Storie originali > Drammatico
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Autore: bea____    13/09/2013    0 recensioni
Che poi..a 15 anni non è mica tutto così facile.. mica ci sono per tutti le uscite di sera, mica tutti sono pieni di amici.
Cose banali, cose che un adulto in sé per sé non potrebbe capire.
Laurie, 15 anni. Il suo problema forse è quello di rientrare nell’eccesso. E sì, lei è troppo, troppo tutto. Troppo caparbia, troppo sensibile, troppo sognatrice, troppo complessata, troppo permalosa. Laurie ha un mondo dentro, un universo parallelo in cui si rifugia ogni volta che ne sente il bisogno. Pochi amici. Così pochi che si contano sulle dita di una mano.
Il forte desiderio di essere accettata da tutti, il forte desiderio di essere diversa.
‘il non sentirsi mai abbastanza’
Vita abbastanza normale, troppo normale, ma quando tutto cambia, quando non hai via d’uscita, quando entri a conoscenza del fatto che una malattia ti sta lacerando..non ti rimane altro che sperare. E Laurie sperava grazie alle sue stelle.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È mattina,mi trovo in una stanza completamente bianca,su un letto bianco dal cuscino bianco. Si intonano al mio colorito. Realizzo che mi trovo in una stanza di ospedale,accanto c’è la mamma che dorme,è venuto anche papà. Appena provo ad alzarmi,mamma si sveglia. ‘Cosa diavolo è successo? Cosa ci faccio qui?’ ‘Non tornavi a casa,ci siamo preoccupati,siamo scesi e ti abbiamo trovato a terra. Sei svenuta.’ ‘Ah. Mi toccherà fare altri esami,adesso? ‘Si.’ Bene! Che rabbia,esami di merda. Subito entra l’infermiera,ha un aspetto tremendo,di quelli che incutono terrore. È grassa,capelli corti,occhi piccoli..nel complesso è una figura pesante. Mi pone la sua mano grossa sul mio braccio,prende la siringa e mi tira un bel po’ di sangue. Spero non sia niente di grave. Nel frattempo,mi sono salvata il culo,avevo l’interrogazione di geometria e non avevo aperto libro. Che nottata di merda che ho passato! Divido la stanza con una vecchia signora,è insopportabile! Parla da sola,e ha passato la notte raccontando la storia della sua gatta Malù e tutti i mici che la mettono incinta. Nottata interessante,adesso so perfettamente come far partorire una gatta. Ho gli occhi rossi e delle occhiaie pazzesche.. Stanotte a farmi compagnia e ad ascoltare la simpaticissima vecchia scassa palle,c’era mamma. Adesso però non ci sta,sarà uscita,forse in bagno,forse a parlare con qualche medico. Nel frattempo è arrivata la colazione: un budino di cinquant’anni fa,latte scaduto e uno yogurt avariato. Attizzante. Subito entra mamma con la sua interminabile scorta di merendine. Ne mangio tre. Mamma mi dice che ho avuto un calo di zuccheri,stasera torno a casa,dove ci resterò quattro giorni,senza andare a scuola. Grazie Dio. Durante il viaggio di ritorno,il mio cellulare vibra. Lo prendo,ed è Nick. ‘Hey piccola,ho saputo che sei stata ricoverata. Dammi tue notizie al più presto,baci.’ Vuole mie notizie? Ma sentitelo! E’ scomparso per ben tre giorni,senza inviarmi neanche un sms..non lo rispondo. Se l’è cercata lui. Adesso sono a casa. Non so cosa fare. Appena entro in camera mia,mi chiama Seady. Incredibile! ‘Per un momento ho pensato fossi morta! Cos’hai fatto nelle ultime quarantotto ore? Sei andata in letargo per caso?’ ‘Lau,scusami! Sono stata in punizione..ma adesso dimmi,cosa ti è successo? Come stai?’ ‘Sto bene,farò solo quattro giorni a casa,poi si ricomincia.’ La telefonata fu breve. Subito Seady attaccò per paura che la madre la scoprisse. Domani sarebbe venuta a trovarmi. Adesso credo che me ne andrò proprio a letto. No,non ho sonno. Ma è carino fare la parte della vittima,avrò tutte le attenzioni completamente su di me,quando mamma vedrà che già sto dormendo,mi preparerà il plum cake,solo per me,mi comprerà un cane,un i phone,mi regalerà un appartamento e mi aumenterà la paghetta! Ho esagerato un pochino,forse Ed è proprio quando sto per chiudere gli occhi che entra mamma. 'Amore, domani, al tuo risveglio, avrai una grande sorpresa' L'ultima volta che mamma mi ha fatto una sorpresa mi sono ritrovata ad andare in giro vestita da Hello Kitty per beneficenza. E non so se m spiego. Appena sveglia,vado in cucina. Sembra una banca! Vengo assalita da una marea di gente. Tra quei tremila volti,riesco a scorgere quello di zia Carly,nonna Meggy e..la professoressa Collins! Adesso ditemi,per quale fottuto motivo,anche se non sono a scuola,devo ritrovarmi davanti agli occhi,di prima mattina e perlopiù in casa mia,quel faccione gigante con l’alito a peste e i capelli grigi della Collins. Sono sfigata nelle vene,proprio. In silenzio,stavo per tornarmene indietro,ma subito mi si avvinghia al braccio nonna Meggy. Parla in un modo lentissimo,con una voce bassissima e se non la capisco,si arrabbia. L’ideale per iniziare la giornata. Sussurra qualcosa,ovviamente non capisco. Rispondo con un sorriso,e annuisco. Lei mi guarda in modo strano. Scoppio in una risata. Forse mi ha chiesto: ‘Ti droghi? Fai sesso con chiunque? Uccidi tutti quelli che non mandi giù?’e io ho risposto annuendo. Per mia nonna sarò una tossica,assassina e ninfomane. Bene. Arriva mamma. ‘Cara,guarda. Tutta questa gente è venuta per te,per sapere come stai,c’è anche la tua professoressa,non sei contenta?’ No,non lo ero,non lo ero affatto. Ma mamma mi guardava con quegli occhi così profondi,non potevo deluderla.. ‘Si mamma,sono contenta.’ Faccio il giro dei parenti,e mi tocca rispondere alle stesse domande per non so quante volte. Arriva la Collins. ‘Wrang,come stai tesoro? Riprenditi presto,mi sono presa la briga di portarti tutti i compiti di questi giorni.’ Che pensiero gentile,guarda! Invece di portarmi i compiti,perché non va a farsi una bella lavata di denti? ‘Grazie prof,ci vediamo’ È il minimo che potevo dirle. Finalmente,vanno via tutti. Mamma mi dice che il pomeriggio sarebbero venuti i miei amici. E ognuno di loro,avrebbe portato qualche altro ragazzo. A mamma piaceva avere gente in casa,a quanto pare. Vado a prepararmi. Già stanno arrivando dei ragazzi,e guarda caso,non conosco nessuno. Per fortuna arriva Seady,appena mi vede,si catapulta tra le mie braccia. A volte la picchierei,lo ammetto. Ma è la mia migliore amica,e senza di lei sarei persa. Entriamo nel salone,sono circondata da ragazzi,o meglio,da perfetti sconosciuti. Mentre tutti mi salutano,faccio il mio solito finto sorriso. Ad un tratto,mi giro. Non so spiegare perfettamente cosa stesse succedendo. Forse non ci sono parole adatte. Un ragazzo,uno di quelli belli. Incredibilmente belli. Quelli che anche se li guardi per due secondi,potresti perfettamente descrivere anche il colore delle sue scarpe. Ci squadriamo per qualche minuto. Ci siamo solo io e lui. Non l’ho mai visto prima d’ora. Ma non m’importa. Siamo a qualche metro di distanza,eppure sembra così vicino. Ha uno sguardo meraviglioso. Gli occhi no,quelli sono normali,ma lo sguardo. Di quelli che ti fulminano. I capelli neri,lisci. Portava l’orecchino. Mentre mi guarda,sorride e mi fa un cenno col capo. Ricambio. Arrossisco,e per evitare figuracce,mi giro. ‘Seady,Seady! Corri!’ ‘Cosa c’è?’ ‘Quel ragazzo,quello lì. Chi è?’ ‘Ah,quello. E’ amico dei Tocked,si chiama Leo. Non so altro. Ti piace,eh?’ Rimango in silenzio. Volevo andargli vicino,ma la mia timidezza me lo impediva. Si avvicina lui. Dio,sto morendo. Da vicino è ancora più bello. ‘Ciao.’ Anche la voce è bella. ‘Ciao.’ ‘Piacere,Leo’ ‘Lo so’ Cosa diavolo dico? Ecco fatta la prima figura di merda. Lui scoppia a ridere,io voglio morire. ‘Vediamo se anch’io sono tanto bravo da indovinarti il nome,vediamo..potresti chiamarti,Bianca!’ ‘Mh,simpatico!’ Faccio una smorfia,poi scoppiamo a ridere tutti e due. Mi presento. Restiamo a parlare per tutta la sera. Si fa tardi,e deve andar via. Lo accompagno alla porta. ‘Sei bellissima,Lau.’ Mi bacia.
  
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