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Autore: abbie_sheerio    12/09/2013    6 recensioni
“Non rompermi le scatole o ti taglio le palle, Styles!”
Lisa Taylor. La famosa Lisa Taylor. Colei che non parlava con nessuno, colei che trattava male tutti quanti. Ma io non riuscivo a starle lontano; era troppo, troppo bella e, cosa molto importante, era una delle poche ragazze che ancora non mi ero scopato tra tutte quelle della scuola.
***
Harry era lì, aveva lasciato la mia mano e mi fissava senza dire niente. Il sorrisetto strafottente era sparito ma, al posto di quello, due occhi lucenti e cristallini mi osservavano ansiosi.
"Io ti amo. E non so quanto possa essere interessante, ma non ho mai amato nessun'altra. Non l'ho neanche mai detto a nessuna, nemmeno per portarmela a letto" ammise abbassando lo sguardo e arrossendo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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yu LISA'S POV.

"Hey, Lisa!"

Una voce fastidiosa mi svegliò, quella mattina.

"Lasciami in pace, Caroline. E' sabato. Non c'è scuola oggi..." bofonchiai, rotolando verso l'altra estremità del letto e cercando di riprendere sonno.

"No. Assolutamente no! Devi raccontarmi tutti i particolari di ieri sera! Allora, l'hai scopato?" ridacchiò, scuotendomi una spalla con insistenza.

Improvvisamente aprii gli occhi del tutto sveglia. Sbuffai, voltandomi verso mia sorella ed alzando un sopracciglio.

"Alan è un cretinetto. Non ne valeva nemmeno la pena. E' stata la serata più imbarazzante della mia vita" riflettei, stropicciandomi le palpebre subito dopo.

Caroline si sedette al bordo del materasso, guardandomi divertita.

"Che c'è? Lo so, i miei capelli sono un casino." dissi con voce impastata.

Ero andata a dormire senza nemmeno togliermi i vestiti, per quanto ero stanca. Il trucco mi aveva sicuramente macchiato tutta la faccia, e i miei capelli erano raccolti in una coda disordinatissima.

"Posso?" domandò, indicando le coperte e mostrandomi un sorrisetto supplichevole.

"Certo."

Le lasciai un po' di spazio accanto a me come quando avevamo gli incubi e, da bambine, ci facevamo cullare da Faith nel lettone. Caroline si avvicinò col viso alla mia spalla, chiudendo gli occhi.

"Sai, penso che tu abbia sbagliato. Tutti abbiamo il diritto di essere felici nella nostra vita. Io ce l'ho, tu ce l'hai... anche Harry" mormorò.

Spalancai gli occhi e cercai di dire qualcosa di sensato, ma tutto quello che ne uscì fu uno sbuffo tremante.
Caroline mi guardò sorridendo. Notai che dei grandi lacrimoni stavano minacciando di cadere.

"Lisa... sapevo dall'inizio che era Harry."

Mi morsi il labbro inferiore con nervosismo, mentre cercavo di capire a fondo le sue parole.

"Quando... quando ti ho detto che stavo con Liam?"

"Sì. Avevo paura che... che ti facesse soffrire, capisci? Ma poi ho parlato con Lucy, e lei mi ha detto che Harry è pazzo di te!" scoppiò a ridere, asciugandosi le lacrime con la manica del pigiama.

"Te lo ha detto Lucy?" domandai stupita.

"Sì. Dopo che ti ha picchiata. Si è pentita, ma è troppo orgogliosa per ammettere di aver sbagliato" tirò su col naso.

"Mmm, peggio per lei" mugugnai pensierosa.

"Lisa, non sprecare la tua vita. Tu ed Harry siete perfetti. Voglio vederti felice. Dopo tutto questo tempo, dopo tutti i guai che hai passato, dopo la morte di Faith... meriti di essere felice." sussurrò, poggiandomi una mano sulla guancia e facendomi sorridere.

"Abbriacciami, piccola peste!" allungai le mani verso di lei, e la trattenni in un abbraccio caloroso, bagnando i suoi capelli con delle piccole lacrime.

                                                                                                      ***



Uscii presto di casa, quella mattina. Avevo pensato e ripensato alla possibilità di tornare con Harry, ma sapevo che sarebbe stato alquanto improbabile. Io volevo ricominciare una vita senza avere paura di una possibile reazione pericolosa da parte sua, ma il bellissimo ragazzo di cui mi ero innamorata non faceva al caso mio.
Mi infilai in un supermercato, iniziando a vagare tra le corsie e inventandomi cibi da comprare per passere il tempo. Rimasi poi incantata a fissare le luci colorate affianco ai cartelloni pubblicitari e, con sguardo assente, ripensai a quello che mi era stato detto da Caroline.

"Trovo assurdo il fatto che ci siano ancora le luci di Natale attaccate qui"

Mi voltai, leggermente spaventata per la sorpresa, e riconobbi il mio amico.

"Liam!" esclamai.

"Ciao, Lisa. Cosa ci fai con quella borsa enorme?" sorrise, indicando il grande peso che portavo in braccio.

"Non è abbastanza evidente? Ho finito di fare la spesa e cerco di passare il tempo." spiegai divertita.

Scoppiò a ridere, prendendomi da un lembo della felpa e trascinandomi dietro di lui.

"Ti do un passaggio a casa"

"Sono costretta?" sbuffai, falsamente contrariata.

"Certo che sì!"

Ci accomodammo in macchina, aprendo un pacchetto di patatine e parlando di quanto inutili fossero le lezioni di filosofia, quando una scena che attirò la mia attenzione si presentò davanti ai miei occhi: nella piazza davanti casa mia, Harry era accovacciato a terra, col naso sanguinante e le mani congiunte sul suo stomaco come protezione, mentre un ragazzo alto e robusto gli assestava dei calci.
Urlai, in preda al panico, pregando Liam di farmi scendere e scaraventandomi subito dopo contro quel ragazzo, sperando di farlo smettere.

"Che cazzo vuoi, puttanella?" sputò con rabbia lui, voltandosi verso di me e afferrandomi il polso.

"Lascialo in pace!" strillai, divincolandomi dalla sua presa.

Mi piazzai poi davanti al riccio, con l'intenzione di proteggendolo. Harry, da per terra, fissò lo sguardo su di me e gemette dolorosamente.

"Non la toccare" lo minacciò con voce affaticata, cercando di alzarsi, mentre sputava gocce di sangue.

Liam venne in nostro soccorso, allontanando il ragazzo furioso e intimandogli di andarsene via.

"Vaffanculo, Harry. Ricorda le mie parole: avvicinati ancora a Michelle e io ti ammazzo!" esclamò tagliente, per poi voltarsi imprecando e lasciarci da soli.

"Vado a chiamare aiuto?" chiesi disperata a Liam, mentre cercavo di far alzare Harry.

"N-no. Sto bene..." sussurrò il riccio, stringendo il mio pantalone per aggrapparsi.

"Di cosa hai bisogno?" gli domandai esitante, afferrandogli una mano e tirandolo su.

"Voglio parlare con tua madre." affermò serio, posizionandosi accanto a me fissandomi intensamente negli occhi.

"Sei pazzo?" urlai.

"Lisa. Ti prego." sussurrò supplichevole.

"Sei leggermente scombussolato, Harry. Lascia che Liam ti accompagni a casa, per favore!" implorai.

"No." disse deciso.

"Forza, Lisa, vi porto a casa tua. Harry sa sempre ciò che vuole" mi fece l'occhiolino Liam.

"Ma vi siete bevuti il cervello? Se mia mamma lo vede mi ammazza!"

                                                                                                             ***

La faccia di mia madre era indecifrabile: i suoi occhi fissavano Harry vitrei, come se non stesse provando nessuna emozione, e le sue mani giacevano lungo i fianchi mollemente.
Liam ci aveva abbandonati davanti a casa mia salutandoci con un "buona fortuna". Decisi che quando lo avrei rincontrato gli avrei tirato un bel calcio in culo, a quel babbione!
Harry osservava mia madre, non preoccupandosi minimamente del suo sangue che fluiva ancora lungo il suo volto, e rimaneva in silenzio.

"Ma', dobbiamo portarlo dentro. Devo medicarlo" sospirai per poi oltrepassarla, trascinandomi Harry dietro.

Invece, prima che potessi dire altro, mia madre fermò Harry per un braccio, facendogli segno di seguirla in cucina.
Lui mi lasciò la mano, senza rivolgermi la parola, e si chiuse la porta alle spalle. Sbuffai spazientita, decisa ad aspettarlo in camera mia. Non capivo davvero che cavolo stesse succedendo ma, dal momento che la mia vita non era mai stata normale, mi sarei abituata anche a quella stranezza.
Dopo nemmeno dieci minuti, Harry bussò alla porta di camera mia. Gli feci spazio di fianco a me, seduti sul letto, mentre osservavo il suo viso pieno di lividi e sangue, lasciandomi scappare qualche grugnito di disapprovazione.

"Perchè ti ha picchiato, Harry?" sospirai scioccata, allungando piano una mano verso di lui e appoggiandola sul suo mento, cercando di esaminare le ferite.

"Perchè sono andato a letto con la sua ragazza. Ma non sapevo che fosse fidanzata" rispose con disinteresse, fissando i suoi occhi verdi nei miei blu.

Rimasi in silenzio, allontanando la mano dal suo viso e abbassando lo sguardo, cercando di formulare una domanda con senso compiuto senza risultare cretina.

"Con quante ragazze sei andato a letto dopo di me?" domandai con un filo di voce, sicura che la cifra mi avrebbe spezzato il cuore a metà.

"Tante. Non so nemmeno il numero esatto." parlò sinceramente. "Sembra una cazzata se ti dico che scambierei volentieri tutte le volte che ho fatto sesso, con una sola volta in cui ho fatto l'amore... con te? Sì, vorrei vivere con solo quel ricordo. Tu, sotto di me, il tuo respiro accelerato, i tuoi gemiti, i tuoi baci..."

Io arrossii terribilmente, nascondendo il più possibile la faccia con i capelli disordinati.

"Cosa ti ha detto mia mamma?" cercai di cambiare argomento, anche se il mio cuore era effettivamente impazzito di nuovo.

"La domanda ideale sarebbe: -cosa hai detto TU a mia mamma?-" scoppiò a ridere, fermandosi subito dopo per il dolore dei colpi ricevuti, che dovevano ancora fargli davvero male.

"Cosa le hai detto?" domandai curiosa, alzando di nuovo lo sguardo su di lui.

Harry mi sorrise dolce, sfiorando la mia gamba con un dito.

"Che io sono davvero diverso da mio cugino. Che io ti ho sempre amata e che ti amo ancora adesso. Ecco cosa le ho detto."

"E l-lei?" balbettai nervosa.

"Penso di piacergli." mi mostrò un sorriso sghembo. "E... penso che l'unica persona che non ci voglia insieme... sia tu."

Ora il tono della sua voce era diventato più basso e roco, e quasi mi provocava dei brividi di freddo.

"Io lo vorrei davvero, invece. Solo che..." mi morsi il labbro, terribilmente ansiosa.

"Solo che hai paura." finì lui la frase per me.

"Ho paura di soffrire di nuovo per te." sussurrai alzandomi ed aprendo l'armadietto per tirare fuori un po' di cotone e di disinfettante.

Quando mi sedetti di nuovo di fronte ad Harry per medicargli le ferite, lui mi fermò la mano.

"Ti ricordi il patto che avevamo fatto? Io non ti avrei toccata, ma tu saresti uscita con me per cena, se ti fossi trovata bene con i miei amici. Non hai mai mantenuto la promessa."

Io annuii, non capendo dove volesse arrivare.

"Diamoci una seconda possibilità. Ti prego, esci con me stasera..."

NOTA DELL'AUTRICE:
eccoci qua, finalmente. Michelle aveva un ragazzo, nessuno lo sapeva, ed Harry se le è prese.
E' un capitolo abbastanza corto perchè lo sto scrivendo che è quasi mezzanotte e, mi dispiace dirvelo, ma è il mio penultimo capitolo.
NON so se la storia finirà bene, NON so se Lisa uscirà con Harry. Ho in mente due finali, l'ho già detto, ma tutto dipende dal mio umore giornaliero ahaha
Oggi, ad esempio, sono un po' incazzata, ma vi va bene perchè non è il mio ultimo capitolo :D
Uhm... voi come vorreste che finisse? Boh, fatemi sapere.
Per eventuali domande, ask: http://ask.fm/Abbieislikecoldcoffee
a presto! xx



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