raccomandato di fare, era necessario per la sua guarigione. E lui doveva aiutarlo, anche se sarebbe stato doloroso, anche se avrebbe voluto dire farsi da parte.
Notò lo sguardo di Sasuke, che si era fatto improvvisamente spento, e capì che aveva bisogno di essere rassicurato.
«Se ti chiedesse di prenderti un poco di tempo per te stesso, tu lo farai» Naruto intercettò i suoi occhi, obbligandolo a non distogliere lo sguardo, perché voleva che Sasuke capisse davvero quello che stava per dirgli « Se ti chiedesse di non vedermi per un certo periodo, tu lo farai. Sarà difficile, ma è necessario per guarire» alzò le dita, per accarezzargli il viso pallido, come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo, e per lui lo era «Dobbiamo ricominciare, giusto? Ce lo siamo promessi…e non ha funzionato perché avevamo bisogno di tempo, e tu devi…devi credere, avere di nuovo fiducia in te stesso»
Sasuke non rispondeva, sentiva il nodo alla gola crescere e non poteva far uscire la voce; lo ascoltò, sul serio, perché sapeva di sentire solo la verità che usciva da quelle labbra.
«Io ti aspetterò, Sasuke. Per tutto il tempo necessario. Sarò con te, se avrai bisogno di me. Sarò lontano da te, se sarà necessario a farti stare bene»
Naruto aveva le lacrime agli occhi, nonostante avesse cercato di trattenersi con tutte le sue forze, ma era troppo difficile, faceva tanto male.
Gli prese il volto tra le mani, e si sporse per toccare le sue labbra, mentre le lacrime cominciavano a scendere.
Si baciarono disperatamente, come se non avrebbero più potuto farlo per tanto tempo, come se fosse davvero la fine.
Alla fine si staccarono, con riluttanza; Naruto sorrise, con le guance bagnate e le labbra rosse per il bacio e il pianto.
Sasuke gli accarezzò il viso con le mani, tastando la sua pelle morbida, asciugandola con dolcezza.
Lo guardò con calore, prima di allontanarsi per raggiungere la porta.
Bussò piano, mentre Naruto lo incoraggiava con un leggero sorriso, e annuiva nella sua direzione.
Quando una voce di donna rispose dalla stanza, Sasuke esitò prima di abbassare la maniglia, e tornò a guardare dalla sua parte, con la fronte aggrottata. 
«Ti aspetto quì» lo rincuorò Naruto, con un caldo sorriso, accomodandosi su una delle sedie nella sala «Metticela tutta»
Sasuke annuì, e abbassò la maniglia lentamente; prima di entrare, i suoi occhi tornarono ancora verso la ragione della sua vita.
Non poteva rinchiudersi in quella stanza, non prima di dire a Naruto quello che provava disperatamente per lui; l’amore che sentiva, anche se malato, sbagliato, contaminato.
«Naruto» cominciò, ottenendo così la sua attenzione; e le seguenti parole uscirono naturalmente dalla sua bocca, come se fossero state loro stesse a desiderare di farlo, da così tanto tempo.
 «Ti amo»
Naruto spalancò gli occhi, sorpreso, prima di sentire il suo cuore scoppiare dalla gioia.
Voleva raggiungerlo, per stringerlo a sé, baciarlo, ma Sasuke era già entrato nella stanza, lasciandolo lì, solo, ma felice.
Cominciò a sentirsi molto meglio, sereno e rincuorato. Sorrise.
Era già un nuovo inizio.
 
 In my eyes, can you forgive me now?
Can we start again?
 
 
 
***
 
Allora, spero che questa non-fine vi soddisfi.
Sasuke ha deciso di intraprendere un percorso che lo porterà –spero – alla guarigione, per amore suo e per amore di Naruto.
Il suo problema, anzi i suoi vari disturbi, possono essere riconosciuti e risolti solo con l’aiuto di specialisti.
Ora, non sappiamo quale sarà il responso del medico dopo le varie sedute, se Sasuke dovrà andare in clinica oppure se quelle basteranno, sinceramente io non lo so. So solo che lui e Naruto si ameranno per sempre, qualunque cosa succeda.
Quindi non è un finale triste, anzi. È pieno di speranza.
Comunque mi scuso per il ritardo, non avrei voluto farvi aspettare tanto.
Spero di scrivere una nuova storia, che mi dia qualche tipo di piacere o soddisfazione, anche se per adesso credo sia una cosa impossibile.
Alla prossima, vi ringrazio tantissimo per aver speso un poco del vostro tempo nella lettura di questa fic.
Un bacio a tutti!

 
  
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