Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Nede    13/09/2013    4 recensioni
Long dedicata a tutte le autrici/lettrici che mi hanno sostenuta e continuano a starmi vicine.
E se Goten avesse avuto una figlia? E se la sua fidanzata nascondesse un segreto?
[Estratto]
Non c'era qualcosa da fare! Non c'era più qualcosa da fare!
Doveva rassegnarsi all'idea di non rivedere più il suo dolce sorriso, di non poterla tenere tra le sue braccia e che tutto ciò che aveva programmato per il suo futuro era diventato fumo.
Genere: Avventura, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Eccovi il terzo capitolo della Long, ma prima ripremetto che il titolo della storia è somigliante al titolo della storia “All'altezza di mio padre” di 9Pepe4. Non è un tentativo di copiare quel titolo, perché l'ho chiesto alla stessa autrice se potevo utilizzarlo.
Perdonate l'immenso, ed imperdonabile, ritardo nel postare. Come saprete non ho avuto tempo e ispirazione per concludere qualcosa di buono.
Avevo pensato di cominciare a rivivere un pò la storia d'amore  di Goten e Aiko  da subito,ma ho pensato di iniziare nel prossimo capitolo dove che s'incentrerà da quando si sono conosciuti sino a quella fatidica notte. Ho anche pensato fosse stato intuile nascondervi che Geiyn è davvero figlia di Goten e che gli è cresciuta la coda dopo la nascita * lo so che i saiyan già dalla nascita c'è l'hanno, ma ho voluto cambiare questo piccolo particolare.*  Spero ne sarete soddisfatti e che non deluda le vostre aspettative, il prossimo aggiornamento sarà il 18/09/13. Se trovate errori di qualsiasi genere, segnalate senza problemi.
Un saluto, Nede.


Ps: Non sono brava a scrivere capitoli eccessivamente lunghi, quindi perdonatemi se ogni capitolo avrà all'incirca questa lunghezza.

 








 

                                                                           Image and video hosting by TinyPic



 

All ' Altezza di mia figlia

 

 

 

Ma poi arrivi tu, sorridi e mandi via le nuvole.

Perché niente è impossibile.

[Cit. Gianni Morandi- Insieme saremo felici]

 

 

 

 

 

Finalmente, aveva tra le sue braccia quella piccola creatura.

E nessuno gliel' avrebbe portata via, perché quella era sua figlia.

Un motivo per continuare a vivere ed un altro per scoprire la verità.

La piccola Geyin Aiko Son aveva trovato una famiglia che l'avrebbe amata e coccolata come una principessa.
Goten era riuscito nel suo intento e, con sua somma sorpresa, Gohan si era scusato con il fratello; perché anche lui, finalmente, aveva compreso.
Chichi era rimasta basita, un po' incredula, nel vedere quella bambina tanto somigliante al figlio.
Il suo sesto senso di donna le diceva che sotto c'era qualcosa, che forse quell' adorabile ragazza – che era stata Aiko – aveva un segreto.
Non sapeva spiegarsi il perché, ma ogni volta che si sentiva quel brivido percorrerle la schiena non sarebbe successo nulla di buono.
Per quanto privo di senso era quel brivido, Chichi tentava di non dare ascolto ai suoi sensi per il bene del figlio.



Il destino, purtroppo, non è sempre dalla parte di chi vuole bene ai propri cari.

 

Quella mattina, quando Chichi andò nella camera del figlio, per svegliarlo e per minacciarlo di scendere subito, vide il suo bambino stretto a quella creaturina che era diventata sua nipote.
S'intenerì a quella scena, notando la somiglianza del figlio con il suo Goku, fin quando i suoi  occhi non si posarono su ciò che ciondolava nel vuoto andando a destra e a sinistra, freneticamente.
Gli occhi le si sbarrarono dalla stupore e dalla completa confusione. Si stropicciò gli occhi cercando di capire se stava sognando.
Si avvicinò al letto e vide una codina marroncina e un foro sul pannolino, proprio sopra il fondo schiena della piccola.
In quel piccolo istante, maledì i suoi stupidi sesti sensi e quei brividi che avrebbero solo portato scompiglio nella sua famiglia.
La bambina aveva aperto i suoi bellissimi occhi neri ed ora, mentre rideva, aveva portato la coda sotto il naso del presunto padre adottivo e quest'ultimo starnutì e aprì gli occhi.
Vide la madre seduta sulla poltrona, dinanzi al letto, con una faccia poco rassicurante e subito dopo i suoi occhi si posarono proprio sul  simbolo  di tutti i saiyan.

 

« Com'è possibile?! Perché, Geiyn, ha la coda? »

 

Quella domanda era diretta più a se stesso che alla madre, ancora in stato si shock, che osservava tutto senza dire una parola.
Si, stupì per non essere svenuta al suolo come aveva sempre fatto in questi casi.

 

« Non ne ho idea, tesoro! Ma se tuo padre fosse qui, credo che direbbe: “ Urca, evviva, mia nipote è davvero mia nipote” »

 

Goten la guardò spaesato e confuso, com'è possibile che quella era davvero sua figlia. Che Gohan avesse combinato qualche disastro? O Trunks, oppure Vegeta? Che uno dei tre abbia avuto un bebé illegittimo?

Si diede subito dello sciocco per le sue trovate geniali!

Trunks gli diceva sempre,che un suo futuro figlio doveva per forza ereditare gli occhi turchini o i capelli lilla: era scritto nel loro DNA.

Vegeta non avrebbe mai tradito Bulma, nemmeno se lei l'avesse lasciato, l'amava troppo.

Gohan adorava Videl, e quindi era da escludere. Suo fratello non si sarebbe mai abbassato a tanto.

E allora, era davvero sua figlia?

 

 

Goten, quello stesso giorno, era andato all'ospedale per richiedere un test del DNA e capire se quella bambina che già amava aveva il suo stesso sangue nelle vene.

 

In quel momento si trovava seduto sull'erba, nel luogo in cui da piccolo giocava con Gohan, aveva i risultati di quel test nella mani e doveva solo avere una conferma.

Così si fece coraggio e aprì quella busta, contente la verità.

Eh, sì!

Il test era positivo.

Nella mente del giovane saiyan, si affollarono una miriade di domande confuse tutte collegata ad una, ed una sola, domanda.

 

Perché Aiko gliel' aveva tenuto nascosto?

 

« Lei è il signor Son? »

Il moro, dopo aver preso i risultati del test, fu fermato da un' infermiera grassoccia che richiedeva la sua attenzione. Aveva l'aria di chi doveva togliersi un grosso peso dalle spalle e  Goten si fece sempre più curioso.

« Sì, sono io. Cosa deve dirmi?»

L'infermiera lo guardò con aria triste, e forse con un pizzico di tenerezza, gli prese un braccio e lo trascinò nello studio del dottore.

Il dottore – un uomo basso e con dei folti baffi – fece cenno alla donna di lasciarli soli e quando il giovane si sedette sulla sedia, cominciò a raccontare.

« Mi voleva parlare, dottore? Ho come l'impressione che mi state nascondendo qualcosa!»

« Signor Son è una cosa importante e delicata! Vede io ho abolito la sua richiesta di adozione...»

Il cuore di Goten perse un battito ed in un secondo la rabbia cominciò a ribollirgli nel sangue, stava per parlare ma il dottore lo anticipò.

« Mi sembrava inutile che lei adottasse sua figlia, visto che è sangue del suo sangue. Vede la sua compagna, o fidanzata se preferisce, mi ha costretto a mantenere il segreto. Io so perché lei non c'è l'ha fatta...»

Ed ora Goten aveva compreso e voleva soltanto svegliarsi da quell'incubo.

Perché, per quanto il suo cuore facesse i balzi di gioia  nel sapere che Geyin era sua figlia, lui si sentiva rinchiuso e tenuto distante dalla verità.

« ...non è riuscita a sostenere il parto e ha perso molto sangue, ma lei sapeva bene che non doveva rischiare e che non poteva restare incinta. Era una ragazza troppo debole per sostenere una gravidanza. Mi ha costretto e mi ha fatto promettere una cosa: Se lei avesse tenuto fede alla vostra promessa di adottare un bambino, io avrei dovuto affidarle vostra figlia in caso lei non c'è l'avesse fatta. E mi ha fatto anche promettere di dirle ...di perdonarla e che sarebbe diventato un ottimo padre »

Il dottore terminò di raccontare quella verità, alzò gli occhi e vide quel giovane – che pareva tanto forte e coraggioso –lasciarsi andare ad un pianto liberatorio.

Per quanto professionale era, non ci pensò due volte ad abbracciare quel ragazzo ed infondergli coraggio.

 

 

« Mi hai chiesto di perdonarti...proprio come lui, proprio come quel padre che odio.»

Disse tenendo tra le braccia la sua piccola saiyan che dormiva beata – con la coda penzolante – inconsapevole dei tormenti del suo papà.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Nede