Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Tommoswife    12/09/2013    1 recensioni
E’ possibile che una curiosa bambina di cinque anni possa crescere come una ragazza insolente, scontrosa, associale?
Forse la sua vita non è fatta per vivere con i numerosi misteri del padre, forse deve scoprire ciò che si nasconde dietro tutti quei tatuaggi, dietro a quel ‘ciao’ dedicato a qualcuno di davvero speciale.
Lei deve sapere, lei deve conoscere il passato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eravamo arrivati alla macchina quando mi sono fermata per riprendere fiato e scoppiando in un'altra, pazza risata, prima di salire in macchina.

-Ora dove mi porti?

-E’ una sorpresa.

-Mmh, mi stai strabiliando sempre di piu Tomlinson, sai?

-E aspetta.

Cosi dicendo è partito, io ho piegato indietro la testa sorridendo, lo sapevo che mi aveva catturato un’altra volta, ma me ne fregavo, almeno per quella sera, ancora non so per quale motivo lo facevo, forse ero solo stanca, sfinita di resistergli, forse era la curiosità di provare… perché non avrei dovuto? In quel momento lo avevo completamente scordato…
Ho avvicinato la mano sicura alla radio, accendendola, giusto in tempo per sentire annunciare quella bellissima canzone che era Neutron Star Collision dei Muse.
Ho sussultato e ho alzato il volume al massimo agitando le braccia in aria e cantando come una deficiente, pazza, completamente, ma questo non sembrava intimidire Louis che mi guardava ridendo e scuotendo la testa. Mi sono calmata solo verso la fine, socchiudendo gli occhi, abbandonandomi nel sedile e picchiettando le dita nel finestrino mimando l’ultimo meraviglioso assolo di piano.
Louis ha accostato in un parcheggio, eravamo… eravamo di fronte a casa mia!

-Mi riportati a casa ora?

Non ha distolto i suoi occhi dai miei ma non sembrava stesse per dare la risposta alla mia domanda, si è infatti sporso per arrivare a prendere dal sedile posteriore qualcosa, era una sciarpa scura, l’ho guardato confusa mentre l’avvicinava al mio viso all’altezza degli occhi.

-Ti fidi di me?

Che cosa!? Voleva bendarmi?!

-Stai facendo sul serio?

-Non hai risposto alla mia domanda.

La sua voce era ferma, seria, ho sbuffato.

-No che non mi fido di te!

Ha abbassato quei suoi occhi maledettamente perfetti, ora delusi, era strano, sentivo qualcosa dentro di me che non andava vedendolo così, forse gli avrei dovuto dare una possibilità …
Oh andiamo! Sapevo benissimo che il mio cuore mille volte avrebbe risposto si a quella domanda, se solo gli avessi dato voce...
Ho preso la sciarpa dalle sue mani legandomela.

-Senti, non ho idea di dove mi vuoi portare ma so per certo che casa mia e mio padre sono vicini e non ci metterei troppo a tornare se qualcosa andasse storto, ok?

Non ha detto una parola, e non potevo vedere se stesse sorridendo ma di certo era cosi, è sceso dalla macchina e mi ha aperto la portiera prendendo la mia mano e accompagnandomi.

-Sono certa che non mi stai portando in mezzo all’autostrada per farmi investire da un auto?

E’ scoppiato a ridere.

-Sai in effetti ce lo avevo in mente.

Non ho fatto a meno di sorridere lanciandogli un pugno scherzoso ad altezza stomaco.

-AW!

-Impari a ricattarmi.

Mi sono accorta poco dopo che il terreno su cui stavamo camminando era piu morbido, non abbiamo camminato piu tanto prima che ci fermassimo.

-Ecco, ora puoi toglierti la benda.

Ho avvicinato frettolosamente le dita alla sciarpa, impaziente di scoprire cosa Louis voleva mostrarmi con tanta insistenza.
E’ bastato un istante per riconoscere il luogo di cui possedevo tanti dolci ricordi: eravamo al parco, di fronte a noi il prato ora completamente coperto da un sottile strato di neve e poco più avanti il lago divenuto ormai una distesa di ghiaccio.
Al centro del prato Louis aveva spostato la neve coprendo il terreno con dei teli, nel perimetro di essi c’erano varie lanterne e un paio di piccole stufe mobili, mi sono avvicinata al piccolo ‘accampamento’ sbalordita.

-Al diavolo la banalità Louis, questo è fantastico!

-In effetti un pic-nic notturno mi sembrava un idea più originale della solita cena italiana …

Cosi dicendo ha raggiunto i teli e ha preso un cestino che prima non avevo notato, lo ha alzato leggermente indicandolo.

-Fame?

Ho sorriso ricordandomi di non aver mangiato niente quella sera, mi sono seduta accanto a lui e ho aperto il cestino rivelando la cena, normalissimi sandwich, ma che a stomaco vuoto mi sarebbero sembrati il piatto più prelibato di sempre.

-E come facevi a sapere che al ristorante non sarebbe andata bene?

-Oh non lo sapevo, questo è il piano ‘b’.

-Avresti potuto spostarlo al primo posto, no?

Ha alzato gli occhi verso l’alto.

-Gia, ma non tutti sanno apprezzare la bellezza di questo posto.

Ho spostato lo sguardo seguendo il suo, fino ad ammirare un cielo meravigliosamente coperto di stelle, con il buio del parco era possibile vederle benissimo. Mi sono tornati alla mente numerosi ricordi riguardo alla  mia conoscenza su di esse e ho iniziato a indicare a Louis varie costellazioni, parlandone quasi fino a sfinimento, avrei potuto continuare infinitamente, le adoravo.

-Come mai tutto questo interesse per gli astri?

-Bhe … Mia madre ne era appassionata e quando ero piccola passava intere sere a guardarle con me, diceva … diceva che in esse sopravvivevano i ricordi del passato.

Una lacrima è scesa calda sulla mia guancia destra, mi sono alzata prima che lui la notasse e mi sono incamminata verso il molo, fino alla fine, nel mio piccolo angolo dove passavo ore intere a leggere. Mi sono seduta guardando il ghiaccio e non distogliendone gli occhi.

-A cosa stai pensando?

La sua voce era dietro di me, ma un attimo dopo lui mi era gia seduto accanto.

-Odio quando me lo chiedono.

-Odi un sacco di cose Gemma …

-Stavo pensando al fatto che se volessi mi potrei tuffare, forse tornerei a casa …

-E se non succedesse? E se morissi per il freddo o non potessi comunque tornare a galla?

Ha preso la mia mano stringendola e continuando a tenere gli occhi fissi sui miei.

-Non voglio rischiare di perderti!

Quell’azzurro era cosi intenso in quel momento da parere che stesse bruciando all’interno, ho avvicinato il mio viso al suo lasciando che lo spazio tra le nostre labbra si restringesse, quando ha mormorato un ultimo sussurro.

-Perché te ne sei andata quella sera?

Ho ignorato la quella domanda quasi non fosse mai esistita, e ho lasciato che un dolcissimo bacio travolgesse i nostri cuori come una tempesta, avevo vissuto per diciotto anni e provato miliardi di istanti, ma se li avessi dovuti cancellare tutti, avrei conservato solo quell’unico che stavo vivendo perché era il più importante. Fu quasi doloroso terminarlo, lui stava stringendo le mie mani sempre di più e il suo sguardo era divenuto impaurito.

-Ti prego, non farlo un'altra volta non te ne andare …

Quell’idea non aveva sfiorato la mia mente per un attimo.

-Non me ne andrò, non me ne andrò mai più.

E mi baciò ancora, con più passione quasi volesse concentrare quella sera in un istante.
Fu così infatti, ciò che successe dopo è rimasto offuscato, forse perché fu l’ora che mi dovesse riportare a casa e non avrei voluto lasciarlo più di ogni altra cosa al mondo.
Ci siamo soffermati molto sulla porta, un ultimo tenero bacio prima che Louis mi facesse notare che non eravamo soli, Harry era alla finestra impaziente e non sembrava gradire il nostro scambio di affetto. Ho dovuto salutare Louis ed entrare in casa in fretta, ma la prima cosa che ho fatto all’interno è stata correre tra le braccia di mio padre ricordandogli quanto lo adoravo.




Ciao a tutti e grazie per aver letto il diciottesimo capitolo!
Oooooooh com'è dolce e romantico!
L'appuntamento è andato a finire per il meglio non credete?
Mi scuso per le varie ripetizioni e errori ma l'ho scritto frettolosamente e come vedete sono ancora in ritardo... forse è meglio se non mi dò orari, magari non scrivo da schifo come ho fatto qui ._.
Vabbeh dai spero che vi piaccia, dopotutto, c'è ancora qualcuno che legge la storia e vi ringrazio :)
Ci vediamo al prossimo capitolo e vi prometto che non tarderò a pubblicarlo!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Tommoswife