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Capitolo 2: "Uno strano risveglio"
Driiiiiin, driiiin…la sveglia iniziò a suonare ed Harry per lo spavento cadde dal letto. La testa gli faceva male, aveva gli occhi socchiusi per il sonno e sentiva il suo corpo pesante, come se avesse corso da poco una lunga maratona. Per qualche minuto si guardò intorno, sfregò le mani sugli occhi, non credendo a ciò che aveva davanti, c’era qualcoa di molto strano: la stanza in cui si trovava non apparteneva all’albergo di Los Angeles, ma era la sua cameretta di Holmes Chapel.Com’è possibile?-pensò- Io ero a Los Angeles, i giornalisti, quel video su You-Tube…aspetta vuoi vedere che era tutto un brutto sogno? Forse io nn sono mai andato in California- cercò di autoconvincersi, ma non durò per molto, una voce familiare lo chiamò.
-Harry, muoviti è tardi! Barbara si arrabbierà se arrivi in ritardo anche oggi! Scendi a fare colazione!- era sua madre Anne. Ormai era da tanto tempo che Harry non subiva più le sue prediche, anche perché il tempo che trascorreva a casa era davvero poco. Ma quella mattina c’era qualcosa di diverso, perché sua madre lo stava svegliando ora che lui era in vacanza? E soprattutto perché gli aveva detto di andare da Barbara?! In panetteria non lavorava più e la signora aveva trovato altri ragazzi che le avrebbero dato una mano. La cosa migliore da fare era scendere di sotto e chiedere spiegazioni.
-Mamma, mi vesto e scendo!- gridò Harry che si era messo addosso i primi vestiti trovati nell’armadio: una maglietta bianca, con sopra una camicia rossa a quadri, jeans stretti e i suoi adorati stivali. Poi scese le scale e vide sul tavolo in salotto la colazione, sua sorella Gemma era seduta e lo salutò con un cenno della mano, il ragazzo ricambiò e si sedette, prese un cornetto e una tazza di latte, iniziando a parlare.
-Gemma non ti puoi immaginare l’incubo che ho fatto stanotte! Ero andato a Los Angeles, dei ragazzi avevano messo su internet un video in cui dicevo di lasciare la band e gli altri erano arrabbiati, non sapeva cosa…- il suo racconto fu bruscamente fermato dalle parole di sua madre, mentre la sorella lo guardava con aria stupita e confusa.
-Harry, non perdere tempo a raccontare stupidaggini! Devi andare in panetteria, hai promesso a Barbara che l’avresti aiutata!- lo rimproverò sua madre. Il ragazzo era ancora confuso, non aveva promesso niente a Barbara, forse lo aveva dimenticato, così prese gli occhiali da sole e prima di uscire disse: -Mamma va bene per te se prendo la tua macchina? Non vorrei andare a piedi, potrebbero essere in giro paparazzi e fan e a quanto pare sono già in ritardo, quindi…- questa volta fu Gemma ad interromperlo
-Fan? Paparazzi? Harry cosa hai stamattina? Ti va di scherzare vedo!- poi lo spinse fuori al portone e con un sorriso chiuse la porta.
Harry non capiva più niente, sua madre e sua sorella sembravano non ricordarsi della sua vita “da star”.
...SPAZIO AUTRICE...
Mi scuso per il capitolo piuttosto corto,
i prossimi saranno migliori,
promesso,
xo xo,
i prossimi saranno migliori,
promesso,
xo xo,