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Autore: cicia123456    13/09/2013    3 recensioni
"Credi sarebbe successo comunque, se le bombe di Gale non ti avessero..."
"Si. Lei e Gale sono troppo simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo yang. Lui la completa."
-
Qualcuno guarda quei due dall'alto, li segue mentre cercano di riprendersi dalla guerra.
La fine del canto della rivolta, visto e narrato da una dolce paperella.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen, Rue, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giardino fiorito cap 3


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Sono sdraiata vicino a laghetto, quando apro gli occhi, noto che vicino la testa ho il tronco di un albero, sento il profumo delle margherite entrarmi nelle narici, riempendomi di una serenità che credo di non aver provato mai in tutta la mia vita, nella testa mi suona la melodia di una ninna nanna.

 

“Là in fondo al prato, all'ombra del pino

c'è un letto d'erba, un soffice cuscino

il capo tuo posa e chiudi gli occhi stanchi

quando li riaprirai, il sole avrai d'avanti.

Qui sei al sicuro, qui sei al calduccio,

qui le margherite ti proteggon da ogni cruccio,

qui sogna dolci sogni che il domani farà avverare

qui è il luogo in cui ti voglio amare.”

 

«Rue! Rue vieni! Ho capito, dove siamo!»

Quando Rue viene, le spiego che questo è il luogo di cui parla la ninna nanna, siamo qui perché Katniss ha cantato questa canzone a entrambe.

«Effettivamente mentre morivo, e tua sorella mi cantava questa canzone, ho desiderato ardentemente essere in quel posto così tranquillo.»

«Già, credo che funzioni così, come quando facciamo mutare forma ai fiori, siamo qui perché desideravamo esserci.»

Rue sorride guardando il pino alle mie spalle.

«Oh è una cosa davvero fantastica.»

Io ricambio il suo sorriso, e poi mi siedo nel mio solito sasso sulla riva del laghetto.

 

Peeta e Haymitch sono vicino un treno, hanno nelle mani delle grosse gabbie, vicino a loro c'è Thom che li sta aiutando a mettere le grosse gabbie rumorose sopra il carro, quando cerco di capire cosa sia il rumore, mi accorgo delle piume.

«Hanno comprato degli uccelli.»

«Credo siano delle oche, dallo starnazzare.»

Io e Rue scoppiamo a ridere, mentre contiamo nel carro le gabbie, Haymitch ha comprato cinque oche.

-Non credo riuscirai a badare a questi animali- dice Peeta, guardando un Haymitch quasi sobrio.

-Se sono riuscito a far sopravvivere voi a due Hunger games e alla guerra, sono sicuro che badare a queste stupide oche sarà un gioco da ragazzi! E poi ci sei tu, se io mi scordassi di dare loro da mangiare. Non faresti mai morire di fame dei poveri animali innocenti.-

Peeta sorride, e s’incammina verso il villaggio dei vincitori, arrivato a casa, lo vedo prendere un cestino e quando lo riempie di panini al formaggio, so già dove sta andando.

Quando bussa alla porta di mia sorella, è Sae ad aprire.

-Oggi non vuole scendere dal letto, ho provato a farla mangiare ma non mi risponde neanche.-

-Ci penso io Sae.-

-Sei un ragazzo d'oro, è fortunata ad averti accanto.-

Peeta sorride imbarazzato e sale le scale, prima di entrare nella stanza, si ferma e bussa nella porta.

-Sae, ti ho detto che non ho fame! Lasciami sola!-

-Kat, sono io, posso entrare?-

Vedo Katniss dentro la stanza arrossire.

-Si.-

Peeta entra e si siede nel letto, quando incontra gli occhi di mia sorella, sorride.

-Cosa c'è che non va?-

Katniss all'inizio sta zitta e abbassa lo sguardo verso le lenzuola, ma quando lui si avvicina per accarezzarle il viso, lei gli si butta fra le braccia, Peeta in un primo momento, non aspettandoselo barcolla e s’irrigidisce, ma dopo un secondo la stringe e affonda il viso fra i suoi capelli.

-Ho fatto dei brutti sogni, anzi meglio dire degli incubi terribili.-

Peeta la stringe più forte, e poi si allontana per guardarla negli occhi.

-Vuoi parlarmene?-

-No.-
Il ragazzo del pane non si scoraggia.

-Ok, ma almeno mangia qualcosa con me, Haymitch mi ha costretto ad andare a prendere con lui delle oche alla stazione, sono affamato, e so che anche tu lo sei.-

-Delle oche?-

-Si. Credo che abbia bisogno di qualcosa da fare, e visto che le persone non sono il suo genere, sta provando con gli animali.-

Katniss sorride, ed io vorrei ringraziare Peeta, per come riesce a far stare meglio mia sorella, quel ragazzo si merita una statua d'oro.

Lui gli passa un panino, e anche se un po' esitante, Katniss lo prende e lo mangiucchia.

Mangiano in silenzio, mia sorella dopo che finisce il primo panino, ne prende un altro, suscitando l'occhiatina al “te lo avevo detto” di Peeta.

Quando finisce, guarda il ragazzo che ha davanti come se cercasse di studiarlo.

-Perché non mi hai lasciato prendere il morso della notte, quando ho ucciso la Coin?-

Peeta quasi si strozza con il pezzo di pane che stava mangiando.

-Lo sai perché.-

-Una volta lo sapevo, ma dopo il depistaggio non so più niente.-

Peeta, mette il panino nel cestino e la guarda fisso negli occhi.

-Hai ragione, a volte non lo so neanche io.-

Il viso di mia sorella, si rabbuia, ma Peeta continua a parlare.

-Certe volte credo di sapere chi sono e cosa voglio, mentre altre mi sembra tutto così confuso, ma in quel momento, quando hai scoccato quella freccia, sapevo cosa avresti cercato di fare, eri Katniss, non l'ibrido di Capitol City, eri Katniss e sapevo che quella era la tua battuta per uscire di scena.-

Vedo Peeta irrigidirsi, Katniss gli prende una mano e la stringe con le sue.

-Non potevo! Capisci? I miei genitori e i miei fratelli erano morti, se te ne andavi anche tu, tutto avrebbe perso senso.-

Lui la guarda, mentre gli occhi di mia sorella diventano lucidi.

-E poi te lo avevo promesso, “non permettergli di portarti via da me” te lo ricordi, me lo hai detto tu.-

Katniss abbassa lo sguardo, Peeta gli si avvicina e la stringe.

-Grazie- è solo un sussurro, ma tutti l'abbiamo sentito.

-Dai ora scendiamo, Sae avrà sicuramente bisogno di una mano, Haymitch mangia qui stasera, ha detto a Sae che c'è bisogno di festeggiare l'arrivo delle oche.-

Katniss si stacca malvolentieri dall'abbraccio, e quando Peeta gli porge la mano, lei la prende e lo segue.

Sento Rue spostarsi, la guardo mentre strappa una margherita dal terreno.

«Credi sarebbe successo comunque, se le bombe di Gale non ti avessero...»

«Sì. Lei e Gale sono troppo simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo Yang. Lui la completa

 

Sposto l'attenzione del lago su mia madre, la vedo in una casa, non è sola, seduta vicino a lei c'è una ragazza.

-Andrà tutto bene Annie.-

Mia madre non riceve risposta.

-Essere madre è un dono.-

Quando capisco di cosa sta parlando, rabbrividisco, Annie è la ragazza del matrimonio, la ragazza che ha sposato Finnick.

-Non si decide di esserlo, lo si è, e basta.-

Mia madre si allontana, la vedo comporre un numero che ormai sa a memoria, e non ricevere risposta.

Il suo viso si rattrista.

-Annie ti preparo un tè.-

La ragazza annuisce, e alza lo sguardo verso mia madre.

Quando mia madre sopra il tavolo trova un fiore di bucaneve, i suoi occhi s’illuminano, lei conosce il significato di quei fiori. Vita e speranza. Non deve arrendersi.

 

La sera io e Rue assistiamo alla buffissima scena di Haymitch che cerca di sistemare le oche nel recinto, lui cerca di afferrarle, ma quelle non fanno altro che scappare e perdere piume.

-Gli hai dato un nome?- Sae, che è decisamente più esperta con gli animali del vecchio mentore di mia sorella, riesce a farle entrare tutte nel recinto.

-Ti presento Frank, Aida, Harry, Clariss e Maysilee-

Sae sentendo i nomi si fa seria in volto e annuisce, e allora lì capisco, devono essere i nomi dei cari di Haymitch. Frank e Aida i suoi genitori, Harry il suo fratellino, Clariss la sua ragazza e Maysilee era l'amica di mia madre, la ragazza che fu estratta insieme a lui per i cinquantesimi giochi.

-La cena è pronta ero venuta a chiamarti, stranamente anche la ragazza è a tavola, il fornaio è riuscito a convincerla a mangiare.-

-Non avevo dubbi, quel ragazzo riuscirebbe a far credere che l'acqua ha lo stesso sapore del whisky se ci proverebbe.-

Quando raggiungono il tavolo Peeta e Katniss, sono seduti uno accanto all'altro, e stranamente quando si accorgono di lui, è proprio Katniss ad aprir bocca.

-Le tue oche sono già morte Haymitch?-

-Dolcezza, come ho spiegato al tuo ragazzo, far vivere quelle oche, in confronto a far sopravvivere voi, sarà una sciocchezza.-

Vedo Katniss arrossire, mentre Peeta si affretta subito a cambiare discorso, complimentandosi con Sae per la zuppa di piselli.

Quando tutti finiscono di mangiare il primo ad alzarsi dal tavolo è Haymitch che visibilmente brillo, fatica anche a reggersi in piedi, saluta tutti con un singhiozzo e si dirige verso casa sua.
Sae si alza per sparecchiare, ma Katniss la ferma.

-Ci penso io Sae, così ho qualcosa da fare prima di andare a dormire.-

-Ti aiuto io Kat.-

Peeta comincia a sparecchiare mentre Katniss ha già cominciato a lavare le pentole.

-Ok, ragazzi allora io vado, ci vediamo domani.-

Sae raccoglie la sua borsa ed esce, lasciando nella casa un silenzio che è interrotto solo dal rumore delle posate nel lavello, quando Peeta finisce di sparecchiare, resta un po' fermo a guardare mia sorella lavare i piatti.

-Bè io ho finito, ora vado.-

Katniss gira la testa di scatto.

-No. E’ ancora presto.-
Peeta guarda l'orario e scuote la testa.

-Sono le dieci e mezzo Kat, anche tu dovresti andare a dormire.-
Katniss si asciuga le mani in una tovaglietta, e si gira del tutto, appoggiandosi al ripiano della cucina.

-Ma tanto non riuscirò a dormire.- dice a bassa voce.

-Non puoi non andare a letto, devi riposarti.-

-Resta con me.- e quasi un sussurro, ma vedo che Peeta l’ha sentito bene, le sue guance si sono arrossate, mentre il viso di mia sorella si è inclinato verso il basso.

-Non posso Kat.-

-Ti prego.- Il tono di Katniss anche se vuole suonare normale, esce straziato e debole.

-Potrei farti male, potrei svegliarmi di notte e strangolarti, non voglio che mi prenda la mattana da ibrido.-

-Ma sei migliorato, non mi farai male.- Peeta è visibilmente teso e indeciso, e Katniss si è intestardita.

-Io non voglio farti male, ma...-

-Peeta ti prego resta con me.- Vedo Katniss porgergli una mano, Peeta s’irrigidisce, ma alla fine cede e prende la mano di mia sorella.

-Grazie.- Vedo la bocca di mia sorella allargarsi formando un sorriso, uno di quelli veri, mentre Peeta la segue rassegnato all'idea che tra loro due vincerà sempre e solo lei.

Quando arrivano nella stanza, Katniss che prima era decisa e coraggiosa, si mostra parecchio timida.

-Bè allora io vado a mettermi un pigiama, tu hai bisogno di qualcosa?-

-No resterò così.- Peeta si siede nel letto, mentre mia sorella va nel bagno a cambiarsi.

Quando rientra, Katniss trova Peeta ancora seduto, lei gattona sopra il letto, e si mette sotto il leggero lenzuolo, lui vedendola la imita.

L'imbarazzo tra quei due è incredibile se si pensa che hanno sventolato a tutta Panem di aver concepito un bambino! Vedo Rue che mi guarda, è della mia stessa opinione.

«Ma che problemi hanno quei due? Negli Hunger games non si facevano problemi a dormire avvinghiati!»

Io rido e continuo a guardarli.

Peeta è teso come una tavoletta di legno, mentre Katniss è combattuta.

-Perché è diventato così strano?- Peeta si gira verso di lei, ma sta zitto, mia sorella rassegnata dal suo silenzio si gira verso l'altro lato.

-Va bè buonanotte.-

-Buona notte Kat.- Detto questo entrambi chiudono gli occhi.

«Ok, sono decisamente due imbecilli.» Rue sbuffa e si sdraia sotto il pino.

 

Dopo poche ore le urla di mia sorella attirano sia Rue sia me, di nuovo al laghetto, è sudata e scossa.

-Prim! No Prim! Scappa! SCAPPA!- Ci sto poco a capire cosa deve aver sognato Katniss.

Peeta che è lì accanto si sveglia di soprassalto e avvicina a sé Katniss.

-Era solo un sogno Kat. Solo un sogno.- mia sorella piange, mentre Peeta la stringe.

-Lei stava bruciando. Io non ho potuto salvarla. Sono morti tutti.- Katniss continua a singhiozzare ed io penso solo che vorrei rassicurarla e dirgli che non ho sentito nulla e che non è sola.

-Io sono qui, resterò sempre qui.- Stringe forte mia sorella, lei gli si aggrappa al collo quasi strozzandolo, non parla, ha smesso di piangere, anche se ancora singhiozza.

Lui l'accarezza piano con dolcezza, per diversi minuti, cercando di calmarla, quando lei smette di singhiozzare, non l'allontana dal suo petto, si sdraia, facendo fare lo stesso a lei, in modo che la testa di mia sorella poggi sul suo petto.

-Dormi adesso.- Peeta sbadiglia, accarezza la guancia di Katniss, chiude gli occhi e ricade tra le braccia di Morfeo.

Lei rimane con gli occhi aperti a guardarlo, studiando i suoi lineamenti alla debole luce della luna.

Dopo quella che mi sembra un’ora, la vedo alzare leggermente la testa, avvicinandola a quella di Peeta.

«Oddio dai che finalmente Katniss si è svegliata!» Rue mi stringe forte la mano senza staccare gli occhi dal lago.

Mia sorella è vicinissima al viso addormentato di Peeta.

«Ecco lo sta per baciare! Prim lo sta per baciare!»

Katniss è a meno di un millimetro dalle labbra di Peeta, le accarezza con lo sguardo. Io e Rue non respiriamo nemmeno.

«Bacialo! Su ragazza di fuoco BACIALO!» Rue è decisamente uscita fuori di senno.

Katniss scuote la testa e sussurra -Grazie.- poi sposta il viso dalle labbra del ragazzo, e si rimette nel suo posto sopra il suo petto.

 

Rue si allontana insoddisfatta, blaterando cose del tipo «Abbatte animali e ibridi feroci, ma si spaventa a dare un bacio! Pff.»

Ma per quella notte mia sorella, tra le braccia del ragazzo del pane, non si sveglia più a causa degli incubi.






Angolo autrice: Eccomi qui al terzo capitolo!
Bene per prima cosa vorrei ringraziare ancora una volta Lucrezia_2 che con le sue due recensioni mi ha dato la forza di continuare, ringrazio anche Lexie Mikaelson per averla messa tra le preferite, e le dieci silenziose ragazze che hanno messo la mia storia tra le seguite, vorrei dirvi che è un onore sapere che c'è qualcuno che legge la mia FF. Grazie.
Ora passiamo al capitolo! Bè si come vedete i riferimenti ai fiori continuano, anzi ho deciso che ogni capitolo avrà un riferimento ad esso, e la foto del fiore sarà all'inizio di ogni capitolo in modo tale che le ragazze che come me non ne capiscono nulla di giardinaggio, si facciano un idea del fiore di cui sto parlando, molte volte userò il linguaggio dei fiori, come ho fatto in questo capitolo con il bucaneve (in questo mi ha aiuta Wikipedia ;D) ma ogni volta vi spiegherò cosa simboleggia perciò tranquille!
Per il resto ci tengo a precisare che i nomi che ho usato per le oche di Haymitch ad eccezione di Maysilee, sono tutti inventati, spesso leggo che molte ragazze nelle loro FF mettono i nomi dei tributi che ha visto morire il mentore, ma secondo me sono troppi per darli alle oche, Haymitch dovrebbe avere un enorme campagna o che so io, mentre io cerco sempre di essere il più reale possibile, perciò ho deciso di crearne solo cinque pensando alle persone che sono state realmente più importanti per lui. (Si ho chiamato il fratellino minore "Harry" in onore del maghetto che tutte conoscete)
Per il resto spero che a voi sia piaciuto, non scrivo più, già vi ho annoiato abbastanza! :D
Al prossimo capitolo!
E fatemi sapere cosa ve ne pare! Ditemi qualsiasi cosa, l'apprezzerò comunque!
Un bacione
Cicia.
  
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