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Autore: Fallen Star 91    13/09/2013    1 recensioni
Festeggia quando c’è la luna nuova.
Piangi quando c’è luna piena.
Non incrociare lo sguardo con un lupo.
E se la tua vita è in pericolo: corri, corri e prega di essere abbastanza veloce.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21. LIBERI

Un boato seguito da una scossa che fece tremare le mura della cella. Gwyn e Cato saltarono a sedere tendendo le orecchie al coro di urla e rumori che proveniva dal corridoio.
- Cosa succede adesso?-
La volpe guardò nervosa la compagna e si alzò in piedi cominciando a percorrere il perimetro della stanza come un’anima in pena. Un odore forte scivolò sotto la porta e in poco la piccola cella cominciò a riempirsi di fumo mentre all’esterno si sentiva il crepitare della fiamme.
I due giovani si lanciarono contro la parete e cominciarono a battere i pugni contro la porta blindata che li separava dalla libertà.
Cato ringhiava, urlava e si dimenava nel tentativo disperato di aprirsi una via di fuga. Una chiave entrò nella serratura e con uno schiocco la porta si aprì inondando la cella di luce e costringendo i due giovani a strizzare gli occhi: davanti a loro, immobili e seri come due sentinelle, riuscirono a distinguere le sagome che li osservavano seri.
- Gwyn Cora e Cato Vigil?-
I due ragazzi annuirono all’unisono.
- Seguiteci.-
I due uomini si voltarono e si allontanarono lungo il corridoio ormai conteso dalle fiamme. Cato e Gwyn si guardarono un secondo prima di lanciarsi all’inseguimento dei due che avanzavano sicuri tra le colonne di fuoco, le volute di fumo e i controllori che accorrevano più preoccupati a domare l’incendio che a recuperare i fuggiaschi.
Gwyn faticava dietro ai due e si voltò stupita quando sentì Cato afferrarla per il braccio e trattenerla.
- Cosa stiamo facendo?- la voce del ragazzo era un sussurro agitato – Chi sono quelle persone? Dove ci portano?-
La ragazza si voltò verso i due sconosciuti preoccupata di perderli di vista.
- Non lo so, ma ci hanno liberati quindi…-
- Quindi cosa?- il giovane guardò sospettoso i due che si erano fermati e li osservavano – Forse dovremmo scappare. Siamo liberi, dovremmo approfittarne prima che la fortuna giri nuovamente contro di noi.-
Gwyn ascoltò attentamente l’amico ponderando seriamente l’ipotesi di invertire la sua marcia e allontanarsi dai suoi liberatori, stava per decidersi a seguire Cato che sentì una mano appoggiarsi pesantemente sulla sua spalla.
- C’è qualche problema?-
Uno dei due uomini le era arrivato alle spalle e ora la scrutava imperturbabile.
- Noi …- la ragazza deglutì, quell’individuo le metteva soggezione – noi ci stavamo chiedendo chi siete e perché ci avete liberati.-
Lo sconosciuto inarcò un sopracciglio prima di aggrottare la fronte.
- Non mi sembra il momento adatto per farsi venire certe domande.- replicò burbero – Muovetevi, e cercate di stare al passo! Quando i controllori avranno domato le fiamme ce li ritroveremo addosso.-
L’uomo raggiunse il compagno e riprese il cammino questa volta correndo, Gwyn e Cato si scambiarono uno sguardo di intesa e senza esitazione ripresero a seguire i due fin fuori della prigione.
L’incendio era stato ormai sedato e nel cortile cominciavano a echeggiare ordini e grida. Uno dei due uomini si voltò e tolse ai due ragazzi i collari che gli erano stati messi per impedirne la trasformazione.
- Potete trasformarvi?-
Gwyn si massaggiò il collo sentendo ancora sulla pelle la sgradevole sensazione del collare.
- Credo di sì.-
L’uomo annuì e voltatosi corse verso uno dei controllori spiccando un lungo salto e atterrando in forma di un grosso lupo grigio. Anche il suo compagno lo imitò e presto nel recinto esterno della prigione echeggiarono urla e latrati.
Gwyn lanciò una rapida occhiata al compagno e si trasformò a sua volta cominciando ad azzannare e colpire le linci che le venivano incontro.
Voltandosi la lupa vide gli altri due maschi crearsi un varco tra i controllori seguiti a ruota da Cato che, come una freccia scarlatta ed impazzita, attaccava chiunque gli capitasse a tiro.
- Da questa parte.-
Uno dei due lupi si voltò verso la ragazza che intuì rapida il suo pensiero e si apprestò a seguirli attraverso un varco verso l’esterno della prigione.

Corsero per diversi chilometri: la lingua penzoloni, le code erette come stendardi spiegati; i due maschi aprivano la strada, dietro correvano Gwyn e Cato.
La lupa si voltò verso la volpe che si affrettò a raggiungerla: erano liberi, feriti sì, ma liberi e ormai in salvo.
I due lupi raggiunsero il limitare della foresta e si fermarono poco dopo al centro di una radura assumendo nuovamente la loro forma umana.
Gwyn e Cato si guardarono intorno guardinghi prima di riprendere le loro sembianze normali.
- Ora potete dirci chi siete e perché ci avete liberati.-
Cato si rivolse senza tanti giri di parole ai due lupi squadrandoli serio e sospettoso.
- Ci ha mandato Asa.- uno dei due prese parola – Ha detto che due dei suoi ragazzi erano in pericolo e il nostro capo ha deciso di mandarvi a liberare.-
- Due lupi per una missione di salvataggio?- Cato lo guardò meravigliato.
- Noi due eravamo incaricati di trovarvi e farvi uscire, i nostri fratelli hanno appiccato il fuoco e creato un diversivo per trattenere i controllori.-
- Potete portarci dal vostro capo?- Gwyn si intromise prima che il suo compagno potesse rivolgere nuove domande al lupo – Vorrei ringraziarlo per quello che ha fatto per noi.-
- Non preoccuparti.- l’uomo si voltò e raggiunse nuovamente il suo compagno – È da lui che vi stiamo portando. Bald è impaziente di conoscere la vostra storia.-
   
 
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