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Autore: _Nancy_    13/09/2013    1 recensioni
[Dal Prologo]
Harry Potter è morto.
L’anatema che uccide l’ha preso in pieno petto quel giorno, ed ora bisogna sopravvivere a tutti i costi.
Sono passati cinque anni dalla Battaglia di Hogwarts. Il famoso Harry Potter è morto, qualcosa non ha funzionato.
***
Fleur posa le tazze sul tavolo, tornando ai fornelli con Molly, mentre Bill si mette a parlare con i fratelli.
-Abbiamo scoperto chi altro è stato rapito.-
-Chi?- Chiede Fred, mentre beve lentamente la tazza di latte.
-Neville Longottom e Luna Lovegood, giusto?- Rispose Hermione.
-Si, ma c’è anche un terzo.-
-Ovvero?-
-Lee Jordan.-
Genere: Azione, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ordine della Fenice, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Luna/Neville
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Una stanza piena di voci, passi qua e là della gente e il dolore dilatarsi ancora nel corpo.
L’odore di sangue sulle lenzuola, la vista che si annebbia sempre di più, il corpo che trema sotto i tocchi della bacchetta, mentre qualcuno sussurra all’orecchio del giovane delle parole di conforto.
-Freddie, resta sveglio! Non mollare!- Disse George, scontrando gli occhi verdi con quelli del gemello sdraiato sul letto.
-Posso usare un po’ di incantesimi e dargli alcune pozioni per il dolore, ma devo farlo in fretta, sta perdendo troppo sangue.- Disse Cho, avvicinandosi al rosso agonizzante.
-Confido in te, Chang.- Disse Kingsley, con voce profonda e preoccupata.
Si chiuse la porta alle spalle, lasciando i gemelli, Cho e Molly nella stanza silenziosa, rotta dai gemiti soffocati.
-Allora, posso provare con questo .. – Puntò la bacchetta contro il ragazzo, che chiuse gli occhi voltando il capo verso il gemello e la madre accanto al letto.
Incantesimi sussurrati, mentre il dolore diventava mano a mano meno eccessivo e il viso riprendeva maggior colore.
-E’ quasi finito, tesoro.- Molly accarezzò la fronte del figlio, lasciando spazio a George che si avvicinò maggiormente per parlare al fratello.
-Non chiudere gli occhi, Freddie.- Gracchiò il gemello.
-Sono stanco.- Disse, aprendo lentamente gli occhi e guardando i due. –Mi fa male il petto.-
-Ho cercato di fare il possibile. Sono riuscita a curare le ferite, il dolore è diminuito notevolmente, vero?-
-Si.- Voltò lo sguardo verso Cho. –Per quanto avrò ancora dolori?-
-La ferita al petto era la peggiore, ma entro una settimana penso che ti passerà.- Mise la bacchetta nella tasca. -Le altre sono semplici ferite leggere, e devi stare a riposo.-
-Ci penso io a te.- Disse Molly.
-Anche io.- Disse George.
-Preferisco di no. Mamma tu hai da fare in cucina, e George deve stare un po’ con Angelina.-
-Angelina può aspettare.-
-No, non voglio che tu mi veda così. Perfavore, andatevene ora.-
-Perché?- Chiese Molly, mortificata.
-Voglio stare da solo.-
-E hai bisogno di dormire.- Disse Cho, alzandosi dal letto. –Buon riposo.-
***
Cucina di Grimmauld Place, silenzio assoluto e curiosità che aleggia nell’aria, mentre tutti prendono posto.
Fred è in camera a riposare, sotto lo sguardo di George che ha preferito lo stesso non lasciarlo, mentre Molly accanto lui cerca di rassicurarlo.
Dennis, Dean e Seamus sono a fare il loro turno di ronda, mentre Lavanda e le gemelle Patil si sono rinchiuse in camera per non ascoltare la missione, sono troppo terrorizzata di sapere cosa sia realmente successo a uno dei gemelli.
Katie sta giocando con Teddy, nella cameretta di Tonks. Facce buffe, smorfie e tanti giochi creati dalla bacchetta per farlo divertire e tenerlo lontano dalla madre.
Angelina e Ginny sono sedute di fronte a Hermione, che passa lo sguardo dalle amiche ai membri dell’Ordine.
Michael è seduto vicino a Hermione, attende spiegazioni.
Kingsley e Arthur sono in piedi, fissano i presenti con sospetto e con punti interrogativi nella testa, mentre Tonks per ultima, si siede accanto a Hermione.
-Ci devi delle spiegazioni.- Disse Kingsley. –Perché?-
-E’ una storia lunga.- Rispose Hermione, voltando lo sguardo verso l’uomo di colore. –Mi è sembrato giusto dover agire, anche se questo avrebbe portato alla conseguenza del mio segreto.-
-Racconta tutto, dall’inizio alla fine.-
-Va bene.- Emise un respiro profondo, e cominciò a parlare nuovamente. –Un anno dopo la Battaglia di Hogwarts mi sono imbattuta in qualche libro sugli animagus, e così ho cominciato a interessarmi per .. per sapere qualcosa in più. Sapevo che molte persone non era registrati nell’elenco, eppure ho voluto infrangere le regole.- Disse. –Ho cercato altri libri sull’argomento e ho voluto provare a .. a diventare un animagus.- Abbassò lo sguardo, timorosa di continuare. –Ci ho provato per due anni invano, poi due anni fa ci sono riuscita e mi sono trasformata in una lupa grigia, anche se non credevo di prendere questa forma.-
-Okay .. infrangere le regole per cosa? Davvero, dimmi a cosa ti è servito diventare animagus.- Disse Kingsley, scocciato dalla situazione.
-Non lo so, mi è sembrato un motivo per .. per delle missioni.-
-E diventare un lupo non pensi che potrebbe risultare strano? Soprattutto nella Londra Babbana.-
-Non sapevo che animale sarei diventata, non l’ho mica fatto apposta!- Si alzò, scostando la sedia. –Mi dispiace .. ma, deve ammettere che è servito.-
-Il punto è, che non capisco perché tu sia una lupa.- Disse Angelina, perplessa. –I lupi sono feroci predatori, e tu sei … buona.-
-E’ quello che mi sono chiesta anch’io.- Disse la riccia.
-Il lupo è considerato un predatore molto astuto si sa, e anche molto feroce verso l’uomo, ma qui si tratta di animagus e non animali nel vero senso della parola.- Tonks guardò la ragazza accanto a sé. –Tu, Hermione, sei una ragazza assai colta e di conseguenza può essere per questo che ti sei trasforma in lupo, anche se .. non si sa quasi mai perché i maghi quando si trasformano prendo un certo tipo di animale.-
- Nelle regioni siberiani esso rappresenta la fecondità. (Marte, il fallo), per i Mongoli, ad esempio, è l’antenato del conquistatore Gengis Kan.
 
Il lupo bianco, Fenrir fu associato, nei paesi scandinavi arcaici, al dio della vittoria Tyr, ed alla di lui runa Taiwaz. A questo dio nordico, al lupo fu attribuito anche un significato magico, giacché essendo stato incatenato dagli dei in tre occasioni – altre fonti riportano nove volte – sarebbe sempre riuscito a liberarsi dalle catene di ferro con le quali era legato.- Disse Ginny, sorridendo all’amica.
-Sei stata mitica!- Disse Dennis, dando una pacca sulla spalla alla ex compagna di scuola.
-Ti ringrazio per aver salvato mio figlio, Hermione.- Disse Arthur, sorridendole appena.
***
Non riusciva a dormire per niente quella notte, purtroppo per lei, i suoi pensieri erano rivolti verso il rosso ragazzo che ora riposava qualche stanza più avanti della sua.
Sapere che era solo nella stanza a riposare con i dolori e che cercasse di non darlo troppo a vedere era terribile, per non parlare della faccia preoccupata di George.
Questa volta a essere colpito era stato Fred, l’ultima volta era capitato all’orecchio di George, ora sarebbe accaduto pure a Ginny?
Scosse la testa, si alzò dal letto e silenziosamente uscì dalla stanza.
Cercando di non far scricchiolare il pavimento avanzò fino alla porta dove Fred riposava, aprendola lentamente e infilandocisi dentro.
Le tende scostate per dar spazio alla luce della luna di illuminare la stanza, il ragazzo rosso addormentato sul letto ancora fresco del dolore.
Dolore mischiato a sangue e paura.
Mise una sedia accanto a letto, posando lo sguardo sull’addormentato e soffermandosi a guardarlo per minuti e ore, senza rendersi conto di ciò che accadeva al di fuori della stanza. Si umetto le labbra, incapace di parlare o muoversi troppo per svegliarlo.
Socchiuse gli occhi, mentre la scena le appariva in mente. Sangue, incantesimi e la sua trasformazione in mezzo a quel caos.
Fred colpito, e a terra agonizzante.
L’urlo di Ginny, e la paura di George stampata sul vento.
Si ritrovò ad ansimare dalla paura, portandosi una mano al cuore e aprendo gli occhi improvvisamente.
Stanotte avrebbe vegliato su Fred.
***
-Non voglio più dividermi da lui.- Disse George, scostando una lacrima dal viso.
-E’ stato un caso.- Disse Angelina, accarezzando i capelli del ragazzo. –Non accadrà più.-
-Angie c’è una guerra là fuori, come puoi pensare che non accadrà più?- Scosse la testa, puntando lo sguardo sul pavimento. –Quando quella volta ci siamo divisi è successa la stessa cosa, ricordi?- Indicò l’orecchio mancante.
-Dormi, ti farà bene.- Lo fece sdraiare sul letto, mettendosi accanto. –Ci sono io a vegliare su di te.-
  
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