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Autore: Gwenny Shepard    12/09/2013    4 recensioni
Per chiunque la conosca, Rose è una ragazza davvero fortunata,
chi può dire di abitare con la propria sorella, nonchè migliore amica, a New York, a soli 16 anni?
Nessuno però sa che la sua vita cambierà presto,
sarà la fine o l'inizio di qualcosa di speciale?
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Non feci caso al tempo che stavo passando lì dentro, non me ne curavo minimamente, l'importante era scaricare la tensione.
Qando finalmente posai la pistola e tolsi le cuffie, mi accorsi di non essere sola.
-Da quanto sei qui dentro?- chiesi,
-Ti sei calmata?- chiese lui,
-Ho detto, da quanto sei qui dentro?-
-A quanto pare no.. Però sei migliorata molto nel tiro.. Dovremmo farti arrabbiare più spesso!- disse ridendo e avvicinandosi, io presi la mia pistola e feci per uscire, ma lui si piazzò davanti la porta esclamando
-Nonono con quella, e in queste condizioni, non vai da nessuna parte, devi calmarti!-
-Per quanto voglia uccidere qualcuno e distruggere questo dannato posto, non sono così stupida e incosciente da farlo per davvero, ma forse potrei iniziare con te se non mi lasci passare! Perciò levati di mezzo!- gli ringhiai,
-Non lo farai!- rispose lui porgendomi una mano per dargli la pistola.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Se ti senti il mondo crollare addosso.
 
-Perciò ora che si fa? Mi portate dai guardiani e mi farete uccidere? No aspetta.. Perché diamine non mi avete uccisa senza dirmi nulla?- chiesi confusa, guardando fuori dalle enormi finestre che illuminavano la sala,
-Bhè ora.. Ora tu andrai a scuola!- 
-Scusa?- dissi voltandomi di scatto,
-Hai passato l'intera estate a cercare tua sorella e perso il primo mese di scuola, ma questo è il tuo ultimo anno perciò vedi di godertelo!- rispose Andrè sorridendo, e sedendosi sul lungo ed imponente tavolo in legno lucido al centro della sala,
-Stai scherzando?- non credevo alle sue parole,
-No! Non hai una migliore amica con cui condividevi le interminabili giornate scolastiche e che non vedi l'ora di riabbracciare?- 
-Si.. Mia sorella!- 
-Bell'affare!- rispose ridendo, -Però so che eri una cheerleader, ti mancherà la tua squadra no? E il tuo dolce quarterback? Scommetto che brami dalla voglia di essere incoronata reginetta della scuola ora che tua sorella non ti ruberà la scena! Oppure potresti cambiare scuola e passare inosservata così quando morirai nessuno ti conoscerà e nessuno ne soffrirà! - concluse soddisfatto del suo discorso.
-Ma che diavolo?! Ti ascolti mentre parli? "così quando morirai nessuno ti conoscerà e nessuno ne soffrirà"?! Lo dici come fosse la cosa più normale di questo mondo!- 
-Bhè lo è! Tutti muoiono!- rispose sfoderando un enorme sorriso, che era davvero.. Diamine non posso innamorarmi di uno che vuole uccidermi! Io ricambiai con uno sguardo fulminante, in quel momento entrarono anche Anne e Josh, la prima aveva in mano una cartellina piena di fogli, l'altro una ventiquattrore nera, 
-Bene ora che il trauma del "Oh mio dio siete dei mostri e devo aiutarvi a combattere contro mia sorella e i suoi amici perché torniate normali" è passato, veniamo alla parte divertente!- esclamò Josh, 
-Andrè ci sono otto sedie intorno al tavolo, quattro poltrone accanto alle finestre, scendi da lì!- reclamò Anne,
-Wowowowoo! Nessuno qui ha parlato di combattere ne quantomeno contro mia sorella!- li interruppi,
-Non le hai ancora detto nulla?! Ma che avete fatto in giardino scusa?!- chiese Josh,
-Beh le ho raccontato la nostra storia e che grazie alla sua morte la maledizione si spezzerà!- rispose Andrè sprofondando in una poltrona,
-Andrè!- urlarono entrambi rimproverandolo, 
-Non è affatto vero, non è morendo che ci salverai, ma combattendo con noi, tua sorella è stata addestrata fin dalla sua nascita a tutto questo, ma poi.. Poi ha scelto di stare con gli angeli, e ora noi dobbiamo accontentarci di te!- cercò di consolarmi Josh,
-Oh ma grazie!- risposi seccata dall'ultima frase, -Comunque addestrata a cosa? E combattere per cosa? Andrè credo tu abbia tralasciato molte cose!- esclamai irritata,
-Per spezzare la maledizione bisogna fare una specie di rito, ci serve il sangue di tutti i maledetti originali e delle gemelle.. Poi vanno messi nel calice dove la strega fece l'incantesimo, e lo avevamo noi finché tua sorella non lo rubò e lo diede agli angeli diventando così una di loro..- continuò Anne,
-Perciò da me volete solo il mio sangue no? Beh fatemi un prelievo e lasciatemi stare!- 
-Ahahaha non è così facile! Solo i gemelli possono prendere il calice..- disse Andrè,
-E come facevate ad averlo voi allora?- 
-Lo presero i gemelli prima di voi.. Ma l'incantesimo non poté funzionare..- 
-Perché si trasformarono.. Però.. L'altro giorno stavate dicendo che non siete sicuri che sia io.. Com'è possibile che non sia io? Insomma se era Angel anche io lo sono.. Siamo gemelle..- continuai io,
-Beh si, nel senso tu e tua sorella potete prendere il calice ma non sappiamo chi tra voi due sia la ragazza di cui si parla nelle profezie.. Ma questo è un'altro discorso.. Ora che sai la storia giusta, possiamo divertirci!- disse Josh e senza che potessi controbattere aprì la valigetta al cui interno c'erano una pistola, un auricolare minuscolo che non avevo visto finché non me lo fecero provare, e un coltello la cui lama era più affilata di quanto pensassi dato che prendendolo in mano e sfiorandola appena mi feci un brutto taglio sulla mano, 
-Questa è l'attrezzatura di base, la TUA attrezzatura di base, però prima devi imparare ad usar.. Come non detto!- disse vedendo il sangue scendere dalla mia mano, Anne fece un respiro profondo poi corse ad aprire una delle finestre e ad affacciarsi, 
-Ci penso io! Rose seguimi!- disse Andrè prendendomi per mano e trascinandomi fuori. Andammo in bagno, dove prese una garza e dell'acqua ossigenata, 
-Cerca di fare attenzione!- 
-Oh che figata! Come Bella in Twilight!- commentai io ridendo, lui scosse la testa e iniziò a fasciarmi la mano, 
-Perché non mi hai detto la verità?- silenzio.. Mi guardò un po' strano e mi prese l'altra mano, io la ritirai, 
-Ah no! Ho capito quello che fai, tu in qualche modo mi controlli! Quando prendi la mia mano, io faccio quello che dici tu.. E stavolta non ci sto!- 
-Ascolta, non devi dirlo a nessuno hai capito?- 
-Perché? Finiresti nei guai? Mmm quasi quasi ci faccio un pensierino.. Come vi comportate quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato? Niente sangue per una settimana? Ahahah- lui mi guardò serio,
-Smettila! Tu finiresti nei guai! Dammi retta, non parlare a nessuno di quello che succede quando ti stringo la mano!- 
-Ok ma a una condizione: Non farlo più!- mi guardò negli occhi, erano lucidi, era quella la loro reazione al sangue?
-Promesso!- sussurrò. 

Certo era davvero tutto strano, la mia vita stava cambiando troppo velocemente, senza che me ne fossi accorta mi ero trasformata da una fortunata ragazza italiana che vive a New York, a: la ragazza che deve aiutare dei "maledetti" a spezzare una maledizione! 

Dopo l'illuminante discorso sulla mia funzione in tutta quella storia, mi avevano dato una settimana di tempo prima di farmi tornare a scuola. Bah che cosa stupida la scuola quando vivi con dei succhiasangue in una villa il cui terzo piano presenta una palestra dove si praticano lezioni di autodifesa e scherma, una sala piena di pistole coltelli e archi, ed un'altra sala adibita a mo' di poligono di tiro! 
Comunque, nonostante tutto, avevo scelto di frequentare la mia vecchia scuola, tutti mi avrebbero fatto domande su Angel e dimostrato il loro dispiacere per la sua scomparsa ecc, ma era sicuramente meglio che essere la misteriosa ragazza nuova che inizia la scuola con un mese di ritardo. 

Frequentavo una scuola pubblica, la mia migliore amica era Angel, ma conoscevamo anche altra gente, in particolare c'era Charlotte, una rossa tutta eleganza e popolarità, a cui mia sorella aveva rubato il titolo di capitano delle cheerleader e il ragazzo ovvero Mike, il quarterback che dopo essersi lasciato con mia sorella ci aveva provato anche con me, inutilmente! Susanne, che era la cagnolina, migliore amica di Charlotte. Poi c'era Rebeka, io la chiamavo Beky, era grazie a lei se ci eravamo iscritte al gruppo delle cheerleader e lei ci fece conoscere un sacco di gente, ma poi quando raggiungemmo un certo livello di popolarità Angel l'aveva allontanata dicendo che sarebbe stata solo d'intralcio per la nostra vita sociale. E la stessa cosa aveva fatto con James, lui era un genio ma allo stesso tempo così affascinante e anche un po' palestrato, ma lo si notava solo quando si levava le camicie e i golfini durante l'ora di ed. fisica. Angel aveva avuto una grande cotta per lui durante il primo anno anche se non voleva ammetterlo perché "era troppo sfigato", ma secondo me si vergognava che lui l'avesse scaricata dicendole che era gay, e fidatevi, guardandolo direste tutto tranne che è gay! A me mancavano e mi dispiaceva per quello che gli aveva fatto, ma a quel tempo mi fidavo di mia sorella e non avrei osato contraddirla. Solo adesso mi rendevo conto del fatto che mi trattava come Charlotte trattava Susanne..
-A cosa pensi?- chiese Anne, 
-A..- Al fatto che Angel era una grande stronza e mi trattava come il suo zerbino! -Al fatto che sarà dura tornare a studiare!- risposi, 
-Beh non sarà dura quanto i tuoi allenamenti di krav maga e scherma dopo la scuola!- esclamò Josh al volante, 
-Wiiiiii!- risposi sarcastica io. 

Bene ci siamo! È lunedì 7 ottobre ed io inizio il mio ultimo anno di liceo! Con un mese di ritardo! E per la prima volta affronto qualcosa senza Angel! Vai così! 
Scesi dalla macchina cercando di sembrare la persona più felice e normale del mondo, 
-Se ti senti crollare il modo addosso chiama!- mi urlò Anne dalla macchina, io mi girai impacciata e le sorrisi riconoscente. Poi affrontai il mio macabro incubo. 
Dopo aver preso i miei orari in segreteria mi diressi nel corridoio principale, di tanti posti il mio armadietto si trovava proprio lì, Angel sarebbe stata contenta, in quella postazione tutti erano costretti a guardarla, io avrei preferito il mio vecchio armadietto vicino la palestra, anche se quel corridoio puzzava da morire, almeno nessuno badava a me! 
Le novelline mi passavano accanto bisbigliando "quella è la ragazza a cui hanno rapito la sorella", chi invece mi conosceva mi sorrideva malinconicamente, o si dispiaceva, o faceva stupide battute come "ora hai una camera più grande eh!" 
Dove può arrivare la stupidità umana? 

Finalmente le sei ore più lunghe della mia vita passarono, non vedevo l'ora di tornarmene a casa, anche se avrei dovuto fare kramana o quello che era! Presi di fretta alcuni libri dal mio armadietto ma mentre lo chiusi mi caddero, sentii qualcuno dire "forse è ancora scossa dalla scomparsa della sorella" feci un respiro profondo e mi chinai per raccoglierli ma qualcuno mi stava già aiutando, 
-Ah questi primini proprio non sanno come farsi i fatti loro!- disse con tono alto perché potessero sentirlo, infatti sgattaiolarono tutti via,
-Vorrei urlargli di smetterla ma poi inizierebbero a dire anche che sono diventata pazza da quando ho perso mia sorella! Stupide oche!- gli sussurrai, 
-Wow Rose Vosetti mi rivolge la parola! Udite udite!- esclamò gesticolando teatralmente 
-Ahahah ma smettila James!- lo ripresi, 
-E mi sorride pure!- continuò, gli tirai una spintarella, 
-Non essere stupido, ti ho sorriso tante volte!- dissi mentre iniziammo a camminare verso l'uscita,
-Già.. Hai bisogno di un passaggio?- chiese 
-Ehm in realtà torno con alcuni amici! Sono lì!- dissi indicando Anne e Andrè nel fuoristrada, lei mi sorrise agitando la mano. James mi accompagnò fino alla macchina. Aprii lo sportello misi la borsa con i libri, e mi allontanai per parlare con lui, 
-Senti.. Io.. Mi dispiace per avervi trattato in quel modo lo scorso anno.. È solo che..- 
-Che era ciò che voleva Angel.. Ed Angel non si discute..- continuò lui, 
-Già..- risposi abbassando lo sguardo, 
-Beh ma ora sei te a scegliere.. E mi farebbe piacere che le cose tornassero come prima!- esclamò
-Davvero? Non sei arrabbiato?- chiesi sbalordita, era così facile tornare indietro? 
-Beh.. Ti conosco e mi piace credere che un po' ti mancavo! Perciò non rovinare tutto e abbracciami!- concluse sorridendomi, io gli buttai le braccia al collo e lo abbracciai più forte che potevo, avevo bisogno di qualcuno, di lui, di quello che prima era il mio migliore amico. Il clacson del fuoristrada mi riportò alla realtà e cioè alla mia nuova strana vita, 
-Grazie!- gli urlai mentre entravo in macchina, 
-A domani!- rispose facendomi l'occhiolino. 
Quando partimmo Andrè mi sorprese, 
-Quello.. era il tuo ragazzo?- chiese, 
-Era james!- esclamai con fin troppo entusiasmo, poi ci pensai e ripresi -Geloso?- Anne si girò di scatto verso Andrè, lui mi fulminò dallo specchietto ma ci avrei scommesso che le sue labbra ridevano, prese un gran respiro ed esclamò, 
-Non sei il mio tipo!- cedendo appena al sorriso. 
Istintivamente gli sorrisi anche io. 
Lo sguardo di Anne si spostò su di me, mi sorrideva, ma devo essere sincera: mi fece paura. 
 












 

Saaaalve a tutti cosa ne pensate?

Eccomi di nuovo qui! Mi scuso per il casino all'inizio ma ho deciso di cambiare un po' la storia,
prima volevo farla incentrata sulla storia d'amore, mentre ora più sulla maledizione!
Spero siate d'accordo con me,


che ne pensate di farmi sapere la vostra? 


Come sempre ringrazio tutte le fanciullette che hanno messo la storia tra le preferite, seguite o che semplicemente l'hanno recensita. 
L'altro giorno avevo così tanta ispirazione che ho già scritto il capitolo successivo,
vi assicuro che rimarrete a bocca aperta o almeno credo e spero xD


Vi ripeto, lasciatemi una recensione anche piccola,
giusto per sapere la vostra opinione e vedere se continuare la storia o meno!
Tanti baci 
XOXO
Meeee :D
 
  
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