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Autore: MyTrueColors    14/09/2013    2 recensioni
Lily Evans sbuffa e si stiracchia, adagiata comodamente tra le morbide coperte rosse del suo letto a baldacchino. Si gira sull'altro fianco: basta, non ce la fa più.
E Potter? Potter era un caso a parte. Potter. Potter era Potter.
"Ripeto un po' troppo il suo cognome. Ma è Potter. E Potter suona così bene"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Remus Lupin | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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L'altruismo e Potter



Notte tarda.

Il Castello è delicatamente illuminato dalla luna, i cui riflessi bianchi penetrano dalle tende a penzoloni nel Dormitorio delle ragazze nella Torre di Grifondoro.

Lily Evans sbuffa e si stiracchia, adagiata comodamente tra le morbide coperte rosse del suo letto a baldacchino. Si gira sull'altro fianco: basta, non ce la fa più.

E' inverno, un inverno molto rigido ad Hogwarts.

Nevica da giorni, la scuola è coperta da una soffice coltre bianca; tra un fiocco di neve e l'altro aleggia un'atmosfera insolita, frizzante e dolce allo stesso tempo, e le coppiette si divertono a passeggiare mano nella mano nel parco, lasciando calcate nella neve le impronte delle scarpe.

Nonostante il naso di Lily sia congelato dagli spifferi provenienti dalla finestra, la ragazza suda, suda e si contorce nel letto.

Presa da un impulso rabbioso, la ragazza apre con violenza le tendine del baldacchino, rischiando quasi di svegliare Mary, che si limita a sistemare inconsapevolmente il cuscino.

Lily si avvicina lentamente alla finestra, scostando una tendina per osservare il cielo scuro.

Quell'immagine la faceva sentire incredibilmente rilassata, in pace con se stessa e col mondo che la circondava. Il cielo è di una tonalità blu scuro, con pochissime stelle, ma con una grande luna tondeggiante che illumina la Foresta e i campi circostanti la scuola.

Remus doveva essere lì da qualche parte, abitato e vinto da un'anima feroce che non gli apparteneva. Con lui c'erano sicuramente anche James, Sirius e Peter, e ciò non fa altro che preoccupare la ragazza, che sospira amareggiata.

Come hanno potuto nasconderle questo segreto per così tanto tempo?
Remus...lui...lui aveva bisogno di lei, di un'amica sincera su cui poter contare, e Lily ci sarebbe stata, sempre, in modo incondizionato: l'avrebbe supportato, aiutato e protetto per quanto ne avesse la possibilità. Lily voleva molto bene a Remus, lui era così simile a lei, ed andavano d'accordissimo: erano così costanti, un punto fisso, senza sbavature.

Presa dai suoi pensieri, la ragazza cominciò a misurare a grandi passi la stanza in modo nervoso, attorcigliando un morbido ciuffo rossiccio attorno all'indice dall'unghia mangiucchiata.

E Sirius?

Blaterava tanto, si stuzzicavano spesso...ma teneva molto a lui.

E Peter?

Le faceva tanta tenerezza...Sembrava si sentisse inadeguato a tutto, non degno della vita stessa.

E Potter?

Potter era un caso a parte.

Potter.

Potter era Potter.

“Ripeto un po' troppo il suo cognome. Ma è Potter. E Potter suona così bene” pensò Lily, ridacchiando.

“ E basta!Sono le quattro passate, domani la McGranitt mi interroga di Trasfigurazione e tu mi fai passare la notte insonne?”. Mary si alza di scatto dal letto, buttando a terra il piumone rosso; si staglia diritta dinanzi a Lily, avvolta in un pigiamone di lana con piume infilzate ovunque, i capelli spettinati e le braccia poggiate con fare scocciato sui fianchi.

Lily continua a ridacchiare. La situazione è divertente. Mary è divertente. Lily è nervosa.

Meglio riderne comunque.

La risata di Lily soffocata tra le mani era così contagiosa che anche Mary si scoccia subito di fingere d'essere arrabbiata, così si avvicina all'amica, cingendole la schiena con dolcezza.

“Beh, visto che per colpa tua mi prenderò un votaccio dalla McGranitt pretendo almeno di sapere cos'hai!”. Lily sorride, ma non ha voglia di parlare. Si sente stranamente vuota, come mai prima, così si limita ad indicare con un rapido cenno del mento la finestra. Mary sposta lo sguardo su questa, ed inizialmente non capì. Poi gli occhi le cadono sul prato, dove quattro figure si muovono e si scontrano, o meglio, una si scontra con le altre tre.

Non sa che dire; quel segreto ha sconvolto anche lei. Non che non avesse mai intuito che Remus nascondesse qualcosa, ma...non di certo quello.

Era troppo, troppo per chiunque, soprattutto per un diciottenne incredibilmente colto, dolce e riflessivo come lui, non se lo meritava di certo...

Ma Mary non aveva intenzione di compatirlo, quello proprio no, voleva semplicemente stargli accanto, così come voleva stare accanto alla sua migliore amica, turbata da pensieri che Mary riusciva a leggere come fossero suoi.

“Sta' tranquilla, Lily. Andrà tutto bene”.

Una frase apparentemente inutile, priva di un senso vero e proprio, ma giusta, stupefacemente giusta: Lily voleva solo sentirsi dire quello, parole inutili, ma sinceramente sentite.

“E ricorda che James é molto più forte di quello che voglia dare a vedere!E poi non si perderebbe per nessun motivo al mondo la vostra prima uscita a Hogsmeade!”

Lily sorride, ma subito il sorriso si spegne.

“No, aspetta un attimo, McDonald. Che hai detto?!”, le bisbiglia con un fuoco che le brucia negli occhi.

“Beh, Evans, non dirmi che non gli concederai neanche questo...Insomma, se lo merita!Pensa a tutto quello che fa per Remus...Lo faresti per Remus,no?”. Mary ha un sorrisetto malizioso stampato in faccia, ma Lily non se ne accorge, troppo impegnata a seguire con lo sguardo i movimenti delle piante nella Foresta.


Beh, sono un'amica di Remus. E Jam...Potter è un amico di Remus.

Lo potrei fare per Remus, sì, per Remus.

Accontenterei finalmente quel boccino ambulante, e di conseguenza anche Remus.

Per Remus, lo farei per Remus, solo per lui.


Come no.


“McDonald, hai avuto incredibilmente una grande idea!Insomma, Remus ha bisogno di un po' di serenità, e quale miglior modo se non...”

“Se non uscire con James?Mi sembra giusto!Ma come siamo altruisti, Evans!”

“Beh, d'altronde... COSA NON SI FA PER GLI AMICI!”




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Cccccciao! Scusate la poca costanza, ma le idee mi vengono così. All'improvviso. Nel bel mezzo della notte. Quando dovrei studiare!

Piccola scemenza che mi è piaciuto scrivere, quindi mi fa piacere condividerla con voi. Cercherò di essere più presente, buona lettura :)))

  
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