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Autore: eat_sleep_read    12/09/2013    2 recensioni
Hope potrebbe passare per una comune ragazza se non fosse per il suo passato misterioso.
*dal testo*
Avevo molte domande in testa ma una certezza: il mio genitore divino era potente, talmente potente da essere temuto persino dagli dei.
Questa è la storia della ragazza dagli occhi ametista.
*NON TENGO CONTO DEGLI EVENTI DELLA SECONDA SERIE E BLA BLA BLA ALCUNI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO BLA BLA BLA NON È STATA FATTA A SCOPO DI LUCRO ECCETERA ECCETER*
TUTTO CIÒ PROVIENE DALLA MIA TESTOLINA GUAI A CHI PLAGIA O SARA PUNITO CON LA MORTE.
Ragazzi storia sospesa, causa: assorbimento totale da parte dell'altra ff.
Ma non vi preoccupate appena la terminerò ritornerò a Hope e Nico.
:) abbiamo imparato che io non sono in grado di aggiornare due storie in contemporaneamente.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUESTO CAPITOLO VIENE PRIMA DI QUELLO

DOPO E DOPO DI QUELLO PRIMA

 
Il duello stava per cominciare. Io ero in ansia ma non lo davo a vedere. Ero abituata che a nessuno importasse di me, ero abituata a tenermi tutto dentro, dopotutto nessuno si era mai preoccupato per me, nessuno tranne... No, non dovevo pensarci, dovevo restare calma e prepararmi alla sconfitta.

*nel frattempo sull'olimpo*
Non tirava buona aria, per niente. Si percepiva nell'aria. La tensione era palese. Ma dopotutto avevano giurato sullo Stige e QUEL tipo di giuramenti non si infrangono facilmente.
"NON È MIA FIGLIA!" Tuonò Zeus. "Ve lo giuro sullo Stige, non è mia figlia. Ma di qualcuno deve essere, oramai ha 16 anni, sarebbe dovuta essere riconosciuta tempo fa'! Chiunque sia stato lo prego di riconoscerla al più presto. Al prossimo raduno convocherò anche tutti gli dei minori e gli altri. Ma se è per caso figlia di uno di noi 13" disse guardando ade e sottolineando il numero tredici "riconoscetela al più presto."
"Non può sicuramente essere figlia mia." Disse il dio del mare mantenendo la voce apparentemente calma, ma come il mare non si sapeva mai quando Poseidone si sarebbe arrabbiato "ne sono sicuro. Anche se per qualche assurdo motivo non mi ricordassi di un incontro con una mortale, non ha le mie caratteristiche, insomma guardate Percy" disse con affetto il nome di suo figlio "lui è impulsivo"
Zeus borbottò qualcosa come un "concordo"
"Lui segue il cuore, segue l'istinto, è irresponsabile. E disobbedisce agli ordini. Non è però arrogante. È altruista, dimostra il suo affetto e sinceramente non è misterioso e inquietante come quella ragazza. E non si assomigliano per niente."
"Ed ha la capacità cognitiva di un'alga"
Aggiunse Atena. Poseidone la guardò male per poi ignorarla.
Gli dei non ebbero niente su cui ribattere sopratutto sull' affermazione di Atena.
"Non credo decisamente che sia figlio di Afrodite"
"É vero! Quella ha un gusto orrido in fatto di moda! Non si trucca nemmeno! È SCANDALOSA! Si veste tutta di nero con quegli orrendi anfibi come uno zombie!"
"Cos'hai contro gli zombie?" Disse Ade scoccandogli un'occhiataccia. 
"Non credo nemmeno sia figlia tua Demetra"
"Quella ragazzina ha bisogno di cereali! É troppo magrolina!"
"Basta Demetra con i tuoi cavolo di cereali! Ma perché ho sposato tua figlia!"
"I cereali fanno bene alla salute!"
" Come dicevo!" continuò Poseidone spazientito "mi sembra strano che sia figlia tua Dioniso e nemmeno tua Efesto (mi dispiace dirlo ma la ragazza è magra, affusolata, e è molto carina anche per gli standard umani. Senza offesa ovviamente)"
Il dio del vino annuì sperando che quel consiglio si protraesse il più possibile mentre lui beveva FINALMENTE il suo amato vino.
" Prendendo in parola te Zeus ed escludendo ovviamente te Artemide"
"la ragazza mi piace fa dei bei ragionamenti." Disse lei ovviamente riferendosi a pensieri contro i maschi della ragazza che solo lei poteva sapere.
"E te Era. E spero me."
Tutti annuirono per mostrare il loro consenso di escluderlo.
"Rimanete voi: Ade, Apollo, Ares, Atena e te Ermes."
"Sinceramente non credo sia figlia tua Atena, non ha proprio il tuo carattere di so-tutto-io. E non ha i tuoi lineamenti, poi quegli occhi... No non credo sia figlia tua."
Atena lo fulminò con lo sguardo. In genere avrebbe trovato una risposta pronta da dargli ma visto che non la stava incolpando e il ragionamento filava liscio come l'olio, strano per quel cervello annacquato di Poseidone, si limitò ad ignorarlo.
"E sinceramente Apollo credo sia poco probabile sia figlia tua. Ha un'aria inquietante. E al massimo è in grado di ferire a morte qualcuno non di guarirlo. No, lei ha un'aria che ti ispira molto alla morte al chaos."
Apollo aggiunse qualcosa come "io sono molto più figo"
"Personalmente credo che sarebbe molto probabile se fosse figlia tua Ares o tua Ade. Ermes io non ti ho escluso perché è furba. Ma lei ha più un'aria di chaos e distruzione quindi secondo me Ares e Ade uno di voi due è il padre."
"Come al solito io sono uno dei maggiori sospettati!" Disse con voce tenebrosa Ade "voi tutti siete sempre contro di me. Ma chi ha salvato l'Olimpo quando tutto sembrava perduto? Io! E quale ringraziamento ho avuto! Una nuova accusa."
Poseidone e Zeus evitarono di menzionargli tutti i ringraziamenti e tutti i premi ricevuti: Il loro fratello era un tipo molto suscettibile.
"Non è figlia mia! Ammetto è combattiva ed è tosta ma non ha il carattere! No."
"La ragazza non è da sottovalutare, è pericolosa. Lo senti che manda un' aura di distruzione." Disse Ermes. 
"A me piace la ragazza" dissero in unisono Artemide ed Era.
"Quella ragazza è troppo magra, ma li mangia i cereali?"
Ade sbuffò quel pover'uomo in fatto di suocere non era da invidiare.
"Demetra non ce ne frega niente dei tuoi cereali!" Sbuffò Afrodite "invece quando pensate che uscirà il prossimo numero di quella Soap su Olimpo-TV!"
"Afrodite!" La riprese Ade.
"Credo che ci proverò con quella ragazza." Constatò Apollo.
"Lei non cascherà mai ai tuoi piedi fratello! Mai!"
"Shh sorellina. Io sono il più bello!"
"Quante volte ti devo dire che siamo GEMELLI!"
"Ferma! Mi è venuta l'ispirazione! Io ho sempre ragione/tutte le ragazze/ sono pazze di me/ quanto sono figo!"
"Non ti sopporto!" Artemide prese l'arco e gli scagliò una freccia che apollo schivò con facilità.
"Ne ho un'altra! La mia sorellina faccio incavolare /tutte  frecce schivo/ quanto sono bello/ quanto sono figo/ 
Zeus sospirò "Credo che questo consiglio andrà avanti ancora per un bel po' un po' troppo"
"Scusate, ora c'è un combattimento che non vorrei perdermi." Detto questo Ares svanì in un lampo.


Okay, ero pronta a farmi prendere a botte. Clarisse sputò per terra poi urlò.
"Cos'hai! Paura?"
"Si guarda ho una paura immensa."
Dissi ironica io. No, non avevo affatto paura, i fratelli Stoll mi avevano rassicurato che sarebbe venuto tutto naturale.
"Mi stai prendendo in giro?" Urlò Clarisse.
"Perspicace la ragazza."
Clarisse si lanciò addosso a me. Io schivai il suo primo colpo che aveva cercato di darmi con una spada. Poi venne tutto naturale. Combattei come se lo stessi facendo da una vita. Poi cominciai ad attaccare. Avevo solo il mio pugnale ma a me bastava. Lei ad un certo punto fece un passo falso. Tese troppo il busto per colpirmi, io schivai e le puntai il mio pugnale alla gola disarmandola con una semplice torsione di polso. Sentii un tuono. Vidi che in mezzo al campo era apparso un uomo sui 25. Capelli castano scuro, somigliava tantissimo a Clarisse. Aveva l'aria molto da duro. Tutti si paralizzarono guardando l'uomo. Io cercai qualcuno che mi spiegasse ma erano tutti paralizzati. Vidi Percy che era sbiancato.
"Padre" disse Clarisse. Padre!? Aspetta, non può essere proprio quel padre... Non può essere ARES!? O si?
"Mi deludi Clarisse, farti battere così da una novellina."
Tale padre tale figlia.
"Scusa."
"Potevi batterla facilmente, ma tu sei una femmina e la hai sottovalutata, sei un disonore."
Rimangio tutto il padre era PEGGIO della figlia. Ma un po' di affetto paterno no!? E che centrava il fatto di essere femmina? Era proprio uno schifoso maschilista!
"Maschilista..." Mormorai. Poi spalancai gli occhi e mi tappai la bocca rendendomi conto di aver pensato ad alta voce. Ero totalmente nei guai. Ares si voltò lentamente verso di me. Se le occhiate potessero uccidere quella di Ares rivolta a me lo avrebbe fatto. Cercai di farmi piccolissima. Ero letteralmente, come si dice? Ah si, FOTTUTA. 
"Tu, novellina, ripeti subito quello che hai detto!"
Avete rotto con sto novellina
"Ho detto M-A-S-C-H-I-L-I-S-T-A!"
Ero veramente decisa a scatenare la terza guerra mondiale. Si, decisamente. Non potevo starmi zitta!? No, devo sempre creare caos.
"Solo perché è una femmina non vuol dire sia impedita. Anzi, Clarisse combatte molto meglio di alcuni maschi! E la sa una cosa? Esiste qualcosa chiamato AFFETTO PATERNO! E non credo sua figlia l'abbia disonorata. Il mio è stato solo un colpo di fortuna! E sa, le battaglie non sempre si vincono"
Da dove mi è uscita tutta questa determinazione? Tutti mi guardavano a bocca spalancata. Clarisse invece mi guardava, con qualcosa che poteva sembrare quasi... Gratitudine!?

"Stupida ragazzina insolente che non sei altro! Come osi rivolgerti così ad un DIO! Non osare farlo mai più! E le donne non sono mai state brave a combattere non sono buone a nulla in guerra!"
In quel momento un bagliore argenteo illuminò l'arena. Era una dea, era sotto forma di bambina. I capelli castani erano tenuti con un diadema di metallo e gli occhi del colore della luna. Artemide.
"Ares, ripeti davanti a me quello che hai OSATO dire sulle donne!"
Se gli dei potessero impallidire, giuro, Ares l'avrebbe fatto.
"Ma niente! Stavo solo scherzando!"
"Nostro padre Zeus comunque ti vuole al consiglio, al più presto. E osa dire un'altra cosa del genere e ti riempio di frecce così non potrai andare al tuo appuntamento con Afrodite."
"Si signora."
Ares scomparve a testa bassa ma non prima di avermi lanciato un'occhiata di fuoco. Mentre Artemide se ne andava mi fece l'occhiolino. Ero sconvolta. Le domande che avevo per la testa erano molte ma quella che più mi turbava era questa:
Gli dei sanno fare l'occhiolino!?

*nel frattempo nell'olimpo*
"Stupida ragazzina insolente che non sei altro! Come osi rivolgerti così ad un DIO! Non osare farlo mai più! E le donne non sono mai state brave a fare nulla in guerra!"
Stavano tutti assistendo allo scambio di battute tra Ares e la ragazzina, Hope via i-message.
"Aia, sorellina questa ti brucia!!" Commentò apollo.
"Gli conviene per la sua incolumità che non l'abbia detto veramente." Sibilò Artemide, talmente arrabbiata con Ares da non notare nemmeno il fatto che suo fratello GEMELLO l'avesse chiamata sorellina. Detto questo scomparve e riapparse davanti a Ares, che non se la sarebbe passata bene. 
"Ares, ripeti davanti a me quello che hai OSATO dire sulle donne."
"Grande sorellina fatti valere! Fermo ho l'ispirazione! La mia sorellina/ quando si arrabbia è una dura!/ ma io sono sempre il migliore!" Urlò Apollo
"Zitto apollo!" Sentenziò Atena.
"Ma niente! Stavo solo scherzando!" Disse Ares con lo sguardo basso.
"Cosa? Ares che si fa mettere i piedi in testa dalla mia sorellina! Questa devi mandarla sul tuo canale Efesto!" Disse Apollo fra le risate.
"Contaci! Con tutta la scena anche della battaglia!"
"Zitti!" Tuonò Zeus
"Nostro padre Zeus comunque ti vuole al consiglio"
"Ti voglio bene figlia mia ma non mettermi in mezzo!" Sospirò Zeus.
"E osa dire un'altra cosa del genere e ti riempio di frecce così non potrai andare al tuo appuntamento con Afrodite."
Afrodite sussultò mentre Efesto (suo marito) diventava dal rosso, al viola, al blu. Poi probabilmente pensò a come vendicarsi con Ares.
"Si signora."
"Coosa!? Ares, il dio della guerra che si sottomette agli ordini! Mitica Artemide!" Disse Ermes.
Ares e Artemide apparvero nel bel mezzo del consiglio.
"Le conviene seriamente non essere mia figlia a quella sottospecie di ragazzina." Borbottò Ares.
"Se volessi una figlia di sicuro vorrei lei ha lo spirito da cacciatrice!" Commentò invece Artemide.


Oramai era passata più di una settimana dall'arrivo di Hope al campo mezzosangue e Nico ogni volta la guardava di sfuggita. Ma dopo quella volta nel bosco non si erano più guardati. Gli incubi avevano di nuovo bussato alla sua porta di notte. Urlava tutte le notti e si svegliava sempre prestissimo. Notò che anche Hope aveva profonde occhiaie. Si stava seriamente chiedendo se non fosse il caso di chiedere aiuto a qualche figlio di Morfeo, ma non si fidava. E poi se li meritava gli incubi. Era colpa sua se Bianca era morta. Mentre era immerso nei suoi pensieri si stava allenando con la spada. Percepì un paio di occhi osservarlo. Finiti gli esercizi si voltò. Era Hope, che se ne stava nascosta nell'ombra, credendo di non essere vista. Insomma, lo stava SPIANDO? Nel suo stomaco scoppiò praticamente una bomba. Si disse che era solo il fatto che odiava essere spiato, si, solo quello. Appena Hope notò di essere vista sobbalzò.

Lo stavo guardando ed era veramente molto bravo con la spada. Ma si notava, pensava ad altro. Lo stavo osservando da un po' quando lui si girò verso di me. Non mi poteva aver visto: ero nascosta dall'ombra. Poi ricordai, era figlio di ade: dio dell'oltretomba, dell'oscurità. Ma dopotutto non mi dispiacque troppo essere stata vista.
"Sei proprio bravo con la spada."
Il complimento mi uscì spontaneo. Lui mi sorrise.
"Mi stavi spiando?"
Arrossii sperando con tutto il cuore che non notasse il mio rossore.
"Emm... No, stavo passando di qui e ho sentito dei rumori e mi sono fermata a guardare."
Ma come ero diventata brava a mentire! In realtà lo avevo visto entrare nell'arena e incuriosita lo avevo seguito.
"Mi insegni?"
Chiesi di colpo. 
"C-cosa? Si certo, ma Percy è molto più bravo di me, meglio se te lo insegna lui!"
Sbaglio o le sue guance erano un po' più rosse? No, era la luce. Si si, ovviamente la luce. Allora sfoggiai tutta la mia (poca) dolcezza. Feci la faccia da cucciolo.
"Ti prego."
"Va bene."
Mi disse con un sorriso. Repressi l'istinto di abbracciarlo e gli sorrisi. Sentii una tromba. Quella del pranzo. Mi sedetti come al solito al tavolo di Ermes.
"No Travis! Dovevi farglielo pagare 3 DRACME non 2!"
"Ma insomma! Questa è una truffa!"
Connor ghignò maligno
"Appunto..."
"Ahhh... Capisco"
Sogghignò Travis e gli si dipinse quel ghigno malefico sul volto tipico dei figli di Ermes. Scoppiai a ridere e praticamente mezzo campo si voltò verso di me. Mi stupii anche io della mia risata. Non ridevo da tantissimo tempo. L' ultima volta era stata quella mattina di 4 anni fa. No! Non ci dovevo pensare!
"Perché mi guardate tutti come se avessi appena insultato un dio."
"Quello lo hai fatto una settimana fa" disse una ragazza di Ermes che non avevo mai notato.
I fratello Stoll scoppiarono a ridere. I ragazzi di Ares la guardarono in cagnesco e io gli feci l'occhiolino per farli arrabbiare ancora di più (non che fosse poi così difficile farli arrabbiare). Tranne Clarisse che era pensosa. 
"Questa è la prima volta che ti sentiamo ridere."
Disse Connor. Gli sorrisi. Dovevo ammetterlo, era molto carino, quasi quanto Nico. O mio dio perché lo prendo per termine di paragone? Ho riso troppo ecco il problema. Alla fine del pranzo decisi di alzarmi per andare a fare una passeggiata vicino al lago. Ma notai che Clarisse mi seguiva. Io mi girai per dirle che non volevo problemi ma lei mi spiazzò.
"G-grazie Hope."
O dei santissimi! Mi ringraziava per COSA? No, aspetta, la domanda giusta da porsi è: mi ringraziava? Dovevo avere un'espressione parecchio confusa visto che aggiunse
"Per come mi hai difeso davanti a mio padre."
"P-prego Clarisse. Ma tu mi hai RINGRAZIATO?"
"Si ma non ti ci abituare novellina!" 
Era ritornata la Clarisse di sempre. Capii che in fondo (ma proprio in fondo in fondo) era una ragazza gentile che ne aveva passate molte. Le sorrisi. Lei arricciò il naso disgustata e se ne andò.
"Wow, Clarisse la Rue che RINGRAZIA. Non ho mai sentito un figlio di Ares farlo in vita mia."
"Cavolo! Di Angelo tu mi stavi SPIANDO?"
"No, stavo passando di qui e ho sentito dei rumori e mi sono fermato a guardare."
Usò la stessa scusa che avevo usato io. Furbo il ragazzo.
"Bene, io ora vado a infilzare qualcuno al poligono di tiro con l'arco."
E mi dileguai prima di cedere alla tentazione di accarezzarlo. Mi diressi verso il poligono di tiro con l'arco. Vidi che era vuoto. Presi un'arco e delle frecce. Osservai con aria molto concentrata l'arco per capire il meccanismo.
*nel frattempo nell'appartamento di Apollo, Olimpo*
"No ragazza! Così lo stai impugnando al contrario quell'arco! Non riuscirai mai a tenderlo se lo tieni AL CONTRARIO!"
stava urlando verso la televisione, come se quella ragazza potesse realmente sentirlo. Ultimamente Efesto trasmetteva gli allenamenti dei semidei al campo.
"Ti ci vorrebbe una lezione! O mio dio! ATTENTA CON QUELLA FRECCIA RISCHI DI INFILZARTI!"
Stava parlando con la televisione come un'idiota (e sua sorella avrebbe sicuramente detto che lui ERA idiota) C'era quella ragazzina, Hope, che era un totale DISASTRO nel tiro con l'arco. Decise di rovinare il divertimento a mezzo Olimpo e aiutarla poi magari pure rimorchiarla.

Non capivo come cavolo tendere quel cavolo di arco. 
"Ma vattene al tartaro! Per gli dei io ODIO tiro con l'arco."
"Forse perché lo stai tenendo al contrario bambola?"
Evitai accuratamente la parte del "bambola" ma mi concentrai più su quello che aveva detto prima. Mi voltai per vedere chi aveva parlato. Un ragazzo sui 25 alto magro capelli biondi. Assomigliava molto ai figli di Apollo ma, a dirla tutta, era molto più bello.
"Come tartaro lo devo impugnare allora!?"
"Se mi dai un bacio baby te lo mostro."
"Ma nemmeno sotto tortura"
sbottai.
"Provaci con qualche figlia di Afrodite con me non attacca. Capirò da sola come funziona."
Finalmente riuscii a impugnarlo nel modo corretto. Cercai di tenderlo e per miracolo ci riuscii. La prima freccia per poco non beccò in pieno quel ragazzo.
"Calma, piccola! Quella freccia poteva rovinare questo bellissimo faccino lo sapevi?"
"Non chiamarmi piccola!"
"E dai baby lo so che un bacio me lo daresti."
"Apollo lasciala in pace!"
Apollo?APOLLO!? Quell'Apollo!? A-P-O-L-L-O!? APOLLO IL DIO!? Vidi Artemide apparire improvvisamente, sbuffare e borbottare qualcosa come "i maschi sono inutili, orrendi, maschilisti, arroganti e sono ripetitivi."
"E dai sorellina non mi rovinare il divertimento!"
"Per Zeus! Lo vuoi capire che siamo G-E-M-E-L-L-I!!"
Stavo assistendo al litigio tra Artemide e Apollo. Wow.
"Scusalo Hope, è un maschio."
Mi sorrise. Io le sorrisi di rimando. Mi andava più che a genio quella dea.
"Se vuoi ti mostro io come impugnare un'arco."
"Sorellina tu stai sempre in mezzo!" Disse con un'aria imbronciata parecchio comica. Dovetti trattenermi dal ridere. "Io me ne vado." Disse sbuffando per poi svanire in un lampo dorato. 
"Ne sarei onorata divina Artemide."
Dissi, il mio tono di voce lasciava intuire tutta la mia ammirazione nei confronti della dea. Lei mi sorrise e disse
"Perfetto, cominciamo."


Passai tutta l'ora seguente sotto la meticolosa attenzione di Artemide. Dopo l'impaccio finale scoprii che tirare con l'arco mi rilassava. Mi piaceva. Certo, non ero brava nemmeno un quarto dei figli di Apollo ma me la cavavo.
"Hai la stoffa della cacciatrice Hope. Se ti potesse interessare."
E dicendo mi porse un foglio.
"È stato un piacere insegnarti Hope ora il dovere mi chiama."
Io non feci in tempo a balbettare un "grazie divina Artemide" che già era scomparsa. Mi rigirai il foglio fra le mani, spiegava in cosa consistesse essere cacciatrici: tutte potevano esserlo, indipendentemente dal loro essere semidei, mortali, ninfe o cose varie. Essere cacciatrici consisteva nell'essere immortali, rinunciare all'amore e stare al servizio della dea. Decisi che ci avrei pensato. 


 

ADE IS THE BEST!

che cavolo è cominciata la sc(q)uola! O.O

passando al capitolo: QUESTO CAPITOLO MI PIACE!

e se state attente potete avere dei minuscoli indizi sul padre di Hope.

Volevo dirvi una cosa...

ATTENZIONE! se amate le sorprese, questo è spoiler quindi...

non vedere

non sentire

non parlare

nel prossimo capitolo comparirà...
*rullo di tamburi...*

NON VE LO DICO!

muahhhahah.
no, non sono così crudele anche se sono figlia di ade ve lo dico...

il papino di Hope farà la sua comparsa (ovviamente non si scoprirà la sua identità XP)

 

E ORA SIGNORI E SIGNORE....
ME NE VADO!!!!
SMAMMO
VADO VIA
NON ROMPO PIù
CIAO CIAO

BYE BYE
  
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