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Autore: driverly98    12/09/2013    1 recensioni
Dunque, non sono brava nelle introduzioni....
Sosuke parte in missione per circa un anno, ma quando torna molte cose sono cambiate....
Cosa accadrà? Come ritroverà Kaname?
Dal testo:
"... si ritrovava a volte a domandarsi se lei avesse davvero mai conosciuto un certo Sosuke Sagaara. Ancora oggi non riusciva a rispondersi, sembrava fosse stato un sogno, esclusivamente suo, ma con il tempo ci aveva fatto l’abitudine."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Chidori, Nuovo personaggio, Sousuke Sagara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                             Incontri -Troppo- Ravvicinati

Dire che l’aria fosse tesa, sarebbe stato un eufemismo. Light rimase fuori dalla porta con un’espressione strana… Chi era quel tipo? Che Kaname lo avesse già rimpiazzato?
No,scosse la testa impercettibilmente a quel pensiero: Kaname non era quel tipo di ragazza,lei era talmente accorta e sensibile che ha volte persino lui, aveva avuto qualche dubbio su come riuscisse a mantenere la calma di fronte a situazioni impossibili… Soprattutto con lui… 
Eppure,notare lo sguardo di quel (ragazzo? uomo?) perplesso e stupito quanto il suo, lo irritò, anche abbastanza, perché aveva l’espressione di qualcuno a cui stessero portando via una persona cara, quando invece l’unico che avrebbe dovuto essere descritto così era lui, non quello lì.
Che cosa succedeva?

                                                             <>
Per la seconda volta in un unico giorno Sosuke si sentì ridicolo. Davanti a quella porta vi era un ragazzo, con dei fiori… dei fiori per Kaname, ed a quel (pensiero?) no, a quella realizzazione, si sentì, se possibile, ancora più stupido. Si era presentato lì da lei, dopo essere sparito, dopo averla abbandonata,dopo un anno ed aveva avuto anche la pretesa che lei fosse stata ad aspettarlo,così come se niente fosse?
Si sentì un egoista, un egocentrico, uno schifo, per aver dato per scontato una persona che si, se fosse rimasto, l’avrebbe amato per sempre, ma lui aveva fatto come gli era stato ordinato e non come avrebbe voluto o dovuto fare, doveva aspettarselo.

Squadrò il ragazzo, più o meno suo coetaneo, davanti a lui,che lo studiava a sua volta.
Pensò che forse aveva reso felice Kaname durante il tempo che lui non c’era stato, e sentì un nodo allo stomaco,perché aveva perso, per la prima volta aveva perso.
Non una guerra,né una semplice sfida o gara di carte,ma la persona che più desiderava e solo perché aveva avuto paura . Una paura che aveva giustificato fosse per lei,per il dolore che avrebbe potuto  provato se non fosse più tornato, ma in fondo l’unica persona codarda in quell’appartamento era e sarebbe sempre stato, lui.

L’aveva persa. Sosuke Sagara aveva perso il suo unico tesoro,la sua unica fonte di gioia,l’unica persona che avrebbe dovuto proteggere per se,per poter vivere serenamente. 
Forse sarebbe stato meglio se non fosse più tornato, magari sarebbe riuscito a rivederla nei suoi sogni e pensieri più segreti, in un’altra vita… Forse sarebbe stato meglio così, per tutti, per lui, per lei,e per il ragazzo con quei fiori. Sorrise amaramente e soffocò la voglia di prendere quella pistola -che tanto gli era stata fedele-,premere il grilletto e semplicemente sparire, lontano da tutti e da lei.

                                                                           <>

Rimasero così a lungo:ognuno perso nei suoi pensieri,nei suoi ragionamenti,sperando che fossero sbagliati,che ci fosse ancora qualcosa in cui sperare,per cui poter correre ancora una volta verso una nuova meta.
Light osservò il volto di quel ragazzo-non doveva avere più di uno o due anni in più- lo vide perdersi in pensieri conosciuti solo a lui,rabbuiarsi,come pentito e triste,ma solo per un istante e poi -con sua grande sorpresa- lo vide tendergli una mano.
“ Sosuke Sagara” disse semplicemente. Provando ad imitare un sorriso, un sorriso diplomatico,di chi fa buon viso a cattivo gioco, e questo a Light non piacque affatto. Ma dopotutto anche lui si era dovuto rassegnare a ricambiare forzatamente il sorriso,stringendogli –con una presa salda- la mano,come a dire ‘questo è il mio posto,come puoi essere a casa mia se non ti conosco?’.

“Light Soichiro” Lo vide stringere ancor di più gli occhi,come a cercare di ricordare dove e se lo avesse già visto, ma poi si fece da parte,lasciandolo entrare.
“ Cerchi Kaname?” gli chiese , supponendo quale sarebbe stata la -ovvia- risposta.
“Si… Sai come sta?” Si era sentito un po’ a disagio mentre varcava la soglia di casa sua, e come a voler sottolineare l’aggettivo possessivo,gli chiese se sapeva se fosse andata in bagno.
“Non lo so” Rispose semplicemente un’altra volta Sosuke ,ma davvero non sapeva più nulla,era di nuovo un estraneo per il mondo.
Light sbuffò spazientito, se non ci fosse stato quel tipo,forse a quest’ora sarebbe riuscito già a chiarire con Kaname, ma quel giorno la fortuna non era dalla sua parte.

Guardò Sosuke, trovando familiari quei suoi tratti seri ed inespressivi,così come la capigliatura un po’ ribelle castana, non riuscendo però, a capire a cosa lo associasse,sembrava il fantasma di un tempo remoto –quasi- immemore.
Forse lo era davvero, era il fantasma di Kaname. Forse era qui per regolare qualche conto in sospeso,forse era un… un suo ex ragazzo?
Quel tipo gli piaceva sempre meno,era… indecifrabile! Aveva notato per un attimo,-solo un istante- i suoi occhi farsi più tristi, ma tralasciando questo, Sosuke era rimasta impassibile da quando aveva aperto quella maledetta porta. Tempo che a lui era sembrato infinito.
Dov’era Kaname? Che fosse uno scherzo? Perché ci impiegava tanto?

Come a leggerlo nel pensiero una figura triste,vuota fece la sua –tanto- attesa entrata,ed il tempo sembrò congelarsi in quell’istante.

Lei sembrava incerta,spaventata e così,preso da quell’impulso irrefrenabile di proteggerla l’abbracciò.
Si sporse verso di lei ed avvolse la sua figura esile,con le sue braccia,sentendo che anche lei ricambiava la stretta, si sentì più sereno.
Light in quel momento si sentì completo,finalmente avrebbe potuto rimediare a… a tutto.
Avrebbe ricominciato,tutti i dubbi,sentendo il suo profumo su di sé, erano spariti, per un qualche incantesimo che solo lei,la sua piccola fata era riuscita a fargli.
Si scostò da lei,solo dopo che il pensiero di quel qualcuno che li guardava,-in silenzio- divenne insopportabile.

Si affrettò a sorridere,per rallegrare un po’ l’atmosfera,-quasi papabile,tanta era la tensione- che si era creata,ma si paralizzò quando vide Kaname, volgere lo sguardo a … Sosuke,come se quello sguardo volesse far intendere che lo stesso abbraccio era anche  per lui.

Si irrigidì. Sosuke era un fantasma,ne era –ora- sicuro, ma di cosa o di chi,ancora gli era ignoto.
Si sentì di troppo,proprio lui,che in quella stanza avrebbe potuto sentirsi arrabbiato,infastidito ma non di troppo.
Lo riscosse Kaname dai suoi pensieri, accarezzandoli,-con una dolcezza solo a lei concessa- la guancia.
“ Ti devo parlare” disse semplicemente,quasi sussurrandolo,un sussurro per lui, solo per lui,sottolineò.
Forse Sosuke non era che .. un vecchio amico, dopotutto fra lui e Kaname c’era qualcosa,Light lo sapeva e grazie a questo, riuscì a seguire Kaname in camera sua, con un –quasi- sorriso stampato in viso.




  
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