Storia vincitrice del Premio Umanità per il personaggio più drammaticamente "umano".
Questa storia si è classificata quinta al contest "Il meglio di me" indetto da Lilith in Capricorn.





Everett

Il tiranno guarda, osserva, scruta la città bruciata, ora cenere sotto le sue scarpe.
Ossa di uomini, donne, Corals e Cirment scricchiolano sotto i suoi piedi, mentre il suo attendente Mutaforma detta cifre su cifre.
Cinquecentomila abitanti.
Continuando la sua passeggiata trionfale nel nulla riflette su quello che ha fatto.
Intanto, il numero sale vertiginosamente, all’infinito.
Poi li vede: scheletro di madre che tiene stretto al petto quello del figlio in un disperato tentativo di salvarlo.
E in quel momento si domanda se un trono valga tutti quei morti.
Lentamente prende entrambi gli scheletri e li consegna al Mutaforma che, diventando umano, li depone delicatamente vicino agli altri.
Probabilmente no.
 

Angolo Autrice 12/09/13:

Dunque, partiamo dal presupposto che questa storia mi piace. 
Ho dato alla drabble il titolo "Everett" (un personaggio di mia invenzione), in quanto ho immaginato che fosse lui il tiranno in questione.
Infine, accetto molto volentieri i vostri pareri, anche in una recensione piccina piccò.

Angolo Autrice del 23/11/13:

Questa storia a partecipato al contest di Fravgolina "Nelle botti piccole c'è il vino buono" e, sotto suo consiglio, ho sistemato alcune piccole "pecche": prima di tutto ho cambiato il "creature fantastiche" in "Corals e Cirment" (ovvero i primi sono esseri capaci di sfruttare l'acqua, mentre i secondi attingono il loro potere direttamente dal fuoco); poi ho aggiunto un paio di virgole e pubblicato il banner ^^
Quindi, ringrazio ancora la giudiciA per la sua accurata recensione e per aver assegnato a questa storia il Premio Umanità :)

BekySmile97