Sono
sdraiata vicino a laghetto,
quando apro gli occhi, noto che vicino la testa ho il tronco di un
albero,
sento il profumo delle margherite entrarmi nelle narici, riempendomi di
una
serenità che credo di non aver provato mai in tutta la mia
vita, nella testa mi
suona la melodia di una ninna nanna.
“Là
in fondo al prato, all'ombra
del pino
c'è
un letto d'erba, un soffice
cuscino
il
capo tuo posa e chiudi gli
occhi stanchi
quando
li riaprirai, il sole
avrai d'avanti.
Qui
sei al sicuro, qui sei al
calduccio,
qui
le margherite ti proteggon da
ogni cruccio,
qui
sogna dolci sogni che il
domani farà avverare
qui
è il luogo in cui ti voglio
amare.”
«Rue!
Rue vieni! Ho capito, dove siamo!»
Quando
Rue viene, le spiego che
questo è il luogo di cui parla la ninna nanna, siamo qui
perché Katniss ha
cantato questa canzone a entrambe.
«Effettivamente
mentre morivo, e
tua sorella mi cantava questa canzone, ho desiderato ardentemente
essere in
quel posto così tranquillo.»
«Già,
credo che funzioni così,
come quando facciamo mutare forma ai fiori, siamo qui perché
desideravamo
esserci.»
Rue
sorride guardando il pino
alle mie spalle.
«Oh
è una cosa davvero
fantastica.»
Io
ricambio il suo sorriso, e poi
mi siedo nel mio solito sasso sulla riva del laghetto.
Peeta
e Haymitch sono vicino un
treno, hanno nelle mani delle grosse gabbie, vicino a loro
c'è Thom che li sta
aiutando a mettere le grosse gabbie rumorose sopra il carro, quando
cerco di capire
cosa sia il rumore, mi accorgo delle piume.
«Hanno
comprato degli uccelli.»
«Credo
siano delle oche, dallo
starnazzare.»
Io
e Rue scoppiamo a ridere,
mentre contiamo nel carro le gabbie, Haymitch ha comprato cinque oche.
-Non
credo riuscirai a badare a
questi animali- dice Peeta, guardando un Haymitch quasi sobrio.
-Se
sono riuscito a far
sopravvivere voi a due Hunger games e alla guerra,
sono sicuro che
badare a queste stupide oche sarà un gioco da ragazzi! E poi
ci sei tu, se io
mi scordassi di dare loro da mangiare. Non faresti mai morire di fame
dei
poveri animali innocenti.-
Peeta
sorride, e s’incammina
verso il villaggio dei vincitori, arrivato a casa, lo vedo prendere un
cestino
e quando lo riempie di panini al formaggio, so già dove sta
andando.
Quando
bussa alla porta di mia
sorella, è Sae ad aprire.
-Oggi
non vuole scendere dal
letto, ho provato a farla mangiare ma non mi risponde neanche.-
-Ci
penso io Sae.-
-Sei
un ragazzo d'oro, è
fortunata ad averti accanto.-
Peeta
sorride imbarazzato e sale
le scale, prima di entrare nella stanza, si ferma e bussa nella porta.
-Sae,
ti ho detto che non ho
fame! Lasciami sola!-
-Kat,
sono io, posso entrare?-
Vedo
Katniss dentro la stanza
arrossire.
-Si.-
Peeta
entra e si siede nel letto,
quando incontra gli occhi di mia sorella, sorride.
-Cosa
c'è che non va?-
Katniss
all'inizio sta zitta e
abbassa lo sguardo verso le lenzuola, ma quando lui si avvicina per
accarezzarle il viso, lei gli si butta fra le braccia, Peeta in un
primo momento,
non aspettandoselo barcolla e s’irrigidisce, ma dopo un
secondo la stringe e
affonda il viso fra i suoi capelli.
-Ho
fatto dei brutti sogni, anzi
meglio dire degli incubi terribili.-
Peeta
la stringe più forte, e poi
si allontana per guardarla negli occhi.
-Vuoi
parlarmene?-
-No.-
Il ragazzo del pane non si scoraggia.
-Ok,
ma almeno mangia qualcosa
con me, Haymitch mi ha costretto ad andare a prendere con lui delle
oche alla
stazione, sono affamato, e so che anche tu lo sei.-
-Delle
oche?-
-Si.
Credo che abbia bisogno di
qualcosa da fare, e visto che le persone non sono il suo genere, sta
provando
con gli animali.-
Katniss
sorride, ed io vorrei
ringraziare Peeta, per come riesce a far stare meglio mia sorella, quel
ragazzo
si merita una statua d'oro.
Lui
gli passa un panino, e anche
se un po' esitante, Katniss lo prende e lo mangiucchia.
Mangiano
in silenzio, mia sorella
dopo che finisce il primo panino, ne prende un altro, suscitando
l'occhiatina
al “te lo avevo detto” di Peeta.
Quando
finisce, guarda il ragazzo
che ha davanti come se cercasse di studiarlo.
-Perché
non mi hai lasciato
prendere il morso della notte, quando ho ucciso la Coin?-
Peeta
quasi si strozza con il
pezzo di pane che stava mangiando.
-Lo
sai perché.-
-Una
volta lo sapevo, ma dopo il
depistaggio non so più niente.-
Peeta,
mette il panino nel
cestino e la guarda fisso negli occhi.
-Hai
ragione, a volte non lo so
neanche io.-
Il
viso di mia sorella, si
rabbuia, ma Peeta continua a parlare.
-Certe
volte credo di sapere chi
sono e cosa voglio, mentre altre mi sembra tutto così
confuso, ma in quel
momento, quando hai scoccato quella freccia, sapevo cosa avresti
cercato di
fare, eri Katniss, non l'ibrido di Capitol City, eri Katniss e sapevo
che
quella era la tua battuta per uscire di scena.-
Vedo
Peeta irrigidirsi, Katniss
gli prende una mano e la stringe con le sue.
-Non
potevo! Capisci? I miei
genitori e i miei fratelli erano morti, se te ne andavi anche tu, tutto
avrebbe
perso senso.-
Lui
la guarda, mentre gli occhi
di mia sorella diventano lucidi.
-E
poi te lo avevo promesso, “non
permettergli di portarti via da me” te lo ricordi,
me lo hai detto tu.-
Katniss
abbassa lo sguardo, Peeta
gli si avvicina e la stringe.
-Grazie-
è solo un sussurro, ma
tutti l'abbiamo sentito.
-Dai
ora scendiamo, Sae avrà
sicuramente bisogno di una mano, Haymitch mangia qui stasera, ha detto
a Sae
che c'è bisogno di festeggiare l'arrivo delle oche.-
Katniss
si stacca malvolentieri
dall'abbraccio, e quando Peeta gli porge la mano, lei la prende e lo
segue.
Sento
Rue spostarsi, la guardo
mentre strappa una margherita dal terreno.
«Credi
sarebbe successo comunque,
se le bombe di Gale non ti avessero...»
«Sì.
Lei e Gale sono troppo
simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo
Yang. Lui la completa.»
Sposto
l'attenzione del lago su
mia madre, la vedo in una casa, non è sola, seduta vicino a
lei c'è una
ragazza.
-Andrà
tutto bene Annie.-
Mia
madre non riceve risposta.
-Essere
madre è un dono.-
Quando
capisco di cosa sta
parlando, rabbrividisco, Annie è la ragazza del matrimonio,
la ragazza che ha
sposato Finnick.
-Non
si decide di esserlo, lo si
è, e basta.-
Mia
madre si allontana, la vedo
comporre un numero che ormai sa a memoria, e non ricevere risposta.
Il
suo viso si rattrista.
-Annie
ti preparo un tè.-
La
ragazza annuisce, e alza lo
sguardo verso mia madre.
Quando
mia madre sopra il tavolo
trova un fiore di bucaneve, i suoi occhi s’illuminano, lei
conosce il
significato di quei fiori. Vita e speranza. Non
deve arrendersi.
La
sera io e Rue assistiamo alla buffissima
scena di Haymitch che cerca di sistemare le oche nel recinto, lui cerca
di afferrarle,
ma quelle non fanno altro che scappare e perdere piume.
-Gli
hai dato un nome?- Sae, che
è decisamente più esperta con gli animali del
vecchio mentore di mia sorella,
riesce a farle entrare tutte nel recinto.
-Ti
presento Frank, Aida, Harry,
Clariss e Maysilee-
Sae
sentendo i nomi si fa seria
in volto e annuisce, e allora lì capisco, devono essere i
nomi dei cari di
Haymitch. Frank e Aida i suoi genitori, Harry il suo fratellino,
Clariss la sua
ragazza e Maysilee era l'amica di mia madre, la ragazza che fu estratta
insieme
a lui per i cinquantesimi giochi.
-La
cena è pronta ero venuta a
chiamarti, stranamente anche la ragazza è a tavola, il
fornaio è riuscito a
convincerla a mangiare.-
-Non
avevo dubbi, quel ragazzo
riuscirebbe a far credere che l'acqua ha lo stesso sapore del whisky se
ci
proverebbe.-
Quando
raggiungono il tavolo
Peeta e Katniss, sono seduti uno accanto all'altro, e stranamente
quando si
accorgono di lui, è proprio Katniss ad aprir bocca.
-Le
tue oche sono già morte
Haymitch?-
-Dolcezza,
come ho spiegato al tuo
ragazzo, far vivere quelle oche, in confronto a far sopravvivere voi,
sarà una
sciocchezza.-
Vedo
Katniss arrossire, mentre
Peeta si affretta subito a cambiare discorso, complimentandosi con Sae
per la
zuppa di piselli.
Quando
tutti finiscono di
mangiare il primo ad alzarsi dal tavolo è Haymitch che
visibilmente brillo,
fatica anche a reggersi in piedi, saluta tutti con un singhiozzo e si
dirige
verso casa sua.
Sae si alza per sparecchiare, ma Katniss la ferma.
-Ci
penso io Sae, così ho
qualcosa da fare prima di andare a dormire.-
-Ti
aiuto io Kat.-
Peeta
comincia a sparecchiare
mentre Katniss ha già cominciato a lavare le pentole.
-Ok,
ragazzi allora io vado, ci
vediamo domani.-
Sae
raccoglie la sua borsa ed
esce, lasciando nella casa un silenzio che è interrotto solo
dal rumore delle
posate nel lavello, quando Peeta finisce di sparecchiare, resta un po'
fermo a
guardare mia sorella lavare i piatti.
-Bè
io ho finito, ora vado.-
Katniss
gira la testa di scatto.
-No.
E’ ancora presto.-
Peeta guarda l'orario e scuote la testa.
-Sono
le dieci e mezzo Kat, anche
tu dovresti andare a dormire.-
Katniss si asciuga le mani in una tovaglietta, e si gira del tutto,
appoggiandosi al ripiano della cucina.
-Ma
tanto non riuscirò a
dormire.- dice a bassa voce.
-Non
puoi non andare a letto,
devi riposarti.-
-Resta
con me.- e quasi un
sussurro, ma vedo che Peeta l’ha sentito bene, le sue guance
si sono arrossate,
mentre il viso di mia sorella si è inclinato verso il basso.
-Non
posso Kat.-
-Ti
prego.- Il tono di Katniss
anche se vuole suonare normale, esce straziato e debole.
-Potrei
farti male, potrei
svegliarmi di notte e strangolarti, non voglio che mi prenda la mattana
da
ibrido.-
-Ma
sei migliorato, non mi farai
male.- Peeta è visibilmente teso e indeciso, e Katniss si
è intestardita.
-Io
non voglio farti male,
ma...-
-Peeta
ti prego resta con me.-
Vedo Katniss porgergli una mano, Peeta s’irrigidisce, ma alla
fine cede e
prende la mano di mia sorella.
-Grazie.-
Vedo la bocca di mia
sorella allargarsi formando un sorriso, uno di quelli veri, mentre
Peeta la
segue rassegnato all'idea che tra loro due vincerà sempre e
solo lei.
Quando
arrivano nella stanza,
Katniss che prima era decisa e coraggiosa, si mostra parecchio timida.
-Bè
allora io vado a mettermi un
pigiama, tu hai bisogno di qualcosa?-
-No
resterò così.- Peeta si siede
nel letto, mentre mia sorella va nel bagno a cambiarsi.
Quando
rientra, Katniss trova
Peeta ancora seduto, lei gattona sopra il letto, e si mette sotto il
leggero
lenzuolo, lui vedendola la imita.
L'imbarazzo
tra quei due è
incredibile se si pensa che hanno sventolato a tutta Panem di aver
concepito un
bambino! Vedo Rue che mi guarda, è della mia stessa opinione.
«Ma
che problemi hanno quei due?
Negli Hunger games non si facevano problemi a dormire
avvinghiati!»
Io
rido e continuo a guardarli.
Peeta
è teso come una tavoletta
di legno, mentre Katniss è combattuta.
-Perché
è diventato così strano?-
Peeta si gira verso di lei, ma sta zitto, mia sorella rassegnata dal
suo
silenzio si gira verso l'altro lato.
-Va
bè buonanotte.-
-Buona
notte Kat.- Detto questo
entrambi chiudono gli occhi.
«Ok,
sono decisamente due
imbecilli.» Rue sbuffa e si sdraia sotto il pino.
Dopo
poche ore le urla di mia
sorella attirano sia Rue sia me, di nuovo al laghetto, è
sudata e scossa.
-Prim!
No Prim! Scappa! SCAPPA!-
Ci sto poco a capire cosa deve aver sognato Katniss.
Peeta
che è lì accanto si sveglia
di soprassalto e avvicina a sé Katniss.
-Era
solo un sogno Kat. Solo un
sogno.- mia sorella piange, mentre Peeta la stringe.
-Lei
stava bruciando. Io non ho
potuto salvarla. Sono morti tutti.- Katniss continua a singhiozzare ed
io penso
solo che vorrei rassicurarla e dirgli che non ho sentito nulla e che
non è
sola.
-Io
sono qui, resterò sempre
qui.- Stringe forte mia sorella, lei gli si aggrappa al collo quasi
strozzandolo, non parla, ha smesso di piangere, anche se ancora
singhiozza.
Lui
l'accarezza piano con
dolcezza, per diversi minuti, cercando di calmarla, quando lei smette
di
singhiozzare, non l'allontana dal suo petto, si sdraia, facendo fare lo
stesso
a lei, in modo che la testa di mia sorella poggi sul suo petto.
-Dormi
adesso.- Peeta sbadiglia,
accarezza la guancia di Katniss, chiude gli occhi e ricade tra le
braccia di
Morfeo.
Lei
rimane con gli occhi aperti a
guardarlo, studiando i suoi lineamenti alla debole luce della luna.
Dopo
quella che mi sembra un’ora,
la vedo alzare leggermente la testa, avvicinandola a quella di Peeta.
«Oddio
dai che finalmente Katniss
si è svegliata!» Rue mi stringe forte la mano
senza staccare gli occhi dal
lago.
Mia
sorella è vicinissima al viso
addormentato di Peeta.
«Ecco
lo sta per baciare! Prim lo
sta per baciare!»
Katniss
è a meno di un millimetro
dalle labbra di Peeta, le accarezza con lo sguardo. Io e Rue non
respiriamo
nemmeno.
«Bacialo!
Su ragazza di fuoco
BACIALO!» Rue è decisamente uscita fuori di senno.
Katniss
scuote la testa e
sussurra -Grazie.- poi sposta il viso dalle labbra del ragazzo, e si
rimette
nel suo posto sopra il suo petto.
Rue
si allontana insoddisfatta,
blaterando cose del tipo «Abbatte animali e ibridi feroci, ma
si spaventa a
dare un bacio! Pff.»
Angolo autrice: Eccomi qui al terzo capitolo!
Bene per prima cosa vorrei ringraziare ancora una volta Lucrezia_2 che con le sue due recensioni mi ha dato la forza di continuare, ringrazio anche Lexie Mikaelson per averla messa tra le preferite, e le dieci silenziose ragazze che hanno messo la mia storia tra le seguite, vorrei dirvi che è un onore sapere che c'è qualcuno che legge la mia FF. Grazie.
Ora passiamo al capitolo! Bè si come vedete i riferimenti ai fiori continuano, anzi ho deciso che ogni capitolo avrà un riferimento ad esso, e la foto del fiore sarà all'inizio di ogni capitolo in modo tale che le ragazze che come me non ne capiscono nulla di giardinaggio, si facciano un idea del fiore di cui sto parlando, molte volte userò il linguaggio dei fiori, come ho fatto in questo capitolo con il bucaneve (in questo mi ha aiuta Wikipedia ;D) ma ogni volta vi spiegherò cosa simboleggia perciò tranquille!
Per il resto ci tengo a precisare che i nomi che ho usato per le oche di Haymitch ad eccezione di Maysilee, sono tutti inventati, spesso leggo che molte ragazze nelle loro FF mettono i nomi dei tributi che ha visto morire il mentore, ma secondo me sono troppi per darli alle oche, Haymitch dovrebbe avere un enorme campagna o che so io, mentre io cerco sempre di essere il più reale possibile, perciò ho deciso di crearne solo cinque pensando alle persone che sono state realmente più importanti per lui. (Si ho chiamato il fratellino minore "Harry" in onore del maghetto che tutte conoscete)
Per il resto spero che a voi sia piaciuto, non scrivo più, già vi ho annoiato abbastanza! :D
Al prossimo capitolo!
E fatemi sapere cosa ve ne pare! Ditemi qualsiasi cosa, l'apprezzerò comunque!
Un bacione
Cicia.