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Autore: Miss Isabelle Davenant    19/03/2008    2 recensioni
Dopo tutto quello che le aveva fatto, dopo tutto quello che le aveva detto perché non poteva fare a meno di provare gratitudine nei confronti di quell’uomo disonesto..... Forse perché tra le sue braccia si sentiva sicura,lontana da qualsiasi pericolo, o forse perché l’improvvisa vicinanza le confondeva le idee ma non doveva essergli grata,no, lei lo odiava, lo odiava con tutta se stessa ne era certa, eppure….. Miss Isabelle Davenant, una giovane nobile combina guai ha certamente un modo tutto suo di vedere le cose, la sua vita cambierà radicalmente quando per destino o per casualità incontrerà il brillante Jack Sparrow,riuscirà con il suo fare fuori dal comune e le trovate originali a far perdere la pazienza al leggendario capitano ?... -MI pareva di averti lasciata da tutt’altra parte- il capitano con il solito fare baldanzoso la costrinse a voltarsi -Il luogo era infestato da organismi vegetali pericolosi- ma che arrogante distogliere lo sguardo offesa era il minimo che potesse fare -Alghe assassine mi è stato riferito, una piaga non è vero?! Mi duole dirtelo cara ma sembra che fortunatamente attacchino sole le donne che portano il nome di Isabelle- perché nessuno le credeva, che ottusi, un giorno si sarebbero accorti di quanto erano vere le sue parole, per il momento era meglio cambiare discorso Una fan fiction che alterna momenti di puro romanticismo a divertenti,drammatici ad avventurosi BUONA LETTURA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota dell’autore:ti ringrazio monipotty per la recensione mi ha fatto davvero piacere, ringrazio anche tutti i lettori che hanno avuto il coraggio di leggere questa storia, questo capitolo sarà pieno d’azione spero che possa piacervi

In questi giorni ho letto qualche fan fictions su questo sito e presto provvederò per recensirle….ci sono parecchi autori di talento e io non posso certamente tenergli testa, spero di migliorare, la trama l’ho ben presente nella mia testa …… lo so!!.. devo migliorare molto nello stile di scrittura…. ah ma non demordo…… prima o poi mi dichiarerò soddisfatta dei miei scritti!!!....Spero di ricevere tante recensioni più che altro per capire dove devo puntare l’attenzione per le eventuali correzioni hihi…e tremila sbagli che popolano allegramente il capitolo….VI PREGOOOO CONSIGLIATEMIIII….ecco ora vi posso lasciare alle avventure di questa fanciulla assolutamente sfortunata ahahahahah………..BUONA TORTUGA!!!!

 

CAPITOLO TERZO

TORTUGA


Il sole era calato ormai da ore quando la malandata imbarcazione di Jack Sparrow riuscì ad attraccare nel porto di Tortuga
Non appena la nave smise di beccheggiare Isabelle si sentì enormemente sollevata, sperava che la ciurma, con la scusa dell’arrivo, smettesse di farle saltare i nervi ogni due per tre; dal canto suo li detestava tutti quanti
Nell’ultima parte del viaggio di certo i pirati non avevano fatto molto per entrare nelle sue grazie anzi, esaltati dalla vicina Tortuga, avevano deciso di deliziarla con una canzone stonata e interminabile
Che diamine , cosa aveva di così speciale quel posto tralasciando ovviamente lo stato d’inciviltà in cui era caduto.
-Hum- un silenzio irreale interruppe i suoi pensieri
C’era qualcosa che non andava, dove erano finiti ordini e urla?
Per qualche strana ragione la ciurma non dava più segni di vita, aveva la vaga sensazione di essere rimasta sola così decise di controllare
Alzò titubante lo sguardo e si rese conto che molto, molto lontano da lei si erano radunati tutti ,capitano compreso, e parlavano ora con fare cospiratorio ; nessuno l’aveva mai esclusa, decisamente non poteva approvare un comportamento del genere.
Non era accettabile, come passeggera d’onore a tutti gli effetti voleva essere giustamente informata sul da farsi
Andare di persona al cospetto di quei maleducati però non le sembrava il modo giusto per risolvere il problema,lei era una gentildonna e le gentildonne non si abbassano a tanto, dovevano essere loro a invitarla cortesemente
Perché allora nessuno l’aveva ancora presa in considerazione, forse si erano dimenticati della sua presenza
Scocciata si mise a pestare un piede convinta che potesse bastare per attirare l’attenzione, ma dopo alcuni attimi di insistenza decise che il metodo da lei scelto non portava a nessun risultato, la stavano deliberatamente ignorando. Suo malgrado provò a farsene una ragione
In fondo nessuno le impediva di origliare a distanza, voleva solo cogliere qualche parola qua e la nulla di più così tentò di affinare l’udito avvicinandosi un poco
Dalla parte opposta della nave Jack guardava annoiato i suoi uomini, sembravano delusi
-Capitano che fine ha fatto la democrazia, voi non potete impedirci di scendere a terra-
-Abbiamo perso fin troppo tempo per questa piccola deviazione mi aspetterete qui …… niente terra ,niente donne,niente rum- il capitano sembrava serio ,stranamente serio
-Scenderete solo quindi?- Gibbs non riusciva a comprenderlo ma l’avrebbe appoggiato come suo solito
-No….Isabelle scenderà con me …..fa parte del piano-
Si aveva sentito bene, non c’era alcun dubbio, Jack aveva pronunciato il suo nome, quindi qualsiasi cosa stessero complottando lei ne era coinvolta, al diavolo le buone maniere voleva scoprire qualcosa in più e per farlo doveva andare da loro
-questo è troppo,cosa centro io?- la voce candida della giovane fece sobbalzare il capitano che si girò rapidamente
-Isabelle!- non si aspettava di trovarsela alle spalle così la guardò con aria colpevole limitandosi a sorridere
-parlavate male di me vero?-Isabelle era a dir poco infuriata e voleva sfruttare l' occasione per rimproveragli la riunione alla quale non era stata invitata
-No gioia ,certo che no….stavo giusto informando i miei uomini che ti avrei portata a fare una bella visita turistica, questa cittadina è ricca di tradizioni e di tutto il resto- Jack rimase in attesa, non sapeva esattamente che reazione aspettarsi
La fanciulla per qualche istante non disse nulla, una visita turistica…….. non aveva mai partecipato a visite turistiche……ma dannazione quella era Tortuga
-No…non mi porterà da nessuna parte- non poteva lasciarsi abbindolare
-E invece verrai- quell’ordine le fece ritrovare la solita determinazione, se il capitano insisteva tanto ci doveva essere sotto qualcosa
-ASSOLUTAMENTE NO……. Non metterò piede a Tortuga ne ora ne mai…….- e si girò dall’altra parte incrociando le braccia con fare testardo
-non può costringermi-mugugnò
-Ne sei certa figliola- Jack mosse qualche passo pronto a raggiungerla, quando fu abbastanza vicino le afferrò un braccio, aveva deciso di trascinarla giù dalla nave ma lei inaspettatamente si lasciò cadere sul ponte
- ho detto che non vengo- il capitano era in difficoltà, non aveva la minima intenzione di sollevare il suo dolce peso così cominciò ad agitarle il braccio
-forza donnaccia cocciuta andiamo…….forza-
-No- Isabelle non voleva cedere e Jack aveva esaurito la pazienza
-Gibbs la bottiglia!- mastro Gibbs lo guardò confuso
-la bottiglia capitano?-possibile che quel dannato testone non capisse mai un accidente
-Si, la mia bottiglia di rum…vai a prenderla- il pover’uomo si precipitò nella cabina alla ricerca dell’oggetto, che strano,a cosa poteva servire una bottiglia di rum vuota
-e di grazia cosa intendete fare con una bottiglia di rum- isabelle cercò di catturare l’attenzione del capitano, era curiosa
-posso ubriacarti al punto che troverai le mie iniziative meravigliose- constatò divertito
-lei è completamente pazzo- Isabelle tremò al solo pensiero
-sei libera di credere quello che vuoi, ciò non toglie che ora tu berrai il mio rum……io sarei contento al tuo posto gioia- Gibbs tornò di gran fretta reggendo la bottiglia scura
-eccola capitano- dopo averla presa con la mano libera l’avvicinò alla bocca di Isabelle sogghignando
-no la prego…..non mi obblighi a bere-la giovane non riusciva più a sostenere il suo sguardo –vengo- cos’altro poteva fare, rassegnata si alzò liberandosi in fretta dalla stretta di Jack

 

*


Che strano posto,di certo non si poteva incontrare gente per bene a Tortuga;
La giovane indignata procedeva molto lentamente attenta a non finire nelle pozzanghere che tappezzavano la strada dissestata.
-Isabelle…… pensi di metterci ancora molto?- Jack qualche metro più avanti cominciava a perdere fiducia nel piano
-A quanto pare questa via è un po’ troppo complicata per te!- sorrise osservando la giovane che scivolava a terra
-accidenti……è molto tradizionale direi- isabelle cercò di rialzarsi ma lo strato di fanghiglia su cui si era bloccata la costrinse a tornare nella posizione iniziale.
Perché in momenti come quello non riusciva a dimostrare tutta la sua superiorità camminando ben dritta e fiera, si faceva pena da sola
-quando finirà questa visita?.... comincia a diventare dannosa per la mia salute- Isabelle gattonò lontano dalla trappola scivolosa nel tentativo di sfuggire alla triste situazione
-figliola ,a dire la verità,siamo solo scesi dalla nave……….- jack le fece segno di voltarsi
Contrariata osservò la strada alle sue spalle, era seriamente convinta di aver percorso un bel tratto quindi rimase sconvolta quando notò che la nave era ancora a pochi passi dalla sua persona, cominciava a temere di aver camminato all’indietro senza accorgersene
Stava perdendo tempo inutilmente e questo non era sfuggito al capitano che non trovando altra soluzione decise di intervenire;
si guardò intorno con circospezione per poi avvicinarsi alla giovane
-e comunque questa non è una visita turistica……….siamo in missione comprendi?-
A quelle parole Isabelle saltò in piedi agile e scattante, non riusciva a crederci
-Che genere di missione?- contro ogni logica era nata in lei l’insensata voglia di fare qualcosa di irresponsabile e pericoloso
-è una questione di vita o di morte e concorderai con me immagino nel giudicare le questioni di vita o di morte segreti …… quindi dal momento che la missione di cui ti ho accennato prima rientra tra le suddette questioni…non posso dirtelo……mi dispiace gioia-
In poche parole doveva rimanere all’oscuro di tutto, poco importava, Jack non avrebbe seriamente messo la sua vita a repentaglio, ne era quasi certa
-Però devi sapere che……….-Il capitano le si avvicinò pericolosamente- tu sei l’elemento indispensabile…..fondamenteale ……..irrinunciabilre….e via dicendo- La giovane si sentiva quasi in soggezione,Jack era troppo vicino per i suoi gusti, doveva escogitare qualcosa , si allontanò con un balzo guardandolo intensamente
-Ho afferrato il concetto……ANDIAMO- gli occhi le brillarono per l’eccitazione
-Isabelle dove vuoi andare?- Il capitano la guardava allontanarsi confuso
-vado a portare a termine la missione ovviamente- si bloccò interdetta, non riusciva proprio a capire, se decideva di fare una cosa non andava bene e se decideva di non farla non andava bene lo stesso insomma cosa voleva da lei Jack Sparrow
-Ammiro il tuo entusiasmo…ma….la missione non si porta a termine da quella parte- Jack le indicò una strada scoscesa che saliva fino a una sorta di locanda
-Per l’esattezza è li che dobbiamo andare- Isabelle, guardò prima il percorso e poi la meta cercando di mantenere una certa dignità
-Ah!- non riuscì a dire altro, dalla sua postazione la locanda sembrava irraggiungibile
-Ah si tesoro- Il capitano le fece strada divertito, quella fanciulla era proprio un disastro.

 

*

 

In un primo momento pensò di essere entrata in un altro mondo, quindi quella era una locanda, all’interno tutto appariva caotico e colorato non aveva mai visto uno spettacolo del genere;
c’erano persone che bevevano, altre che cantavano, altre ancora litigavano, la giovane con gli occhi sbarrati osservava curiosa tutte quelle novità e quasi non si accorse che Jack la stava sospingendo verso una lunga tavolata
-Su ….. Sali- Isabelle lo guardò confusa, perché mai doveva finire su un tavolo, le sembrava assurdo
-spicciati- Jack le diede una piccola spinta per aiutarla nell’arrampicata e poi la raggiunse agilmente
Nessuno sembrava essersi accorto della loro presenza, molto probabilmente erano abituati alle stranezze;
Senza indugiare un attimo il capitano afferrò la sua mano e lei rispose con uno sguardo carico di complicità, era pronta per la missione
-Signori ,ascoltatemi, ho da proporvi uno scambio- Il locale cadde nel silenzio più assoluto, con voce profonda Jack Sparrow era riuscito a catturare l’attenzione degli allegri bucanieri.
Sollevò il braccio di Isabelle sfoderando un sorriso sghembo
-Questa bellissima donna per una bottiglia di rum-
-Si questa bellissima donna…….- la voce della giovane seguì quella del capitano ma si spense quasi immediatamente, c’era qualcosa che non quadrava
- MA COSA….Jack …..ho sentitò bene?- Non poté fare a meno di scrutare preoccupata la folla che cominciava a scaldarsi mandando cenni d’assenso
-Perfettamente……ora mi dispiace gioia ma devo andare…ho da fare- Jack saltò giù dal tavolo e fece correre lo sguardo da destra a sinistra
-ma……………….-il panico cominciava a prendere il sopravvento, non sapeva come comportarsi;
la reazione della donna l’aveva insospettito così per essere sicuro di aver scelto un diversivo decente cercò di incoraggiarla
-Non eri tu che volevi farmi vedere di cosa sei capace…..se vuoi un consiglio corri-
- PIRATA CRUDELE!-in quel momento avrebbe voluto ucciderlo ma aveva problemi molto più urgenti su cui concentrare l’attenzione
-Senza alcun dubbio figliola-
Non avevano altro da dirsi, quella era l’occasione buona per abbandonarla al suo destino
-Ebbene dov’è il rum?- alcuni uomini indicarono la strada che portava alla cantina
-la fanciulla è tutta vostra!- e si diresse indifferente verso quella direzione
Nello stesso istante in cui Jack si allontanava decine di uomini ubriachi si gettarono sulla poveretta tirando e strappando il suo vestito
-BONTA’ DIVINA!!-Isabelle si divincolò a fatica e tentò la fuga lungo il tavolo
-Dove vai dolcezza??-
-vieni qui bambolina!-
-ehi non scappare!-
quei fuorilegge come immaginava non avevano la minima intenzione di lasciarla andare; le serviva qualcosa, qualsiasi cosa,meglio se acuminata ovviamente
senza fermarsi si chinò afferrando il primo oggetto capitato tra le sue mani
era il momento di agire, decise di arrestare la corsa per poi voltarsi, a quel punto l’unico atteggiamento che poteva darle una possibilità di salvezza era affrontare direttamente i suoi assalitori.
Con aria minacciosa puntò contro questi l’oggetto di cui si era appena appropriata
-FERMI!!......Ho questo……….-Isabelle abbassò lo sguardo per accertarsi sull’identità dell’arma fatale- cosciotto d’agnello???- no, non era possibile, un cosciotto d’agnello accidentaccio cosa poteva fare con un cosciotto d’agnello, la sua sfortuna non aveva limiti
- e….e….e non ho paura di usarlo!-dopo la coraggiosa scena con la quale si era fatta valere non poteva certo tirarsi indietro, in qualche modo doveva pur concludere
Tutti gli uomini sghignazzarono  pronti per la cattura.
Isabelle fortunatamente aveva intuito il loro intento e quindi riprese a scappare, il suo obbiettivo era una grossa porta, sperava sinceramente che portasse all’esterno
-Dannazione!-
proprio sul limitare del tavolo però, quando credeva ormai di essere salva, un vecchio uomo calvo le bloccò la strada da terra,la giovane lo sovrastava ma questo non sembrava preoccuparsene anzi continuava a guardarla famelico scoprendo un ghigno sdentato
-Oddio……che esempio di rara bruttezza!- sconvolta si ritrovò a sferrare un calcio così forte da farlo crollare a terra
-ne ho atterrato uno?......NE HO ATTERRATO UNO!-era la prima volta che faceva una cosa simile e come una bambina voleva rendere noto il lieto evento, quella piccola distrazione però le costò l’incontro con un enorme omone che approfittando del momento l’aveva raggiunta
-hem…..- doveva prendere tempo;
Quell’uomo a giudicare dall’espressione non doveva essere molto intelligente se giocava bene le sue carte non le sarebbe successo niente
-Cosa Jack?…..si certo arrivo subito!-l’energumeno osservò Isabelle incredulo- scusate la mia scortesia signore ma non posso intrattenermi, purtroppo la mia persona è richiesta da un'altra parte- fece una finta e saltò giù dal tavolo precipitandosi verso l’uscita, ce l’aveva fatta.

  
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