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Autore: HSG95    13/09/2013    5 recensioni
- Haria non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola...- si rese conto d'un tratto che il suo amico non era più divino di quanto lei stessa non fosse. senza limiti.
- sono io Haria guardami, io c'ero sempre, non ti ho mai lasciata. Credi davvero che saresti rimasta senza di me fino ad ora? Credi ti avrei lasciata sola per tutto questo tempo? C'era una continuità tra noi, tu mi toccavi.
Haria è una giovane ragazza, cresciuta da sua zia Loren, dopo aver compiuto 18 anni la sua natura si rivelerà.. un incontro speciale le cambierà la vita e il suo destino verrà completamente riscritto..
" è arrivato il momento Nephilim. alla luce o al buio?"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Furry
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24 giugno 1995


Elisabeth era seduta mentre guardava la pioggia sbattere incessantemente contro la sua finestra. Aveva la sua piccolina in braccio e a ogni suo minimo movimento si voltava a guardarla, per assicurarsi che stesse bene.. Più la guardava e più si rendeva conto che non poteva esistere cosa più bella sulla faccia della terra.. La sua piccola Haria.. Non si capacitava del fatto di doverle dire addio così presto.. Ma purtroppo Elisabeth non poteva fare altro.. Rimase a scrutarla in silenzio, accarezzando dolcemente il suo visino, e quando la piccola strinse il suo dito El sembró perdere tutte le forze.. Si alzò dalla poltrona dove si era seduta e Poggió la bambina nella culla, si trascinó fino allo specchio della sua camera e guardó in alto..
- non puoi continuare in questo modo Elisabeth -
Loren entrò dalla porta e corse ad aiutare la sua amica che si stava accasciando sul pavimento. - Aria ti fa del male -
quelle parole per la donna furono un tuffo al cuore. Raccolse le ultime forze che aveva e si sdraiò sul letto..
- puoi portarmi dell'acqua Loren? -
sussurró prima di entrare sotto le coperte. La rossa annuì e sparì dietro la porta.. Al suo ritorno la bruna era immobile nel letto..Loren cercó in tutti i modi di risvegliarla, ma il risultato fu nullo. Elisabeth Werh morì in quel letto, nella notte tra il 24 e il 25 giugno lasciando da sola la sua bambina.. Loren coprì il viso ormai secco e invecchiato della sua migliore amica e asciugandosi una lacrima dal volto spostó lo sguardo sulla culla dove la piccola Haria dormiva beatamente.
- mi prenderò cura io ti te.. Ti renderò migliore Haria te lo prometto.. Abbiamo tanto tempo -
prese in braccio la neonata, l'avvolse in una coperta e dopo aver indossato un lungo mantello nero uscì per l'ultima volta da quella casa..



erano passati ormai 17 anni dalla morte di Elisabeth e Haria era cresciuta a vista d'occhio. Non era più la bambina a cui Loren aveva insegnato a camminare, non era più la piccola dagli occhietti azzurri e vispi.. Stava diventando una donna.. Loren la guardava leggere un libro in veranda mentre era intenta a lavare i piatti,aveva temuto questo momento per tanto tempo e adesso la paura di quello che sarebbe successo la torturava. Mancava solo un mese, un mese e Haria si sarebbe rivelata. Posò l'ultimo piatto dentro la credenza e dopo essersi asciugata le mani sfiló delicatamente il grembiule e salì al piano di sopra reggendosi al passamano.. Purtroppo il tempo era passato anche per lei e più gli anni passavano, più Loren aveva voglia di tornare indietro... Chi non lo vorrebbe...avrebbe di certo impedito a Elisabeth di innamorarsi di Uriel, era pur sempre la sua custode.. Stanca e dolorante entrò nella sua camera e da sotto il letto estrasse un baule dal quale prese una piccola agenda di pelle marrone, infiló una mano sotto la camicia e ne fece uscire una chiave con la quale aprì il  lucchetto che chiudeva l'impolverata serratura. Fissò bene l'oggetto e poi come se un brivido le avesse attraversato il corpo lo ripose nel baule spingendo quest'ultimo sotto il letto. 
Si alzò di scatto e corse alla finestra. Niall era arrivato. Tirò un sospiro di sollievo e tornò in cucina.


Haria era troppo intenta a leggere il libro sugli angeli che la zia Loren le aveva regalato per rendersi conto del biondo amico alle sue spalle. - Haria ancora con queste sciocchezze.- Niall si sedette accanto alla giovane e le tolse il libro dalle mani.
- dai smettila - replicò la bruna infastidita dal comportamento dell amico. Si riprese il libro e si alzò in piedi. 
- non ho voglia di scherzare oggi Niall, sono stanca - massaggiò la fronte per poi risedersi di botto sulla seggiola di legno. 
- cosa c'è che non va? -
- non lo so, ho mal di testa da qualche giorno e la cicatrice mi fa malissimo - alzò la maglietta e il biondo passò il dito tra l'incurvatura delle sue spalle, scendendo lungo tutta la spina dorsale e risalendo più volte, poi si fermò quando vide l'amica piangere dal dolore.
-forse dovrei andare da un medico, ma la zia non me lo permette - singhiozzò.
- Loren ha ragione Haria, avrai preso un colpo di vento, va a letto e riposati- 
declinò la bruna in modo così gentile che quest'ultima di solito sempre scontrosa gli ubbidì e sparì dietro il portone. 
Il biondò guardò in alto in cerca degli occhi dell'anziana donna e quando li ebbe incontrati essa scese velocemente in veranda e trascinandolo per un braccio lo condusse dietro le siepi, al di la della collina sulla quale lei e la sua nipotina vivevano ormai da 16 anni.  La vecchia donna guardò attentamente il ragazzo e agitata e proeccupata strinse forte la sua mano,
- sta succedendo vero Niall? - 
il suo sguardo era speranzoso e ansioso allo stesso tempo, aveva paura per una possibile risposta del giovane. 
- è pronta Loren - 
la schiettezza del biondo fece impallidire la rossa che sentì cedere le ginocchia e cadde al suolo rimanendo a testa bassa. Si poteva intuire benissimo che stesse piangendo, lo si capiva dai singhiozzi che ogni tanto emetteva. Sbattè il pugno sull'erba più e più volte, ma la sua mano non parve riscontrare dolore. - devi portarla via da qui - 
Quelle furono le sue ultime parole, si alzò di scatto e in una frazione di secondo scomparve davanti gli occhi del giovane che a quella sua mossa rimase impassibile. 
Camminò in silenzio fino alla vecchia struttura e dopo essersi assicurato di aver chiuso la porta si sedette sul divano attendendo gli ordini di Loren. La donna non tardò ad arrivare, in mano reggeva un'agenda di pelle marrone e una piccola scatola, il biondo tese la mano e cacciò velocemente in tasca i due oggetti.
- quando dovremo andare via? - 
il ragazzo si accarezzò più volte il capo e penso mille e mille volte alle parole da usare per chiedere quella ' cosa ', poi si rese conto che non c'era bisogno di giri di parole.
- partirete domani, siamo in estate le dirai che vi ho organizzato una vacanza per la fine della scuola. Appena puoi accertati di averle cancellato la memoria. Non dovrà ricordarsi di Werh, non dovrà ricordarsi di me, non dovrà ricordare più questo posto.Ora seguimi e non fare domande.- 
Il biondò seguì la donna in silenzio, arrivati in cantina Loren gli ordinò di scendere le scale e di risalire dopo 5 minuti. Fu abbastanza seria e ferma sul tempo da trascorrere li sotto. Niall annuì e scese in fretta. Accese la luce posta sul lato destro del muro e cercò tra la miriade di pergamene quella che interessava la sua protetta. - andiamo Niall ti sei allenato tanto tempo per questo momento.- si diede forza camminando stando attento a non toccare nulla, molto come lui ci avevano lasciato la pelle li dentro. Poi un brivido, si voltò di scatto, i suoi occhi azzurro cielo inquadrarono un pezzo di carta rosso antico, vecchio e impolverato. Non era d'oro, ne d'argento, non era rivestito o decorato come tanti pezzi di pergamene in quella stanza, era uno straccio vecchio e puzzava anche, ma il biondo non ebbe dubbi, lo prese in fretta e volò su per le scale, al suo tocco con il pavimento la porta alle sue spalle si chiuse per poi scomparire nel nulla. Camminò fiero verso il soggiorno dove la vecchia donna lo stava aspettando. - sapevo che c'è l'avresti fatta,tu sei quello giusto - 
la donna sorrise andando ad abbracciare il giovane posto davanti a lei. - devi proteggerla Niall, proteggerla a costo della tua stessa vita.- 
Il ragazzo deglutii e annuì in fretta. I due furono interrotti dalla bruna che scese le scale gridando di avere fame. 
- qualche buon'anima che mi porti al Mc donald's ! -
- ho deciso di mandare te e Niall in vacanza per tutta l'estate, partirete domani, devo pur premiare i vostri 88 e 89 no? - La bruna rise e abbracciò sua zia, poi corse in camera sua e creando un fragorosissimo baccano cominciò a svuotare tutto il suo armadio.
- non aveva detto di avere fame? - il biondo rise, ma si rese conto che la donna non era più al suo fianco. Tese l'orecchio e potè percepire che Loren era uscita in veranda, la seguii in silenzio e si sedette accanto a lei.
- partite voi due, resterò io qui.- 
- Oh, Niall. non giocare a fare l'eroe, sei un bambino. E' meglio che resti qui io, so come affrotnarli.-
- ma Loren.-
- niente ma. Sei il suo custode, lei ti vuole bene, si fida di te. Anche io mi fido di te, ti prego non deludermi. - La vecchia signora strinse forte la mano del ragazzo e gli trasmise tutto il coraggio di cui aveva bisogno.
- andà bene Niall.- gli porse un anello e gli disse di indossarlo, poi gli diede un ciondolo con un paio di ali nere - dallo a Haria quando avrà compiuto 18 anni, servirà a nascondervi ancora per un pò.- 
il giovane annuì e dopo aver stretto forte a se la donna scomparve nell'oscurità.


Iniziare un nuovo cammino ci spaventa, ma poi, passo dopo passo ci rendiamo conto di quanto era pericoloso restare fermi..
 

ciao a tutti/e ecco la mia prima FF cosa ne pensate? È una storia diversa da solito non trovate? Fatemi sapere i vostri pensieri, ci terrei molto ad avere una vostra opinione. Un bacio HSG :*  
  
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