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Autore: moonlight96    12/09/2013    1 recensioni
" Se l'episodio fosse accaduto tre anni prima, quando ancora frequentava il quinto anno, si sarebbe messo comodo e avrebbe riso dall'inizio alla fine dello show. In quei tre anni però molto cose erano cambiate. Draco ci mise meno di mezzo secondo per decidere"
Questa una breve serie di capitoli su Draco e Hermione. Entrambi frequentano l'ultimo anno mentre Harry e Ron studiano per diventare Auror. E' la storia di due ragazzi, uniti da una guerra che non ha risparmiato nessuno.
Spero di essere rimasta IC, mi auguro che vi piaccia, ogni commento è ben accetto :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L'amico


 
...Ora è meglio che vada Herm, Kingsley ci sta chiamando ed è un periodo stressante per lui, non vorrei mai assistere ad una sua sfuriata.
A proposito di cose a cui non voglio assistere...Quel vegetale di Collins 
si è levato da piedi? Come vanno le cose? Sono secoli che non mi parli di 
te, come va? ti sei fatta nuovi amici?
Dalla quantità di lettere che ricevo al giorno deduco di no...
Non preuccuparti tesoro, è solo questione di tempo lo sai. Solo, se posso 
darti un consiglio...femmina e grifondoro!
Tuo Ron


Hermione sospirò, chiudendo la lettera del suo ragazzo.
"Deduci bene, Ron" pensò, mentre camminava diretta all'aula di Babbanologia, materia obbligatoria da quell'anno.
Dopo tutti quei mesi non aveva ancora trovato quel tanto cercato qualcuno, quell'amico, con cui sentirsi veramente in sintonia..
Ormai non le importava più, stava benissimo anche con Ginny e Luna, non aveva bisogno di nessun' altro, mentì a sè stessa.
"Ciao paladina!" Fortunatamente Ginny interruppe il flusso dei suoi pensieri agguantandola amichevolmente da dietro.
La bruna si voltò a sorridergli. Harry faceva bene ad essere geloso della giovane Weasley. 
Aveva una bellezza tutta sua, unica. 
I lunghi capelli rossi  che le scendevano dalle spalle, la pelle chiara spruzzata da alcune leggere lentiggini e gli intelligenti occhi nocciola a cui non sfuggiva nulla.
Ovviamente al tentativo della maggiore di occultare la lettera l'altra alzò un sopracciclio.
"E' un'altra lettera di quel rompiscatole di mio fratello?" fece sospettosa
"Sul serio Herm, comincio ad essere preuccupante, passi tutto il tempo libero a scrivergli!
L'unica nota positiva è che forse con tutto questa pratica per Natale la sua scrittura sarà meno simile a quella di un uomo delle caverne!"
Hermione non potè negare che avesse ragione.
E così ridendo fecero il loro ingresso nell'aula.

I due banchi davanti erano vuoti, perchè i Tassorosso che li occupavano avevano accidentalmente fatto esplodere una pozione "MilleBolle", finendo in infermeria pieni di fruncoli.
Il professore, il signor Anderson, aveva fatto la stessa constatazione.
"Allora, questi banchi in prima fila non possono restare vuoti" annunciò guardando severamente le sedie senza propietario.
"Qualcuno venga a occuparli. Magari dal fondo...". Alzando lo sguardò lo fissò su uno 
studente.
"Malfoy" il tono dell'uomo non ammetteva repliche.
L'interessato, che fino a quel momeno era rimasto in silenzio prese le sue cose e si avviò a grandi passi verso la meta.
I suoi occhi erano più freddi che mai in quel momento, non staccò mai lo sguardo dal banco in prima fila, neache quando si sentì chiaramente qualcuno mormorare " Mangiamorte!".
Ma nonostante i suoi passi fossero decisi il suo viso mostrava un certo nervosismo.
Quando si sedette in prima fila la fronte del professore si distese per un attimo, per poi corrugarsi di nuovo 
"C'è ancora un banco vuoto" osservò pensieroso.
Anderson guardò gli altri studenti speranzoso 
"Chi viene a fare compagni a Malfoy?"
Silenzio.
A quella reazione l'uomo rimase spiazzato, ma preferì non insistere oltre. 
Invece si voltò verso Hermione, che era rimasta in piedi vicino alla porta 
"Signorina Granger!" la sua voce subito si rallegrò 
"Vedo che la sua amica, la signorina Weasley, ha già preso posto, le conviene sedersi anche lei, ci sono molti studenti disposti a farle compagnia", completò il tutto con un sorriso.
Lei si guardò intorno: molti la salutavano sorridento, la voce 
di Collins spiccò fra tutte. 
Poi guardò a poca distanza da lei. Malfoy, ancora senza compagno, sembrava trovare il blocco degli appunti molto interessante, tenendo la testa china e scrivendoci non si sa cosa sopra.
Non aveva motivo di sentirsi in colpa, aveva già saldato il suo debito, ora lui e lei erano pari. Hermione lo sapeva bene.
Quello che fece fu esclusivamente di suo interesse. 
Aveva bisogno di qualcuno che la capisse, con cui potersi sentire sè stessa e per qualche strano, inspiegabile, motivo, 
Malfoy era quel qualcuno.
Fu per questo che rispose "Certo" al professore in maniera un pò troppo cortese, quasi a preannunciare le voci sconcertate che presto avrebbero invaso la stanza e, percorsi pochi passi andò a sedersi al suo banco, di fronte alla cattedra.

Draco la fissò con uno sguardo che era un misto fra lo scontertato e l'incredulo. 
Hermione dovette trattenere un sorriso pensando che la sua espressione assomigliava alla faccia che aveva fatto zia Muriel quando, Teddy in braccio, il piccoletto aveva indicato il suo naso trasformando il proprio in un maiale.
Anderson, sorpreso, sorrise di fronte all'improbabile coppia.
"B-bene, ora che sono tutti seduti possiamo cominciare". per ogni paio di ragazzi apparve un cellulare "Dovete smontarlo e catalogare tutti i pezzi che lo compongono" 
Il  ragazzo di fianco a lei fissò l'apparecchio con una smorfia.
Lavoravano in silenzio per quasi tutta la lezione, ragionavano e maneggiavano con stesso ritmo.
D'un tratto Hermione sentì il giovane sbuffare irritato.
"Accidenti, come diavolo si smonta quest'affare?" era alle prese con la sim incastrata nel telefonino. Aveva un' espressione totalmente concentrata, pareva essersi dimenticato dove fosse. 
In un secondo afferrò la bacchetta aggredendo l'apparecchio con un "Separo". 
Hermione avrebbe voluto fermarlo, perchè sapeva che gli apparecchi elettronici interferivano con la magia, ma non fece in tempo.
Ci fu uno scoppio e un attimo dopo il ragazzo coperto da una sottile fuliggine sbottava furioso "Ma come cavolo funziona questo cele-cele...questo coso!" 
"Cellulare" rispose tranquillamente Hermione. 
Prese il telefono ormai nero e abilmente sfilò la sim.
L'altro allora, che aveva ripreso coscienza di dov'era, assunse un aria infastidita 
"Se sei così brava fai tu, So-Tutto-" 
"Prova" Hermione gli porse il cellure 
"E' facile, ti insegno come si fa", il suo tono era mite e sembrava sincera.
Malfoy fissò la sua mano come se l'apparecchio potesse scoppiare da un momento all'altro, infine, cautamente, lo afferrò.
 

Iniziò così.
Senza sapere bene come o quando poterono veramente considerarsi tali, Draco Malfoy e Hermione Granger diventarono amici.
Fose ciò accadde un pomeriggio d'inverno. 
Il Serpeverde stava studiando appoggiato ad un abete vicino al lago nero, quando sentì dei passi leggeri avvicinarsì.
Sollevò la punta del naso dal libro e la Grager vide che l'osservava dall'alto. I soliti libri stretti al petto, come usava fare quando era a disagio e un'espressione decisa sul volto.
"Che vuoi, mezzosangue" rispose mormorando quell'ultima parola poco convinto, ormai sapeva che per lui non aveva più alcun significato.
La ragazza, come se aspettasse solo la sua attenzione, iniziò a pronunciare meccanicamente un discorso che sembrava imparato a memoria 

"Sto cercando di studiare Storia della Magia per il compito di domani e, aggiungi al potere soporifero di questa materia il fatto che non c'è nessuno a tenermi sveglia e....ecco" tentennò un attimo "Per questo ritengo che per la mia e tua sanità mentale, visto che vedo che anche tu la stai studiando, sarebbe meglio se ripassassimo insieme".
L'espressione impassibile che la bruna sfoggiava all'inzio del suo copione si era gradualmente incrinata, lasciando spazio ad una più apprensiva. 
Draco stava per scoppiargli a ridere in faccia, ma qualcosa lo trattene.
"E perchè non studi con la stramba e l'ultima degli infiniti Weasley? Cosa c'è, ti hanno abbandonato anche loro?"
Hermione cercò di non scomporsi di fronte al velato riferimento a Ron e Harry e proseguì, determinata a raggiungere il suo scopo.
"Loro sono convinte di aver già studiato abbastanza e ora si riposano"
Draco rimase in silenzio per alcuni secondi, sapeva che la Grifondoro si stava esponendo. 
Ora era lui ad avere il comando della situazione, avrebbe potuto schiacciarla se avesse voluto.
La solitudine , però, lo stava logorando lentamente, come un vento freddo che s'insinua implacabile nelle ossa.
"Resta in silenzio o vattene" la liquidò con quel tacito consenso e lei gli sedette affianco.

CONTINUA...


 
  
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